etica di chiodatura

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda sergio63 » mar ago 17, 2004 10:31 am

In merito alla dipendenza e falsa sicurezza da spit posso anch'io riportare un esperienza di questa primavera: salivo la via Manilia (un nome un programma..) alle placche Zebrate con mio figlio e ai tiri finali 15 (quindici) persone si calpestavano sui resinati di un unico tiro!
Passando tre metri a lato, assicurandomi su splendide clessidere (diametro di decine di centimetri...), mi sentivo chiedere se non fosse imprudente non attaccarmi ai resinati.....

Mio figlio (sette anni), restato un po perplesso da tutta la situazione, mi chiedeva, con mia enorme soddisfazione, se non fosse pericoloso salire in cosi tanti un unico tiro e perchè anche gli altri non si sparpagliassero a sx e dx evitando di litigare perchè le corde si impigliavano.

Ho un figlio particolarmente intelligente?

p.s.
a lato il grado non si alza di una virgola

Sono propenso a credere che le vie spittate diventino una "ferrata" semplificata (senza offesa, le faccio anch'io) in cui uno invece che cercare la via o il passaggio più logico cerca lo spit successivo;
questo solo per evidenziare che, secondo mè, sono due esperienze molto diverse (entrambe degne) che non vanno mischiate in nessun senso.
L'esigenza di un etica nasce dal fatto che qualcuno vuol salire linee di un "esperienza" a suo modo (e le spitta) e questo non è accettabile.

Personalmente mi va bene salire in tutta tranquillità una via nuova a spit tirando un pò le mie capacità ma voglio fare anche una placca come quella di ieri dove in quaranta metri c'era un chiodo (scoperto dopo..) e il resto, se vuoi te lo devi mettere tu proprio come il Bruno che la aperta esattamente quarant'anni fa.
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Messaggioda quilodicoequilonego » mar ago 17, 2004 10:47 am

...hai riportato un bellissimo esempio (soprattutto ciò che ha detto tuo figlio), ed il paragone VIA STRASPITTATA = FERRATA è proprio una citazione ad hoc 8)

(...e il Bruno 40 anni fa' non aveva neanche i mezzi per proteggersi che abbiamo noi...)
enzo
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In arrampicata, cosa c'è di più artificiale del trapano ?
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Re: etica di chiodatura

Messaggioda Aldino » mer ago 18, 2004 14:12 pm

L'assemblea chiede quindi a tutti gli alpinisti, arrampicatori e chiodatori di rispettare e di immedesimarsi nelle tradizioni vigenti su queste pareti, ovvero di prestare attenzione a non ledere vie già esistenti intersecandole, ricalcandole o tracciando nuovi itinerari in prossimità di esse.
Anche in pareti con spazio sufficiente per vie nuove è importante salire dal basso, evitando di far largo uso di violenza perforante, proprio per conservare terreno d'avventura e d'esplorazione per le future generazioni, alle quali occorre rendere possibile libertà d?azione secondo le loro capacità, indubbiamente un domani più evolute.
? le vie d?arrampicata esistenti devono mantenere il loro
valore alpinistico e carattere originale
? esistono splendide zone preparate per l?arrampicata
sportiva (con itinerari anche a più tiri)
? nuovi itinerari in ambiente alpino vengono aperti dal
basso (facendo prevalentemente uso di protezioni mobili),
nel rispetto dell?etica locale


molto... molto chiaro... e molto interessante...
"Violenza perforante", bella definizione!
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Messaggioda gug » ven ago 20, 2004 0:13 am

...azz! Mi accorgo tardi di questo topic, mi ci vorrà un pò per leggerlo, ma poi interverrò con calma.
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

Traguardi Effimeri
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Messaggioda paolo 76 » ven ago 20, 2004 10:29 am

maxx ha scritto:Le persone che fanno cazzate grandiose quando si trovano in difficolta' non credo siano una prerogativa delle vie a spit...


no, no, è chiaro che non è una prerogativa delle vie spittate, però ammetterai che affrontare una via spittata richiede un approccio mentale ben diverso da farne una classica. In particolare mi pare sia più facile che una persona sia poco preparata all'imprevisto su una via spittata, che non su una via con qualche chiodo (es stupido: la persona che non fà alpinismo e che occasionalmente ripete qualche via spittata in ambiente).

maxx ha scritto:Una volta che Preuss e' passato in solitaria sul quinto grado, nessuno ha piu' il diritto di piantare un chiodo su quelle difficolta' perche' cosi' facendo dimostrerebbe solo la propria incapacita'? [...]


