La salita slegato...

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda pietrodp » ven mag 21, 2004 10:28 am

Redpoint ha scritto:nel ragionamento di Cialtrone, uno cerca conferma del proprio agire in se stesso...
nel tuo ragionamento, Pietro, le conferme dell'agire provengono dall'esterno... con una scala di valutazione che è sociale e non individuale...



Ma non farmi dire cose che non penso, o meglio, non ridurre il mio pensiero a quest'affermazione.
Le "conferme dell'agire", come le chiami, vengono sia da fuori che da dentro, e il piacere che si prova a scalare ha mille forme, per questo non accetto ipotesi riduzioniste come quella di cialtrone.
Guarda che io ho iniziato ad arrampicare perche' sono da sempre un appassionato di montagna, per la quale nutro una passione visceralmente romantica, e quindi non mi va di passare per il paladino della competizione sulle pareti.
E in arrampicata, se ho una spinta "competitiva" essa e' in primo luogo con me stesso (cercare di fare sempre meglio) e solo dopo, eventualmente, con gli altri (se un amico fa una via voglio cercare di farla anch'io..ma quasi mai ci riesco :oops: ).
Dico solo: ad ognuno il suo gioco, e gode di piu' quello che accetta tutti i mille aspetti della nostra attivita', senza preclusioni, senza rifiutare questo o quello, senza chiudersi nel suo orto senza guardare cosa succede fuori.
mandi
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Messaggioda erik. » ven mag 21, 2004 11:35 am

pf ha scritto:Aspettando il pesce slegato e a vista da parte di un bravo ginnasta...


:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: Sottile.....molto sottile questa! :wink:
...io pero' se è a vista lo considero alpinismo....! :P
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Messaggioda Fokozzone » ven mag 21, 2004 12:52 pm

Alla fine per decidere in modo oggettivo potremmo chiederci: "è arrivato in vetta?" Se Huber (come posso immaginare) è arrivato in cima ha fatto dell' alpinismo, nelle forme da lui prescelte, sia pure, come ha scritto cuorpiccino :wink: , in modo molto limitato, senza tirarsi dietro neanche qualche quintale di corde fisse e compressore, di quei pesi, insomma, che rendono un' impresa eroica.
(Non alludo a Maestri, niente OT, al massimo penso alla diretta giapponese all' Eiger)

F.
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Messaggioda cialtrone » ven mag 21, 2004 22:34 pm

pietrodp ha scritto:
Cialtrone ha scritto:[..]Mi pare di intuire che una tua questione *basilare* sia quella del livello, e, di conseguenza, di una scala di merito, esterna.
Nessuno ha mai pensato di fare questioni di merito su cose di diletto.
.


Con tutto il rispetto, Cialtrone, mi pare proprio che tu non abbia centrato il punto.
(snip)

Non è *strettamente* necessario centrare un punto. E' sufficiente andarci vicino, in maniera sensibile... :-))

pietrodp ha scritto:
Cialtrone ha scritto:[..]
Questo per dire che, alla fine, se ti diverti in montagna, e (snip)

Con tutto il rispetto, non vedo la logica di questo ragionamento.
Se ti diverti, ti diverti, punto, ma essere un "genio" e' proprio un'altra cosa.
(snip)


Guarda. Io cosa sia un genio non lo so. Io certo sono, nel senso occidentale del termine, una vera mmerda, ma, con rispetto parlando, fatemi un elenco di tutti questi genii e ditemi cosa è un genio.
Io immagino che condizione necessaria per parlare di genio è che costui possieda una familiarità spaventosa con un qualsiasi formalismo, con un linguaggio, appunto. E questa cosa, temo, sia propria di coloro che non si accorgono di ciò. E per tale motivo non riescono a valutarsi "esternamente" nel merito. Tanto per fare esempi del put, Schumann per cercare di diventare un talentuoso e geniale pianista, si è massacrato tutti e due gli anulari, cercando di potenziarli. E non si era accorto che il suo genio non era certo nella tecnica, ma nella costruzione armonica, che del resto gli pareva scontata...Ma guarda. Tale Julius Reubke, figlio di organista fine 800, causa estrema familiarità con tecnica strumentale nel senso stretto del termine (ha sempre e solo visto il babbo maneggiare con mantici e canne), ha composto in vita sua un pezzo uno, poi è morto. Ma in questo pezzo ci è scritta una delle pagine più spettacolari della musica tardo-romantica, per complessità d'uso dello strumento. Un genio. E non lo sapeva neppure...


pietrodp ha scritto:
Cialtrone ha scritto:[..]
Ma mi fa veramente paura continuare a sentir cose dove alla fine si fa a chi è il più bravo di tutti.
(snip)

Veramente paura? Ma perche'? Non ti sembra di essere un po' eccessivo?
Anche questo e' gioco: la competizione puo' essere divertimento, e mi appare cosi' strano che a molti questo sfugga.
(snip)


