sassolungo - via soldà

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

sassolungo - via soldà

Messaggioda emanuele » sab lug 21, 2007 16:20 pm

- approfittando del tempo "incredibile" di questi giorni abbiamo ripetuto la via soldà-bertoldi alla parete nord del sassolungo, un itinerario vario e ricercato su un vero colosso dolomitico e mi chiedo come mai nel libro "ascensioni con gino soldà" di franco bertoldi (tamari ed.)si parli di 12 ore per superare 1050 metri, fino alla sommità del pilastro e... sulla guida di tanesini(cai-tci), del 1942, che riporta la relazione ufficiale estratta dalla rivista del cai 1937/368 , si parla invece di 23 ore di arrampicata(25-26 agosto 1936) dopo un primo tentativo che durò più di sessanta ore (dal 17 al 19 luglio) di peripezie tra ghiaccio, calate in doppia con corde di canapa!?
- i chiodi in parete sono pochi(23-24?), le fessure e i buchi si prestano per l'uso dei friends, ma... possibile che soldà non abbia usato i cunei?(la roccia prende poco i chiodi!)
- i tiri impegnativi sono simili alla via soldà al gran campanile del sassolungo: sesto, quinto più e qualche breve passaggio, per me, di sesto più(per es. il traverso su placca; la valutazione è stata fatta confrontando con i gradi riportati dalle guide, dei tiri fatti due giorni prima sulla andrich a punta civetta), molti tiri di terzo e quarto meno su roccia da controllare
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Messaggioda Fil » sab lug 21, 2007 22:26 pm

Complimenti sinceri per la salita...: ci hai preceduti..!! Spero di poterla salire presto. Buone vie. Fil
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Messaggioda beppe 53 » dom lug 22, 2007 0:20 am

Complimenti, grande via nell'universo Sassolungo. Sicuramente in questo periodo non sono necessari i tempi dei primi salitori che hanno dovuto lottare col ghiaccio e condizioni quasi invernali per uscire. Resta sicuramente una via di alto valore da non perdere.
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Messaggioda alberto60 » lun lug 23, 2007 9:26 am

Bravi , bravi. Una grande salita che sogno da tempo.
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Re: sassolungo - via soldà

Messaggioda bep1 » lun lug 23, 2007 9:27 am

emanuele ha scritto:- approfittando del tempo "incredibile" di questi giorni abbiamo ripetuto la via soldà-bertoldi alla parete nord del sassolungo, un itinerario vario e ricercato su un vero colosso dolomitico e mi chiedo come mai nel libro "ascensioni con gino soldà" di franco bertoldi (tamari ed.)si parli di 12 ore per superare 1050 metri, fino alla sommità del pilastro e... sulla guida di tanesini(cai-tci), del 1942, che riporta la relazione ufficiale estratta dalla rivista del cai 1937/368 , si parla invece di 23 ore di arrampicata(25-26 agosto 1936) dopo un primo tentativo che durò più di sessanta ore (dal 17 al 19 luglio) di peripezie tra ghiaccio, calate in doppia con corde di canapa!?
- i chiodi in parete sono pochi(23-24?), le fessure e i buchi si prestano per l'uso dei friends, ma... possibile che soldà non abbia usato i cunei?(la roccia prende poco i chiodi!)
- i tiri impegnativi sono simili alla via soldà al gran campanile del sassolungo: sesto, quinto più e qualche breve passaggio, per me, di sesto più(per es. il traverso su placca; la valutazione è stata fatta confrontando con i gradi riportati dalle guide, dei tiri fatti due giorni prima sulla andrich a punta civetta), molti tiri di terzo e quarto meno su roccia da controllare

