Scalate fast-climbing.

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda checco 1987 » lun set 18, 2006 20:36 pm

Mago del gelato ha scritto:
voler andare in montagna senza impegnarsi si può, basta andare a fare sciopping a Cortina
:lol: :lol: :lol:


l' alpinismo dove va?
A PU---NE!


Ci sono belle vie sulle Apuane? :lol:
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Messaggioda ivalle » lun set 18, 2006 22:39 pm

Herman ha scritto:Beh, voglio dire... e se anche fosse? Saran ben problemi suoi come vuole fare il tiro, i compagni che si sceglie (e che scelgono lui), la possibilità di tornare in doppia se non se ha per uscire. Mi sembra che siano cose che capitano anche agli alpinisti...

Tra l'altro, da quel che mi risulta, tutte le vie in montagna con gradi > 7c sono state salite in questo stile...


sì, sono state aperte in questo stile, ma da gente a cui non si può certo rimproverare mancanza di capacità alpinistiche.

il problema è chi va in montagna con una approccio esclusivamente sportivo, senza farsi un minimo di apprendisato alpinistico

finiscono per cacciarsi nei guai senza neppure rendersene conto e se gli va bene li salva l'elicottero del soccorso alpino

esempi mi sembra che ce ne siano a volontà, di alcuni casi se ne è parlato anche su questo forum
In un vortice di polvere
gli altri vedevan siccità,
a me ricordava
la gonna di Jenny
in un ballo di tanti anni fa.
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Messaggioda giudirel » lun set 18, 2006 22:49 pm

cuorpiccino ha scritto:
giudirel ha scritto:
cuorpiccino ha scritto: Oppure si può andare un Wenden e viaggiare su bei runout


E va bene o non va bene? Pensa che nella mia pochezza il cervello rischiava di evaporarmi... su quei runout...

Vabbene come nò.
Il problema è che alcune vie sono banali. Oggi se spitti una placca di 6a, magari finto, a 2 metri di distanza, hai fatto na scala santa. E molta gente questo cerca, una scala santa, ovvero andare a scalare senza accendere mai il cervello. Ecco, questo modo di scalare non rieco a capirlo. E neanche lo condivido. Penso che sarebbe moooolto più impegnativo (e remunerativo) andare a fare una bella montagna per la via comune (tipo la Croda Rossa d'Ampezzo)........


A parte la chiacchiera c'è da dire che le "scale sante" sono superfrequentate... mi sembra quasi come la soria che nessuno vota per Berlusconi e poi ha più o meno il 50% dei voti...

Allora io ti dico:
1) Se qualche tedesco bombardatore invece di bombardarmi va sulle scale sante buon per me...
2) Ci sono stati giorni che avevo lavorato per 3 settimane di seguito 18 ore al giorno, dormito tre ore e sono andato a farmi una via in cordata con una ragazzina di 9 anni (mia figlia). Le scale sante mi sono venute buone...
Questo non vuol dire:
1) Che tutto debba diventare una scala santa
2) Che le scale sante siano del "grande alpinismo"
Ciò detto concludo affermando che in presenza di strade asfaltate a ragnatela (fitta), piste disboscate e spianate con la ruspa, impianti di risalita ovunque, speculazione edilizia selvaggia... beh insomma una scala santa mi sembra un male minore... quasi trascurabile.

Personalmente mi da il voltastomaco leggere su tutti i numeri dei giornaletti caiani (la rivista e lo zampone) una pippa sugli spit (tipo quella del mio amico Ivan sulla palestrina per broccoloni attrezzata dal Gigante) che sembra un omelia di un parroco noioso e due pagine dopo la gita degli stessi caioni a fare sci di pista a Cervinia.
Ma vaffanculo...
Il borsone che va a farsi la via di finto 6a (mettiamo sia 5b) con chiodatura ascellare almeno muove il culo e non rompe il c***o in giro in motorino... Meglio del pistarolo... inquina meno.

