scairanner ha scritto: DiO = 2/E x GF x Mdove:
DiO è la Distanza Ottimale in metri
E è l'età del climber
GF è il grado francese del tiro senza letterina
M è il meteo e vale 2 con pioggia, 3 con tempo umido 4 così così 5 sole 6 sole e clima secco
provare per credere

Ho provato a fare il conto e trovo la formula grossolana, oltre che difficilmente applicabile in generale, con una variabile (l'età) che non può essere calcolata dal chiodatore. Ma c'è un bug nella variabile GF. Prendiamo ad esempio un ventenne che scala al sole (condizione di fattore 5) sul grado 6 (a,b,c).
La formula mi dà 2/20 = 0,1 moltiplicato 6, moltiplicato 5, cioè 0,1 moltiplicato 30= 3 metri.
Poniamo che il ragazzo sappia fare il 6b, siccome il GF non specifica la lettera in quei tre metri potrebbero esserci le seguenti difficoltà:
6a -> passa agevolmente
6b -> passa con impegno
6c -> non passa
Se la chiodatura ideale è quella con cui puoi indifferentemente passare sbadigliando o non riuscire nemmeno a passare, c'è qualcosa che non va.
Per finire, ho dovuto fare l'esempio di un giovane perché guarda cosa succede agli anziani
2/59 (l'età di Manolo) x 6 x 5= 1,016 Cioè secondo la formula se Manolo facesse un tiro di 6a al sole avrebbe bisogno di uno spit ogni 1,016 metri
mentre su un tiro di 8a, sempre al sole avrebbe bisogno di uno spit ogni 1,356 metri. Non mi pare la distanza degli spit su cui scala Manolo e, in generale, nessuno. Segnalo inoltre che più aumenta la difficoltà più gli spit si distanziano, tutto il contrario di ciò che avviene fuori dalla falesia.