Scusa, mi sa che non mi sono spiegato bene. I fatto è che, almeno qui in dolomiti, le vie a spit sono, per la STRAGRANDE maggioranza dei casi, a non più di un'ora (a farla grande) dalla macchina e con obbligatori ben al di sotto delle difficoltà massime. E questo, mi permetto di interpretare il pensiero dei gardenesi, NON è un uso ragionevole dello spit. Anzi, è un tornare indietro ai tempi delle artificiali, dove, quando non si riusciva a passare in libera, si tirava sui chiodi. Altro che Beethoven e Beatles, qua si parla di Paola&Chiara e di Masini!! :wink:
E' inutile che mi vengano a raccontare che con gli itinerari sportivi si vuol portare in ambiente il piacere del gesto dell'arrampicata, la bellezza del movimento e della tecnica sopraffina, etc etc etc etc. Stronzate. Sui gialli della dolomiti, frequenti quanto i grigi, non trovi una bella arrampicata, perchè ogni tacchetta che prendi in mano la devi guardare 2 volte. E qeusto vale dal sella alle tofane al nuvolao, guarda caso 3 posti a due passi dall'auto e pieni di vie a spit. I posti dove la dolomia è sana danno, spesso, la possibilità di proteggersi. E cmq, ripeto, non sto criticando lo spit messo sul tiro duro, quanto la mentalità arrogante, da artificialista fallito, mascherata da arrampicata sportiva in quota (che sia sul 5c come sul 7b). Non volevo fare un discorso di difficoltà assoluta.


bye.


PS.
maxx ha scritto:Questo discorso e' molto generale e non vale certamente solo per le linee a spit (il problema si pone meno per gli itinerari classici, forse, visto che le linee naturali dove puoi piantare chiodi sono in genere "fisiologicamente" abbastanza distanti una dall'altra).


Questo, non è assolutamente vero in dolomia. Cmq non è un punto importante. :wink:
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Riflessione biblica

Messaggioda WoodyAllen » ven ago 20, 2004 16:48 pm

Ma che bello! Ma che novità straordinaria! Si sta parlando ancora e sempre di etica e di spit!
Ma è possibile che almeno nel 30 o più per cento dei casi ogni argomento di discussione in questo forum finisca sempre per andare a parare lì?
Come se non ci fossero altri argomenti di cui occuparsi.
I ghiacciai si ritirano, le montagne si sgretolano, ma quel che è peggio le auto, i parcheggi, il cemento, le piste da sci, il turismo selvaggio sta invadendo le Alpi e noi ci preoccupiamo degli spit. Ma dico, non le vedete d?estate quelle orrende strisce che solcano i boschi, tutte solcate da tubature ed ornate di cannoni sparaneve e che per gli sciatori sono un paradiso, per gli albergatori una manna e per chi ama veramente la montagna sono un aborto? E di quei rifugetti del c***o che d?estate e d?inverno sputano musica a tutto volume inquinando acusticamente i pascoli, cosa dite? E delle dighe che minacciano le vallate ma la cui acqua serve per la neve finta e per la corrente elettrica necessaria ad alimentare le Jacuzi negli alberghi?
Ma dico, gli alpinisti hanno occhi solo per le pareti?
Quanto ai gardenesi, poi. Si preoccupano per l?etica della chiodatura, poverini. Proprio loro che hanno trasformato una valle meravigliosa in una specie di ?parco dei divertimenti alpini?. Provate a salire in questi giorni in Val Gardena ad assaporare lo smog, il caos in valle e sui passi, il casino nei rifugi e poi ditemi se la priorità sono gli spit!
Se qualche pirla più o meno in buona fede piazza qualche placchetta in più sulle montagne ecco arrivano i custodi ?dell?etica? a stilare manifesti e prendere posizione in favore della morigeratezza alpinistica. Ma se proprio si vuol fare gli etici allora bisogna farlo su tutto. Magari rinunciando a svendere la propria valle in nome del Dio denaro.
Continuiamo a parlare di spit, continuiamo. Sbrodoliamoci a dosso profonde riflessioni etiche mentre sulle Prealpi trentine progettano collegamenti sciistici improbabili, le dolomiti vengono traforate ogni giorno di più da condutture idriche per approvvigionare i fottutissimi cannoni sparaneve, ecc. Ma lo sapete che se prendessimo tutti gli spit presenti in Dolomiti non arrvereme nemmeno a fare una massa grande quella di tutti i cannoni sparaneve presenti nella sola conca ampezzana?
Parafrasando il celebre detto biblico, abbiamo una trave in un occhio e ci lamentiamo della pagliuzza nell?altro.
Ma per favoreeeeeeeeeeeeeeee!
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Re: Riflessione biblica

