p.s. per pittolo: non ho capito se il pinguino è contento.
Il pinguino fa i salti di gioia.....quando il diavolo smette.......
Devil inside!
da pittolo » mer apr 27, 2005 22:25 pm
p.s. per pittolo: non ho capito se il pinguino è contento.
da cuorpiccino » gio apr 28, 2005 9:20 am
mimo^ ha scritto:bepositive ha scritto:...................
sabato, complice il clima freddo, io e il compare ci siamo calati senza aver completato una via. per non 'buttare la giornata' siamo andati ad arrampicare su un itinerario di più tiri sulla Parete di S. Paolo, appena a nord di Arco. via a spit, tanto per fare qualche tiro... difficoltà costanti... a voi la relazione
http://www.scuolagraffer.it/Relazioni/ValleSarca/Pantarei.pdf
la faccio breve. le difficoltà costanti nel primo tiro sono state addomesticate con appigli scavati: per carità fatti a regola d'arte, quasi impercettibili. ma sempre scavati.
oltre ai costumi che si stanno diffondendo nell'apertura, nelle riattrezzature, nei materiali utilizzati, nei tratti in comune nelle vie, ci mettiamo anche questo... addomesticare il grado al gusto corrente.
solo poco tempo fa sarebbe stato un comportamento condannabile. oggi? beh... così si è sfruttato un settore... la via non sarebbe omogenea... l'intervento è pressochè invisibile...
magari non c'entra con il 'chiodare dal basso'... ma pensate se chiodando dal basso si lavora anche su appigli e appoggi per proseguire... andiamo avanti? presto si incomincerà a portare dry tooling su itinerari di più tiri, magari non conformi all'attuale moda, itinerari di artificiale, non liberabili, e così sacrificati ad essere crivellati da picche e ramponi.. la differenza con un forellino di trapano non è poi così grossa...
si è partiti dalla sicurezza, andiamo verso la certificazione, il tutto distruggendo un'attività a 360° (e l'ambiente) per appiattire tutto a un bell'esercizio ginnico.
..e in tutto questo c'è ancora qualcuno che non vede la differenza tra una via nuovae una nuova via.
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scusate l'intrusione.
La via in questione non l'ho ripetuta. Ora non vorrei fare l' avvocato del diavolo, ma secondo me quelle vie ci vogliono, sono tra le più ripetute, semplicemente perchè è alla portata del livello medio. Chidare una via non è ne un dovere ne un diritto, tutti lo possono fare, scelga il chiodatore lo stile ed il tipo di via. C'è solo da alzare tanto di cappello a chi si dedica, investe tempo, energie e anche qualche spicciolo, per chiodare (basta che non rovinino vie già esistenti) vie ai ripetitori, ma quest' ultimi che fanno, si lamentano. Con questo non voglio dire che bisogna scavare, o migliorare prese, tantomeno spittare ogni 20 cm, ma intendo dire che ognuno faccia come crede meglio. Io la penso così, anche se non ho mai scavato una presa nella mia vita, piuttosto torno quando ho più livello, ma questa è una mia idea, ed è sbagliato imporla.
In genere non mi diverto sulle vie come quella in questione, perciò non la scelgo, comunque quando passo in macchina vedo sempre più gente sulla parete di S.Paolo, perciò deduco che a qualcuno piaccia il genere di via.
da pf » gio apr 28, 2005 9:32 am
da stefano michelazzi » gio apr 28, 2005 10:05 am
da Paolo Marchiori » gio apr 28, 2005 10:07 am
bepositive ha scritto:ma è vero. sono lo specchio dei tempi e ci vogliono. sono a spit? per queste vie va bene! aperte dall'alto o dal basso? per questo tipo di via è uguale... vanno in cerca delle difficoltà omogenee? viste le ragioni per cui vengono creati questi itinerari, mi meraviglierei del contrario! però arrivare a scavare è veramente da emeriti coglioni.
da cuorpiccino » gio apr 28, 2005 11:13 am
da pittolo » gio apr 28, 2005 11:20 am
da gug » gio apr 28, 2005 13:06 pm
pittolo ha scritto:.......prese di resina avvitate???????
.....Perchè, non è ancora stato fatto??????
NON CI CREDOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
da quilodicoequilonego » gio apr 28, 2005 13:21 pm
gug ha scritto:pittolo ha scritto:.......prese di resina avvitate???????
.....Perchè, non è ancora stato fatto??????
