Messner?

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Re: Messner?

Messaggioda Uppier » gio feb 10, 2022 17:09 pm

Anche se qui Messner non viene citato l'argomento e il modus e' lo stesso. E' un'altra perla nel solco dell'industrializzazione turistica in corso, conseguenza dell'attenzione interessata dedicata alle Dolomiti. Si dovrebbe ribattezzare le Dolomiti come le montagne lunapark, ove la natura e' come il capannone di pianura per l'industriètta.

L'equidistanza del quotidiano Alto Adige, gruppo GeDi, Agnelli (gente a cui gli affari non interessano), ci rassicura sul come alquanto discutibili decisioni prese siano apparentemente frutto di un destino, quello delle orde di turisti consumatori d'emozioni da raccontare e da sfruttare.
https://www.altoadige.it/cronaca/al-via ... -1.3126757

Non so se conoscete la valle di Tires nella zona del Passo Nigra, sotto le pareti ad ovest del Catinaccio. Ho fatto una camminata li in zona 3 settimane fa. Si puo' dire che sia....(era) una zona, un'angolo delle Dolomiti di pregio e a basso impatto antropico. Era, perche' vi hanno costruito questo mostro ma con "vista panoramica" (certo, invece chi cammina non vede alcun panorama!!) di cui si sentiva decisamente la necessita' (visto che non ce n'e' nemmeno una funivia li in zona Dolomiti), che oltretutto abbiamo pagato noi italiani tutti con 11 milioni, sebbene non ci sia stato chiesto il nostro parere. Tuttavia quella parolina magica dell'articolo "eco sostenibilita'" ci tranquillizza (sic!). Ma cosa c'e' di piu' eco sostenibile che lasciare la natura cosi' com'e' e smetterla di tampinarla con assurde giustificazioni?

Come son bravi a scrivere frasi sibilline "Il progetto, nato in un'ottica di eco sostenibilità, si propone di consentire uno sviluppo turistico della valle di Tires evitando nel contempo il traffico automobilistico sul Passo Nigra, con una portata di 400 persone per ora per direzione."...quanto sono ecologici, (sarebbe piu' corretto eco-illogici). Strano che piu' si parli di ecologia, piu' i fatti siano legati al fare materiale e affaristico, al disfare e distruggere la natura, veramente strano.

Avete capito? Si sono inventati 2 fatti: "consentire uno sviluppo turistico", decisione presa a tavolino e come se stessimo parlando di una landa desolata; "evitando nel contempo il traffico automobilistico sul Passo Nigra", quando sulla strada del Passo Nigra passeranno 50 macchine al giorno.
Quindi vogliono creare le condizioni perche' ne passino 5000 di auto ( a quando le superstrade in zona per far arrivare "ecologicamente" e rapidamente le masse dei curiosi?). Quanto date per probabile la "necessita'" impellente di ampliare le aree sci e costruire strutture ricettive che "naturalmente" serviranno per accogliere le masse dei turisti motorizzati consumatori di emozioni da raccontare su Facebook e Tripadvisor ivi inviate da homepage e volantini pubblicitari?

Ancora una volta, la protezione dell'ambiente delle Dolomiti va a farsi benedire, travolta da fatti che spingono in direzione opposta, con lo sfruttamento impiantistico e turistico che rimane primo obiettivo di ogni azione. La prima e piu' grande ipocrisia, quella della fandonia della Protezione delle Dolomiti UNESCO, fa scuola e giustifica tutte le altre che seguono. Come si fa a tacere a fronte di cotante retoriche di falsità' e corbellerie?
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Re: Messner?

Messaggioda funkazzista » gio feb 10, 2022 17:39 pm

Eh... "sostenibile" è ormai una parola sporca, e purtroppo guardandosi attorno c'è solo da farsi cadere le braccia.
Ad esempio, mi piacerebbe sapere quanti litri d'acqua e quanti KW sono stati "investiti" quest'inverno per permettere agli impianti sciistici di restare aperti (impianti i cui bilanci, tra l'altro, vengono puntualmente appianati da Pantalone).
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Re: Messner?

