nuova via al gransasso

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda fab » gio ago 26, 2004 10:37 am

biemme ha scritto:
Buzz ha scritto:biemme,
ma chi è l'acerrimo nemico di rurps ?

:roll: :roll: :lol: :lol: 8)


caro buzz,
.....non ha alcuna importanza , e difficilmente mi porterai su questo terreno....basta rileggere i 3d...o vuoi un MP ? (sono certo che non ne hai bisogno)

ciao
biemme
ciao biemme, non penso che Buzz ti voleva far entrare su quei terreni! :wink:

L'unica cosa che mi domando da osservatore di questi topic è come sia possibile che si ricaschi sempre sui stessi discorsi! Si aprono 15 topic diversi ma si finisce sempre li! Cavoli si farebbe prima ad aprirne uno chiamato "polemiche sul GS" e li si sfogano tutti quelli che hanno bisogno di dire la loro su quella povera montagna!
Sotto l'8c so tutti sentieri...

...sob...!
...sigh...!
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Messaggioda Buzz » gio ago 26, 2004 10:41 am

no dai biemme
non ti volevo portare su nessun terreno...

solo in effetti non capisco bene perchè rurps ce l'abbia tanto con roberto,
alcune cose che rurps dice le condivido, altre meno, a volte è molto molto polemico a prescindere...ma tant'è ci può stare pure questo...

però mi sembra più una polemica antica e personale che non una polemica alpinistica... non so se mi spiego... ed è questo che non mi piace molto...

ma forse mi sbaglio... :roll:
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Messaggioda gug » gio ago 26, 2004 12:40 pm

Secondo me ciò che rurps sbaglia (e lo dico fin dai suoi primi interventi) è quello di sostenere delle tesi e di fare critiche (che molte volte condivido)senza mai dire i nomi e i cognomi delle persone a cui queste critiche sono rivolte.
Io penso che invece questo si possa tranquillamente fare, anche usando toni duri (se non si è d'accordo con qualche comportamento o atteggiamento), basta non essere volgari e offensivi. Se fatto così questo può essere anche molto costruttivo, a volte addirittura doveroso, ma rurps è invece sempre molto nebuloso. Lancia il sasso e ritira la mano in pratica.
Questo aggravato poi dal fatto che difende la sua posizione di completo anonimato e questo rende ancora più equivoco il suo comportamento che ho detto sopra.
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

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Messaggioda rurps » gio ago 26, 2004 12:55 pm

Ma cosa c'entra adesso Roberto.....
E' vero, io polemizzo spesso ed esagero pure, lo riconosco...forse provoco parecchio....però non mi provocate...non mi va di dire cose viste con i miei occhi sul gransasso e sopratutto farne i nomi....tanti nomi....anche al nord italia parlo...sud della marmolada compresa....
Mi capita di vedere tanta gente che non si schioda su un setta A di falesia ed in montagna APRE ripeto APRE non RIPETE i 7C....quelle che anche Mariacher chiamava aperture a tutti i costi.....
rurps
 
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Messaggioda arneodo » gio ago 26, 2004 13:18 pm

crag ha scritto:Alcuni anni fa ho ripetuto forza 17, gran bella via e sopratutto parete splendida. Non è che qualcuno può postare la relazione di questa nuova e anche di un'altra che dovtrbbe essere li vicino aperta penso da Roberto Iannilli, ma non so altro.
Grazie


Ecco la relazione della nuova via su Pizzo Intermesoli.
Si tratta di un itinerario che si svolge sullo stesso settore di parete di Forza 17, con la quale ha in comune alcune soste e un tratto di circa 3 o 4 m nel primo tiro. Sia in questo tratto che in un successivo incrocio (quarto tiro, laddove Forza 17 attraversa in leggera discesa verso sx) non e' stata modificata l'attrezzatura in posto.
Io e gli altri apritori saremo lietissimi di ricevere commenti da eventuali ripetitori.

Un saluto,

Francesco Arneodo (francesco.arneodo@tiscali.it)

Pizzo Intermesoli (Gruppo del Gran Sasso)
II Pilastro, parete SE
?Nemesi?