Ultima considerazione: se tutto è relativo perchè la chiodatura ascellare va bene sull' 8b e non sul 5b?
Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente.
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Messaggioda flaviop » lun set 18, 2006 23:03 pm

giudirel ha scritto:
cuorpiccino ha scritto:
giudirel ha scritto:
cuorpiccino ha scritto: Oppure si può andare un Wenden e viaggiare su bei runout


E va bene o non va bene? Pensa che nella mia pochezza il cervello rischiava di evaporarmi... su quei runout...

Vabbene come nò.
Il problema è che alcune vie sono banali. Oggi se spitti una placca di 6a, magari finto, a 2 metri di distanza, hai fatto na scala santa. E molta gente questo cerca, una scala santa, ovvero andare a scalare senza accendere mai il cervello. Ecco, questo modo di scalare non rieco a capirlo. E neanche lo condivido. Penso che sarebbe moooolto più impegnativo (e remunerativo) andare a fare una bella montagna per la via comune (tipo la Croda Rossa d'Ampezzo)........


A parte la chiacchiera c'è da dire che le "scale sante" sono superfrequentate... mi sembra quasi come la soria che nessuno vota per Berlusconi e poi ha più o meno il 50% dei voti...

Allora io ti dico:
1) Se qualche tedesco bombardatore invece di bombardarmi va sulle scale sante buon per me...
2) Ci sono stati giorni che avevo lavorato per 3 settimane di seguito 18 ore al giorno, dormito tre ore e sono andato a farmi una via in cordata con una ragazzina di 9 anni (mia figlia). Le scale sante mi sono venute buone...
Questo non vuol dire:
1) Che tutto debba diventare una scala santa
2) Che le scale sante siano del "grande alpinismo"
Ciò detto concludo affermando che in presenza di strade asfaltate a ragnatela (fitta), piste disboscate e spianate con la ruspa, impianti di risalita ovunque, speculazione edilizia selvaggia... beh insomma una scala santa mi sembra un male minore... quasi trascurabile.

Personalmente mi da il voltastomaco leggere su tutti i numeri dei giornaletti caiani (la rivista e lo zampone) una pippa sugli spit (tipo quella del mio amico Ivan sulla palestrina per broccoloni attrezzata dal Gigante) che sembra un omelia di un parroco noioso e due pagine dopo la gita degli stessi caioni a fare sci di pista a Cervinia.
Ma vaffanculo...
Il borsone che va a farsi la via di finto 6a (mettiamo sia 5b) con chiodatura ascellare almeno muove il culo e non rompe il c***o in giro in motorino... Meglio del pistarolo... inquina meno.

Ultima considerazione: se tutto è relativo perchè la chiodatura ascellare va bene sull' 8b e non sul 5b?


Ma Ivan è ancora in giro?
Mi stanno bene le scale sante o anche le scale di maometto(TESSITURA DEL DAMASCO)
ma a zone per poter scegliere!
Ailefroide mi sta bene ma vorrei andare a fare delle vecchie vie in dolomiti e trovarle come le ho fatte anni fa.
Non mi interessa se gente si caga sotto a fare i IV dolomitici, si faccia la vechia gavetta e invece di fare i 6a galopperà sul IV.
Comunque,e tu lo sai,perche sei Rel, se mi chioderanno ha spit tutte le vie se vogliamo sappiamo dove andare a trovare altro.
Anche senza tirare in ballo Ivan.
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Messaggioda giudirel » mar set 19, 2006 21:32 pm

flaviop ha scritto:Comunque,e tu lo sai,perche sei Rel,


Delle volte penso che ero rel e adesso sono vecchio...e zoppo.
Sono contento che le cose che ho fatto fossero com'erano e spero per chi è giovane oggi che rimangano così.

Io non ho più il becco... il tempo passa e si cambia in peggio... per me sono rimaste le vie "mutande di lana".... però è bello usare i nas e i frens.... e mi dispiace vedere gli spit dove si farebbero piazzamenti "bomber".. un po' meno dove invece ti romperesti il culo...

