da al » gio dic 10, 2009 12:30 pm
Prima di risponderti, grizzly, ti faccio un esorcismo per scacciare il demone che ti fa bestemmiare: DEMONE DELLO SPORT LASCIA QUESTO CORPO DI ALPINISTA, nel nome di Bonatti, Cassin e Bakunin!
Pensare l?alpinismo come uno sport è una bestemmia, e per punizione dovrai salire 50 tiri di 3- e 50 tiri di 3 e scrivere 100 volte con la magnesite sulle placche di borgone: Di chi è la montagna?
Si possono accampare diritti su una linea salita? Hanno già inventato il copyright per le ripetizioni? E le cover?
Insomma, ripeto, gli apritori, oltre ad un ?bravo? ?bravissimo? o ?bravino?, che minchia vogliono?
La Storia.
Come rispondeva Benigni nel film il ?Piccolo diavolo? alla domanda: ?E gli Hittiti?? ?Gli Hittiti son tutti morti.? Ecco la storia.
Tu sostieni la tesi che ognuno deve poter fare un po che c***o gli pare, sei contrario all?omologazione.
Invece mi pare, che con questa storia della storia, tu sei più per la omologazione che per la libertà. La storia ci insegna i traguardi raggiunti non ci pone limiti, la storia si fa, la storia non si contempla come limite di ciò che si può fare. Tolti i grandi, che hanno mostrato al popolo cosa si poteva fare e dove si poteva andare, il popolo, gli alpinisti, hanno sempre seguito, ripetuto, imitato
Non possiamo essere succubi della storia.
Poi, se vogliamo creare un parco del clean climbing, una Scalaland prego. Già vedo all?orizzonte la fila per stare al botteghino dell?ingresso a staccare i biglietti.
Se nel giro dell?arrampicata torinese o piemontese ci sono dei grandi, facciano cose grandi, e lascino al popolo la libertà di seguire ripetere e imitare e crescere in libertà.