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Agosto 2003 - Agosto 2004

Ia ripetizione integrale: Francesco Arneodo, Marco Baiocco, Roberto Mancini 13 Agosto 2004

La via è stata aperta dal basso fino alla metà del quinto tiro, la parte restante è stata attrezzata in toprope.

Sviluppo: ~230m
Difficoltà max in libera 7b+ (?)
Difficoltà obbligatoria: 6c
Impegno complessivo: ED+/EX-
Materiale in posto: espansione inox tipo ?fix?, qualche chiodo, qualche kevlar in clessidre.
Per una ripetizione portare: 16 rinvii, un friend 2.5, due o tre nut medi, qualche cordino.
Roccia generalmente ottima, qualche tratto con blocchi instabili.

Attaccare dal canale Herron Franchetti, pochi metri a monte di Forza 17, su una placca grigia triangolare (ancoraggio per doppia sulla dx orografica)

Superare la placca (6c), proseguire per una zona di roccia con qualche blocco instabile (attenzione!!) piegare a destra e affrontare un leggero strapiombo che prosegue in un muro verticale (7b+ probabile, oppure 6c /A0). Entrare in un diedro (breve tratto in comune con Forza 17) e uscirne a sx su un terrazzino (40 m).

Salire verticalmente (6b) e poi verso dx (A0, 2p) per afferrare una lama (6c+ o un passo di A1) che conduce (6a) fino alla S2 (25 m).

Affrontare il muro di placche grigie sulla dx (6b+) e uscirne seguendo un vago spigolo (6b+) che muore sotto una fessura orizzontale che si segue verso sx (attenzione, blocchi) fino alla S3 (30 m).

Salire le placche inclinate sovrastanti in obliquo verso sx e poi in verticale, lasciando a destra il diedro-nicchia da cui passano Forza 17 e Terminesoli (5b, 6c/7a). Incrociare il tracciato di F17 in corrispondenza di una clessidra (6c) e superare una zona più verticale (6b) sbucando su placche più inclinate (S4, 45 m). Valutazione complessiva del quarto tiro in continuità: 7a.
[Alcuni metri a destra della S4 visibile una fila di chiodi in fessura e poco piu? in alto due espansione. Si tratta, presumibilmente, di Canto Sospeso (Arbore/Iannilli)].

Seguire le placche sovrastanti con arrampicata sempre sostenuta fino a S5 (6b, 40 m). Questa sosta coincide con l'inizio del traverso-discesa verso dx di Ombromanto.

Superare a dx una placca verticale (6b) e seguire poi lo spigolo integralmente fino in vetta (6a+, 6a). S6, 50 m

S1,S2,S3 sono in comune con Forza 17 (gli ancoraggi sono stati migliorati)

Discesa con 5 doppie.
Attenzione!! Nella prima calata dalla cima, qualche possibilità di incastro delle corde nelle cannellature della roccia.

Il canale Herron-Franchetti e? stato riattrezzato per discesa a doppie dall?attacco di Ombromanto (4 calate).
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Messaggioda Buzz » gio ago 26, 2004 13:20 pm

Io è il concetto di "non fare i nomi" che non capisco...

mica si manda in galera la gente!

"io non condivido la logica di apertura della via X aperta da tizio e caio..."
detto pacatamente e civilmente forse comporterà il risentimento di tizio e caio, che così, chiamati in causa direttamente, potranno dire la loro, ma non vedo cosa ci sia di male ad affermare e difendere le proprie posizioni...

peggio mi sembra il detto e non detto, quelle che sembrano insinuazioni, e vaghe polemiche che, senza oggetto preciso alla fine non fanno altro che lasciare il tempo che trovano, no?

sembra la classica frase di bartali "l'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare..."

:-D
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Messaggioda gug » gio ago 26, 2004 17:39 pm

Buzz ha scritto:Io è il concetto di "non fare i nomi" che non capisco...

mica si manda in galera la gente!