In quanto alla ferraglia tradizionale... mah... non è neache quella un bel vedere... all'inizio dell'estate ho fatto la Marinella ai Magnaghi e piuttosto che i chiodi di A4 aggiunti da qualche virtuoso della libera (sul 5c!) preferirei una richiodatura razionale con poche cose ma in grado di tenere un volo e non il peso del rinvio a fatica...
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Messaggioda flaviop » mar set 19, 2006 22:04 pm

Smettiamo di piangerci addosso e ritorniamo ale scalate fast food.
Non per forza devono centrare con la chiodatura, un esempio sono le stelline che si trovano sulle guide, bella la faccio(poi magarinon era tanto bella) altre vie non le caga nessuno.
Sparisce la ricerca il passa parola.
Purtroppo il tempo è poco e rischiare di buttare un'uscita......
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Messaggioda Fokozzone » gio set 21, 2006 9:33 am

ivalle ha scritto:
Herman ha scritto:Beh, voglio dire... e se anche fosse? Saran ben problemi suoi come vuole fare il tiro, i compagni che si sceglie (e che scelgono lui), la possibilità di tornare in doppia se non se ha per uscire. Mi sembra che siano cose che capitano anche agli alpinisti...

Tra l'altro, da quel che mi risulta, tutte le vie in montagna con gradi > 7c sono state salite in questo stile...


sì, sono state aperte in questo stile, ma da gente a cui non si può certo rimproverare mancanza di capacità alpinistiche.

il problema è chi va in montagna con una approccio esclusivamente sportivo, senza farsi un minimo di apprendisato alpinistico

finiscono per cacciarsi nei guai senza neppure rendersene conto e se gli va bene li salva l'elicottero del soccorso alpino

esempi mi sembra che ce ne siano a volontà, di alcuni casi se ne è parlato anche su questo forum

L' ultimo soccorso di cui ho sentito è capitato quest' estate a due miei amici. Uno ha un curriculum con centinaia di vie di alta difficoltà e fa l' istruttore ai corsi (quindi ha fatto anche quelle di bassa diff), l' altro è aspirante guida.
La leggenda del falesista che attacca l'agner con 12 rinvii è una cazzata vieta, frusta e retriva. In più vorrei sapere come fa sta gente abituata alle file di spit a trovare improvvisamente il coraggio di mettersi su una via alpinistica sul serio, dove magari il tracciato non è evidente.
Comunque il fast climb, le vie plaisir, sono la miglior possibilità per una cordata di iniziare a rendersi indipendente, dopo una fase di apprendistato.
Chi ha sollevato la questione del poco tempo ha detto una sacrosanta verità, mica siamo tutti come roberto o addirittura come maurizio e i professionisti della montagna. Senza via di fruizione rapida, per la maggioranza degli alpinisti della domenica la stagione si ridurrebbe a poche uscite l' anno.
Fokozzone
 
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Messaggioda Enzolino » gio set 21, 2006 10:02 am

Fokozzone ha scritto: L' ultimo soccorso di cui ho sentito è capitato quest' estate a due miei amici. Uno ha un curriculum con centinaia di vie di alta difficoltà e fa l' istruttore ai corsi (quindi ha fatto anche quelle di bassa diff), l' altro è aspirante guida.
La leggenda del falesista che attacca l'agner con 12 rinvii è una cazzata vieta, frusta e retriva. In più vorrei sapere come fa sta gente abituata alle file di spit a trovare improvvisamente il coraggio di mettersi su una via alpinistica sul serio, dove magari il tracciato non è evidente.
Comunque il fast climb, le vie plaisir, sono la miglior possibilità per una cordata di iniziare a rendersi indipendente, dopo una fase di apprendistato.
Chi ha sollevato la questione del poco tempo ha detto una sacrosanta verità, mica siamo tutti come roberto o addirittura come maurizio e i professionisti della montagna. Senza via di fruizione rapida, per la maggioranza degli alpinisti della domenica la stagione si ridurrebbe a poche uscite l' anno.
Mah ... su alcuni aspetti ti do ragione, ma non su altri.