Messaggioda Redpoint » ven ago 20, 2004 17:16 pm

WoodyAllen ha scritto:Ma Magari rinunciando a svendere la propria valle in nome del Dio denaro.
In nome del Dio denaro c'è chi ha svenduto se stesso... figuriamoci cosa gli può pesare perdere la sua valle...

il problema dello spit c'è... come ce ne sono mille altri...

quello che si fa, mi sembra un discorso di chi vuole difendere quel poco che è rimasto...
non so se questo abbia o meno un senso...
io in val gardena non ci abito.... ma posso scegliere dove andare in montagna...
c'è gente che sul turismo ci vive senza arricchirsi, ma tirando avanti una famiglia... e ci sono valli che vivono su altro...

di luoghi selvaggi e tranquilli ne sono piene le alpi... come ci sono un sacco di vie spittate e posti che invece mai vedranno l'ombra di uno spit...
Ma urmài sun chè... in mèzz al tempuraal
tuìvess föe di bàll che a me me piaas inscè...
(DvdS)

I can still feel you
even so far away
I think different.
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Re: Riflessione biblica

Messaggioda biemme » ven ago 20, 2004 17:32 pm

WoodyAllen ha scritto:.................. e poi ditemi se la priorità sono gli spit!
...........abbiamo una trave in un occhio e ci lamentiamo della pagliuzza nell?altro. Ma per favoreeeeeeeeeeeeeeee!!


ciao w.a.,

scusa, ma qui nessuno ha mai detto che la priorità siano gli spit e l'etica alpinistica

piuttosto, a proposito di travi negli occhi e di pagliuzze, quali sono per te le priorità ? vuoi parlarci di cannoni sparaneve e di piste sciistiche mentre in africa stanno morendo milioni di persone di fame e di sete ? e l'iraq?

allora :
1. in questo 3d si sta parlando di un documento sull?etica della chiodatura alpinistica in valgardena

2. su altri forum (ma anche su questo, in altre aree) si parla anche di ambiente, di ecologia, di cannoni sparaneve e della fame nel mondo

3. se non hai tempo né interesse per occuparti di etica alpinistica, puoi tranquillamente cambiare indirizzo oppure aprire nuovi topic sul tema che più ti sta a cuore

ciao
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Re: Riflessione biblica

Messaggioda quilodicoequilonego » ven ago 20, 2004 17:37 pm

WoodyAllen ha scritto:Ma che bello! Ma che novità straordinaria! Si sta parlando ancora e sempre di etica e di spit!

Ma dico, non le vedete d?estate quelle orrende strisce che solcano i boschi, tutte solcate da tubature ed ornate di cannoni sparaneve e che per gli sciatori sono un paradiso, per gli albergatori una manna e per chi ama veramente la montagna sono un aborto? ....!


...ti consiglio di entrare + spesso, si sono fatti numerosi post su tutto quello che hai elencato, ti sei perso parecchie cose !
Se invece cambi discorso. solo perchè vorresti spit e catene dappertutto, allora dillo no ???? :twisted: :twisted: :twisted:
enzo
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Messaggioda sergio63 » ven ago 20, 2004 18:30 pm

Carissimo W.A. nervosetto?

se l'argomento ti da nausea basta che non leggi!