"io non condivido la logica di apertura della via X aperta da tizio e caio..."
detto pacatamente e civilmente forse comporterà il risentimento di tizio e caio, che così, chiamati in causa direttamente, potranno dire la loro, ma non vedo cosa ci sia di male ad affermare e difendere le proprie posizioni...

peggio mi sembra il detto e non detto, quelle che sembrano insinuazioni, e vaghe polemiche che, senza oggetto preciso alla fine non fanno altro che lasciare il tempo che trovano, no?

sembra la classica frase di bartali "l'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare..."

:-D



....d'accordissimo con te Buzz: è quello che ripeto al buon rurps da molto tempo...
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

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Messaggioda crag » ven ago 27, 2004 0:38 am

Graziemille per la relazione
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Messaggioda vincenzo » dom ago 29, 2004 12:03 pm

Intervengo sull'argomento in quanto ieri mattina ho ripetuto la via in questione. Non si tratta assolutamente di una forzatura senza ne capo e ne coda bensì di una bellissima via di concezione sportiva (ma mai banale, anzi...) con arrampicata prevalentemente su placca verticale a dir poco entusiasmante e per questo ho già fatto i complimenti di persona all'apritore (incontrato proprio ieri sulla stessa via) per il gusto e la scelta della linea di salita. Gli incroci con forza 17 non pregiudicano assolutamente quest'ultima anzi ne migliorano solo due soste, le linee di salita restano nettamente separate e distinte.
Saluti a tutti.
Vincenzo.
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Messaggioda cuorpiccino » lun ago 30, 2004 10:27 am

Mi sembra ovvio che il concetto di "via forzata" è quanto mai soggettivo.

Quando ho inizato io ad andare ad arrampicare al Gran Sasso le Spalle erano considerate sature (inizio anni '80)

Penso sempre di essere stato fortunato ad aver vissuto le mie esperienze al Gran Sasso in un periodo nel quale c'erano ancora vie da salire secondo linee logiche ed evidenti (fessure, diedri e placche fattibili con mezzi tradizionali per intenderci).

In questa ottica, già l'uso in se degli spit è una forzatura. Perché ovviamente se tu vuoi aprire le vie senza spit e nello stesso gruppo c'è chi apre uando gli spit, non può esistere "concorrenza", hai perso in partenza e le linee possibili saranno divorate come stoppie dal fuoco.

Ma tant'è, si usano gli spit. Anche perché ormai, su certe linee, non sarebbe possibile fare altrimenti, a meno di accettare alte possibilità di non tornare a casa vivi (vedi anche il volo di Luca sul primo tiro duro di Forza 17 in apertura).

E ricordo qualcuno che sosteneva, parlando di forza 17, che non andasse oltre il 6+ (?)

Quindi, che dire? La via in questione non la conosco. Come al solito a qualcuno piacerà, ad altri no. Pure Iannilli dice che le sue vie sono logiche. Qualcuna si, altre secondo me no.

Ma, secondo me, esiste un limite di distanza minima oltre il quale non bisognerebbe andare nel creare linee di salita, perché pareti in montagna con ragnatele di itinerari sono proprio brutte.
Il più grande alpinista è quello che si diverte di più
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Messaggioda gug » lun ago 30, 2004 12:37 pm

arneodo ha scritto:

La via è stata aperta dal basso fino alla metà del quinto tiro, la parte restante è stata attrezzata in toprope.





...al di là di tutto credo che il punto focale della eventuale "forzatura" sia aprire dall'alto in un contesto di vie alpinistiche.
Penso che tutti siamo d'accordo che aprire dall'alto non è alpinismo, quindi penso che la forzatura sia far convivere accanto una via alpinistica e una linea di arrampicata sportiva.
Non si chiami "moderna" poi, una via aperta dall'alto, ne abbiamo già discusso a lungo e io penso che le vie moderne siano quelle di Kammerlander e Larcher, rigidamente aperte dal basso secondo un'etica rigorosa e nulla hanno a che fare con l'attrezzatura dall'alto che altro non è che una linea di arrampicata sportiva.
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Messaggioda vincenzo » lun ago 30, 2004 13:08 pm