Messaggioda Uppier » ven giu 10, 2022 10:40 am

Il Sella Ronda “sposa” la Marmolada, ad unirli sarà una nuova cabinovia..... bella l'immagine del matrimonio....dove l'amore trionfa ..... questi a Totò gli fanno un baffo.
https://www.ilgazzettino.it/nordest/bel ... 44825.html (lo so che e' a pagamento)

Ma sii, uniamo in matrimonio Canazei con Sondrio, e poi Sondrio con Courmayeur ....... E' TUTTO AMORE.
SALVIAMO IL PIANETA!!! Si, salviamolo dagli affaristi che gridano salviamo il pianeta, e che continuano a radere al suolo il pianeta!

Notate come la verità (fatti) che si cela dietro l'apparenza' (rappresentazioni) sia antitetica all'apparenza!!!! Ma a noi non ce la fanno.

Da quando e' stato istituito il PATRIMONIO DELL'UMANITA' le trasformazioni innaturali delle Dolomiti in regime di PATRIMONIO DELL'UMANITA' non hanno fine. Un caso, e'!!!!!!

Quindi quell'amore sviscerato per la protezione delle Dolomiti......era amore sviscerato per il business....e non sara' che anche il matrimonio d'amore tra Sella Ronda e Marmolada sia prioprio business? Mah.
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Re: Messner?

Messaggioda Drugo Lebowsky » ven giu 10, 2022 20:58 pm

si, ok
maccheccazzo c'entra Messener?
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Re: Messner?

Messaggioda Uppier » sab giu 11, 2022 15:53 pm

Certo, non penso sia stato Messner a prendere la decisione di costruire il nuovo catafalco. D'altra parte, se tacesse a fronte di quanto accade, sarebbe gia' una notizia, visto che quando lui parla i giornali e la rete riportano le sue dichiarazioni. C'e' chi parla e scrive.....https://www.ildolomiti.it/blog/fabio-an ... mate-tutto
A me sembra che questa valorizzazione delle Dolomiti sia un meccanismo per creare economia, che e' il contrario della dichiarata volontà' di proteggere le Dolomiti.

Comunque dovresti leggere le 9 pagine di thread per capire l'evolvere della situazione..... L'affermazione che meglio riassume il ruolo di Messner in tutta questa vicenda, e di cui questa nuova puntata e' figlia, e': "Bisogna portare i milioni di turisti di Venezia sulle Dolomiti."...(piu' o meno). Se porti milioni di persone in dolomiti poi cosa ti puoi aspettare? A te sembra che siano pochi gli impianti di risalita?
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Re: Messner?

Messaggioda Uppier » lun giu 20, 2022 14:31 pm

Prosegue la dinamica contraddittoria nelle posizioni di Messner in materia di politica della montagna. Ora (a buoi scappati o in via di fuga) sottolinea la tendenza commerciale dei cambiamenti in atto in montagna.
"La consapevolezza che la montagna non è un parco divertimenti sta crescendo più tra i turisti che tra gli operatori turistici",..... https://www.rainews.it/tgr/bolzano/vide ... 3a0a8.html
Diciamo che queste parole Messner le avrebbe dovuto pronunciare piu' volte a partire da 10 anni fa.

Avrà letto questo thread? O forse le dichiarazioni di oggi di Messner devono dare forza ad un legame con l'integrità della montagna delle sue opere turistiche?

Non sono l'unico a vedere la tendenza alla trasformazione dell'alta montagna, e in particolare delle Dolomiti, in un enorme divertimentificio commercializzato. Le Dolomiti danno l'esempio e il morbo si diffonde lungo lo stivale https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/0 ... -RwYIaHVjg
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Re: Messner?

Messaggioda grip » lun giu 20, 2022 16:06 pm

scairanner ha scritto:Immagine

Frase talmente idiota da essere incommentabile.




la stessa cosa vale per i Lap Dance :mrgreen: :mrgreen:

ne ho incontrate di persone felici soprattutto dopo i prive'
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Re: Messner?

Messaggioda Uppier » mer ago 30, 2023 10:48 am

Al termine della pausa agostana, ho pensato di offrire osservazioni, sintesi e spunti impostati sulla chiave di lettura messneriana, un fenomeno pubblico della nostra epoca, per prepararci alle uscite in parete settembrine.

"......(con una appassionata difesa delle spedizioni leggere, vera scuola di vita, poiché eliminare il superfluo e cavarsela con l’indispensabile, è quello a cui la nostra società dello spreco è chiamata in un prossimo futuro), alla traversata del Sud-Tirolo, importante quanto la traversata dell’Antartide, perché “pensare con le gambe” per capire se stessi e il proprio paese, è davvero una grande sfida."
https://www.planetmountain.com/special/ ... sso?id=227
Così si chiude la recensione di Planetmountain al libro di Messner "Spostare le montagne" (2011), dove si condensa la contraddizione tra pensiero e azione, tra teoria e pratica, che in maniera plateale ed evidente si dispiega a noi quando osserviamo le vicende relative alle dolomiti (montagna).

