Chiodare dal basso!!!!

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda mimo^ » sab apr 16, 2005 18:37 pm

gug ha scritto:
mimo^ ha scritto:Non intendevo la chiodatura di vie alpinistiche, ma di vie sportive, ovviamente non zoccoli di III°, ma rabbrividanti ravanate e megavibrate guadagnando centimetri su un 7b, ignaro della difficoltà che hai nei seguenti metri sopra di te, usando i cliff ma non come progressione, bensì come ancoraggio per tirar su il trapano e mettere uno spit. In queste situazioni capita che dopo tre quattro spit se gia finito, e non solo fisicamente, ma anche di testa. Le alpinistiche è un' altra storia, sono belle esperienze pure quelle....


l'ho detto in altri topic e lo ripeto: secondo me le vie chiodate in libera dal basso con gli spit, sono alpinismo.
Se poi seguono l'etica di andare rigorosamente in libera sono Alpinismo con la A maiuscola.
Si tratta solo di stili diversi di apertura.


Concordo nella maniera più assoluta!!!!!!
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Messaggioda mimo^ » sab apr 16, 2005 18:43 pm

franzak ha scritto:Scusa, ma non c'e' differenza tra "Chiodare" e "Spittare":?:


Chiodare si intende con chiodi alpinistici, piantati in fessurine o buchetti col martello, mentre spittare si intende fare un buco col trapano e metterci un bel fix.
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Messaggioda stefano michelazzi » lun apr 18, 2005 9:20 am

mimo^ ha scritto:
franzak ha scritto:Scusa, ma non c'e' differenza tra "Chiodare" e "Spittare":?:


Chiodare si intende con chiodi alpinistici, piantati in fessurine o buchetti col martello, mentre spittare si intende fare un buco col trapano e metterci un bel fix.


beh mi sembra che la tua definizione sia un po' grossolana...come lo chiameresti allora piantare lo spit a mano? Io non uso il trapano e sulle mie vie quando trovi uno spit, è stato piantato a mano, a volte in posizioni che un acrobata del circo se le sogna...
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Messaggioda mimo^ » lun apr 18, 2005 11:42 am

stefano michelazzi ha scritto:
mimo^ ha scritto:
franzak ha scritto:Scusa, ma non c'e' differenza tra "Chiodare" e "Spittare":?:


Chiodare si intende con chiodi alpinistici, piantati in fessurine o buchetti col martello, mentre spittare si intende fare un buco col trapano e metterci un bel fix.


beh mi sembra che la tua definizione sia un po' grossolana...come lo chiameresti allora piantare lo spit a mano? Io non uso il trapano e sulle mie vie quando trovi uno spit, è stato piantato a mano, a volte in posizioni che un acrobata del circo se le sogna...


Piantare spit a mano è una faticaccia, se poi sono scomodi, ciaoo...... :twisted: Se in una via di tanto in tanto trovo qualche spit a mano, io la considero una alpinistica a tutti gli effetti, dove i chiodi non entrano ed è impossibile integrare con protezioni veloci, ci sono due possibilità: 1 tiri dritto facendo un atto di coraggio, che poi solo all' idea di ripetere la via te la caghi ed in più sulla tua via non ci torna più nessuno perchè è troppo pericolosa 2 metti qualche spit a mano
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Messaggioda BAT » mar apr 19, 2005 9:49 am

mimo^ ha scritto:chiodi alpinistici


Ciodi alpinistici? Mi sembra si chiamino chiodi da roccia
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Messaggioda emanuele » mar apr 19, 2005 11:58 am

Allora: mandai le due relazioni piu anche quella della via sul Larsec al Cipriani. Dopo un po di tempo mi arriva a casa una lettera del Cipriani. Questi in molto malo modo mi disse che le due vie sul Sella erano già state aperte in passato, che uno serio dovrebbe prima informarsi, che qua che là, insomma a farla breve mi insultò abbastanza. E riguardo alla via sul Larsec fu breve e mi scrisse: "per finire, la via sul Larsec non ho neanche capito dov'è!!!". (io avevo mandato ampia documentazione anche su quella). La via dello spigolo mi disse che era già stata aperta da Defrancesch: si sbagliava, la mia via sale lo spigolo opposto, inoltre non è di 3° ma di 4+ con un tiro di 6° (un sesto duro!). Riguardo la via in centro parete disse che l'aveva aperta già lui e mi diede del bugiardo in quanto: "sicuramente devi aver trovato alcuni cordini e chiodi da me lasciati, confermati anche da un mio amico che l'ha ripetuta e li ha visti e usati". Ebbene: io dove son salito non ho trovato una beata vacca.
....è sucessa la stessa cosa a me per una via al Monte Pastello, IDENTICA situazione!!!!
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Messaggioda Siloga66 » mar apr 19, 2005 13:03 pm