Cuorpicccino beato te che hai avuto la fortuna di arrampicare al G.S. in anni in cui c'era ancora parecchio terreno vergine. Condivido quello che dici, però considerando lo stato attuale di questa montagna mi piacerebbe fare alcune considerazioni. Io ci arrampico da circa 5 anni, non è molto ma ho ripetuto tantissime vie sopratutto classiche, qualcuna è nei miei sogni ma non ho ancora il livello per ripeterla. Posso dirti in tutta sincerità che per chi vuole arrampicare in stile trad le vie ci sono, tante, dure e non compromesse. Ho ripetuto qualche via mista già aperta negli anni ottanta, certo più audaci perchè qualche spit e basta, altre sempre della stessa epoca tipo Golem al monolito (che passa per una classica), ma di spit ne ho incontrati veramente tanti...per cui dei passi verso queste che tu definisci fiorzature (uso di spit) erano già partiti 20 anni fà. La stessa via che hai menzionato (forza 17) ne presenta parecchi, nella parte bassa sopratutto, molto più audaci le placche superiori, qualche spit lontano, grande realizzazione per quei tempi, anzi tuttora impegna chi la ripete. La situazione via via è andata avanti, il trapano ha preso la mano di parecchi e sono nate un'infinità di vie nuove spesso etichettate come "moderne e sportive". Secondo me la maggior parte di queste non sono ne moderne, ne sportive tantomeno classiche, vie dove casomai trovi 10 spit in 15 mt. poi niente, poi dinuovo gli spit etc..etc..tutto in base alla fantasia e audacia sul momento. Guide pubblicate che poi fanno il resto, del tipo portare solo 13 rinvii....
A questo punto secondo me il problema non è tanto la fine dell'etica, perchè quella se la intendiamo nel senso reale del termine è finita già da parecchio, ma bensi una netta distinzione tra classico e moderno-sportivo visto il continuo proliferare di questi ibridi. Ormai diciamolo chiaro in montagna ll'arrampicata sportiva si è ricavata la sua nicchia, ma se così deve essere, che lo sia a tutti gli effetti! A parte i commenti (giusti) che ho letto su questo forum, quanti turisti venuti al G.S. con i loro bei 13 rinvii e la guida che conosciamo andare via disgustati.
Io personalmente ho dato un giudizio positivo alla via in questione proprio perchè etichettandosi come "sportiva", lo è in maniera reale e sincera dall'inizio alla fine, presa coscienza dell'obbligatorio, non ci sono sorprese, spittatura puntuale e precisa dall'inizio alla fine. Certamente non piacerà all'alpinista classico, ma a chi cerca lo sportivo, la consiglio vivamente.
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Messaggioda cuorpiccino » lun ago 30, 2004 13:29 pm

Vincenzo, ti riferisci alla guida di fabrizio antonioli e fabio lattavo? io non ce l'ho. Ma non ho sentito una persona parlare bene di quella guida! E' possibile? Hanno veramente raggiunto il livelli più basso possibile? Hanno raggiunto Claudio Cima?

Inoltre Uomo bianco GUG parlare con lingua dritta! :lol:

In effetti, a parte il rispetto dei tracciati storici, aprire le vie a spit secondo un'etica rigorosa è importante, perché consente in qualche modo un confronto tra apritori e ripetitori. E in questo caso (etica rigorosa anche nell'apertura con spit) è solo la personalità di certa gentaccia che fa si che anche una via spit resti per pochi (anzi pochissimi). Aprire una via a spit dall'alto (OK in parte dall'alto) nel 2004?
Allora mettiamo le catene in cima, trapano a benzina e via, che differenza fà?
Pensateci, libera obbligatoria tra gli spit, se metti un gancio metti uno spit (o scendi calandoti sul gancio, o salti, e riparti) niente resting di artificiale sporca tra gli spit!