Qualche notizia dei sintomi a carico della “sfida dell’indispensabile” ci arriva: Traffico, inquinamento, prezzi alle stelle. Esiste una ricetta per contenere i danni da “Overtourism”?
https://www.montagna.tv/225537/traffico ... ertourism/

Prima alcune premesse:
- Le dolomiti (le montagne) sono sempre esistite, centimetro piu' centimetro meno.
- Il territorio delle dolomiti (montagna) era protetto da leggi che ne limitavano lo sfruttamento, per quanto si possa considerare discutibile il grado di sfruttamento raggiunto.
- Frequentare le dolomiti (montagna) non è obbligatorio, come non e’ obbligatorio andare al mare. Chi non frequenta la montagna non vale meno di chi la frequenta, semplicemente vive altre passioni.
- Le dolomiti (montagna) sono sempre state ampiamente frequentate da turisti desiderosi di conoscerle e questi, evidentemente amanti della montagna, potevano liberamente recarvisi.
- Le immagini delle dolomiti (montagne) sono disponibili da secoli in varie forme, a disposizione di chiunque desideri capire come sono fatte rimanendo a distanza.
- Le dolomiti (montagna) accoglievano turisti e frequentatori delle pareti anche in piccole strutture adeguate all’ambiente montano ed economicamente accessibili a molti, una volta.
- Da quando si e’ trattato il tema dolomiti (montagna) come la Festa dei Tortellini e dell’Aragosta di Moena, di "scenari incantevoli", di palcoscenici, e si e’ incominciato a parlare di protezione delle dolomiti, e’ aumentato lo sfruttamento e la trasformazione industriale dell’ambiente montano e delle sue specificità.

Meglio farsi domande che voler cristallizzare certezze preconcette:
- Perche' l'alpinista piu' famoso e ascoltato al mondo, Messner, grande attore oltre che grande alpinista, si e' fatto incarnare dai media nell'immaginario di massa come lo spirito della montagna per eccellenza (“vera scuola di vita ..... eliminare il superfluo ..... cavarsela con l’indispensabile”?), e poi come un Babbo Natale ha promosso la monetizzazione di un turismo di massa essenzialmente di consumo, da luna park, di lusso, in ambienti inadatti al consumo di massa? Rispondo a questa domanda: perche' le masse sono soggetti passivi di un contratto fiduciario mondiale, in cui Messner si e' lautamente concesso nel ruolo a lui assegnato.
- Posso dire che quanto accade oggi in montagna, viste le vicende occorse e le evidenti contraddizioni tra le dichiarazioni, le azioni e le premesse teoriche, era stato ampiamente previsto? Non era stato qui detto che l'UNESCO (i loro patrimoni della nostra umanità) funziona come agenzia pubblicitaria per la promozione del turismo internazionale dello stupore per lo piu' da lunapark (a loro insaputa, s'intende)? Cio' che conta rispetto alla verità, è la teoria o sono i fatti?
- Puo' essere che chi ama la montagna e ne riconosca il valore ambientale e in generale di spazio, senso e relazione distintiva tra persone e col nostro mondo, sia soddisfatto di quanto sta accadendo e accadrà nella stessa direzione a venire? Sì, molto probabile visti i rapporti di forza esistenti da invertire.
- Non sembra che il metodo di annunciare un problema (la necessità di protezione dell'ambiente terrestre in conseguenza delle azioni umane.......) e adottare soluzioni al problema della conservazione dell'ambiente in stile UNESCO, un'umanesimo creativo industriale (voli aerei, agenzie di viaggio, alberghi, ristoranti, souvenir, carburante,…. investimenti produttivi ……), sia servito proprio a produrre azioni e conseguenze in direzione opposta e contraria (cemento, asfalto, inquinamento, dall’essenziale al lusso, devastazione ambientale, ossessioni, spettacolarizzazioni idiote, parchi giochi …)? Possibile che questo genere di azioni possa difendere l'umanità dall'aggressione trasformativa infiltrante e devastante degli interessi economici che si fanno norma comune non richiesta? In Italia quasi tutti muti (d’altra parte, l’ombelico italiano e’ molto bello da vedere) ma non ovunque. Un esempio https://theconversation.com/the-uninten ... ting-71047

