King Lizard ha scritto:Di fronte all'orgasmo dei 'citazione' (snippastro)
Dunque. Il tuo intervento dà la possibilità di ragionare severamente, e di questo ti do merito (anche se, ad onor del vero, i tuoi interventi non solo spesso non mi piacciono, ma a tratti mi irritano un poco, ma questo non mi autorizza a sbullonarti i dadi dei cerchioni della tua macchina, no?

).
Ma prima qualche domanda te la fo pure io.
- E' etico il chiodo in sosta? E quanti?
- E in via, dove è etico il chiodo? E quanti? Tipo la riga dei pressione sulla Piussi lì a fianco, gesto di alpinismo eroico (o di pesante ferramenta)? O solo un paio? O nessuno? Oppure quelli a lama sottilissimi che molti alpinisti di illo tempore forgiavano a casa la sera, li piantavano la mattina, e li facevano togliere dal compagno nel pomeriggio, per dire la sera al bar che lì non avevano usato nulla?
- E' abbastanza alpinistico un tronco di faggio di 2 metri incastrato in un camino, di quelli che ogni tanto ti chiedi se un tempo avevano zaini da 300 litri o issavano gli alberi con corde? Oppure è meglio il cric della Simca 1000? O una balestra di una campagnola?
- friend, micronut, dadi, eccentrici, tricam, come la mettiamo?
- staffe?
- clessidre aperte ad hoc a mo' di Abalakov?
Allora.
La questione è la solita, dal 1900. Dal tempo in cui Preuss è stato abbandonato e tutti hanno preferito seguire Tita Piaz e il suo utilizzo del chiodo. Penso tutti sappiano: Preuss diceva: niente di niente, pure se stai a morire. Gli altri rispondevano: tu sei scemo, io pianto. E da allora hanno piantato.
Ora (e mi riallaccio al tuo sapido discorsetto). Se mi stai dicendo che è etico non mettere nulla, ma proprio nulla, partendo da casa in mutande ed arrivando in cima al Sassolungo, stiamo sulla stessa lunghezza d'onda.
Hai ragione.
Se invece stai cercando di convicermi che l'etica ha migliaia di sfumature, e pure una gerarchia di merito, che guardacaso stabilisci tu con il tuo amico Zaccaria, beh, potrei pure dirti che queste, a mio giudizio, sono minchiate spaziali.
Le solite minchiate che si perpetrano da quasi un secolo. Minchiate dove alla fine, come sempre, vince chi piscia più lontanto, chi dice che lui comunque è passato con meno, chi asserisce che non ha messo nulla in più dell'altro suo rivale, oppure, come faceva il supremo Manolo che diceva, beh, se quel tizio l'ha scalata, non è VII-, ma V+.... (saggio no?)
Tutte robe da bar dello sport. Che sostanzialmente è l'alpinismo di sempre.
Robe da bar dello sport perchè l'alpinismo, sic et simpliciter mai ha avuto e mai avrà un metodo di valutazione oggettiva relativamente ai parametri BRAVURA, IMPRESA, DIFFICOLTA'.
MAI.
L'alpinismo non è uno sport per come è andata a finire dopo Preuss.
Se nessuno si fosse osato di piantare un chiodo, allora sì. Sarebbe stato un signor sport. Tutti nella stessa condizione. Tutti uguali in montagna.
Ed allora sì che, di fronte ad una parete, il passare o il non passare avrebbe fatto la gran differenza. Pena l'esclusione (dalla vita, che Preuss ha sperimentato di sua pelle).
E invece no. Coi retrorazzi nel culo. E' che adesso si fa a gara a chi li usa meno, i retrorazzi, e di che tipologia sono. Gara di per sè patetica.
E' per questo che mi stanno sullo stomaco le schiodature selvagge, così come le chiodature selvagge.
E' per questo che non sopporto più i discorsi di lana caprina (tipo il tuo dei graffiti sul Partenone...ahò, ma è più arte il Partenone, o il graffito? Guarda che ai tempi del partenone, di partenoni ne facevano a nastro, ne avevano pieni i coglioni dei partenoni, soprattutto gli schiavi che li costruivano, esattamente come i Mc Donald adesso...e chissà quante costruzioni di insediamenti precedenti quei ricchioni dei greci hanno disintegrato per costruire il "tuo" partenone...)
Ma in un "ragionevole" compromesso non mi da fastidio nulla.
Ed in questo ragionevole compromesso, assolutamente aleatorio, più regole ci sono a tutelarci, e meno faremo guai, ovvero meno sarà aleatorio la nostra metodologia di progressione sulle Alpi.
Io, per questo motivo applaudo alla scalata del signor Mauro Bole, così come alle scalate dei signori Larcher e Vigiani, e a tutti coloro che faticosamente hanno detto qualcosa di nuovo, sull'Alpinismo, in maniera "ragionevole", cercando di mettere in chiaro le loro regole, "loro", e di non barare, restando ben consapevoli che piantare uno spit ogni 8 metri sul 7c significa esattamente forare, comunque. Ragionevolmente il meno possibile.
Come del resto applaudo al buon Oviglia che apre nel Marocco una via fino all'ottavo grado in maniera veloce, piazzando pochi chiodi ed utilizzando friend e nuts. Ovvero posizionando il meno possibile. Dico Oviglia, noto demonio mediatico (;-)) ma di vie aperte in questo stile ce ne stanno a mazzi e per tutti i gradi...
Ma nessuno mi autorizza a scrivere che Oviglia è un maiale perchè sull'ottavo io ci passo con una lavatrice sullo zaino, e lui, quel fesso, mi rovina la fessura con un chiodo, stia a casa, se non sa scalare, ecccheccazzo...e poi i dadi, mica è etica questa, i dadi... così come nessuno mi autorizza a scrivere che Bole è un cretino perchè ha piantato uno (1!!!) spit in una sosta precaria e glielo vado a togliere, a quel farlocco, altro che seici, senza spit voglio vedere se passa... Sarei non solo un bullo vanitoso, e già questo mi connoterebbe, ma pure autoritario e fascista, con la pretesa di essere io bilancia assoluta di ciò che è bene e male, insomma, assurgerei a essere io regola laddove, come detto, di regole non ve n'è. Punto.
Io penso che queste persone abbiano fatto una cosa che si sono sentiti di fare, bellla ed elegante. Soprattutto nata da dentro.
Se vogliamo comunque continuare a fare la prosopopea dello spit, del chiodo e della loro assenza, famo pure....tanto per logica cartesiana da qui non si esce vivi.
E per logica non cartesiana, beh, allora apri pure la tua bella vietta a duemila fix accanto a quella di Bole, e intitolala alla di lui patente: io non ti direi di certo nulla. Ma se vieni a togliere un (1) solo ancoraggio sulla mia via che incrocia il Pesce 134 volte, ti cago sul cofano della macchina... e via con il terrorismo alpinistico....si diceva qui, vero, o con noi, o contro di noi?
Ahhh, certo, gli alpinisti, gente aperta di mente
Ciao!