cengia degli dei attorno allo jof fuart

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

cengia degli dei attorno allo jof fuart

Messaggioda gab_go » lun lug 12, 2010 18:30 pm

qualcuno l'ha fatta?
è una via che mi incuriosisce molto, e non riesco a trovare informazioni dettagliate.
ho visto che già qualcuno ha chiesto informazioni qui sul forum, ma spero che negli anni che sono intercorsi qualcuno abbia qualcosa in più da dire...
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Re: cengia degli dei attorno allo jof fuart

Messaggioda rocciaforever » dom lug 18, 2010 13:56 pm

gab_go ha scritto:qualcuno l'ha fatta?
è una via che mi incuriosisce molto, e non riesco a trovare informazioni dettagliate.
ho visto che già qualcuno ha chiesto informazioni qui sul forum, ma spero che negli anni che sono intercorsi qualcuno abbia qualcosa in più da dire...


Bella! io ho un dvd dove Nives Meroi ripercorre la traversata della "Via Eterna" davvero emozionante!
Magari riesci a trovarlo e a vederlo, potrebbe aiutarti per una ripetizione...

http://www.montagnacinema.it/film/viaeterna.html
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Re: cengia degli dei attorno allo jof fuart

Messaggioda granparadiso » dom lug 18, 2010 21:07 pm

rocciaforever ha scritto:
gab_go ha scritto:qualcuno l'ha fatta?
è una via che mi incuriosisce molto, e non riesco a trovare informazioni dettagliate.
ho visto che già qualcuno ha chiesto informazioni qui sul forum, ma spero che negli anni che sono intercorsi qualcuno abbia qualcosa in più da dire...


Bella! io ho un dvd dove Nives Meroi ripercorre la traversata della "Via Eterna" davvero emozionante!
Magari riesci a trovarlo e a vederlo, potrebbe aiutarti per una ripetizione...

http://www.montagnacinema.it/film/viaeterna.html


magari se ne mettessi un pezzettino sul tubo e ce lo fai vedere? :wink:
babbo....
è....
quindi le montagne tengono su il cielo!

(mio figlio dopo aver visto Bonatti e Messner)

Mitakuye oyasin
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Messaggioda saverix » lun lug 19, 2010 12:02 pm

Un mio vecchio pallino, purtroppo informazioni in rete quasi nulle. Personalmente ho solo "passeggiato" in alcuni brevi tratti e osservata e studiata a lungo dalle cime limitrofe.
La cengia ha un punto decisamente insidioso, in parete Est del Fuart dove una frana ha cancellato il pendolo lasciando una brutta zona di rocce friabile (doppia e traverso). Oltre la cengia riprende bene, qualche difficoltà di orientamento sul versante ovest, e poi ancora un tratto friabile prima della Forc.Mosè.
Dove ho "passeggiato" io, in parete nord (dove incrocia la gola nord est) è bella, evidente e abb. facile. Sotto l'Innominata c'è un punto brutto esposto ma mi sembra attrezzato con una corda fissa.

Di certo un bellissimo e insolito viaggio...da preventivare una giornata moooolto lunga...spero tu riesca a farla e a dirci com è!
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Re: cengia degli dei attorno allo jof fuart

Messaggioda rocciaforever » mar lug 20, 2010 21:53 pm

granparadiso ha scritto:
rocciaforever ha scritto:
gab_go ha scritto:qualcuno l'ha fatta?
è una via che mi incuriosisce molto, e non riesco a trovare informazioni dettagliate.
ho visto che già qualcuno ha chiesto informazioni qui sul forum, ma spero che negli anni che sono intercorsi qualcuno abbia qualcosa in più da dire...