La familiarita' con la montagna non riguarda solo le difficolta' o la denista' di protezioni, ma anche la metereologia, la conoscenza del territorio, la discesa, la gestione di situazioni impreviste come perdersi o avere a che fare coi temporali, eccetera.
A volte perdere la testa e' la causa della tragedia e un'approccio graduale alla montagna insegna a conoscerne meglio i pericoli.
Quindi vanno bene le vie plaisir in ambienti plaisir, per acquisire dimestichezza con le vie lunghe, ma realizzare vie plaisir in ambienti severi puo' essere una pericolosa forzatura.

Sul fast e slow climbing, credo che ognuno debba trovare la propria dimensione ... certo questi tempi favoriscono il fast, ma spesso c'e' anche chi ha bisogno del slow climbing. Io, per questioni di gusti, normalmente prediligo il fast, anche se raramente non disdegno il slow ... ma ricordo, in Yosemite, di aver conosciuto ragazzi che erano compiaciuti di rimanere per 10, 15 giorni in parete da soli ... sinceramente a me non piacerebbe ma de gustibus ... ho conosciuto anche dei tipi che, pur potendo finire una via in 5 giorni, l'hanno finita in 7 rimanendo due giorni nel penultimo tiro ber godere la parete ...

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda quchibu » gio set 21, 2006 10:11 am

Mi viene in mente solo una cosa.

A chi frequenta il forum o altre strutture di discussione, virtuali o reali, da molti anni, la questione "spit/non spit" ormai più che stimolare fa incazzare, per quanto l'argomento è ormai frusto, per quanto se ne è parlato in tutte le salse.


Tuttavia, dato che non esiste, e che se esistesse per la maggior parte di noi sarebbe motivo d'insofferenza, un ente che prenda decisioni in proposito, ben venga che se ne continui a parlare, fino allo sfinimento.

Perchè è l'unico modo che abbiamo per far "cultura" in proposito.

.....

Per quanto mi riguarda sono generalmente contrario all'uso dello spit:
nell'apertura di itinerari in montagna in zone dove non c'è niente;
nella richiodatura di itinerari classici;
all'apertura di vie che incrocino o viaggino nelle vicinanze di vie preesistenti;

non sono contrario all'uso dello spit:
in zone dove ci sono altre vie dello stesso genere (quindi o spittatura al metro o "parsimoniosa" ma nello stile della parete)
mettere in sicurezza una sosta o una calata ove non esista alternativa

Anche se può sembrare difficile da accettare, il discorso da fabio palma relativamente allo "spit a seconda del livello" ovvero,
su placca improteggibile,
il top climber oggi passa sul 6a/b per 40 metri senza mettere nulla mentre su gradi più elevati inizia a mettere degli spit per proteggere

non è campato in aria.

Infatti se la prima cosa che ci viene in mente è:
ma il grado è una questione soggettiva, mentre è oggettivo che una struttura rocciosa sia improteggibile.
Perchè, io sul 6a improteggibile che è vicino al mio limite non posso mettere nulla mentre il top climber può farlo sul 7c (vicino al suo limite)?

Perchè ancora una volta con questo ragionamento siamo preda della soggettività, che assolutizza noi stessi nel nostro tempo.



Dal punto di vista dell'evoluzione dell'alpinismo, su quella particolare montagna, su quella particolare parete... quello che segna il livello storico, non sono io, ma il top climber del momento.

Domani qualcuno potrebbe passeggiare sul 7c che è attualmente il limite storico? Va bene. Allora segnerà l'evoluzione del gesto, su quella montagna e su quella parete.

Insomma, per me, occorre avere una visione storicizzata di quello che facciamo, quando pensiamo di lasciare segni.

Per me è solo una questione di cultura alpinistica; di amore per l'alpinismo; di rispetto per quelli che verranno.
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Messaggioda Roberto » gio set 21, 2006 20:55 pm

Non è tanto lo spit si o lo spit no, quanto il fatto di cercare una cosa preconfezionata, già pronta all' uso, senza intoppi e senza sorprese, da consumare senza impegno (se non atletico) e senza fantasia.

