BIVACCHI!!!!

[alison]

..

[Feo]

Ciao!! Io non ne ho mai fatti, ma sicuramente è una lacuna che colmerò!!
Anch'io aspetto le vostre esperienze, per poter fantasticare...

[alexzappa]

Proprio in questi giorni stavo pensando che mi piacerebbe fare una bella salita lunghetta anche relativamente facile (come la sud della Tofana di Rozes o ,più probabilmente, la Normale alla cima Grande di Lavaredo) prendendosela con molta calma e bivaccando in parete, giusto per il gusto di godersi appieno la montagna.

Ovviamente con condizioni di tempo caldo e stabile, non esageriamo

Solo che mi devo attrezzare, ho solo un saccoletto da +10°C e non mi sembra adeguato.

[grizzly]

L?ultimo è stato l?estate scorsa, a settembre: Monviso, sotto una sua parete odiosa e gelida, bastarda idea di qualcuno allucinato; dicono facile, si fa presto a dire facile. Tutta la notte è volato giù di tutto, il più piccolo sassolino sembrava l?aeroplano dei vecchi film, gli Stukas, fischiavano veramente. Quando abbiamo potuto vedere siamo fuggiti; al prossimo bivacco voglio i portatori e le donzelle che mi cantino la ninna nanna.

[wp]

Ne ho fatti solo 2 e neanche tanto "puri": uno alla base del Sasso Cavallo in Grigna (rif. Elisa chiuso), l'altro alla base della nord del Gran Zebrù proprio sul ghiacciaio al riparo di un seracco, prima della salita della Hertl, ma è durato solo poche ore. Per cui non ho esperienze "forti", non li cerco ma non li rifiuto. Ciò che più mi infastidisce è il peso da dovermi portare dietro nell'arrampicata, ma se una via mi interessa molto non la scarto per doverci bivaccare

[Roberto]

Il bivacco in parete è il momento di completa appartenenza alla montagna, il momento in cui mi sento veramente parte di essa!

[valbelluna]

Davvero un argomento molto importante, complimenti per la sensibilità.
Bivaccare in parete è entrare a contatto spirituale con la montagna, rendere amore una passione infinita, un ricordo indelebile della propria avventura alpinistica.
Personalmente ne ho fatti pochi (forse una decina, boh, qualcuno appeso, alcuni comodi sulla cengia), ma la sensazione di ripartire la mattina dopo e sentirsi tutto rotto e fradicio per l'umidità non posso dimenticarla.
Poi la discesa, la birra e il ricordo della notte vissuta nella montagna che non mi lascerà più.
Graziano Maffei ne scrive parole indimenticabili sul libro che lo ricorda.
Ciao gente

[Davide62]

Il bivacco è un momento unico, un momento che da ancora più senso ad una salita.
Ne ho fatti di previsti e un tre imprevisti, in ogni caso è stata un'esperienza insostituibile che ogni alpinista deve assolutamente provare.

[aculnaig]

Proprio in questi giorni stavo pensando che mi piacerebbe fare una bella salita lunghetta anche relativamente facile (come la sud della Tofana di Rozes o ,più probabilmente, la Normale alla cima Grande di Lavaredo) prendendosela con molta calma e bivaccando in parete, giusto per il gusto di godersi appieno la montagna.

Ovviamente con condizioni di tempo caldo e stabile, non esageriamo

Solo che mi devo attrezzare, ho solo un saccoletto da +10°C e non mi sembra adeguato.

Hei anche io pensavo alla tofana....si fa??

[cuorpiccino]

Bivacchi in parete pochi pochi, solo due, previsti e senza saccopelo (pesava decisamente troppo).
Il momento più bello? L'alba, quando la luce sale piano piano e il buio della notte diventa nuovamente giorno. In quei momenti di trasformazione della luce sembra di attraversare la porta tra due mondi e di nascere di nuovo. Ho dei ricordi di nebbie che corrono salendo lungo la parete, annullando il senso della gravità che ci spinge verso il basso e verso il vuoto, nella luce pallida dell'aurora che precede il sorgere del sole....
Poi la lotta per riacquistare un po di calore e, finalmente, ricominciare la salita.