Bella! io ho un dvd dove Nives Meroi ripercorre la traversata della "Via Eterna" davvero emozionante!
Magari riesci a trovarlo e a vederlo, potrebbe aiutarti per una ripetizione...

http://www.montagnacinema.it/film/viaeterna.html


magari se ne mettessi un pezzettino sul tubo e ce lo fai vedere? :wink:


Eh, magari, molto volentieri purtroppo le limitazioni informatiche del lavoro non me lo permettono....ed a casa sono momentaneamente sprovvista... :roll:

Comunque, da quanto si vede sul film, confermo che il pendolo non c'è piu', fanno una semplice calata in doppia nemmeno troppo lunga, il punto più esposto (c'è un enorme macigno proprio sulla cengia naturale) è stato attrezzato di recente mi sembra con un cavo di acciaio dai primi salitori oramai arzilli alpinisti....
Meroi e compagno hanno bivaccato lungo il percorso sotto una specie di tettino protetto dalle eventuali cadute sassi. Gli ho visto fare qualche pezzo in conserva e per il resto hanno tranquillamente camminato...Deve essere davvero un bel viaggio. :wink:

qualche altra info:
http://www.nivesmeroi.it/il_girotondo_degli_dei.html
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Messaggioda #giacco# » mar lug 20, 2010 22:44 pm

ho la guida buscaini 1974, se interessa scannerizzo e invio. prima però devo trovare lo scanner. :roll:

fammi sapere.
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Re: cengia degli dei attorno allo jof fuart

Messaggioda Andrea Orlini » mer lug 21, 2010 8:58 am

rocciaforever ha scritto:..... è stato attrezzato di recente mi sembra con un cavo di acciaio dai primi salitori oramai arzilli alpinisti....

Scusa, non capisco... a che primi salitori ti riferisci?
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Messaggioda saverix » gio lug 22, 2010 10:45 am

che io sappia quel tratto attrezzato c'era già durante la 1a guerra, poi riattrezzato più di recente,non so da chi (guide?).

Il bivacco secondo me è una trovata cinematografica, da quanto ho capito si trovano poco sopra la forcella mosè, in un punto comodo ma suggestivo e comunque fuori dalle difficoltà (a un'oretta dal Corsi...ma quanto più figo fa riprendere il bivacco?? :wink: )
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Messaggioda Andrea Orlini » gio lug 22, 2010 11:01 am

saverix ha scritto:che io sappia quel tratto attrezzato c'era già durante la 1a guerra, poi riattrezzato più di recente,non so da chi (guide?).

Il bivacco secondo me è una trovata cinematografica, da quanto ho capito si trovano poco sopra la forcella mosè, in un punto comodo ma suggestivo e comunque fuori dalle difficoltà (a un'oretta dal Corsi...ma quanto più figo fa riprendere il bivacco?? :wink: )

Se stiamo parlando del tratto della doppia e pendolo mi sembra strano che sia stato attrezzato dagli austriaci, visto che Comici e Cesca hanno fatto per primi il giro nell'agosto del '30 e nei loro racconti di questo cava non c'è traccia.
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Messaggioda saverix » gio lug 22, 2010 11:36 am

No, sto parlando del masso piazzato in mezzo alla cengia più o meno sotto l'Innominata. Avevo letto da qualche parte che durante la guerra i soldati l'avevano attrezzato (solo quei pochi metri lì!) per percorrerla più agevolmente.
Non parlo del pendolo (che non c'è più).
cmq è una curiosità storica.
sarebbe più interessante sapere invece il tratto dell'(ex) pendolo com'è adesso. Dal racconto Meroi si parla, dopo la doppia, di un traverso su rocce friabili sotto massi pericolanti...
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Messaggioda faust » gio lug 22, 2010 13:14 pm

due amici l'hanno tentata l'anno scorso, ma non sono riusciti a completarla.
Il pendolo è stato sostituito, ed ora il passaggio risulta agevole.

http://www.latanadellorso.altervista.org/degli%20dei%202/Cengia%20degli%20Dei.html
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Messaggioda Andrea Orlini » gio lug 22, 2010 13:27 pm

saverix ha scritto:No, sto parlando del masso piazzato in mezzo alla cengia più o meno sotto l'Innominata. Avevo letto da qualche parte che durante la guerra i soldati l'avevano attrezzato (solo quei pochi metri lì!) per percorrerla più agevolmente.
Non parlo del pendolo (che non c'è più).
cmq è una curiosità storica.
sarebbe più interessante sapere invece il tratto dell'(ex) pendolo com'è adesso. Dal racconto Meroi si parla, dopo la doppia, di un traverso su rocce friabili sotto massi pericolanti...