Ecco il punto, la mancanza di fantasia dei nostri anni, tesi all' omologazione globale.

Una via di questo genere potrebbe anche essere tutta a chiodi, non è lo spit che fa la differenza, ma la salita liofilizzata, alla quale devi solo aggiungere lo scalatore ed è pronta all' uso.
Nella scalata in montagna, come nelle scelte di tutti i gg, sempre più si sceglie la via comoda del prodotto pronto all' uso, dimenticando quella dell' avventura, anche se limitata solo alla ricerca della via e della fessura giusta per il friend.

Nessuno ha più voglia di "ri-creare" la propria via, meglio ripetere a campanella il lavoro di un altro.
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Messaggioda checco 1987 » gio set 21, 2006 21:16 pm

Roberto ha scritto:Non è tanto lo spit si o lo spit no, quanto il fatto di cercare una cosa preconfezionata, già pronta all' uso, senza intoppi e senza sorprese, da consumare senza impegno (se non atletico) e senza fantasia.

Ecco il punto, la mancanza di fantasia dei nostri anni, tesi all' omologazione globale.

Una via di questo genere potrebbe anche essere tutta a chiodi, non è lo spit che fa la differenza, ma la salita liofilizzata, alla quale devi solo aggiungere lo scalatore ed è pronta all' uso.
Nella scalata in montagna, come nelle scelte di tutti i gg, sempre più si sceglie la via comoda del prodotto pronto all' uso, dimenticando quella dell' avventura, anche se limitata solo alla ricerca della via e della fessura giusta per il friend.

Nessuno ha più voglia di "ri-creare" la propria via, meglio ripetere a campanella il lavoro di un altro.

Esatto :wink:
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Messaggioda zorro2 » gio set 21, 2006 22:23 pm

Provocazione:
Questa storia di considerare le vie plasir o preconfezionate una disgrazia del nostro tempo che va contro il vero e sacro alpinismo sia peccare di ipocrisia, anche da parte della grande maggioranza dei forumisti.

Ma di che ci si lamenta? Perchè tutta la gente "immonda" che va (tra cui anche noi quasi sempre) sulla Costantini-Apollonio, sul Falzarego, Pordoi ecc... non è degna del sacro tempio? Perché appaiono gli spit sulle vie fast-food si ammazza l'avventura dei posteri?

Questa per me è solo ipocrisia: anche sulle Dolomiti (ebbene sì) ci sono ancora milioni di possibilità per i "puri" e senza scomodare posti dimenticati da Dio come i Monti del Sole, Col Nudo ecc... Per esempio, basta andare ai frequentatissimi (dagli escursionisti) rifugi Carducci o Mulaz e sentire il gestore che ti dice che lì sono anni che non si vede nessuno ad arrampicare pur essendoci kilometri di stupende pareti dove poter incastrare i sassi nelle fessure come Costantini sulla Schiena di Mulo.
Basta girare l'angolo e si ha tutto il ben di Dio che si vuole.

Se uno va al Pilastro di Rozes o sullo Spigolo del Velo uno spit in più o in meno non cambia nulla. Basterebbe che lui "puro" guardasse un po' più in là del proprio naso e si spostasse da qualche altra parte. Ma questo quasi sempre non succede! (Chissà come mai!!!)
La verità è che noi alpinisti siamo come i pescatori che raccontano sempre di aver preso il pesce più grosso. A parole diciamo che ci vuole esperienza, che solo chi ha le capacità può cimentarsi con questa e quella via che non deve essere addomesticata e dopo facciamo la fila alla base delle stesse e ci infastidiamo perché solo noi siamo gli eletti e dovremmo avere il diritto a fare alpinismo; gli altri (che siano quelli davanti a noi o quelli che hanno messo lo spit) sono coreografia che .
Se fossimo dei veri "eletti" e stessimo da altre parti il problema dello spit sì-spit no, della mischia sulle vie ecc... non ci sfiorerebbe neanche perchè non sapremmo nemmeno della sua esistenza.