Poi Roberto parlava di artificiale negletta, ma quante cose sono state fatte in libera al Gran Sasso?
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Messaggioda Maurizio » lun ago 30, 2004 13:40 pm

Io non ho molta esperienza in materia GS, però appoggio in pieno l'intervento di Vincenzo. Anche io, dopo il Vecchiaccio, feci "Filo d'Arianna" e mi ricordo pensai le stesse cose.
Tuttavia il modo di aprire, usi & costumi, è fortemente influenzato dalle tradizioni locali e da quei quattro o cinque apritori che la fanno da padrone, che naturalmente mal digeriscono l'estraneo che apre in modo differente. Ricordo che parlando con una guida francese, compagno di Piola in mille aperture, definì "merde" gli spit da 8mm trovati in Madagascar su una via mista...evidentemente punti di vista...ma suggerirei di più tradizioni culturali differenti. In quell'occasione non mancai di spiegare al francese che non tutto il mondo è uguale e non tutti gli spit sono petzl inox da 12 mm, anche se nessuno discute che siano i più sicuri...
Ora il Francesco che è intervenuto prima è un mio caro amico e so che ne ha viste abbastanza , tante almeno da non avere la voglia di confezionare l'ennesimo ibrido. Quanto alla spittatura dall'alto mi sembra, leggendo la relazione, che sia relativa solo alla parte finale della via, quella più facile. Se hanno voglia, gli apritori possono dirci il perchè di questa scelta. Guida del GS alla mano, leggo però che anche su Forza 17 gli apritori scesero prima in doppia a controllare, e poi si lanciarono. Quindi se proprio vogliamo parlare di vizi... non usiamo due pesi e due misure

ciao

Maurizio
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Messaggioda vincenzo » lun ago 30, 2004 15:08 pm

Scusate se insisto sull'argomento. Stiamo parlando di una via sportiva e protetta in maniera precisa e puntuale, fatta secondo me con molto altruismo, pensando solo a chi si vuole divertire ad arrampicare su buone difficoltà senza nessun altro problema di tipo alpinistico (orientamento, rischio etc..etc..), per cui giudizi secondo tali ottiche mi sembrano fuori posto. Corda dall'alto per attrezzare la parte finale e più facile.....innanzitutto io personalmente lo ammiro per l'onestà e la semplicita con cui l'ha detto in pubblico nel 2004, e si! bisognava aspettare proprio il 2004 che finalmente qualcuno non si vergognasse a dire certe cose.....va bè lasciamo perdere....anche perchè il risultato finale non cambia, anche in questo caso,sui tiri più facili e con la corda la spittatura e la linea di salita non fanno una piega, puntualità e facilità di moschettonaggio in qualsiasi situazione.
vincenzo
 
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Messaggioda arneodo » mar ago 31, 2004 0:45 am

Ciao a tutti,
vedo che la discussione si è spostata sulla modalità di apertura della via:
personalmente non comprendo a fondo l?importanza della questione. Trovo piu? divertente aprire dal basso, ma, al di la? di questo, non sono molto interessato alle prestazioni in apertura, ne? alle mie, ne? a quelle degli altri. Certo, qualora l?impresa in questione fosse del massimo livello, tipo un 8a fatto a vista in apertura, col trapano fra i denti, e? giusto che si sappia e che l?informazione sia data in modo onesto e corretto. Non e? certo il caso di Nemesi, via che abbiamo voluto creare proprio per la mancanza al Gran Sasso (siamo d?accordo con Vincenzo) di vie di un certo carattere, non per realizzare una grande impresa alpinistica.
Quindi, le microstorie della nostra salita da fix a fix preferiamo tenerle per noi e ricordarle con gli amici davanti ad un buon bicchiere di Montepulciano (a meno che qualche rotocalco alpinistico non abbia intenzione di comprarne l?esclusiva?). Assicuro comunque che non e? stato esattamente uno ?staffare sullo spit per piantare il successivo?, come diceva qualcuno.
Per quanto riguarda l?apertura dall?alto dell?ultimo tiro e mezzo, ci e? sembrato doveroso, per onesta? e chiarezza, dichiararlo nella relazione, ma ci viene ora il dubbio che avremmo fatto meglio ad ometterlo: così che saremmo sembrati più ?tosti? . Lo stesso avrebbero potuto fare gli apritori di Forza 17 e la Storia dell?Alpinismo sarebbe stata salva.
Il quinto ed il sesto tiro sono meno pesanti rispetto alle difficoltà dei tiri precedenti. Ma l'apertura dal basso avrebbe comunque richiesto un impegno di tempo che non eravamo sicuri di poter dispiegare entro l'estate. Volendo completare il progetto abbiamo preso la decisione di calarci dall'alto dopo averne molto discusso.
Se proprio si prova un particolare disgusto si può o non considerare la via o (se comunque interessa e, in ogni modo, si vuole salvare l?anima dalla dannazione eterna) scendere al sesto fix del quinto tiro, l?ultimo piantato dal basso.
Questo sarà il mio ultimo intervento nella discussione; come una qualsiasi opera umana, una via alpinistica si stacca da chi l?ha creata per rimanere esposta al mondo e alle valutazioni che la cultura del tempo esprimerà: non è chi ne ha segnato il tracciato la persona più adatta a parlarne.