Allora c'è qualcosa da chiarire. Il tizio in questione gestiva la rubrica nuove ascensioni della rivista del CAI. Mi sorge il dubbio che su tale rubrica pubblicasse solo ciò che voleva lui. Sarò comunque piu preciso e piu tardi, quando sarò a casa (ora sono al lavoro) cerco la lettera e la faccio vedere in questo topic. E anzi, le vie in questione voglio proprio metterle in rete, "zà che adès a distanza de quindese anni gò ripensà!". Fammi sapere.
Passano le mode ma in Germania la moda dei calzini con i sandali passerà mai.
Ma i tedeschi son fighi lo stesso.
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Messaggioda eucip » mar apr 19, 2005 16:41 pm

Sali una via lasciandola attrezzata di tutto punto e ti dicono che è una ?ferrata?. Ne sali un?altra lasciando in tutto un chiodo ed un cordino e ti dicono che non l?hai fatta. Questa poi!
Esplori sistematicamente una zona ricca di rocce medio-facili con qualche settore un po? più difficile, pulisci, chiodi, pubblichi, ci va la gente, ci vanno pure i corsi roccia e poi salta fuori quello che dice ?? ma mio nonno ci andava già su e giù quarant?anni fa con gli scarponi?! Ma dai, ma che bello avere dei nonni così, da tirar fuori quando servono per parlar male di qualcuno!
Eppure il comportamento del nonno che scala ?i falzareghi? e non lo dice a nessuno (tranne che al nipote) mi stupisce meno del comportamento di Menegardi. Si sto parlando proprio di te, caro Emanuele, perché se si divertono a sparlare di me persone come Vik, Valbelluna o Silloga, passi, ma se lo fa una persona come te, con cui ho arrampicato più volte (seppure solo in palestra) ed alla quale avevo anche ampiamente descritto (ed indicato passandoci sotto) l?itinerario sul Pastello, allora vuol dire che siamo in piena mala fede. Tanto più che altre relazioni di tue vie nuove le ho sempre regolarmente pubblicate: mi vengono in mente quelle sullo Sciliar, sul Cherle, sullo Zugna, ecc., così come ho pubblicato migliaia di relazioni di ogni genere e provenienza, dalle Alpi agli Appennini, isole e quant?altro. Confesso che più degli epiteti offensivi (fra l?altro, non dovrebbero essere banditi gli insulti personali? Amministratore, dico a te, ?ci sei, sei connesso??) di Vik che si permette di darmi del ?mona? (e non so da quale pulpito) mi ferisce il tuo atteggiamento a dir poco ambiguo tenuto a suo tempo nei miei confronti ed oggi venuto a galla. Complimenti, è evidente che il numero e la qualità di ripetizioni di vie dolomitiche di alto livello che contraddistingue la tua attività sono serviti ad elevarti solo fisicamente. Se avevi qualcosa da recriminare potevi alzare il telefono a suo tempo e non aspettare l?occasione buona per pugnalare alle spalle.
Quanto agli altri, se vi divertite a sparlare di me, fate pure. Non sarete i primi né gli ultimi ed in più mi fate comunque pubblicità.
Sentitamente a tutti.
Eugenio Cipriani
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Messaggioda Aldino » mar apr 19, 2005 17:27 pm

Si può contestare lo stile di apertura di Eugenio Cipriani, si può criticare la sua attività di pubblicista o di editore, ma mi pare che in questo caso la sua risposta dimostri molto più stile delle critiche dei suoi detrattori (tanto più essendo firmata con nome e cognome).
In attesa della lettera di Siloga, io dico 1 a 0 per Cipriani. Mi chiedevo invece come mai Valbelluna sia andato "su in Formin so na via che l'avea ciamà del Grattacielo (pubblicizada in riviste e libri "de prestigio" come na opera d'arte)", e soprattutto come mai sia rimasto così deluso... cosa si aspettava di trovare in questa via?
Non conosceva quella che Be+ chiama "la sua fama"?
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Messaggioda Cesare » mar apr 19, 2005 18:55 pm