Ma tu nella vita ti occupi solo dei massimi sistemi,
O a volte anche di cose un pò più frivole ?

In quanto ai problemi ambientali del mio amato Trentino (anche tuo?) potrei parlare per giorni penso a buon diritto....

se hai voglia apri un post!

ciao
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"Take the spits and run"

Messaggioda WoodyAllen » ven ago 20, 2004 21:56 pm

Sergio63 ha ragione. Certe volte sono un po' nervosetto ma che volete, abitare a Manhattan...
Non mi occupo solo di grandi problemi ma cerco di evitare che si chiuda un occhio (ed anche due) su cose gravi che rovinano il nostro Trentino ben piu degli spit. E mi dispiace constatare che tanta energia di molti forumisti si disperda in argomenti che, scusatemi, a me appaiono marginali rispetto ad altri. Forse sbaglio ma (alla faccia di Zio Silvio e della sua bandana) siamo in democrazia ed anche io ho diritto di dire la mia.
Sbaglia invece di sicuro Quilodicoequilonego che ha insinuato una fesseria. A giocare con gli spit vada lui...
Baciabbracci e saluti dalla Grande Mela.
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Messaggioda crag » sab ago 21, 2004 12:13 pm

Beh, da quando falesie e arrampicata sportiva hanno fatto vedere a parecchi questo nuovo modo di divertirsi arrampicando anche su elevate difficoltà in massima sicurezza...il passo successivo, e cioè spostarsi in pareti più lunghe, doveva essere evidente. Del resto anche tante persone o gruppi che adesso inorridiscono per la violazione dell'etica ci hanno tenuto tanto a promuovere questa attività, grosso parco di potenziali clienti....Da quando il Cai o altri hanno cominciato a rendere strade con tanto di segnalitica tutti i sentieri alpini gli escursionisti sono aumentati e quindi anche gli introiti, funivie e impianti vari hanno fatto lo stesso. adesso tocca allo spit!! Questo secondo me a molti più che violazione dell'etica da fastidio perchè non li fà sentire più i proprietari indiscussi delle pareti, posti per pochi, per gente audace e tosta.....io personalmente continuo a fare le mie classiche e tutta questa rovina non la vedo, che poi mi accorgo che accanto a me passa una via spittata non mi frega, vado avanti per la mia. Su pareti come la sud della marmolada o altre non mi pare di vederne per lo meno sulle vie che vado a fare. E' l'evoluzione dei tempi e del business bisogna imparare a conviverci, tanto il nostro spazio ci sarà sempre. Infine la cosa che mi dà più fastidio è che molti di quei bei fittoni o spit che vedete sulle classiche ed esclamate "Oddio chi si è permesso a fare questo scempio!" sono stati messi proprio dalle guide alpine che in pubblico o in sede di riunione fanno tanto i moralisti ma che poi quando pensano che per guadagnare la giornata devono tirar su gruppi di persone...beh sai in quel tratto o a quella sosta uno spittarello non farebbe male......a buon intenditor poche parole....
crag
 
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Messaggioda WoodyAllen » sab ago 21, 2004 18:18 pm

Caro Crag hai scritto cose a mio avviso giustissime. Gesu', finalmente qualcuno che interviene con grande pacatezza e senza polemica. Ehi amico, sei un figo e sottoscrivo pienamente le tue affermazioni.
Shalom
W.A.
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Re: "Take the spits and run"

Messaggioda quilodicoequilonego » lun ago 23, 2004 8:06 am

WoodyAllen ha scritto:Sbaglia invece di sicuro Quilodicoequilonego che ha insinuato una fesseria. A giocare con gli spit vada lui...
Baciabbracci e saluti dalla Grande Mela.