Guarda. Io ho anche recentemente postato che lo sport mi piace tantissimo. E mi piace la lealtà con cui un atleta affronta la gara. E mi piace il senso di giustizia per cui tutti vengono messi nella stessa condizione di gara. Lo sport mi ha insegnato duro impegno e regole belle. Poi ho scoperto, gareggiando, che potevo fare a meno della gara per confrontarmi con me stesso. Ed ho smesso.
Il problema, IMHO, è che nello sport alpino non esistono attualmente ne' sono mai esistiti parametri rigorosi di valutazione sportiva. Proprio perchè l'alpinismo, NON è uno sport. Ma, te guarda, molti di coloro che lo praticano vogliono per forza introdurre delle scale di merito dove non sono, ripeto, necessarie.
Come ho già detto, attaccatevi un numero dietro la schiena, e fate la coppa italia di arrampicata. Se vi tenete, e siete forti, vincerete, altrimenti nada. Sport. Niente altro che sport.
E infatti siamo qui a chiederci se Huber ha fatto la cosa più bella del mondo oppure no, se il free solo vuole dire più che 8c, se un fix in meno conta di più di un grado in più, se è alpinismo 'sta roba qui oppure no...tutte queste baggianate, concedetemi, perchè non si sa come *valutare* una azione alpina.
E' un problema di sempre, e dell'alpinismo nato in Germania, con il fondo che già l'andare per monti fa essere un *superiore*, eppoi per essere grande devi mostrare qualcosa, qualcosa di più, di esterno, ad esempio la morte. Senti il cupo suono delle campane? eccoti nel regno del sesto grado. Hai usato due chiodi in 1000 metri? sei un figo. Hai concatenato 7 salite in inverno in mutande e ne sei uscito in barella? allora entri nell'olimpo. Potrei continuare.
Ma. Non vi sorge il dubbio che siano tutti parametri assolutamente demenziali, questi, per valutare la grandezza di un gesto? Uno deve per forza superare "qualcosa" che è altro da sè, per dimostrare grandezza? Sono questi i genii dell'alpe, quelli che sono "manifestamente" (leggi davanti ad una telecamera) sul filo del rasoio? E' questa la vostra scala di valutazione?
Se si, domani vado a ripetere nudo il Pesce con una bombola del gas attaccata al birillo. Perche, sapete, nel caso mi vada bene (ed una remota possibilità ci è, pur essendo io una merda, una ci è, ad esempio quella di mentire, di fare il *cialtrone*...), io divento un genio dell'alpinismo.
E' per questo che mi fa paura nell'alpinismo fare classifiche: de che?

Ripeto. Se Huber ci è *dentro* a questa logica dello slegato, è un grande. Se ci fa, è semplicemente uno a cui piace apparire, e per tale motivo deve stare molto in campana. Gli sbagli non sono dei genii, ma dei metodici.
Ricordo che Vinatzer Giovannibattista (un gigante, se non avessi paura, direi un genio...) è morto nel suo lettino. Mai fatto lo sborone. Mai detto nulla. Mai sfide da bar dello sport. Ha solo scalato. E basta. E nel resto della vita picchiava sull'incudine. Non è un caso che pochi, molto pochi, troppo pochi lo conoscano.

Saludos e chiedo scusa per la sbrodolata.
cialtrone
 

Messaggioda Buzz » ven mag 21, 2004 22:56 pm

cialtrone,
ben arrivato sul forum c***o!
:-)
Buzz
 
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Messaggioda quilodicoequilonego » sab mag 22, 2004 10:07 am

Cialtrone ha scritto:
pietrodp ha scritto:
Cialtrone ha scritto:[..]Mi pare di intuire che una tua questione *basilare* sia quella del livello, e, di conseguenza, di una scala di merito, esterna.
Nessuno ha mai pensato di fare questioni di merito su cose di diletto.
.


E' per questo che mi fa paura nell'alpinismo fare classifiche: de che?

Ripeto. Se Huber ci è *dentro* a questa logica dello slegato, è un grande. Se ci fa, è semplicemente uno a cui piace apparire, e per tale motivo deve stare molto in campana. Gli sbagli non sono dei genii, ma dei metodici.
Ricordo che Vinatzer Giovannibattista (un gigante, se non avessi paura, direi un genio...) è morto nel suo lettino. Mai fatto lo sborone. Mai detto nulla. Mai sfide da bar dello sport. Ha solo scalato. E basta. E nel resto della vita picchiava sull'incudine. Non è un caso che pochi, molto pochi, troppo pochi lo conoscano.

.


...i tempi sono cambiati. In Italia e nel mondo i vari Maestri, Messner, Bole, Destivelle, Edlinger, & Company, hanno dimostrato che si può fare del professionismo anche arrampicando. Se uno ha i "numeri", ritengo giusto che lo faccia di mestiere, se lo merita, senza dover stare a picchiare sull'incudine. Se il grande Vinatzer avesse potuto fare dell'alpinismo il suo mestiere, come ad esempio il grande Detassis, avrebbe fatto ancora di più. Sono da ammirare quelli che rimangono sconosciuti pur facendo grandi cose, ma questo non può essere il motivo per cui un "big" debba fare l'operaio. Semmai dovrebbero fare gli operai quelli che si sentono big e non lo sono...
enzo
Avè rot le bale, basta spit 'n Dolomiti, tanto i cavan tuti...
In arrampicata, cosa c'è di più artificiale del trapano ?
VIA TUTTTTTT
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Messaggioda cialtrone » sab mag 22, 2004 18:02 pm

Buzz ha scritto:cialtrone,
ben arrivato sul forum c***o!
:-)

:-)
Saludos Buzz!
cialtrone
 

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