Un saluto,

Francesco Arneodo (francesco.arneodo@tiscali.it)

P.S.
Nonostante le dichiarazioni di Vincenzo, (che saluto e ringrazio per l'apprezzamento dimostrato) sulla qualita' dell'attrezzatura della via vorrei sottolineare che Nemesi e' una via che per l'avvicinamento, l'ambiente, e la difficolta' dell'arrampicata obbligatoria non e' di certo "sportiva", ma riservata solo ad "alpinisti provetti", come si diceva un tempo. ED+/EX-, appunto.
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Messaggioda Consigliò » mer set 01, 2004 11:51 am

Ciao Francesco,
conoscendo le fatiche sostenute da Te e dai tuoi compagni, volevo farti i miei più sinceri complimenti per la nuova via e per come, ignorando le banali polemiche, l'avete presentata anche all'interno di questo forum.

Ora sul G.S. c'é una nuova opportunità per tutti... Grazie!

arneodo ha scritto:Ciao a tutti,
vedo che la discussione si è spostata sulla modalità di apertura della via:
personalmente non comprendo a fondo l?importanza della questione. Trovo piu? divertente aprire dal basso, ma, al di la? di questo, non sono molto interessato alle prestazioni in apertura, ne? alle mie, ne? a quelle degli altri. Certo, qualora l?impresa in questione fosse del massimo livello, tipo un 8a fatto a vista in apertura, col trapano fra i denti, e? giusto che si sappia e che l?informazione sia data in modo onesto e corretto. Non e? certo il caso di Nemesi, via che abbiamo voluto creare proprio per la mancanza al Gran Sasso (siamo d?accordo con Vincenzo) di vie di un certo carattere, non per realizzare una grande impresa alpinistica.
Quindi, le microstorie della nostra salita da fix a fix preferiamo tenerle per noi e ricordarle con gli amici davanti ad un buon bicchiere di Montepulciano (a meno che qualche rotocalco alpinistico non abbia intenzione di comprarne l?esclusiva?). Assicuro comunque che non e? stato esattamente uno ?staffare sullo spit per piantare il successivo?, come diceva qualcuno.
Per quanto riguarda l?apertura dall?alto dell?ultimo tiro e mezzo, ci e? sembrato doveroso, per onesta? e chiarezza, dichiararlo nella relazione, ma ci viene ora il dubbio che avremmo fatto meglio ad ometterlo: così che saremmo sembrati più ?tosti? . Lo stesso avrebbero potuto fare gli apritori di Forza 17 e la Storia dell?Alpinismo sarebbe stata salva.
Il quinto ed il sesto tiro sono meno pesanti rispetto alle difficoltà dei tiri precedenti. Ma l'apertura dal basso avrebbe comunque richiesto un impegno di tempo che non eravamo sicuri di poter dispiegare entro l'estate. Volendo completare il progetto abbiamo preso la decisione di calarci dall'alto dopo averne molto discusso.
Se proprio si prova un particolare disgusto si può o non considerare la via o (se comunque interessa e, in ogni modo, si vuole salvare l?anima dalla dannazione eterna) scendere al sesto fix del quinto tiro, l?ultimo piantato dal basso.
Questo sarà il mio ultimo intervento nella discussione; come una qualsiasi opera umana, una via alpinistica si stacca da chi l?ha creata per rimanere esposta al mondo e alle valutazioni che la cultura del tempo esprimerà: non è chi ne ha segnato il tracciato la persona più adatta a parlarne.