Se parliamo del masso sotto l'Innominata, allora d'accordo. Ho riletto con più calma l'intervento di Rocciaforever e ora mi è più chiaro cosa volesse intendere.
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Messaggioda gab_go » gio lug 22, 2010 15:34 pm

insomma, da quel che mi pare di vedere, le ripetizioni sono comunque molto poche...
e io che pensavo fosse una sorta di "classica" molto frequentata, più importante per il valore storico che alpinistico.

@giacco
se riesci a mandarmi il materiali scannerizzato mi farebbe molto piacere,
anche se per il momento credo che non sia un progetto a breve termine. ma mi è piaciuta talmente tanto l'intuizione di kugy raccontata in "dalla vita di un alpinista", che ne voglio saperne di più, sia che la faccia sia che che la faccia in un remoto futuro.
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Messaggioda saverix » gio lug 22, 2010 16:06 pm

Interessantissimo il report della tana dell'orso!
Vedo con piacere che la "zona del pendolo" è attrezzata (anche perchè se no andresti incontro a morte certa sotto quella frana), però non mi convincono quelle altre doppie. una volta nella zona Nord Ovest/Ovest della parete le cenge sono tutte (almeno a vederle dal Nabois o monti limitrofi) "camminabili".
Il problema dell'orientamento da lì in poi è effettivamente qullo più grande. Ci saranno almeno tre cenge una sopra l'altra intersecate con le varie "kugy" (gola nord ovest, parete nord, vecchia via di nord/ovest etc).

Sì, la cengia ha davvero poche ripetizioni integrali e riuscite...
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Re: cengia degli dei attorno allo jof fuart

Messaggioda rocciaforever » ven lug 23, 2010 9:24 am

Andrea Orlini ha scritto:
rocciaforever ha scritto:..... è stato attrezzato di recente mi sembra con un cavo di acciaio dai primi salitori oramai arzilli alpinisti....

Scusa, non capisco... a che primi salitori ti riferisci?


I primi ripetitori di tutto l'itinerario, ora mi sfugge il nome, dovrei andare a rivedere il filmato. Comuque sì, intendevo il pezzetto per oltrepassare il masso, durante la guerra era stato posizionato una spezzone di corda e successivamente, appunto dai primi ripetitori, sostituito con un cordino di acciaio...
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ripetuta il 19/07/2007

Messaggioda fornet » lun lug 26, 2010 23:19 pm

ciao sono nuovo e non me ne intendo molto di forum .Ho percorso la cengia il19/07/2007 confermo che i problemi di orientamento si incontrano proprio dopo aver incrociato la gola NO e poi molti di più sotto cima de lis codis per arrivare alla mosè.
per quanto riguarda il film della meroi posso assicurarvi che è poco utile perchè secondo me non rispetta nemmeno la cronologia temporale del percorso dei pochi tratti che si intravvedono
inserisco una relazione semiseria che avevo buttato giù a suo tempo non perdete tempo in critiche che non me ne frega un c***o mandi :


RELAZIONE SEMISERIA DI UNA SCAMPAGNATA ALLA CENGIA DEGLI DEI IL G.D.G. 19-07-2007

TEMPO IMPIEGATO: TANTO

SVILUPPO: TROPPO

DIFFICOLTA: AUTOSTRADA CON TRATTI molto DISAGEVOLI! (lavori in corso)

Raggiunto il rifugio Corsi, della cui ospitalità vi consiglio vivamente di non approfittare, proseguite lungo il sentiero verso forcella Riofreddo.