Volevo aggiungere un paio di cose a proposito di questa meravigliosa via. Innanzitutto, ripercorrerla è stato come fare un salto nel passato e finalmente, grazie a questa stupenda alta pressione, abbiamo avuto la fortuna di ripeterla.
Le difficoltà non sono estreme, anzi, nella prima parte si viaggia veloci su roccia ottima, poi invece dalla placca liscia, prima del profondo e tetro canale, le cose cambiano. (Effettivamente come diceva Emanuele, qui le difficoltà sarebbero un po? da rivedere). Roccia compatta e liscia con passaggi su tacchette stondate, dove in alcuni posti non si riesce a proteggersi per la compattezza. Nella zona centrale della seconda parte invece, si trovano due tiri su roccia gialla, dove bisogna prestare molta attenzione a quello che si tocca. Per essere precisi, si tratta del 20° e 21° tiro; nel 20°, una volta entrati nel diedro, non conviene seguirlo interamente, anche se al suo termine si intravede un chiodo vecchio, bensì, ho trovato conveniente traversare a sinistra un paio di metri su roccia nera e sana, ma compatta e improteggibile e risalendo, poco dopo si trova un chiodo, giusto prima della sosta (due chiodi piantati nel marcio?).
Per quanto riguarda invece i tempi di percorrenza, si deve calcolare che dalla cima del Campanile Nord, si deve ancora proseguire con esposta arrampicata di II e III fino all?Anticima Sud, per poi percorrere interamente la cresta sommitale verso Est fino a raggiungere la Torre rossa. Da qui, una doppia deposita al comodo e confortevole bivacco. Per questo calcolare almeno 1.30 h e poi altre 2.30/3 h fino al Rifugio Demetz; insomma finita la via?non è realmente finita?
Ciao
Beppe
Alba
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Emanuele al 15° tiro
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La lunga rampa ascendente
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Nel 19° tiro
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Chiodo Soldà nel 19° tiro
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Inizio del 20° tiro
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Documentario sui paesaggi dolomitici dal Bivacco Sassolungo...
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Quel che rimane del ghiacciaio del Sassolungo
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Autoscatto verso lo Sciliar
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Messaggioda VYGER » lun lug 23, 2007 9:34 am

Altra salitaccia esplorativa...
Complimenti!
E, quanto ai gradi, non ci si finisce mai di stupire dei vecchi: Soldà sapeva il fatto suo...
Non cesseremo di esplorare - E alla fine dell'esplorazione - Saremo al punto di partenza - Sapremo il luogo per la prima volta. T.S. Eliot
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Messaggioda alberto60 » lun lug 23, 2007 9:41 am

Tutto questo non fa che aumentare l'ammirazione per Gino Soldà ma anche per Messner che l'ha ripetuta i solitaria con grande determinazione vista anche la rottura del martello.
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Messaggioda francesco vinco » lun lug 23, 2007 10:09 am

.....ho la memoria molto fresca...mi avete preceduto di qualche giorno, e, ho visto le tracce di recente passaggio. l'ho percorsa sabato e leggendo le note di beppe e emanuele non mi resta di aggiungere alcune cose per i futuri ripetitori (fil, wp ecc) che comunque penso non saranno mai troppi su questa via che seppur non estrema nelle sue difficoltà rimane di grade impegno complessivo e da fare solo con condizioni meteo ottime.
allora:
1 non scoraggiarsi all'attacco del canale nevoso e nel rimontare lo zoccolo di rocce sporche (poi migliorano con roccia buona anche sul facile) e di salire slegati fino all'inizio del diedro evidente (quello di dx con chiodo con fettuccia azzurra alla base)
2 fatti i primi tre tiri (compreso quello della cengia erbosa) si può fare di conserva con alcuni tratti da prestare maggiore attenzione (come abbiamo fatto noi) fino all'inizio del traverso
3 dalla relazione di rabanser (vie e vicende delle dolomiti) il tiro nel diedro gradato VI e VI- .....attenzione è molto molto friabile 8O 8O e NON conviene a mio giudizio fare sosta dove c'è il solo chiodo (rosso), meglio risalire anche parte del camino successivo. Poi con 2 tiri si è fuori dalle difficoltà, ovvero all'inizio del canale che porta in cima.
4 portare una serie di friend, magari preferire le misure medio grandi

...come diceva beppe...la via non finisce in cima al campanile.....sicuramente una via il cui ricordo sarà indelebile :oops:
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Messaggioda bep1 » lun lug 23, 2007 10:28 am

VYGER ha scritto:Altra salitaccia esplorativa...
Complimenti!
E, quanto ai gradi, non ci si finisce mai di stupire dei vecchi: Soldà sapeva il fatto suo...