Per riassumere quanto osservato riguardo la questione, si puo’ concludere che agli umani si fa fare cio' che si vuole, come si fa con i cani: il rumore sordo delle crocchette che sbattono nel contenitore di cartone produce l'annullamento della volontà (ma quale?). Chi muove la scatola sa quel che sta facendo e cosa vuole ottenere, non così il cane (almeno così sembra). La vetrina, con il suo contenuto scintillante, appaga il desiderio connesso con devastazione, sfruttamento ed economia, da protagonisti o da spettatori? Dietro al grottesco appagamento del desiderio, si dispiegano biechi interessi di bottega ammantati dal candore angelico dell'amore per le montagne da chi i sentimenti li gestisce. La bellezza abbacinante della natura rivestita da un velo di morte.
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Re: Messner?

Messaggioda scairanner » mer ago 30, 2023 16:01 pm

Mah, l'analisi sulle evidenti contraddizioni che contraddistinguono le vicende messneriane è indubbiamente (dal mio più di vista) corretta, tuttavia sono convinto al 100% che se Messner non fosse mai esistito, non ci sarebbero un solo turista e un solo impianto di risalita in meno degli attuali.
Se chiedi a qualcuno delle decine di milioni di turisti stranieri che si fiondano sulle Alpi chi è Messner, o anche a qualsiasi turista italiano (soprattutto sotto ai trent'anni, mentre sale in cabinovia a mangiare l'astice a 3000 mt.) ti risponderà fatti i caz.zi tuoi..
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Re: Messner?

Messaggioda Uppier » mer ago 30, 2023 17:37 pm

E' vero che con o senza Messner molto probabilmente quanto osservato si verificherebbe comunque. Quando i conquistadores dichiarano guerra, in questo caso guerra di occupazione della montagna, il posizionamento dei singoli ha un rilievo. Siamo di fronte all'azione dell'industria turistica, che ha portata mondiale, che certamente quando si muove sa quali passi compiere per ottenere un risultato. Pianificazione, preparazione, esecuzione "Tutto ebbe inizio con l’Alpinismo" https://www.turismoeinnovazione.it/il-f ... o-montano/ oppure https://piemonteeconomy.it/turismo-di-m ... stenibile/ e da noi tutti finanziati a fondo perduto, un esempio tra tanti https://www.fiscoetasse.com/rassegna-st ... prese.html ..... In tutti discorsi sistemici, la montagna e noi finanziatori sono mucche da spremere. Come si puo' notare osservando gli sviluppi odierni, gli obiettivi sono di alto profilo; fornire esperienze sensazionali e lusso ad alta quota e' l'obiettivo piu' esaltante. Ma, purtuttavia, noi siamo sicuri che l'UNESCO, gestore e controllore inflessibile del nostro patrimonio naturale per il loro benessere materiale, vigilerà perche' gli eventi evolvano in maniera ordinata, come previsto dai piani. Se questa non e' una farsa, cosa e'? Non l'aveva già detto tal Laocoonte?

“Secondo uno studio di Deloitte, i numeri dell’industria turistica italiana sono destinati ad aumentare. Per la fine del 2023 sono previsti investimenti per 100 milioni di euro e un’ulteriore crescita del fatturato.” La montagna e i suoi ambienti pregiati presentano ampi margini di sfruttamento e di valore aggiunto. All’aumentare delle esperienze di degrado e delle intensità degli stili di vita nei luoghi di residenza e lavoro aumenta la richiesta di esperienze liberatrici a contatto con spazi naturali e di consumi ad essi legati.

A fronte di cio’ che emerge accelerando in una sola specifica direzione, per molti la massima avventura di montagna rimane andare al ristorante al passo Sella. Messner rappresenta un completamento nella conoscenza delle vicende legate alla montagna, che si riverbera inevitabilmente sul grado di fiducia e di consenso verso opere ed omissioni. Ascoltato in TV, Messner si mostra gloria montanara tranquillizzante, diversamente non lo cercherebbero. E' chiaro che così Messner si riduce a maggiordomo per chi possiede potere di controllo e di decidere come apparecchiare la tavola. Comunque, utile all'evoluzione della conoscenza e' sapere distinguere tra le problematiche in gioco e capire quale ruolo svolge ognuno, se attore, comparsa o protagonista.
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Re: Messner?