[Davide62]

Bivacchi in parete pochi pochi, solo due, previsti e senza saccopelo (pesava decisamente troppo).
Il momento più bello? L'alba, quando la luce sale piano piano e il buio della notte diventa nuovamente giorno. In quei momenti di trasformazione della luce sembra di attraversare la porta tra due mondi e di nascere di nuovo. Ho dei ricordi di nebbie che corrono salendo lungo la parete, annullando il senso della gravità che ci spinge verso il basso e verso il vuoto, nella luce pallida dell'aurora che precede il sorgere del sole....
Poi la lotta per riacquistare un po di calore e, finalmente, ricominciare la salita.

Hai perfettamente colto nel segno.
Mazza......scrivi bene però

[Feo]

Davide, raccontaci di quelli imprevisti... sofferti o la notte è passata via veloce?

[Davide62]

Davide, raccontaci di quelli imprevisti... sofferti o la notte è passata via veloce?

Ho sempre dormito come un sasso, ero talmente stanco che ho perso conoscenza.
Inoltre nel sacco tengo sempre la copertina termica, mi arrotolo ccome un pollo allo spiedo e non sento assolutamente freddo.
Una volta ho avuto paura perchè di notte è arrivato un temporale, che fortunatamente si è scatenato sotto di noi, anche in quel caso mi sono avvolto nell'alluminio è mi son detto "non posso farci nulla...." e mi sono svegliato alle prime luci col tempo incerto.

[Feo]

...Una volta ho avuto paura perchè di notte è arrivato un temporale, che fortunatamente si è scatenato sotto di noi, anche in quel caso mi sono avvolto nell'alluminio è mi son detto "non posso farci nulla...." e mi sono svegliato alle prime luci col tempo incerto.

Fantastico Deve essere stata una scena incredibile

[Davide62]

...Una volta ho avuto paura perchè di notte è arrivato un temporale, che fortunatamente si è scatenato sotto di noi, anche in quel caso mi sono avvolto nell'alluminio è mi son detto "non posso farci nulla...." e mi sono svegliato alle prime luci col tempo incerto.

Fantastico Deve essere stata una scena incredibile

Soprattutto al mattino, con mio fratello che aveva due occhi da zombie....aveva tenuto d'occhio il tempo tutta notte.

[Roberto]

Davide, raccontaci di quelli imprevisti... sofferti o la notte è passata via veloce?

Ho sempre dormito come un sasso, ero talmente stanco che ho perso conoscenza.
Inoltre nel sacco tengo sempre la copertina termica, mi arrotolo ccome un pollo allo spiedo e non sento assolutamente freddo.
Una volta ho avuto paura perchè di notte è arrivato un temporale, che fortunatamente si è scatenato sotto di noi, anche in quel caso mi sono avvolto nell'alluminio è mi son detto "non posso farci nulla...." e mi sono svegliato alle prime luci col tempo incerto.

Che culo, io faccio fatica a dormire a casa, immagina quando bivacco

[Davide62]

Davide, raccontaci di quelli imprevisti... sofferti o la notte è passata via veloce?

Ho sempre dormito come un sasso, ero talmente stanco che ho perso conoscenza.
Inoltre nel sacco tengo sempre la copertina termica, mi arrotolo ccome un pollo allo spiedo e non sento assolutamente freddo.
Una volta ho avuto paura perchè di notte è arrivato un temporale, che fortunatamente si è scatenato sotto di noi, anche in quel caso mi sono avvolto nell'alluminio è mi son detto "non posso farci nulla...." e mi sono svegliato alle prime luci col tempo incerto.

Che culo, io faccio fatica a dormire a casa, immagina quando bivacco

Davvero non ho mai avuto problemi (l'importante è non barbellare dal freddo), se posso sdraiarmi lo faccio sul fianco dx e dopo pochi istanti dormo stando sotto la linea di REM...naturalmente russo

[Roberto]

...naturalmente russo

Ecco una cosa che mi solleva un po dal dispiacere che non vieni in spedizione

[cuorpiccino]

Scusa Davide, ma allora che bivacchi a fare, se dormi come a casa? Tanto vale farle in giornata le vie.

[Davide62]

Scusa Davide, ma allora che bivacchi a fare, se dormi come a casa? Tanto vale farle in giornata le vie.

Anche questo è vero , ma non sempre ce la faccio