il problema è che...
dopo anni che ognuno ripete le stesse cose... l'unica cosa che ti viene in mente di dire è "che palle"...
siamo in 3-4 a parlare di questa cosa, qui ora,
ma se ne è già parlato (basta che rileggi questo 3d nelle precedenti pagine e potrai vederlo) qui e molto, moltissimo, altrove...
e molti non partecipano a questa discussione perchè pensano quello che io ho detto... "che palle!!"
non perchè non abbiano un'opinione.
...
in realtà, di fondo, c'è una contraddizione ineludibile...
siamo delle singole individualità con tendenza sociale; abbiamo bisogno degli altri e ci danno fastidio quando ci limitano;
da qui tutta una serie di sottocontraddizioni...
non sto ad elencarle perchè capisci da solo quello a cui voglio arrivare
non esiste, secondo me, un Modo Giusto, una Posizione Assoluta,
esiste "il minore dei mali possibili", la soluzione che scontenta tutti poco...
quello che posso fare, come individuo, è essere coerente con il mio "minimalismo" con il mio "minore dei mali possibili" che riguarda il mondo nel suo insieme, la roccia, l'ambiente le montagne, ma,
anche, le persone. Quindi anche quelle che fanno qualcosa che io non farei. O meglio, anche quelle che fanno qualcosa che io, data la mia vita, non ho necessità di fare.
Cerco di capire se la loro posizione ha un motivo,
se è conciliabile, non con la mia necessariamente, ma con quella di molti.
Se ha un senso o è solo dettata da egoismo.
Se gli riconosco dignità, cerco di conviverci.
Non riconosco dignità a chi vuole sopraffare, a chi s'impone con la violenza. A chi per egoismo (interessi materiali o d'altra natura) impone il proprio mondo agli altri.
In questo contesto "etico"
la posizione di chi mette delle catene alle soste di una via come lo spigolo dle velo, mi sembra più accettabile di quella di chi come un ladro va e le smonta.