NON CI CREDOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
In valle del Sarca le ho viste delle prese avvitate su una via.
da cuorpiccino » gio apr 28, 2005 14:01 pm
da HappyFra » gio apr 28, 2005 14:31 pm
da pittolo » gio apr 28, 2005 14:49 pm
da gug » gio apr 28, 2005 17:38 pm
cuorpiccino ha scritto:In falesia è stato fatto sicuramente. Il Finocchi avvitava prese al Pueblo, poi a Grotti. Ora ha smesso, ma per convincerlo a non scavare buchi sui boulder hanno faticato un po'. C'ha il gene michelangiolesco. Su vie lunghe, non saprei dire.
da mimo^ » gio apr 28, 2005 19:03 pm
pittolo ha scritto:l'ultimo post mi ricorda un po' le difese dei sostenitori dell'arrampicata artificiale negli anni '70 (D. Hasse, L. Brandler e compagni, gli autori delle varie direttissime e superdirettissime dolomitiche). Una difesa apparentemente legittima, ma che pecca di presunzione. Chi siamo noi per decidere se è lecito scalpellare appigli su una via? puo darsi che domani qualcuno arrivi e salga quel tiro senza mezzi artificiali(compresi gli appigli scavati).Può darsi che quel passaggio scalpellato in futuro diventi un tiro "9b boulder".....
Vie omogenee ne esistono tantissime, di tutti i generi e di tutte le difficoltà, non penso che sia il caso di forzarne altre che in futuro potrebbero rappresentare qualcosa di nuovo.
Per capire seriamente di cosa stiamo parlando bisogna che ci mettiamo tutti in testa un concetto fondamentale: lo spazio sulle nostre pareti NON E' INFINITO. dobbiamo gestirlo e cercare di preservarlo. gestirlo vuol dire salire in modi eticamente e storicamente corretti, preservarlo vuol dire fare in modo che esso sia ancora fruibile dalle generazioni future.
La gestione dei siti di arrampicata (esclusi quelli prettamante "sportivi") passa attraverso il riconoscimento delle proprie capacita e la consapevolezza che non bisogna salire ad ogni costo! Un giorno arriverà qualcuno di più bravo.....
La preservazione è strettamente collegata a questo atteggiamento: il rispetto della parete porta automaticamente al punto precedente, se mi rendo conto che oggi non posso passare , domani i nostri nipoti avranno ancora dei terreni di gioco a loro disposizione!
......una provocazione: proviamo ad immaginare quale splendido terreno di gioco avrebbero potuto essere le varie direttissime(Lavaredo ad esempio) se non fossero state salite con i sistemi in voga in quegli anni???? (beninteso che non voglio togliere nulla alle vie in questione, sono tuttoggi un banco di prova durissimo per tutti gli arrampicatori!!!!)
.....forse se gli apritori sportivi moderni si avvicinassero alla storia alpinistica degli ultimi trent'anni attraverso i libri scritti dai vari alpinisti( uno per tutti "Settimo grado" di Messner che mi sembra più che mai attuale!!!), queste discussioni sarebbero superflue......
Max
da stefano michelazzi » gio apr 28, 2005 19:15 pm
mimo^ ha scritto:pittolo ha scritto:l'ultimo post mi ricorda un po' le difese dei sostenitori dell'arrampicata artificiale negli anni '70 (D. Hasse, L. Brandler e compagni, gli autori delle varie direttissime e superdirettissime dolomitiche). Una difesa apparentemente legittima, ma che pecca di presunzione. Chi siamo noi per decidere se è lecito scalpellare appigli su una via? puo darsi che domani qualcuno arrivi e salga quel tiro senza mezzi artificiali(compresi gli appigli scavati).Può darsi che quel passaggio scalpellato in futuro diventi un tiro "9b boulder".....
Vie omogenee ne esistono tantissime, di tutti i generi e di tutte le difficoltà, non penso che sia il caso di forzarne altre che in futuro potrebbero rappresentare qualcosa di nuovo.
Per capire seriamente di cosa stiamo parlando bisogna che ci mettiamo tutti in testa un concetto fondamentale: lo spazio sulle nostre pareti NON E' INFINITO. dobbiamo gestirlo e cercare di preservarlo. gestirlo vuol dire salire in modi eticamente e storicamente corretti, preservarlo vuol dire fare in modo che esso sia ancora fruibile dalle generazioni future.
La gestione dei siti di arrampicata (esclusi quelli prettamante "sportivi") passa attraverso il riconoscimento delle proprie capacita e la consapevolezza che non bisogna salire ad ogni costo! Un giorno arriverà qualcuno di più bravo.....