Grazie, ma anche tu non mi sembra che stai con le mani in mano... :wink: . In effetti, come asseriva Emanuele, il buon vecchio Soldà, sembra non aver usato cunei, almeno noi, non abbiamo visto segni. Mah! Poi, per quanto riguarda le difficoltà storiche, ho capito che non conviene prendere sotto gamba nemmeno i terzi più...
Ciao e buona estate
Beppe
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Messaggioda bep1 » lun lug 23, 2007 10:31 am

francesco vinco ha scritto:.....ho la memoria molto fresca...mi avete preceduto di qualche giorno, e, ho visto le tracce di recente passaggio. l'ho percorsa sabato e leggendo le note di beppe e emanuele non mi resta di aggiungere alcune cose per i futuri ripetitori (fil, wp ecc) che comunque penso non saranno mai troppi su questa via che seppur non estrema nelle sue difficoltà rimane di grade impegno complessivo e da fare solo con condizioni meteo ottime.
allora:
1 non scoraggiarsi all'attacco del canale nevoso e nel rimontare lo zoccolo di rocce sporche (poi migliorano con roccia buona anche sul facile) e di salire slegati fino all'inizio del diedro evidente (quello di dx con chiodo con fettuccia azzurra alla base)
2 fatti i primi tre tiri (compreso quello della cengia erbosa) si può fare di conserva con alcuni tratti da prestare maggiore attenzione (come abbiamo fatto noi) fino all'inizio del traverso
3 dalla relazione di rabanser (vie e vicende delle dolomiti) il tiro nel diedro gradato VI e VI- .....attenzione è molto molto friabile 8O 8O e NON conviene a mio giudizio fare sosta dove c'è il solo chiodo (rosso), meglio risalire anche parte del camino successivo. Poi con 2 tiri si è fuori dalle difficoltà, ovvero all'inizio del canale che porta in cima.
4 portare una serie di friend, magari preferire le misure medio grandi

...come diceva beppe...la via non finisce in cima al campanile.....sicuramente una via il cui ricordo sarà indelebile :oops:

Bravi anche a voi, complimenti veramente.
Ciao
B.
Ps. Bello il bivacchetto vero?
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Messaggioda francesco vinco » lun lug 23, 2007 10:51 am

[/quote]
Bravi anche a voi, complimenti veramente.
Ciao
B.
Ps. Bello il bivacchetto vero?[/quote]

...si molto....poi ora tirato a nuovo verrebbe proprio voglia di fermarsi e assaporare meglio la salita fatta.
in effetti quello che mi manca di più è la calma con cui poter fare le vie....sempre di corsa, salita discesa e viaggio....avere un pò più tempo, vivere di più la via, sicuramente sarebbe un valore aggiunto.
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Messaggioda bep1 » lun lug 23, 2007 11:02 am

francesco vinco ha scritto:

Bravi anche a voi, complimenti veramente.
Ciao
B.
Ps. Bello il bivacchetto vero?[/quote]

...si molto....poi ora tirato a nuovo verrebbe proprio voglia di fermarsi e assaporare meglio la salita fatta.
in effetti quello che mi manca di più è la calma con cui poter fare le vie....sempre di corsa, salita discesa e viaggio....avere un pò più tempo, vivere di più la via, sicuramente sarebbe un valore aggiunto.[/quote]

Infatti, è quello che abbiamo fatto noi...assaporando fino all'ultimo i profumi di quei luoghi, commentando la giornata serenamente distesi dentro al bivacchetto. Poi alle prime luci, ci siamo goduti la fantastica discesa tra crode.
Ciao
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Messaggioda VYGER » lun lug 23, 2007 12:53 pm

bep1 ha scritto:anche tu non mi sembra che stai con le mani in mano... :wink:

Ciao e buona estate
Beppe


Ultimi bagliori del crepuscolo :smt022

Buona estate anche a te :wink: .
Sandro
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Re: sassolungo - via soldà

Messaggioda Dano » ven mar 25, 2022 9:58 am

ciao a tutti, ho riesumato questo vecchio topic perchè è ormai qualche anno che penso a questa salita :twisted: , qualcuno ha avuto modo di ripeterla recentemente e eventualmente avere qualche info da aggiungere a quelle scritte finora?

grazie
audentes fortuna iuvat.
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Re: sassolungo - via soldà

Messaggioda scairanner » ven mar 25, 2022 13:51 pm

Trovi qualcosa anche qui
viewtopic.php?f=2&t=6009&start=20
-Come sarà la scalata di Adam Ondra nel 2030?
-Arrampicherò di certo. Spero di non scalare peggio di quanto non faccia ora...


-meno internet, più cabernet
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Re: sassolungo - via soldà

Messaggioda Dano » ven mar 25, 2022 14:11 pm

Grazie scairanner per il suggerimento :D :wink:
audentes fortuna iuvat.
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