mimo^ ha scritto:Non intendevo la chiodatura di vie alpinistiche, ma di vie sportive, ovviamente non zoccoli di III°, ma rabbrividanti ravanate e megavibrate guadagnando centimetri su un 7b, ignaro della difficoltà che hai nei seguenti metri sopra di te, usando i cliff ma non come progressione, bensì come ancoraggio per tirar su il trapano e mettere uno spit. In queste situazioni capita che dopo tre quattro spit se gia finito, e non solo fisicamente, ma anche di testa. Le alpinistiche è un' altra storia, sono belle esperienze pure quelle, ne ho aperto una in Brente l' estate scorsa e non l' ho ancora ripetuta, un po' per la caga di tornar su, un po' perchè era finita la stagione. Se volete informazioni o dettagli sulla via sarò felice di fornirveli. La chiodatura di vie artificiali è un' altra cosa ancora, anche in quello stile mi sono fatto la gavetta, e per chi vuole ripetere la mia staffata (è anche bella) vale il discorso di prima.


le "rabbribidanti ravanate e megabrivate" aumentano esponenzialmente se, quando sei appeso con le unghie, hai il dubbio che anche se ce la fai a passare, magari non trovi poi la possibilità di mettere un ancoraggio decente, ... e l'ultimo dado è così lontano.
In quel poco che ho aperto, quando avevo il piantaspit ero molto più tranquillo, tutt'altra cosa che salire al limite forzando passaggi senza sapere se così allunghi solo il tuo volo.

sani
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Messaggioda cuorpiccino » mar apr 19, 2005 19:12 pm

eucip ha scritto:...(fra l?altro, non dovrebbero essere banditi gli insulti personali? Amministratore, dico a te, ?ci sei, sei connesso??) ...
Sentitamente a tutti.
Eugenio Cipriani

Solo per chiarire (perché hai pochi messaggi) questo è grossomodo un forum senza alcuna censura. Ognuno si becca le sue dosi di insulti, ma ha liberta di risposta con insulti (se vuole).
Il più grande alpinista è quello che si diverte di più
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Messaggioda wn » mar apr 19, 2005 20:40 pm

eucip ha scritto:...
... mi stupisce meno del comportamento di Menegardi. Si sto parlando proprio di te, caro Emanuele, perché se...

Eugenio Cipriani


... e allora:

1- è sicuramente tuo diritto replicare declinando NOME e COGNOME o facendoti appellare, chessò..., "il veronese mascherato", "eucip" o altro come più t'aggrada.

2- come due anni fa in cui mi hai rotto le palle in un altro topic attribuendo al mio nick nome e cognome (che Sherlock Holmes! 8O ...tanto ci voleva:!:...) dimostri di essere SCORRETTO e di non capire che l'anonimato (vero o presunto) è l'anima di un forum .
Se io fossi tal Emanuele, che non conosco assolutamente nè come persona nè tantomeno come fama, gesta, epiche azioni ecc... (e nulla di ciò m'importa... Emanuele è uno che arrampica ed a cui piace partecipare al forum e ciò credo sia l'unica cosa che dovrebbe importare a chiunque...), mi incavolerei parecchio.
Credo che l'associare un nome ed un cognome ad un nick, sia solo ed unicamente prerogativa del "proprietariO" di tal soprannome... .

Per cui, visto che in passato non mi pare di averti mai offeso, mi permetto ora di dirti che sei un GRANDE BAUCCO!!! ... tanto il mio nome e cognome lo sai benissimo.
Stammi bene, continua ad arrampicare e continua, come fai ultimamente, a scrivere poco! ...sai... i nonni che salivano per i falzareghi ( come sovente anche i nipotini...) non scrivevano una beata MONA!
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Messaggioda wn » mar apr 19, 2005 20:45 pm

Aldino ha scritto:... mi pare che in questo caso la sua risposta dimostri molto più stile delle critiche dei suoi detrattori (tanto più essendo firmata con nome e cognome)....


8O 8O 8O
...se per te è stile il livore che traspare dall'intervento di eucip ed il mettere in piazza nome e cognome di un altro forumista... 8O ...mah! :roll:
wn
 
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Messaggioda BAT » mer apr 20, 2005 1:46 am

Ormai è una cosa ciclica: prima amici, poi ci si insulta, poi amici di nuovo, per poi insultarsi nuovamente...
Mah...

PS: Ciao CIP!
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Messaggioda BAT » mer apr 20, 2005 1:54 am

Finora ho aperto una quindicina di vie nuove, di medio-basso livello (dal III al V, con qualche passo di V+ e A1) e assieme al mio amico ci siamo spesso posti il problema se la via percorsa è via nuova oppure già aperta. Qualche volta ci siamo presi le cantonate, tipo cordino, chiodo in loco.