La preservazione è strettamente collegata a questo atteggiamento: il rispetto della parete porta automaticamente al punto precedente, se mi rendo conto che oggi non posso passare , domani i nostri nipoti avranno ancora dei terreni di gioco a loro disposizione!
......una provocazione: proviamo ad immaginare quale splendido terreno di gioco avrebbero potuto essere le varie direttissime(Lavaredo ad esempio) se non fossero state salite con i sistemi in voga in quegli anni???? (beninteso che non voglio togliere nulla alle vie in questione, sono tuttoggi un banco di prova durissimo per tutti gli arrampicatori!!!!)
.....forse se gli apritori sportivi moderni si avvicinassero alla storia alpinistica degli ultimi trent'anni attraverso i libri scritti dai vari alpinisti( uno per tutti "Settimo grado" di Messner che mi sembra più che mai attuale!!!), queste discussioni sarebbero superflue......
Max
Ok,ok,ok, e se qualcuno si chioda una vietta di quattro tiri in mezzo alla boscaglia, e siccome non ha assolutamente livello, ma solo voglia di arrampicare, perchè è "un alpinista in pensione", in quanto tale ha esaurito il sacro fuoco che brucia nel petto, quindi si chioda una via con spit vicini e se occorre resina qualche menetta migliorandola (lo vedo uguale che scavare) ed in più lo fa per portarci quanche suo amico perciò la rende il meno stressante possibile, che si fa? si giudica come tutti quelli che scavano prese per passare in falesia su un 6c che magari sarebbe 7a? Secondo me, quelle vie per quel tipo di gente ci vogliono.... è giusto che si divertano anche loro che non hanno voglia di stressarsi e tantomeno di allenarsi. Poi evidentemente mi sbaglierò.....
da flaviop » gio apr 28, 2005 19:19 pm
mimo^ ha scritto:pittolo ha scritto:l'ultimo post mi ricorda un po' le difese dei sostenitori dell'arrampicata artificiale negli anni '70 (D. Hasse, L. Brandler e compagni, gli autori delle varie direttissime e superdirettissime dolomitiche). Una difesa apparentemente legittima, ma che pecca di presunzione. Chi siamo noi per decidere se è lecito scalpellare appigli su una via? puo darsi che domani qualcuno arrivi e salga quel tiro senza mezzi artificiali(compresi gli appigli scavati).Può darsi che quel passaggio scalpellato in futuro diventi un tiro "9b boulder".....
Vie omogenee ne esistono tantissime, di tutti i generi e di tutte le difficoltà, non penso che sia il caso di forzarne altre che in futuro potrebbero rappresentare qualcosa di nuovo.
Per capire seriamente di cosa stiamo parlando bisogna che ci mettiamo tutti in testa un concetto fondamentale: lo spazio sulle nostre pareti NON E' INFINITO. dobbiamo gestirlo e cercare di preservarlo. gestirlo vuol dire salire in modi eticamente e storicamente corretti, preservarlo vuol dire fare in modo che esso sia ancora fruibile dalle generazioni future.
La gestione dei siti di arrampicata (esclusi quelli prettamante "sportivi") passa attraverso il riconoscimento delle proprie capacita e la consapevolezza che non bisogna salire ad ogni costo! Un giorno arriverà qualcuno di più bravo.....
La preservazione è strettamente collegata a questo atteggiamento: il rispetto della parete porta automaticamente al punto precedente, se mi rendo conto che oggi non posso passare , domani i nostri nipoti avranno ancora dei terreni di gioco a loro disposizione!
......una provocazione: proviamo ad immaginare quale splendido terreno di gioco avrebbero potuto essere le varie direttissime(Lavaredo ad esempio) se non fossero state salite con i sistemi in voga in quegli anni???? (beninteso che non voglio togliere nulla alle vie in questione, sono tuttoggi un banco di prova durissimo per tutti gli arrampicatori!!!!)
.....forse se gli apritori sportivi moderni si avvicinassero alla storia alpinistica degli ultimi trent'anni attraverso i libri scritti dai vari alpinisti( uno per tutti "Settimo grado" di Messner che mi sembra più che mai attuale!!!), queste discussioni sarebbero superflue......
