Ve lo spiego io quel "10%" solo di vie che chiediamo di lasciare in stile trad :
- Perché non tutti i posti sono come la val di mello, i cui custodi sono ben attenti a togliere ogni nuovo spit che viene messo sulle vie già aperte.
- Perché dal momento che ci sono anche soltanto le soste spittate, la via non è più "trad".
- Perché in tanti posti, delle vecchie vie aperte senza chiodi a pressione o spit sono state riattrezzate completamente. Ricordiamo anche solo la rocca sbarua.
Quindi, bisogna pensare caso per caso ormai, perché in alcuni posti, la totale spittatura è diventata la norma, e in altri non viene ammessa. In valle dell'orco, abbiamo la bella possibilità di arrivare al giusto compromesso : spit sulle zone improteggibili, niene sulle fessure proteggibili.
Andiamoci piano sul criticare il buon trombetta perché è guida o per i suoi peccati di gioventù.
Prima di tutto, bisogna dire che è un appassionato di scalata, in tutte le sue discipline, e che questo suo carattere prevale sul suo mestiere di guida alpina.
Per quanto riguarda le sue vie, per le più rilevanti non le ho ripetute perché di spit, ne contengono pochissimi, e che impediscono soltanto di ammazzarsi, o di non ritrovare il corpo dello scalatore caso mai volesse provare l'ebbrezza del volo.
Per quanto riguarda le guide che non hanno minimamente il possesso dell'etica e della montagna, credo che a loro possa largamente bastare avere le soste spittate per poter portare i clienti in sicurezza sulle vie in questione.
Quindi, se hanno bisogni di sicurezza, lasciamo pure le soste spittate sul pesce di aprile, su tempi moderni-itaca ecc... Ma sui tiri che non sono stati aperti con i chiodi a pressione, non vedo perché si dovrebbero lasciare gli spit.
Coincidenza? o segno dei tempi?
Nel briançonnais sta iniziando una sanissima e diplomatica discussione sul soggetto : liberare le vie classiche riattrezzate dagli spit.
Per chi capisce il francese :
http://www.snoopy-libre.com/
cordiali saluti a tutti