Non voglio essere scambiato per un "eletto"; anzi, per chiudere la provazione, voglio dire che sono solo un predicatore come gli altri:
per anni ho sempre messo tra gli "obiettivi" della stagione la via degli Inglesi sulla NO della Civetta - abbandonandolo poi varie volte per raggiunto limite di cacca nelle mutande - e poi mi son quasi ammazzato d'inverno sul Ciavazes-plasir.
Dov'è un chiodo??? Guarda sulla guida che me sto cagando nelle mudande!
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Messaggioda sax » ven set 22, 2006 0:23 am

Roberto ha scritto:Non è tanto lo spit si o lo spit no, quanto il fatto di cercare una cosa preconfezionata, già pronta all' uso, senza intoppi e senza sorprese, da consumare senza impegno (se non atletico) e senza fantasia.

Ecco il punto, la mancanza di fantasia dei nostri anni, tesi all' omologazione globale.

Una via di questo genere potrebbe anche essere tutta a chiodi, non è lo spit che fa la differenza, ma la salita liofilizzata, alla quale devi solo aggiungere lo scalatore ed è pronta all' uso.
Nella scalata in montagna, come nelle scelte di tutti i gg, sempre più si sceglie la via comoda del prodotto pronto all' uso, dimenticando quella dell' avventura, anche se limitata solo alla ricerca della via e della fessura giusta per il friend.

Nessuno ha più voglia di "ri-creare" la propria via, meglio ripetere a campanella il lavoro di un altro.





Quoto pienamente Roberto e Buzz! 8) ( :oops: Quchibu')


L'assassinio dell'impossibile oggi, preclude l'evoluzione domani!


Ognuno di noi ha goduto nel percorrere vie mitizzate a lungo nei sogni

e finalmente ripetute grazie alla preparazione mentale e fisica che

necessita per la salita di vie impegnative!

Se l'impegno, (che nel 90% dei casi e' psicologico) viene a mancare cosa

rimane?

Il gesto! L'arrampicata fine a se stessa!

E non abbiamo la falesia per questo?

Mi dispiace........lasciamo la montagna agli Alpinisti..........

A quei coglioni che ancora si beano dell'adrenalina e della gioia

della salita!

Che passano l'inverno a progettare e sognare!

Che tremano, leggono, si informano, mitizzano i 20 metri senza protezioni!

Se ci levano pure questo e' finito tutto................

Detto questo, che e' lo sfogo di un vecchio (alpinista..) purtroppo sono

convinto che la realta' sara' ben diversa.............

Ma non saro' con voi a vederla.............

Fabio





.
MEJO PUZZA? DE VI? CHE D?OLIO SANTO!

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Messaggioda Drugo Lebowsky » ven set 22, 2006 8:55 am

Fokozzone ha scritto:...

La leggenda del falesista che attacca l'agner con 12 rinvii è una cazzata vieta, frusta e retriva. ....


e invece ti sbagli: non è un fenomeno attaualmente frequentissimo, ma capita.
o meglio... oggi è meno evidente in quanto diffuse sono le vie sulle quali puoi transitare solamente o quasi coi rinvii... e, a dirla tutta, spesso chi fa così è proprio chi conosce la via e quindi sa di poterlo fare.

ti faccio un esempio.
tot anni (...) fa scendendo da una via in torre venezia (grazie alle provvidenziali goccioline che permettono d'avere una scusa per scappare... :oops: ) demmo una mano ad un fjol che avevamo visto attaccare il diedro biasin e poi vagare a zonzo per le cengette...
come lo descrivi tu... aveva una serie di rinvietti corti, alcuni micronut ed
un paio di cordini... e pensava d'aver attaccato la tissi!
era un fjol lombardo che evidentemente era convinto che una classica in torre venezia fosse attrezzata come una via risistemata in grigna...
il soggetto non era certo un mona... aveva però peccato d'ignoranza e presunzione, dando per scontato che certe tipologie di vie, con relativa attrezzatura, fossero la norma anche fuori dagli ambiti da lui frequentati.

e ti assicuro che casi analoghi non sono ovviamente all'ordine del giorno, ma li abbiamo visti parecchie altre volte.
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Messaggioda Drugo Lebowsky » ven set 22, 2006 9:14 am

zorro2 ha scritto:...La verità è che noi alpinisti siamo come i pescatori che raccontano sempre di aver preso il pesce più grosso.



