OT
".....una provocazione: proviamo ad immaginare quale splendido terreno di gioco avrebbero potuto essere le varie direttissime(Lavaredo ad esempio) se non fossero state salite con i sistemi in voga in quegli anni????"
Scusate se riporto per un attimo il discorso alle Tre Cime di Lavaredo, distogliendolo dalla ben più importante Parete di san Paolo.
Mi dispiaceva lasciare senza risposta il "sodomizzatore di pinguini", ma soprattutto mi dispiaceva che si facesse di tutta l'erba un fascio,
Hasse e Brandler con (per es.) Mauro e Minuzzo!
Vi scandalizzereste a vedere accomunati il Larcher di Limarò e gli scavatori di san Paolo? si'? bene, allora facciamo le dovute distinzioni.
La via dei primi (aperta nel 1958!) è un capolavoro, come è riconosciuto anche dal citato Messner, aperto con 180 chiodi di cui solo 14 a pressione, soste comprese, su 550 metri di via, cosa che, data la parete, dimostra come non si sia trattato certo di una forzatura.
Quarant'anni dopo Kurt Albert e Stefan Glowacz hanno piantato altrettanti spit su 300 metri di via (il muro giallo o meglio Perle ai porci, come era stata chiamata all'inizio) alla Piccola.
E' per questi signori che Hasse e Brandler avrebbero dovuto rinunciare alla loro direttissima?
Per fortuna non l'hanno fatto...
I (relativamente pochi peraltro) spit di Hainz e di Astner sono più etici dei 14 chiodi a pressione di Hasse? Perchè?
(per inciso Astner su Iso2000 ha arato il tiro chiave di una via di Knez, perchè non ne sapeva nulla e perchè non c'erano chiodi...)
Non ho certo una conclusione da proporre, volevo solo sottolineare che forse le cose non sono cambiate poi tantissimo negli anni e che in ogni epoca bisogna distinguere ... e che questo è molto molto difficile.
Forse Preuss aveva ragione dicendo che l'unico modo etico di salire è quello senza chiodi nè corda e solo dove si è anche in grado di scendere?
certo questo sì sarebbe l'unico modo di lasciare enormi spazi all'evoluzione delle generazioni future su terreni di gioco incontaminati ...
fine OT