Vi segnalo un articolo sul Corriere delle Alpi che fa riferimento ad un documento-dossier stilato da varie associazioni ambientaliste sulla gestione della Fondazione Dolomti UNESCO e a tematiche correlate. Il documento e' un PDF scaricabile dall'articolo. Scoppia la guerra delle Dolomiti: ambientalisti contro Fondazione UNESCO https://corrierealpi.gelocal.it/regione ... 1.38219436
Io penso che molte analisi e critiche siano condivisibili. Anzi, le mie convinzioni sono piu' drastiche rispetto alle preoccupazioni espresse nel documento. La proclamazione UNESCO, in essenza, non e' altro che un veicolo di promozione turistica, per creare le condizioni per la valorizzazione di investimenti, cioe' affari, denaro. Le Dolomiti erano gia' ampiamente note, frequentate da masse di turisti, ricche di possibilita' diverse di fruizione e protette da leggi nazionali e locali. Ricordo che le Dolomiti sono ivi posizionate da qualche decina di milleni, non sono state scoperte dall'UNESCO.
L'ulteriore pubblicita' e' servita solo a far arrivare turisti, a giustificare trasformazioni del territorio a promuovere investimenti e ritorni economici, in particolare alle alte quote. Insomma, a incanalare consumi e flussi di denaro. La Fondazione Dolomiti UNESCO ha istituzionalizzato l'operazione e agisce da copertura etica per intenzioni non dichiarate.
Inoltre, la Fondazione Dolomiti UNESCO viene finanziata e quindi poi deve spendere quei soldi. Cosi' la Fondazione diventa un centro di potere, esercitato attraverso azioni e opere che inevitabilmente viste le premesse vanno in direzione opposta a quanto ci si aspetta da un organismo di protezione. Per raccogliere il consenso anche in ambienti legati alla protezione dell'ambiente, la Fondazione ha cooptato al proprio interno "esperti"..........A me tutto cio' sembra il frutto di un enorme business plan.
Lascio a voi o "montanari d'alta quota" la parola.