Un saluto,

Francesco Arneodo (francesco.arneodo@tiscali.it)

P.S.
Nonostante le dichiarazioni di Vincenzo, (che saluto e ringrazio per l'apprezzamento dimostrato) sulla qualita' dell'attrezzatura della via vorrei sottolineare che Nemesi e' una via che per l'avvicinamento, l'ambiente, e la difficolta' dell'arrampicata obbligatoria non e' di certo "sportiva", ma riservata solo ad "alpinisti provetti", come si diceva un tempo. ED+/EX-, appunto.
Non semper ea sunt quae videntur...
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Messaggioda Roberto » lun set 06, 2004 18:06 pm

arneodo ha scritto:
crag ha scritto:Alcuni anni fa ho ripetuto forza 17, gran bella via e sopratutto parete splendida. Non è che qualcuno può postare la relazione di questa nuova e anche di un'altra che dovtrbbe essere li vicino aperta penso da Roberto Iannilli, ma non so altro.
Grazie


Ecco la relazione della nuova via su Pizzo Intermesoli.
Si tratta di un itinerario che si svolge sullo stesso settore di parete di Forza 17, con la quale ha in comune alcune soste e un tratto di circa 3 o 4 m nel primo tiro. Sia in questo tratto che in un successivo incrocio (quarto tiro, laddove Forza 17 attraversa in leggera discesa verso sx) non e' stata modificata l'attrezzatura in posto.
Io e gli altri apritori saremo lietissimi di ricevere commenti da eventuali ripetitori.

Un saluto,

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Ia ripetizione integrale: Francesco Arneodo, Marco Baiocco, Roberto Mancini 13 Agosto 2004

La via è stata aperta dal basso fino alla metà del quinto tiro, la parte restante è stata attrezzata in toprope.

Sviluppo: ~230m
Difficoltà max in libera 7b+ (?)
Difficoltà obbligatoria: 6c
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Materiale in posto: espansione inox tipo “fix”, qualche chiodo, qualche kevlar in clessidre.
Per una ripetizione portare: 16 rinvii, un friend 2.5, due o tre nut medi, qualche cordino.
Roccia generalmente ottima, qualche tratto con blocchi instabili.

Attaccare dal canale Herron Franchetti, pochi metri a monte di Forza 17, su una placca grigia triangolare (ancoraggio per doppia sulla dx orografica)

Superare la placca (6c), proseguire per una zona di roccia con qualche blocco instabile (attenzione!!) piegare a destra e affrontare un leggero strapiombo che prosegue in un muro verticale (7b+ probabile, oppure 6c /A0). Entrare in un diedro (breve tratto in comune con Forza 17) e uscirne a sx su un terrazzino (40 m).

Salire verticalmente (6b) e poi verso dx (A0, 2p) per afferrare una lama (6c+ o un passo di A1) che conduce (6a) fino alla S2 (25 m).

Affrontare il muro di placche grigie sulla dx (6b+) e uscirne seguendo un vago spigolo (6b+) che muore sotto una fessura orizzontale che si segue verso sx (attenzione, blocchi) fino alla S3 (30 m).

