Marco Anghileri ha scritto:Fra le varie cose che mi han spinto su quella via c'è stata la curiosità
Tanta tanta curiosità di andare a vedere e mettere il naso in quel diedro e soprattutto su quel misterioso traverso e la successiva prua verticale di cui ne avevo sentite raccontare di tutte un pò, ma sempre con alone misterioso e dubbie certezze
E' stato bello ed allo stesso tempo "pesante" nei giorni e nei momenti precedenti al traverso convivere con i timori, le incertezze del non conoscere, ed il pensiero, se fossi riuscito a superarlo, di non poter poi più tornare indietro (così si narra!)....
Come è stato altrettanto bello il giorno dopo il suo superamento, ritrovarsi a scalare quei lunghi traversi della parte alta, non difficili ma estremamente laboriosi causa il pesante saccone, comunque alleggerito dalla consapevolezza interiore di stare veramente bene
fuori e dentro di me
!
tutto perfetto
in alto allo zoccolo dove inizia la bella cengia che porta dentro al Boral
certamente la fatica è stata tanta nel trasportarle, ma l'assortimento del magazzino a disposizione ripagava l'occhio
il meraviglioso e ben attrezzato hotel a poche decine di metri dall'attacco
stupendo....
con tanto di fotocopia delle prime pagine del libro delle Pale per passare un pò di tempo nella lettura
1/2/3 foto: lame, fessure, strapiombini, l'arrampicata nel diedro
informazioni per i ripetitori, dopo il primo e netto strapiombino a metà diedro si vede una sosta nel diedro a destra, non andarci....io l'ho fatto e purtroppo è una sosta di calata di qualche tentativo andato a male
foto verso il basso dalla sosta esatta all'inizio del traverso
il famoso e leggendario traverso....
la prua verticale vicino allo spigolo, gran bel tiro
dopo i lunghi traversi si raggiunge la fessura, qui già al secondo tiro con intrigante partenza....
dal chiodo con cordino azzurro si traversa su placca liscia tre mt a dx a prendere fessura
forse col compagno che tiene la corda si potrebbe anche pendolare,
io ho preferito giocare a fare il climber
tenendo, strizzando a più non posso e giocando con strane sequenze di incroci fra mono e biditi coi bellissimi buchetti nella placca....
da sballo...e mi veniva da ridere x il giochetto che stavo facendo
1/2/3 foto: come per ogni salita, classiche foto di cima...cima e contorni meravigliosi
ed infine.....giù attrezzando tutte le doppie per il lungo e quantomai stupendo diedro Casarotto
pronto per ridiscendere il lungo e, se fatto in discesa con pesantissimo saccone, insidioso zoccolo della Terza pala che mi ha depositato ormai al buio in val di S.Lucano,
dove il carissimo amico Maurino mi stava aspettando in preoccupata attesa
...
TUTTO PERFETTO