alter-ego ha scritto:io sono andato su quella a sinistra della valle, mi sembra ovest: qual'è?
è quella di B.ta Folchi

da bonsai » lun mar 26, 2007 8:44 am
alter-ego ha scritto:io sono andato su quella a sinistra della valle, mi sembra ovest: qual'è?
da lorenz76 » lun mar 26, 2007 9:15 am
Vivaldi ha scritto:lorenz76 ha scritto:Vivaldi ha scritto:mio primo 6a+ in dulfer da primo
Bolle di sapone?
Si! Proprio quello! Bolle di sapone!
Per noi è stato un traguardo! Voi come giudicate questa via?
da Vivaldi » lun mar 26, 2007 9:48 am
lorenz76 ha scritto:Vivaldi ha scritto:lorenz76 ha scritto:Vivaldi ha scritto:mio primo 6a+ in dulfer da primo
Bolle di sapone?
Si! Proprio quello! Bolle di sapone!
Per noi è stato un traguardo! Voi come giudicate questa via?
L'ho fatto un paio di anni fa, mi ricordo che all'inizio è molto delicato poi quando prendi la fessura in dulfer è abbastanza fisico.
In alcuni passi il nome della via è giustificato.
Di solito quando vado a Vernante, al settore alto mi piace fare sempre quella via a destra di tempi moderni (non mi ricordo il nome) che ha un inizio in placca un po' aleatorio per me.
da Vivaldi » lun mar 26, 2007 12:17 pm
savsav ha scritto::roll: Bello sto topic sulle falesie piemontesi....
da the_serpent2006 » lun mar 26, 2007 15:33 pm
Vivaldi ha scritto:Ciao a tutti!
L?altro giorno mi trovavo nella falesia del Curnalet, nel settore alto. Vicino a noi arrampicavano altre due persone già un po? attempate,
da jpc » mar mar 27, 2007 0:31 am
Vivaldi ha scritto:Ciao a tutti!
Vorrei raccontarvi una storiella curiosa? e allo stesso tempo avvincente, foriera di polemiche e dibattiti?
L?altro giorno mi trovavo nella falesia del Curnalet, nel settore alto. Vicino a noi arrampicavano altre due persone già un po? attempate, ma comunque agili sulle placche di quelle vie. La giornata volgeva al termine, quando io, che sono un gran ciarlone, ho attaccato discorso con uno di loro. Il tipo era un alpinista di vecchia data con invidiabili scalate alle spalle: De cessole e spigolo inferiore al Corno, Cresta Savoia, varie salite in Castello, Sigismondi all?Argentera, etc? parlando del più e del meno siamo finiti, però, con l?affrontare il periglioso discorso clou dell?etica dell?alpinismo, ossia l?uso degli spit sulle vie classiche.
Il ragionamento del mio interlocutore è stato cristallino: questa storia degli spit da non posizionare sulle vie storiche sarebbe, in realtà, un?ipocrisia. Facendo un parallelo marinaresco quanto illuminante mi ha detto che ora, possedendo l?umanità transatlantici ed aliscafi, non si trova più nessuno che cerca di attraversare l?Atlantico con le Caravelle ritenendo ciò più etico. Allo stesso modo non ha senso, adesso che possediamo gli spit, scalare le montagne con chiodi o con altri ammennicoli (così li ha chiamati! Straordinario! E ha anche indicato quelli che aveva nello zaino!) meno affidabili.
Secondo il personale parere del mio oratore, coloro che si nascondono dietro l?etica non sarebbero altro che vanagloriosi intenti nel dimostrare a se stessi e agli altri la loro bravura e sicurezza? fino a quando la loro sosta non verrà divelta?
Io ho cercato di controbattere, ad un certo punto, ma lui, perentoriamente, mi ha fermato con cotanta massima: noi non siamo più come De Cessole o Castiglioni, perché continuiamo a cercare di scalare come loro? A fingere di scalare come loro? Che senso ha, nel 2007, scalare come nel 1900?
Ammetto di non aver saputo rispondere.