...ti ripeto di leggerti un po' di post, magari anche dei miei, per vedere quanto amo gli spit in montagna ! Ma se mi parli di spit in Val del Sarca, allora ci gioco mooolto volentieri :roll:
Immagino che la tua firma non ci sia nella petizione contro le dighe in Val di Mello :twisted: :twisted: :twisted: , noi abbiamo firmato :!:

...e cmq mi sembra che pochi abbiano apprezzato la tua uscita, a sbagliare sei stato solo tu bello :twisted: :wink:
enzo
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Messaggioda WoodyAllen » lun ago 23, 2004 20:08 pm

Caro Quilodico... ho letto abbastanza post per vedere che ci sei sempre e che dici la tua su ogni argomento. E già questo me la dice lunga su che persona sei.
In secondo luogo trovo molto ipocrita (e molto comodo) usare due pesi e due misure: giocare con gli spit in Valle del Sarca (magari su vie lunghe ex-alpinistiche) va bene; in alta quota no. Come se cambiasse chissà cosa da una realtà all'altra. Se si crede in qualcosa non vi si crede a seconda della quota (o della giornata o delle amicizie). Vi si crede e basta. Con coerenza e sempre. Altrimenti si fa quel che si vuole ma almeno si tace e non ci si mette in cattedra.
Infine, trovo che sei anche presentuoso perchè, oltre a voler parlare di tutto, credi anche di sapere interpretare il pensiero altrui.
Ma vai a giocare con gli spit in Val del Sarca, va'...
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Messaggioda cialtrone » lun ago 23, 2004 22:20 pm

Io ho già detto. Ma ripeto la mia.

Soste: se sono stati usati ancoraggi fissi dagli apritori, e poi lasciati, le soste devono essere a prova di bomba, sempre. I chiodi di Cassin e Comici andrebbero dunque sostituiti con materiale inox, e questo per evitare di massacrare fessure e buchetti, già di per se malconci su alcuni itinerari. Sugli itinerari recenti i chiodi di sosta andrebbero controllati sino a che si richieda la loro sostituzione (evitando di piazzarne nei dintorni una diecina "per rinforzare") con materiale di cui sopra. Se sono state usate protezioni veloci dagli apritori, protezioni veloci siano, per tutti e per sempre. Se sono state utilizzate protezioni fisse, e poi tolte, gloria agli apritori! Sappiano gli stessi che dopo 100 cordate che passano utilizzando quella metodica, le protezioni fisse non potranno essere più fissate ad una fava...

Protezioni in via: se gli apritori hanno usato protezioni fisse, e le hanno lasciate, le protezioni devono essere sicure. I chiodi dei due di cui sopra e solamente quei chiodi andrebbero pertanto sostituiti, con materiale inox, sempre per il motivo di cui sopra, senza aggiungere niente altro. Non si faccia del moralismo greve dicendo che è meglio usare chiodi, col solo risultato di piazzarne 5 o 6 in un metro, perchè entrano male, perchè passo io e non si sa mai, perchè me ne avanza uno e lo butto dentro... e poi magari affermare che un inox sta male oppure si è colti dalla violenza perforante (!!!) ... Se gli apritori hanno usato protezioni veloci, protezioni veloci siano. Se gli apritori hanno usato protezioni fisse, eppoi le hanno tolte, vedi commento al paragrafo "sosta". Se gli apritori hanno usato clessidre e basta, e poi per cancellare il loro passaggio hanno disintegrato le clessidre, o dato fuoco ai cordini o sono andati poi a riprenderseli (a questo punto non capisco a cosa serva la relazione: si scriva che sei partito da Bologna e sei andato a scalare in Dolomiti...), nessuno osi mettere ciò che "quelli forti" hanno tolto. Se gli apritori non hanno usato una mazza, una mazza sia, per tutti. Non facciano, poi, gli apritori, gli sboroni, dicendo di essere passati in placca, senza mettere nulla, tanto chittevede, eppoi 6 metri a fianco una comoda fessura...Se etica deve essere, in primis l'etica dell'onestà, che manca da sempre in buona parte degli alpinisti (me compreso). Ma questo è un altro capitolo ed è OT.
Tutto qua.

