simo il 4 CG ha scritto:domanda: pensate che sia più "semplice"(anche se sicuramente non è il termine corretto) raggiungere i gradi più alti in artificiale che in libera? mi spiego: l'8a e oltre sono da pochi, ci vuole tecnica, forza, tempo per allenarsi... nell'artificiale ci vuole tecnica, esperienza, coraggio, ma, da neofita, penso non così tanta forza come per la libera
scusate se ho detto baggianate...
Arrivare all'8a e oltre, richiede allenamento e tecnica, con una progressione tipicamente sportiva, quindi anche forza, hai detto giusto.
I gradi alti dell'artificiale richiedono una maturazione psicologica (e tecnica-tecnologica) tipica dell'alpinismo. Nell'artificiale rischi, se fai l'8a non rischi nulla. Tu simo potresti attaccarti ad un 8a, saresti magari un po' ridicolo, ma non rischieresti nulla, se ti attaccassi ad un tiro di artificiale estrema, rischieresti di non uscirne vivo.
Poi, da giocatore di pallacanestro, potresti avere preclusa la strada all'8a per le tue caratteristiche fisiche, ma potresti arrivare all'A5, perché li le barriere sono mentali e di uso dei materiali, ma non (non troppo) fisiche.
Una cosa che volevo sottolineare è che molto, nell'artificiale estremo, dipende dal tipo di roccia sulla quale si scala. Un solido granito e un marcio calcare (o marcia dolomia) sono diversissimi da affrontare. Poi anche se solidi, calcare e dolomia sono rocce molto più tenere. Anche in questo l'esperienza è indispensabile.