Dal suo punto di vista tutte le vie, tra qualche decina d?anni, saranno messe in sicurezza con spit almeno alle soste, e gli spit da immorali diverranno etici proprio come tanti anni fa fecero i chiodi? con buona pace di chi non li vuole sulle vie che aprì.
A questo punto, toccato nel vivo, ho emesso la fatidica frase: non possiamo certo riempire di ferraglia tutte le pareti possibili! Lui mi ha sorriso: con tutto quello che ci hanno già buttato sopra vuoi che le nostre montagne si imbarazzino per qualche placchetta? Il ferro è inerte, non inquina l?aria, non inquina l?acqua, non inquina il terreno e nemmeno il paesaggio (al massimo si vede un luccichio, tra l?altro perfettamente scambiabile con quello provocato da certe inclusioni cristalline nella roccia) chi si attacca a ragioni simili è come quelli che non vogliono discariche o inceneritori pur producendo una quantità inimmaginabile di rifiuti?
E questo è quanto. Un ragionamento cinico, disincantato, provocatorio quanto si vuole, ma certo io non sono nessuno per dire che lui ha torto ed altri ragione!
da Vivaldi » mar mar 27, 2007 12:18 pm
jpc ha scritto:
Ho capito da che parte rema vivaldi
jpc
da quilodicoequilonego » mar mar 27, 2007 13:53 pm
jpc ha scritto:Vivaldi ha scritto:Ciao a tutti!
Vorrei raccontarvi una storiella curiosa? e allo stesso tempo avvincente, foriera di polemiche e dibattiti?
L?altro giorno mi trovavo nella falesia del Curnalet, nel settore alto. Vicino a noi arrampicavano altre due persone già un po? attempate, ma comunque agili sulle placche di quelle vie. La giornata volgeva al termine, quando io, che sono un gran ciarlone, ho attaccato discorso con uno di loro. Il tipo era un alpinista di vecchia data con invidiabili scalate alle spalle: De cessole e spigolo inferiore al Corno, Cresta Savoia, varie salite in Castello, Sigismondi all?Argentera, etc? parlando del più e del meno siamo finiti, però, con l?affrontare il periglioso discorso clou dell?etica dell?alpinismo, ossia l?uso degli spit sulle vie classiche.
Il ragionamento del mio interlocutore è stato cristallino: questa storia degli spit da non posizionare sulle vie storiche sarebbe, in realtà, un?ipocrisia. Facendo un parallelo marinaresco quanto illuminante mi ha detto che ora, possedendo l?umanità transatlantici ed aliscafi, non si trova più nessuno che cerca di attraversare l?Atlantico con le Caravelle ritenendo ciò più etico. Allo stesso modo non ha senso, adesso che possediamo gli spit, scalare le montagne con chiodi o con altri ammennicoli (così li ha chiamati! Straordinario! E ha anche indicato quelli che aveva nello zaino!) meno affidabili.
Secondo il personale parere del mio oratore, coloro che si nascondono dietro l?etica non sarebbero altro che vanagloriosi intenti nel dimostrare a se stessi e agli altri la loro bravura e sicurezza? fino a quando la loro sosta non verrà divelta?
Io ho cercato di controbattere, ad un certo punto, ma lui, perentoriamente, mi ha fermato con cotanta massima: noi non siamo più come De Cessole o Castiglioni, perché continuiamo a cercare di scalare come loro? A fingere di scalare come loro? Che senso ha, nel 2007, scalare come nel 1900?
Ammetto di non aver saputo rispondere.
Dal suo punto di vista tutte le vie, tra qualche decina d?anni, saranno messe in sicurezza con spit almeno alle soste, e gli spit da immorali diverranno etici proprio come tanti anni fa fecero i chiodi? con buona pace di chi non li vuole sulle vie che aprì.