Salire le placche inclinate sovrastanti in obliquo verso sx e poi in verticale, lasciando a destra il diedro-nicchia da cui passano Forza 17 e Terminesoli (5b, 6c/7a). Incrociare il tracciato di F17 in corrispondenza di una clessidra (6c) e superare una zona più verticale (6b) sbucando su placche più inclinate (S4, 45 m). Valutazione complessiva del quarto tiro in continuità: 7a.
[Alcuni metri a destra della S4 visibile una fila di chiodi in fessura e poco piu’ in alto due espansione. Si tratta, presumibilmente, di Canto Sospeso (Arbore/Iannilli)].

Seguire le placche sovrastanti con arrampicata sempre sostenuta fino a S5 (6b, 40 m). Questa sosta coincide con l'inizio del traverso-discesa verso dx di Ombromanto.

Superare a dx una placca verticale (6b) e seguire poi lo spigolo integralmente fino in vetta (6a+, 6a). S6, 50 m

S1,S2,S3 sono in comune con Forza 17 (gli ancoraggi sono stati migliorati)

Discesa con 5 doppie.
Attenzione!! Nella prima calata dalla cima, qualche possibilità di incastro delle corde nelle cannellature della roccia.

Il canale Herron-Franchetti e’ stato riattrezzato per discesa a doppie dall’attacco di Ombromanto (4 calate).


Scrivo senza polemiche, ma solo per capire cosa accade sulle placche del secondo pilastro dell'Intermesoli.

Dalla relazione si capisce che la via attacca sulla sx di F17, la affianca per qualche tiro e poi la interseca, ma non si capisce cosa fa nei riguardi di Canto Sospeso, che attacca decisamente a sx di F17, continua in verticale e la incrocia all'altezza del tratto obliquo a sx della stessa F17. Canto Sospeso fa un traverso orizzontale con unica protezione lo spit di F17 (che inizia a salire, dopo aver obliquato). Alla fine del traverso incontra una breve fessura e sosta al suo termine (due chiodi nella fessura). Da qui continua sempre in verticale, fino alla nicchia dove Ombromanto inizia il tiro in discesa. Supera lo strapiometto e prosegue in verticale, poi esce per l'ultimo tiro di F17.
La via è con molto obbligatorio ed ha (mi pare) uno o due spit in totale, oltre ai due chiodi della breve fessura (alla fine del traverso), non ci sono altri chiodi (a parte uno sul scondo tiro), quindi non è evidente dove passa, a meno che non la si ripeta.
Non mi risulta che voi la avete ripetuta (conta tre o quattro ripetizioni) e non vorrei che, per errore, la vostra via passi dove già passava Canto Sospeso, anche considerando l'esiguo spazio a disposizione.
Se fosse accaduto ciò, Canto Sospeso sarebbe annullata, ma lo sarebbe anche se la vostra via passasse troppo vicino.

Ho srcitto una sommaria relazione di Canto Sospeso, tanto per darvi un idea di dove passi, ma c'è la relazione nell'aggiornamento, con anche lo schizzo sulla foto della parete, sarebbe utile vedere anche dove passa la vostra, così si fugherebbero tutti i dubbi.

Per quel che riguarda il fatto che avete attrezzato alcuni tiri dall'alto, lo considero un pericoloso "nuovo mattino"; non vorrei che il vostro esempio legittimi altri apritori a riempire dall'ato le belle placche del Gran Sasso, che permettono di salire quasi ovunque, a scapito delle vie esistenti.
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Messaggioda gug » lun set 06, 2004 18:15 pm

Roberto ha scritto:Per quel che riguarda il fatto che avete attrezzato alcuni tiri dall'alto, lo considero un pericoloso "nuovo mattino"; non vorrei che il vostro esempio legittimi altri apritori a riempire dall'ato le belle placche del Gran Sasso, che permettono di salire quasi ovunque, a scapito delle vie esistenti.


...è proprio per questo che dicevo che secondo me i due tipi di apertura devono rimanere divisi e su pareti diverse, che per storia, posizione, morfologia si adattano meglio a i due tipi di attività (alpinismo-dal basso, arrampicata sportiva di più tiri-dall'alto)
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Messaggioda gug » mar set 07, 2004 18:00 pm

.....tutto tace.....
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