Comunque io e il mio amico eravamo arrivati alla conclusione che, se per una data via, non si trovano relazioni e neppure info di qualunque genere, chi pubblica ha poi la paternità della via.
E' troppo comodo saltar fuori, da parte di altri, e dire "ah, ma io quella via l'avevo già salita vent'anni fa!"...

Nel dubbio, poi, in caso di pubblicazione, in genere mettiamo "probabile via nuova".
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Messaggioda quilodicoequilonego » mer apr 20, 2005 8:54 am

Se una persona ha un po' di cervello, non gliene frega un tubo che gli altri credano o no che lui è stato primo a percorrere la tal via, o che comunque l'ha fatto senza sbandierarlo, almeno fin che si parla di vie modeste (le più tante credo). L'ha fatta per sè stesso, come dovrebbe essere.
Come dice wn, c'è gente che non dice niente di quello che ha fatto, e quando gli dici cosa hai ripetuto ridono sotto i baffi (e non ti dicono che loro ci sono stati 40 anni fa', e magari da soli). Quella è gente da ammirare, e chi la irride è un nano.
enzo
Avè rot le bale, basta spit 'n Dolomiti, tanto i cavan tuti...
In arrampicata, cosa c'è di più artificiale del trapano ?
VIA TUTTTTTT
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Siamo andati fuori via

Messaggioda WoodyAllen » mer apr 20, 2005 10:03 am

Che palle queste beghe personali! Mi sembra, per usare un termine alpinistico, che in questo forum si stia andando "fuori via". Lo scopo era, se non sbaglio, di scambiarsi esperienze su come aprire una via ed invece ci si è impantanati in antipatie private che, sinceramente, a me e credo a tanti altri, non interessano assolutamente. Insomma, torniamo a bomba e parliamo di sistemi di apertura. Ad esempio mi piacerebbe sapere che tipo di materiale utilizzano sia i forti che quelli un po' meno forti per fermarsi a chiodare o trapanare magari in posizioni assurde, mi piacerebbe leggere qualche aneddoto su aperture difficili, ecc. Ma per favore, basta con le polemiche! Negli States, in una parete di fondovalle degli Appalachi, ad esempio, ho visto dei sistemi assolutamente assurdi (giganteschi tappi di sughero forati ed attraversati da un cordino!) per fermarsi a proteggersi aprendo dal basso su fessure fuori misura... eppure funzionavano!
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Re: Siamo andati fuori via

Messaggioda mimo^ » mer apr 20, 2005 12:20 pm

WoodyAllen ha scritto:Che palle queste beghe personali! Mi sembra, per usare un termine alpinistico, che in questo forum si stia andando "fuori via". Lo scopo era, se non sbaglio, di scambiarsi esperienze su come aprire una via ed invece ci si è impantanati in antipatie private che, sinceramente, a me e credo a tanti altri, non interessano assolutamente. Insomma, torniamo a bomba e parliamo di sistemi di apertura. Ad esempio mi piacerebbe sapere che tipo di materiale utilizzano sia i forti che quelli un po' meno forti per fermarsi a chiodare o trapanare magari in posizioni assurde, mi piacerebbe leggere qualche aneddoto su aperture difficili, ecc. Ma per favore, basta con le polemiche! Negli States, in una parete di fondovalle degli Appalachi, ad esempio, ho visto dei sistemi assolutamente assurdi (giganteschi tappi di sughero forati ed attraversati da un cordino!) per fermarsi a proteggersi aprendo dal basso su fessure fuori misura... eppure funzionavano!


Eccoti accontentato, io solitamente faccio così: scalo libero da impicci, come trapano o alto. Salgo arrampicando normalmente con all' imbrago attaccati un paio di cliff, ogniuno con la sua fettuccia regolabile. Quando mi trovo in una buona posizione e trovo un "buon" punto dove cliffare, mi fermo, mi ancoro con i cliff, recupero il trapano che ce l' ho attaccato ad un cordino da 10 metri circa appeso all' ultimo spit con un fifi, faccio il buco e metto lo spit. A questo punto mi appendo al chiodo piantato, recupero lo zaino contenente la batteria del trapano e lo recupero sul cavo della batteria per non creare ingarbugliamenti con altre corde, tiro il bullone e riparto per un altro spitaggio. Non sono molto esperto in questo, ma ho capito che delle volte è più facile chiodare gradi duri ma con buone cliffate che gradi facili, magari in placca appoggiata, che non accettano cliff. La mia pegior cliffata è stata sotto un tettino, con due cliffate di rovescio e se si sganciavano, arrivavo addosso la mio compagno in sosta.
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Re: Siamo andati fuori via