Messaggioda Kinobi » gio ago 31, 2023 15:40 pm

Uppier ha scritto:gli obiettivi sono di alto profilo; fornire esperienze sensazionali e lusso ad alta quota e' l'obiettivo piu' esaltante.


Il lusso permette di lavorare poco, per una grande entrata.
La massa fa volume, ma devi lavorare.
Il salvataggio delle Dolomiti, se si può parlare di salvataggio (so che tra 10 giorni le strade sono sgombre e ci andrò in moto), è forse dato dal lusso.
Tutti cercano i clienti con skei, ma non è poi così facile convincerli.
Messner è attaccato agli skei, da sempre e sempre lo sarà.
Nella sua coerenza è ammirevole.

Tutto il resto è fuffa.

PS: ho abitato due anni a Cortina. Prima di parlare di montagna tutelata, suggerisco di provare realmente ad abitarci.
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Re: Messner?

Messaggioda Uppier » gio feb 29, 2024 13:30 pm

La tentazione di tediarvi è forte e non resisto.

L'"emozionismo" montanaro , il sensazionalismo gridato, in alta montagna trovano facile sviluppo. E allora, passo dopo passo, si procede verso l'obiettivo finale della colonizzazione affaristica dell'alta montagna, come ampiamente previsto 15/20 anni fa. I primi eventi erano chiaro preludio. Il titolo di questo articolo del Corriere delle Alpi dice tutto:
"Stanze panoramiche, approvata la legge con meno posti letto e più tutele ambientali
Via libera alla disciplina delle nuove strutture ricettive in montagna. Per realizzarle sarà proibito abbattere alberi e costruire nuove strade"
https://corrierealpi.gelocal.it/regione ... -M17-S4-T1

Come osserva giustamente l'architetto ""Sembra che ormai il paesaggio di montagna esista solamente se c’è una struttura che permette di guardarlo. Questo è paradossale; è una visione urbana trasferita sulla montagna, perché il panorama e il paesaggio esistono già, non hanno bisogno di un’infrastruttura che serva per osservarlo"
https://www.ildolomiti.it/altra-montagn ... producente
Se posso tradurre, l'ignoranza è una brutta "roba" perché c'e' chi è pronto a sfruttarla per i proprio scopi. D'altra parte l'individuo ha limiti che sconfinano ampiamente nella mentalità.

Tornando alle leggi, il giochino è quello del bicchiere mezzo pieno-mezzo vuoto. E' solo questione di tempo. All'inizio ci si dimostra democraticamente comprensivi e si prende "solo" il 50%, rimarcando bene quel 50% non preso. Nei successivi passaggi, di cio' che resta si prende ancora il 50% e arriviamo al 75%. Di cio' che resta il 50% e fa l'87,5% ..... alla fine diranno che il mandato UNESCO è stato rispettato e che tutto va bene, che l'alta montagna è stata salvaguardata con LEGGI FERREE.

Siamo al raggiro e tra i raggirati c'e' sempre una più o meno grande co-responsabilità, che possiamo chiamare ingenuità o menefreghismo o fatalismo, a seconda dei casi. Ovviamente, c'e' chi in tutto quanto accade vede solo l'ineluttabile forza del destino, fino ad arrivare al totale consenso. Io, sentendomi truffato, sono co-responsabile. Pochi hanno il potere di raggirare masse e farsi pure ringraziare.

Un ritorno al passato per capire. Con l'operazione Dolomiti UNESCO patrimonio dell'umanità iniziava ufficialmente l'assalto alla diligenza, lo sfruttamento commerciale dell'alta montagna. Ovviamente tutto era stato preparato prima negli uffici politico-dirigenziali-affaristici. Come nelle pubblicità, il commerciante ammanta il suo operare per guadagnare di ben altro dicendo di fare qualcosa....., per poi praticare l'opposto. Massima protezione? ..... massimo sfruttamento.

Oggi, che siamo nella fase "50% del 50%", quell'agenzia turistica denominata Dolomiti UNESCO non si occupa di quisquiglie come le stanze d'alta quota, precursori di alberghi per le masse cittadine del sensazionalismo tardo barocco. Ormai la SPA ce l'hanno buona parte degli alberghi.... la noia in gente che ha sempre guardato le montagne in cartolina va pur superata in qualche modo.