A questo punto, toccato nel vivo, ho emesso la fatidica frase: non possiamo certo riempire di ferraglia tutte le pareti possibili! Lui mi ha sorriso: con tutto quello che ci hanno già buttato sopra vuoi che le nostre montagne si imbarazzino per qualche placchetta? Il ferro è inerte, non inquina l?aria, non inquina l?acqua, non inquina il terreno e nemmeno il paesaggio (al massimo si vede un luccichio, tra l?altro perfettamente scambiabile con quello provocato da certe inclusioni cristalline nella roccia) chi si attacca a ragioni simili è come quelli che non vogliono discariche o inceneritori pur producendo una quantità inimmaginabile di rifiuti?
E questo è quanto. Un ragionamento cinico, disincantato, provocatorio quanto si vuole, ma certo io non sono nessuno per dire che lui ha torto ed altri ragione!
Ho capito da che parte rema vivaldi comunque la metafora marinara non mi sembra azzeccatissima, i -mezzi di trasporto- "transatlantici ed aliscafi" li vedo più come le moderne scarpette e i mirati allenamenti.
Lo spit se gli vogliamo dare una metafora la vedo nella terra ferma.
Certo veleggiando lungo costa ci si sente più sicuri e a volte si azzarda un pò , se poi ci mettiamo un pò di mare mosso ci si può anche far male ma sempre lungo costa siamo.
Colombo con le sue caravelle scopri' nuove terre spingendosi in mare aperto, un Colombo moderno lascierebbe comunque la costa per buttarsi nel mare aperto magari anche lui cercando una cosa e trovandone un'altra, sconosciuta ma estremamente affascinante.
Meglio che il vecchietto si mantenga lungo costa,magari riesce a vedere qualche topless! Sai non è detto che sia vecchio anagraficamente...
jpc
da Fontamara » gio mar 29, 2007 9:10 am
da paolo s4 » gio mar 29, 2007 10:11 am
da Vivaldi » gio mar 29, 2007 11:10 am
da Fontamara » gio mar 29, 2007 11:59 am
da Vivaldi » gio mar 29, 2007 12:09 pm
Fontamara ha scritto:Il mio riferimento era alle doppie di calata.
Quando si è staccato il chiodo della sosta ero con un corso di alpinismo e questo mi lascia qualche dubbio sulla professionalità degli istruttori. Comunque ci può anche stare che si stacchi un chiodo a maggior ragione se vecchio. La mia domanda era questa: se vie come la Balzola, la Mariagrazia ecc. vengono scalate giornalmente da non so quante cordate e di possibilità di fare doppie di calata ce n'è una sola (per quel che ne so io e la scuola di alpinismo che ho frequentato!) perchè non sostituire lì i chiodi vecchi con spit e catene? Poi se mi si dice: <ma chi deve farlo?>, in questo caso non so cosa rispondere.
da paolo s4 » gio mar 29, 2007 12:19 pm
da Fontamara » gio mar 29, 2007 12:30 pm
da Vivaldi » gio mar 29, 2007 12:33 pm
da Payns » gio mar 29, 2007 12:53 pm
Fontamara ha scritto:Bene! Quindi tutti d'accordo sulle soste di calata per doppie attrezzate a fix e catena su tutte le vie classiche.
da paolo s4 » gio mar 29, 2007 13:05 pm
Fontamara ha scritto:Bene! Quindi tutti d'accordo sulle soste di calata per doppie attrezzate a fix e catena su tutte le vie classiche.
da Vivaldi » gio mar 29, 2007 13:21 pm
paolo s4 ha scritto:Fontamara ha scritto:Bene! Quindi tutti d'accordo sulle soste di calata per doppie attrezzate a fix e catena su tutte le vie classiche.
Ni...
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In generale io sono d'accordo a fixare le soste, però non metterei catene ovunque...![]()
Nel caso di vie aperte in stile tradizionale, particolarmente *belle-significative-storiche*...
se le soste sono attrezzabili in *modo sicuro* con friend, nut, o utilizzando clessidre o grossi blocchi... lascerei tutto clean.
Se invece ci stanno due chiodi marci straribattuti che hanno danneggiato la sede...quindi sosta pericolosa anche con sostituzione del materiale
vabbè, un fixino lo metterei...
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Questo, chiaramente, IMHO.
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