Messaggioda mimo^ » mer apr 20, 2005 12:21 pm

WoodyAllen ha scritto:Che palle queste beghe personali! Mi sembra, per usare un termine alpinistico, che in questo forum si stia andando "fuori via". Lo scopo era, se non sbaglio, di scambiarsi esperienze su come aprire una via ed invece ci si è impantanati in antipatie private che, sinceramente, a me e credo a tanti altri, non interessano assolutamente. Insomma, torniamo a bomba e parliamo di sistemi di apertura. Ad esempio mi piacerebbe sapere che tipo di materiale utilizzano sia i forti che quelli un po' meno forti per fermarsi a chiodare o trapanare magari in posizioni assurde, mi piacerebbe leggere qualche aneddoto su aperture difficili, ecc. Ma per favore, basta con le polemiche! Negli States, in una parete di fondovalle degli Appalachi, ad esempio, ho visto dei sistemi assolutamente assurdi (giganteschi tappi di sughero forati ed attraversati da un cordino!) per fermarsi a proteggersi aprendo dal basso su fessure fuori misura... eppure funzionavano!


Eccoti accontentato, io solitamente faccio così: scalo libero da impicci, come trapano o alto. Salgo arrampicando normalmente con all' imbrago attaccati un paio di cliff, ogniuno con la sua fettuccia regolabile. Quando mi trovo in una buona posizione e trovo un "buon" punto dove cliffare, mi fermo, mi ancoro con i cliff, recupero il trapano che ce l' ho attaccato ad un cordino da 10 metri circa appeso all' ultimo spit con un fifi, faccio il buco e metto lo spit. A questo punto mi appendo al chiodo piantato, recupero lo zaino contenente la batteria del trapano e lo recupero sul cavo della batteria per non creare ingarbugliamenti con altre corde, tiro il bullone e riparto per un altro spitaggio. Non sono molto esperto in questo, ma ho capito che delle volte è più facile chiodare gradi duri ma con buone cliffate che gradi facili, magari in placca appoggiata, che non accettano cliff. La mia pegior cliffata è stata sotto un tettino, con due cliffate di rovescio e se si sganciavano, arrivavo addosso la mio compagno in sosta.
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Re: Siamo andati fuori via

Messaggioda mimo^ » mer apr 20, 2005 12:21 pm

WoodyAllen ha scritto:Che palle queste beghe personali! Mi sembra, per usare un termine alpinistico, che in questo forum si stia andando "fuori via". Lo scopo era, se non sbaglio, di scambiarsi esperienze su come aprire una via ed invece ci si è impantanati in antipatie private che, sinceramente, a me e credo a tanti altri, non interessano assolutamente. Insomma, torniamo a bomba e parliamo di sistemi di apertura. Ad esempio mi piacerebbe sapere che tipo di materiale utilizzano sia i forti che quelli un po' meno forti per fermarsi a chiodare o trapanare magari in posizioni assurde, mi piacerebbe leggere qualche aneddoto su aperture difficili, ecc. Ma per favore, basta con le polemiche! Negli States, in una parete di fondovalle degli Appalachi, ad esempio, ho visto dei sistemi assolutamente assurdi (giganteschi tappi di sughero forati ed attraversati da un cordino!) per fermarsi a proteggersi aprendo dal basso su fessure fuori misura... eppure funzionavano!


Eccoti accontentato, io solitamente faccio così: scalo libero da impicci, come trapano o alto. Salgo arrampicando normalmente con all' imbrago attaccati un paio di cliff, ogniuno con la sua fettuccia regolabile. Quando mi trovo in una buona posizione e trovo un "buon" punto dove cliffare, mi fermo, mi ancoro con i cliff, recupero il trapano che ce l' ho attaccato ad un cordino da 10 metri circa appeso all' ultimo spit con un fifi, faccio il buco e metto lo spit. A questo punto mi appendo al chiodo piantato, recupero lo zaino contenente la batteria del trapano e lo recupero sul cavo della batteria per non creare ingarbugliamenti con altre corde, tiro il bullone e riparto per un altro spitaggio. Non sono molto esperto in questo, ma ho capito che delle volte è più facile chiodare gradi duri ma con buone cliffate che gradi facili, magari in placca appoggiata, che non accettano cliff. La mia pegior cliffata è stata sotto un tettino, con due cliffate di rovescio e se si sganciavano, arrivavo addosso la mio compagno in sosta.
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