Max
Ok,ok,ok, e se qualcuno si chioda una vietta di quattro tiri in mezzo alla boscaglia, e siccome non ha assolutamente livello, ma solo voglia di arrampicare, perchè è "un alpinista in pensione", in quanto tale ha esaurito il sacro fuoco che brucia nel petto, quindi si chioda una via con spit vicini e se occorre resina qualche menetta migliorandola (lo vedo uguale che scavare) ed in più lo fa per portarci quanche suo amico perciò la rende il meno stressante possibile, che si fa? si giudica come tutti quelli che scavano prese per passare in falesia su un 6c che magari sarebbe 7a? Secondo me, quelle vie per quel tipo di gente ci vogliono.... è giusto che si divertano anche loro che non hanno voglia di stressarsi e tantomeno di allenarsi. Poi evidentemente mi sbaglierò.....
da erik. » ven apr 29, 2005 9:01 am
mimo^ ha scritto:Ok,ok,ok, e se qualcuno si chioda una vietta di quattro tiri in mezzo alla boscaglia (la parete di S.Paolo non è il Verdon, la frequentano più le capre dei Climbres), e siccome non ha assolutamente livello, ma solo voglia di arrampicare, perchè è "un alpinista in pensione", in quanto tale ha esaurito il sacro fuoco che brucia nel petto, quindi si chioda una via con spit vicini e se occorre resina qualche menetta migliorandola (lo vedo uguale che scavare) ed in più lo fa per portarci quanche suo amico perciò la rende il meno stressante possibile, che si fa? si giudica come tutti quelli che scavano prese per passare in falesia su un 6c che magari sarebbe 7a? Secondo me, quelle vie per quel tipo di gente ci vogliono.... è giusto che si divertano anche loro che non hanno voglia di stressarsi e tantomeno di allenarsi. Poi evidentemente mi sbaglierò.....
da berni » ven apr 29, 2005 10:27 am
da cuorpiccino » ven apr 29, 2005 10:45 am
erik. ha scritto:mimo^ ha scritto:Ok,ok,ok, e se qualcuno si chioda una vietta di quattro tiri in mezzo alla boscaglia (la parete di S.Paolo non è il Verdon, la frequentano più le capre dei Climbres), e siccome non ha assolutamente livello, ma solo voglia di arrampicare, perchè è "un alpinista in pensione", in quanto tale ha esaurito il sacro fuoco che brucia nel petto, quindi si chioda una via con spit vicini e se occorre resina qualche menetta migliorandola (lo vedo uguale che scavare) ed in più lo fa per portarci quanche suo amico perciò la rende il meno stressante possibile, che si fa? si giudica come tutti quelli che scavano prese per passare in falesia su un 6c che magari sarebbe 7a? Secondo me, quelle vie per quel tipo di gente ci vogliono.... è giusto che si divertano anche loro che non hanno voglia di stressarsi e tantomeno di allenarsi. Poi evidentemente mi sbaglierò.....
La via in questione l'ho ripetuta poco dopo la sua apertura e non ricordo degli scavi....o piu' semplicemente non me ne sono accorto.
Non credo che l'apritore volesse portarci qualche amico visto che in valle le sue vie abbondano ma sono anche d'accordo che se su una via di 180m scavare un passaggio per renderla omogenea non è un peccato,anzi!
Immaginate se su una via di 6 tiri di cui 2 di 6b e 4 inferiori avesse un'unico passo di 7b: chi andrebbe a ripeterla?
Nè chi ha il livello da 7b (per un passo vado a farmi altri 5 tiri di scaldo???) nè che si muove sul 6b (non passerebbe!!!!!).
E' vero come dice cuorpiccino si potrebbe rendere il passaggio azzerabile, ma sinceramente non vedo che differenza farebbe visto che chi avrebbe il grado per passare probabilmente non si butterebbe mai su una via di queste difficoltà e gli altri tirerebbero sui rinvii (inoltre trovo molto piu' ferrata azzerare su una serie di spit che avere degli scavi!).
Per quanto mi riguarda via come Panarei (in valle ce ne sono molte) non le considero "alpinismo" nè terreno d'avventura e come tali non le trovo soggette alle questioni etiche che come a molti di quelli che ho letto stanno a cuore e fanno arrabbiare pure me!
Mandi,Erik.
da pietrodp » ven apr 29, 2005 11:31 am
cuorpiccino ha scritto:erik. ha scritto:... ma sono anche d'accordo che se su una via di 180m scavare un passaggio per renderla omogenea non è un peccato,anzi!
Immaginate se su una via di 6 tiri di cui 2 di 6b e 4 inferiori avesse un'unico passo di 7b: chi andrebbe a ripeterla?...
Primo grassetto: no, non è un peccato, è una stronzata (scusa la franchezza)...
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