Con questo aggiungo prolissamente che:
- la montagna, tutte le montagne sono di tutti
- con la divulgazione sono aumentati esponenzialmente i frequentatori, e l'usura di alcune vie, soprattutto quelle dai nomi famosi: inutile far finta di niente
- con l'aumento dei frequentatori sono aumentati gli incidenti e gli interventi del soccorso alpino
- non mi pare eticamente corretto vedere 8 persone attaccate alla stessa sosta composta da due chiodi che piantò Steger o suo cuggino sulla omonima via alla Prima del Sella. E non mi pare eticamente corretto invitare le suddette persone a darsi al golf: vanno in montagna a pieno diritto come Larcher e il più forte e nascosto dei dolomitisti. Nè ho voglia di prendere a calci sui denti quelli che, da sotto, vengono ad insidiare la mia sosta su nut contrapposti e knife blade per metà fuori. Come del resto non mi pare affatto corretto eticamente bombardare con inox vie su cui il numero di protezioni per definizione era irrisorio, ed erano state concepite così. Per citare, non metterei certo 10 inox nuovi sui tiri dei Remy al Grimsel. Ma i Remy vanno ogni tot anni a cambiare gli inox che "loro" hanno messo.

A coloro che hanno aperto una via ieri e mi dicono: "la mia via l'ho aperta così, con chiodi alle soste e chiodi in via, e voglio che rimanga tale perchè io sono passato così", gli rispondo che oggi quei chiodi sono perfetti. Dopodomani meno. E se io passo tra una settimana, facile che quei chiodi siano ruggine buona per i guard-rail della A22.

In altri stati confinanti tutti questi problemi non se li pongono più da tempo, da che so io: parlo di Austria, Svizzera e Francia...ah, già, ma lì non ce l'hanno duro come da noi... ;-)

Con tranquillità.
Ciao!

Ahò, Woody Allen: e come si sta a Manhattan? Poca roccia lì, eh? :-)
cialtrone
 

Messaggioda quilodicoequilonego » mar ago 24, 2004 1:48 am

WoodyAllen ha scritto:Caro Quilodico... ho letto abbastanza post per vedere che ci sei sempre e che dici la tua su ogni argomento. E già questo me la dice lunga su che persona sei.
In secondo luogo trovo molto ipocrita (e molto comodo) usare due pesi e due misure: giocare con gli spit in Valle del Sarca (magari su vie lunghe ex-alpinistiche) va bene; in alta quota no. Come se cambiasse chissà cosa da una realtà all'altra. Se si crede in qualcosa non vi si crede a seconda della quota (o della giornata o delle amicizie). Vi si crede e basta. Con coerenza e sempre. Altrimenti si fa quel che si vuole ma almeno si tace e non ci si mette in cattedra.
Infine, trovo che sei anche presentuoso perchè, oltre a voler parlare di tutto, credi anche di sapere interpretare il pensiero altrui.
Ma vai a giocare con gli spit in Val del Sarca, va'...


...se la vuoi mettere sul piano personale forse hai sbagliato posto, ma fa' pure come credi. Io in Valle del Sarca ho fatto vie tradizionali e son contento che rimangano come sono state aperte; ma questa valle mi sembra da tutti accettata per l'arrampicata sportiva, ed essendo un posto con pochi altri interessi a parte l'arrampicata sportiva ed il Lago di Garda, non ci trovo niente di male che pareti senza altro interesse vengano sfruttate in questo modo. Ovvio che se vado a fare la Loss Pilati o il Diedro Maestri, vorrei ripeterlo come è stato aperto, senza spit lungo la via e soste con catene. Per le Dolomiti la penso in tutt'altro modo, come tanti mi sembra; quei posti non hanno nessun bisogno di attirare turisti con vie a spit, perchè sono già iperfrequentati e se vogliamo che mantengano il loro fascino dobbiamo salvaguardare le loro caratteristiche. Cmq sono opinioni personali condivisibili o meno. Quello che si è messo in cattedra sei tu, e se non te ne sei accorto rileggiti il tuo primo intervento, al quale tutti abbiamo risposto allo stesso modo. Questo a proposito del fatto che il presuntuoso sono io. Che poi io non nasconda le mie idee, questo è un altro discorso.
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Re: etica di chiodatura