Se volete seguire i consigli di un tale ?Giulio, ?, potete bivaccare nei pressi di una sorgente, lungo il sentiero alle spalle del rifugio con sommo piacere dei gestori di quest?ultimo.

Raggiunta la forcella ora dovete trovare il link di accesso al SITO degli DEI,e a nulla gioverà il vostro portatile connesso a Google, perché la password si trova ad ovest della forcella .150mt in alto, dove il sentiero Anita Goitan si abbassa verso la forcella di Riofreddo.

Dal sentiero salite un canale-camino, in versante sud, puntando allo spigolo est dove, della cengia si intuisce solo un piccolo accenno; ma se avete fede, e siete nelle grazie degli Dei, vedrete che divinamente questi intercederanno per voi, e apriranno la cengia al vostro scopo,salvo poi richiuderla quasi immediatamente dopo il vostro passaggio. Di questo ve ne renderete conto solo più avanti, quando vi volgerete a ritroso e la vostra esclamazione suonerà più o meno cosi: MA DOVE c***o SIAMO passati, ma questa è un?altra storia.

Aggirate ora lo spigolo seguendo la cengia in parete est su terreno abbastanza esposto fin dove muore nei pressi di un pulpito.

Noterete la prosecuzione circa 50 metri più in basso, dove si giunge con una doppia (attrezzata) o arrampicandosi 2°.

Ora la cengia prosegue ampia ed evidente in versante nord, in vista del rifugio Pellarini,dalla cui vista dovete di certo apparire come persone con scarso senno.

Superate varie strettoie di cui un?attrezzata con una corda metallica si prosegue fino alla gola NE

Qui ci si alza un po?lungo il sentiero della gola che si abbandona in vista del proseguimento della cengia dove il ritrovamento di una doppia ben attrezzata ci confermerà di essere sulla buona strada .

Ci si cala per 30mt fino a incrociare una fissa, che seguite verso destra ,con molta aria sotto il vostro lato B,fino a una sosta.(della bontà di tale tratto sarete ora di certo riconoscenti a tale Ennio Rizzotti che si è prodigato nel riaprire questa porta chiusa dagli dei ,forse in collera con l??omoalpinist?moderno,facendo franare il pendolo, percorso da comici) .

Ora ci si cala per altri trenta mt fino dove la cengia risorge e vi permette di proseguire verso la gola NE .alcune ostruzioni si superano seguendo le cenge superiori.

Aggirato uno spigolo e Giunti in vista della gola NO ,nei pressi di un grande nevaio, la cengia in leggera discesa, si esaurisce in una parete rossastra.

Passando carponi si raggiungono due chiodi di calata, di pessimo aspetto che meriterebbero di essere confortati da un solido sputo, o spit che dir si voglia (a buon intenditor p??.)

Se siete sopravvissuti alla successiva calata di 25 metri sopra il nevaio, che in tutta onestà non penso possa attutire un eventuale volo, vi trovate ora nella gola NO.

Qui avete la possibilità di cogliere l?uscita che gli dei vi hanno predisposto seguendo le orme di Julius verso l?alto o verso il basso secondo il vostro stato d?animo.

Se invece vi sentite baldanzosi fanciulli nel pieno delle forze e, se quanto visto fino ad ora non ha scalfito il vostro equilibrio, potete accingervi a ricercare la continuazione della cengia ,un centinaio di metri verso l?alto, più o meno alla stessa quota dove prima avete aggirato lo spigolo in vista della gola NO.

Siete entrati nel versante della spragna e ,anche se sentite profumo di vittoria ,le difficoltà non sono finite anzi,ora vi attende il tratto più infido per la qualità della roccia dovuta anche alla scarsità di passaggi.