LE BALLE DELL'ORSO YOGHI!!!

... :roll: ... pesce più grosso... diciamo che è brutto, stona, suona male dire " ho trattenuto una fario da otto etti e mezzo"..... vuoi mettere se non suona meglio dire: " gò ciapà 'na trota da chìo!!!" ... 8) :lol: :lol: :lol:

a parte gli scherzi, la tua provocazione ha un fondo di realtà, ma è estremamente esagerata e generalizzata: la via comoda e preconfezionata fa comodo quando il tempo è incerto, quando si ha voglia di tenere spento il neurone (o per mille altre ragioni).
ma non credo fotografi il "sentire" dell'arrampicatore/alpinista medio... a maggior ragione di chi predilige posti inculoalmondo come te! :wink:
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Messaggioda gecoclimb » ven set 22, 2006 10:17 am

sax ha scritto:Il gesto! L'arrampicata fine a se stessa!

E non abbiamo la falesia per questo?

Mi dispiace........lasciamo la montagna agli Alpinisti..........

A quei coglioni che ancora si beano dell'adrenalina e della gioia

della salita!

Che passano l'inverno a progettare e sognare!

Che tremano, leggono, si informano, mitizzano i 20 metri senza protezioni!


Frena Marino :wink:

Fatti una settimana a Ceuse ci andiamo insieme 8O , un bel masso di 8-10 metri a meschia o interprete ti paro io :roll: oppure una bella via a fix di S3/4 con obbligatorio bello alto...per le ultime due cose non devi neanche fare 45 minuti d'auto :wink: poi mi dici se ti si accende la spia rossa :oops: oppure se fai "un gesto fine a sestesso" :!:

20 mt senza protezioni so tanti e degni di respect sopratutto quando sotto ti attende una bella cengia o un amichetto appeso a un chiodo e un nuts...ma 6 o 7 con la possibiltà di volo certificata sono altrettanti e quando fai 14 mt di volo su un fix.. te lo dico io che fai intempo a contare il tempo che passa.

Perdonate l'escursus ma se credete che le vie a fix siano delle piste verdi vi auguro di non finire fuori pista solo perché vedete qualche luccichino in parete.

Bolla!
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Messaggioda giudirel » ven set 22, 2006 12:05 pm

Aggiungo un mio commento: per me, solo per me, esclusivamente per me, nient'altro che per me: quindici metri di quinto partendo da una sosta con un chiodo loffio e un nut così così sono una pirlata da non fare mentre sei metri di 6c+ da una buona protezione ad un'altra e comunque non sopra una sosta sono segno che hai un bel livello.
Uno spit di fianco a una fessura da friend è un peccato, dei nuts e dei friend a prova di bomba su una fessura clean da una sosta all'altra sono la firma di un bravo arrampicatore mentre la stessa fessura con due cose messe alla c***o perchè magari non si era buoni di stare fermi belli tranquilli a guardare bene sono l'autografo di un c******e.
Ossequi.
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Messaggioda ehi man » ven set 22, 2006 12:08 pm

anch'io sono contrario all'arrampicata fast.
Tipo, vi par mai possibile che uno vada a farsi il Nose in giornata e in libera? bisognerebbe tagliargli le dita a quelli lì, e non uno solo, che non basta! :mrgreen:

a parte gli scherzi, quoto roberto, che plasir/no-plasir non centra nulla con spit/no-spit. e quoto pure zorro, perchè bene o male andiamo tutti a farci qualche scampagnata verticale, magari per stare in compagnia o perchè la sera prima s'è fatto i bagordi (OT stanotte mi son pure sognato che ero ciucco, è grave*?/OT)

e per quanto riguarda i 12 rinvii sull'agner mi sa che son pure troppi :lol: :lol:

:idea: forse "schiodando allegramente" si potrebbe ovviare al tanto vituperato plasir :mrgreen: 8)
cera persa
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Messaggioda sax » ven set 22, 2006 13:09 pm

giudirel ha scritto:Aggiungo un mio commento: per me, solo per me, esclusivamente per me, nient'altro che per me: quindici metri di quinto partendo da una sosta con un chiodo loffio e un nut così così sono una pirlata da non fare mentre sei metri di 6c+ da una buona protezione ad un'altra e comunque non sopra una sosta sono segno che hai un bel livello.
Uno spit di fianco a una fessura da friend è un peccato, dei nuts e dei friend a prova di bomba su una fessura clean da una sosta all'altra sono la firma di un bravo arrampicatore mentre la stessa fessura con due cose messe alla c***o perchè magari non si era buoni di stare fermi belli tranquilli a guardare bene sono l'autografo di un c******e.
Ossequi.




Appunto! :roll:



Devi saperli mettere............ 8)
MEJO PUZZA? DE VI? CHE D?OLIO SANTO!

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Messaggioda cuorpiccino » ven set 22, 2006 15:14 pm

giudirel ha scritto:
cuorpiccino ha scritto:
giudirel ha scritto:
cuorpiccino ha scritto: Oppure si può andare un Wenden e viaggiare su bei runout


E va bene o non va bene? Pensa che nella mia pochezza il cervello rischiava di evaporarmi... su quei runout...

Vabbene come nò.
Il problema è che alcune vie sono banali. Oggi se spitti una placca di 6a, magari finto, a 2 metri di distanza, hai fatto na scala santa. E molta gente questo cerca, una scala santa, ovvero andare a scalare senza accendere mai il cervello. Ecco, questo modo di scalare non rieco a capirlo. E neanche lo condivido. Penso che sarebbe moooolto più impegnativo (e remunerativo) andare a fare una bella montagna per la via comune (tipo la Croda Rossa d'Ampezzo)........


A parte la chiacchiera c'è da dire che le "scale sante" sono superfrequentate... mi sembra quasi come la soria che nessuno vota per Berlusconi e poi ha più o meno il 50% dei voti...

Allora io ti dico:
1) Se qualche tedesco bombardatore invece di bombardarmi va sulle scale sante buon per me...
2) Ci sono stati giorni che avevo lavorato per 3 settimane di seguito 18 ore al giorno, dormito tre ore e sono andato a farmi una via in cordata con una ragazzina di 9 anni (mia figlia). Le scale sante mi sono venute buone...
Questo non vuol dire:
1) Che tutto debba diventare una scala santa
2) Che le scale sante siano del "grande alpinismo"
Ciò detto concludo affermando che in presenza di strade asfaltate a ragnatela (fitta), piste disboscate e spianate con la ruspa, impianti di risalita ovunque, speculazione edilizia selvaggia... beh insomma una scala santa mi sembra un male minore... quasi trascurabile.

Personalmente mi da il voltastomaco leggere su tutti i numeri dei giornaletti caiani (la rivista e lo zampone) una pippa sugli spit (tipo quella del mio amico Ivan sulla palestrina per broccoloni attrezzata dal Gigante) che sembra un omelia di un parroco noioso e due pagine dopo la gita degli stessi caioni a fare sci di pista a Cervinia.
Ma vaffanculo...
Il borsone che va a farsi la via di finto 6a (mettiamo sia 5b) con chiodatura ascellare almeno muove il culo e non rompe il c***o in giro in motorino... Meglio del pistarolo... inquina meno.

Ultima considerazione: se tutto è relativo perchè la chiodatura ascellare va bene sull' 8b e non sul 5b?


Non si discute la via, ma l'arrampicatrore che la sale. Fare certe vie vuol dire non volersi mettere in gioco. Ovvero non fai alpinismo (ma neanche lontanamente) Anche se vai in montagna. E allora, Perchè non a piedi? Probabilmente è anche una mancanza di "educazione" alla montagna.
Difficilmente un 8b ha chiodatura ascellare
Il più grande alpinista è quello che si diverte di più
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