Messaggioda Aldino » mar ago 24, 2004 9:25 am

Rileggendo il documento di cui stiamo discutendo mi pare che i gardenesi siano preoccupati soprattutto per le aperture:
...è importante salire dal basso, evitando di far largo uso di violenza perforante...
Per chi vuole dedicarsi all'arrampicata sportiva, la Val Gardena offre determinate zone attrezzate adeguatamente

mi pare chiaro che sono contrari all'apertura di vie cosidette "moderne", cioè di file di spit, al di fuori di alcune aree di scarso interesse alpinistico.
La cosa mi sembra perfettamente condivisibile. Voi cosa ne dite?
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Re: etica di chiodatura

Messaggioda maxx » mar ago 24, 2004 12:29 pm

Quello che ha detto Cialtrone mi piace molto. Lo trovo un condensato di rispetto e tolleranza, pacato e libero da polemiche, con la vista che spazia lontano all'orizzonte senza rimanere bloccata in seno ai particolarismi locali.

La mia opinione, per quel che vale (perche' supportata purtroppo da un'esperienza limitata) e' che lo spit in se' non e' malvagio quanto lo fa apparire il documento dei gardenesi, ma e' l'uso che se ne fa a determinare la qualita' del risultato, sia che si parli di nuove aperture, sia che si parli (anatema!!! orrore!!! :lol: ) di riattrezzatura delle classiche.

Nelle zone che conosco un pochino (Schweiz West, Haute Savoie) in ogni caso la stragrande maggioranza delle "file di spit" su pareti alpine sono un affare relativamente serio da un punto di vista dell'ingaggio, e un falesista medio ci pensa su piu' di una volta prima di andarci.

Attrezzare una linea di doppie cementate da una cima la cui discesa e' divenuta impercorribile a causa dell'evoluzione della montagna? Spittare un paio di soste marce e malsicure di una classicona ultrafrequentata? Sostituire un ammasso di ferraglia ruggine con uno o due fittoni piazzati intelligentemente? Tutte iniziative che, se fatte bene, considero altamente positive.

Se no lasciamo pure i sentieri a se stessi, togliamo immediatamente tutte quelle orribili scale al Montenvers che permettono di accedere alla Mer de Glace, e lasciamo che i veri alpinisti si godano la loro attivita' preferita: rischiare la vita inutilmente su una massa di detriti instabili.
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Messaggioda marinoroma » mar ago 24, 2004 13:14 pm

il dibattito oramai un po' stremato (eufemismo) potrebbe arrichirsi un po' se a prendere la parola fossero anche coloro che le vie le aprono.
se faccio una stima nasometrica direi che un 5 % delle persone che scrivono probabilmente hanno aperto anche qualche via (tra cui naturalmente non ci sono io).
mi piacerebbe sentire anche il loro punto di vista e un confronto tra di loro.
il punto di vista del ripetitore si polarizza troppo spesso sul bisogno o meno di sentirsi sicuri ed indirizzati (nel senso di ricerca dell'itinerario)quando si arrampica. Fa leva sulla paura ancestrale e ci scagliamo, con tutte le sfumature del caso, con chi propone o boccia lo spit alla sosta sulle classiche (ad ex.) a seconda di quanto disprezziamo rispettivamente chi ricerca la sicurezza o chi l'autonomia in montagna.
Sono due scuole di pensiero che possono perfettamente convivere ma di difficile sintesi.
Fra l'altro bisogna dire che la percezione dell'intzera faccenda varia di molto secondo la nostra esperienza e area di arrampicata.
Come dice Maxx, in Svizzera ovest, dove Remy e Piola la fanno da padroni, queste discussioni non esistono e classico e moderno coesistono. Pero' é anche vero che le vie di scalata definite classiche sono spesso direttamente le prime piola o remy, anni 70-80. Normale che coesistano con le successive....
ma anche nel Bianco, dove le classiche non mancavano, le moderne spesso si sono tenute a debita distanza e sono diventate in alcuni casi classiche. anche li' il dibattito sullo spit mi sembra sia attualmente abbastanza pacato e le vie vengono riattrezzate con una certa frequenza.
in dolomite immmagino la situazione sia molto piu' complessa e sfaccettata.
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marinoroma
 
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