Qualche provvidenziale ometto vi indicherà che gli abitanti dell?olimpo non vi hanno abbandonato e stanno provvedendo ad aprire il varco, onde facilitare il vostro passaggio, fino al prossimo rebus che risolverete con una doppia di 15 metri da un unico chiodo, avendone cura e rispetto,consapevoli ché da quell?umile ferro, dipende l?esito di questa e di future imprese.

Depositati su un esile cengia, la si segue dentro un camino, formato da un avancorpo addossato alla parete. Sbucati dall?altra parte, si incontra una doppia con moschettone che ,inducendovi in errore ,vi invita a calarvi ulteriormente verso un sistema di cenge e gradoni che seguiti verso il fondo vi porteranno in spragna , facendo naufragare l?impresa .

Volendo evitare questo nefasto esito,dovete dopo la doppia scendere un centinaio di metri per poi risalire a incrociare una cengia non molto evidente che ,con non pochi perigli e il serbatoio in riserva,vi porterà a forcella Mosè come fatto da noi,oppure:
Da informazioni avute da rizzotti dalla fine del camino, bisogna risalire alla cengia originale che conduce a forcella Mosè (all?apparenza su terreno comunque friabile).

Ancora poche difficoltà oramai di nuovo in versante sud ,fino al casello autostradale entrata A. Goitan che vi condurrà inutilmente al punto di partenza e quel che è peggiore ,senza avere nemmeno raggiunto la cima.

N.B.si consiglia di portare un buon compagno e soprattutto non permaloso dato il possibile sovraccarico di stress da parte dei componenti la cordata.il relatore declina ogni responsabilità derivanti dall?uso di questa relazione ogni riferimento a fatti NON è puramente casuale.
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Messaggioda saverix » mar lug 27, 2010 10:17 am

:D
di sicuro più precisa di certe burbere relazioni dei big... :wink:

insomma..in qualche maniera da sta cengia si esce!

complimenti! e speriamo di andarla a fare un giorno...se non chiudono il casello :lol:
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Messaggioda vis » mer ago 25, 2010 15:36 pm

Se a qualcuno può interessare posso caricare delle foto scattate dal Nabois grande allo Jof Fuart in cui la cengia è molto evidente! Anche a me piacerebbe molto percorrerla...
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Messaggioda gab_go » mer ago 25, 2010 17:04 pm

magari, sono proprio curioso...
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Re: cengia degli dei attorno allo jof fuart

Messaggioda Andrea Orlini » mer ago 25, 2010 17:15 pm

rocciaforever ha scritto:
Andrea Orlini ha scritto:
rocciaforever ha scritto:..... è stato attrezzato di recente mi sembra con un cavo di acciaio dai primi salitori oramai arzilli alpinisti....

Scusa, non capisco... a che primi salitori ti riferisci?


I primi ripetitori di tutto l'itinerario, ora mi sfugge il nome, dovrei andare a rivedere il filmato. Comuque sì, intendevo il pezzetto per oltrepassare il masso, durante la guerra era stato posizionato una spezzone di corda e successivamente, appunto dai primi ripetitori, sostituito con un cordino di acciaio...

Giusto per fare il precisino... :oops: forse confondi le date, perchè la prima ripetizione fu fatta circa due anni più tardi e parliamo sempre degli anni '30.
Che i militari austrici abbiano messo una corda su quel masso ci sta, visto che bazzicavano avanti e indietro in quelle zone (la gola nord est del Jof Fuart con le valanghe ha fatto quasi più morti delle pallottole italiane...) ma il cavo non l'hanno certo messo i primi ripetitori: ti posso assicurare che nel '84 non c'era nè un cavo nè una corda. È stato messo più tardi, probabilmente e forse quando le guide hanno riscoperto il percorso ad uso lavorativo e guardacaso sono cominciati a comparire gli spit nel vallone del Pellarini...
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