Chi vuol proteggere l'alta montagna, parla chiaro e fa NIENTE! Qui è tutto un fare, come nel laborioso capannone della pianura padana, e non ho mai sentito dire che quel fare sia per passione. Come nella lotta alla mafia, .... segui i soldi e capirai.

Per ricordare il motivo del titolo del thread, ricordo che un tal Messner, a tutti noto come il più grande e famoso alpinista italiano, l'influencer di montagna, con le sue opere d'ingegneria d'alta quota sia stato simbolicamente e concretamente pioniere e sdoganatore dello sfruttamento dell'alta quota in montagna, quando avrebbe potuto fare NIENTE e dire che in alta montagna si DEVE fare NIENTE, semplicemente.
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Re: Messner?

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » gio feb 29, 2024 15:38 pm

Uppier ha scritto:
Come osserva giustamente l'architetto ""Sembra che ormai il paesaggio di montagna esista solamente se c’è una struttura che permette di guardarlo. Questo è paradossale; è una visione urbana trasferita sulla montagna, perché il panorama e il paesaggio esistono già, non hanno bisogno di un’infrastruttura che serva per osservarlo"
https://www.ildolomiti.it/altra-montagn ... producente
Se posso tradurre, l'ignoranza è una brutta "roba" perché c'e' chi è pronto a sfruttarla per i proprio scopi. D'altra parte l'individuo ha limiti che sconfinano ampiamente nella mentalità.


Il vecchio Berkeley diceva "esse est percipi"...

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Re: Messner?

Messaggioda scairanner » gio feb 29, 2024 15:50 pm

L'imperatore del Veneto vuole lasciare traccia di sé in qualsiasi operazione dove possa "dare una mano" a qualcuno.
Il fatto che perfino i suoi complici abbiano storto il naso non depone certo a suo favore. Forse sta accelerando consapevole del termine del suo mandato di regnante.
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Re: Messner?

Messaggioda Uppier » ven nov 08, 2024 12:11 pm

La storia continua a mietere vittime e assume direzioni previste. Per dare una verniciatina alla vicenda Messner e una riscaldatina al blog, propongo questa nuova chicca, una delle tante nuove, in cui il Messner pioniere-colono non appare ma aleggia.

Aperto il browser, https://www.bing.com/?cc=it, mi son detto: se non è lui, è il suo fantasma. Oggi l'homepage del motore di ricerca Bing ci diletta con un'immagine del "Museo della fotografia di montagna Lumen" che ricorda tanto i famosi musei sulla montagna in montagna, senza i quali difficilmente si sarebbe potuto capire cosa vuol dire vivere l'alta montagna, su cui Messner ha costruito solide basi mercantili, figli permettendo, spacciandole per scuola di formazione per futuri amanti disinteressati dell'alta montagna. Il modello è dato e applicato.

Addirittura, nell'immagine si lega Brunico a Merano, solo per parlare di un festival commerciale dedicato ad uno dei temi di vertice della cultura umana che si svolge a Merano: drogarsi e inebriarsi soddisfacendo la pecunia di altri, non la propria. Dal testo proposto, si può capire come la montagna, compresa l'alta montagna, siano le quinte e fumoso scenario di uno spettacolo commerciale, in cui gli avventori tuttavia vivono esperienze veramente genuine: bere vino pensando alle "maestose Alpi", definizione che stabilisce una distanza insanabile, se non pensando le montagne dopo essersi scolata una bottiglia di vino.

Le gloriose sorti della consapevolezza umana: "bere in maniera responsabile" sia fabbrica culturale e promotore di un sano rapporto con la montagna, in cui il nostro pioniere-colono ha saputo fornire il modello decisivo!!!

La parte più interessante è il secondo paragrafo: panorama mozzafiato, magia all'esperienza del Wine Festival, ogni sorso di vino indimenticabile, maestose Alpi, le colline della regione offrono un contrasto spettacolare con i vigneti e le cime innevate......, corro! Se andate sul sito del famoso museo Lumen trovate il resto della storia, evento, location, .... il classico repertorio fuffistico che ci porta dalla natura-montagna alla bottega in un battito d'ali! Insomma, un quadro perfetto per veri amanti della natura e del buon vino!!!!!
Infine, le gloriose sorti delle virtù umane: "godetevi ogni sorso con moderazione" (non si dice bevete pochi sorsi), cioè che il bere vino sia fabbrica culturale e promozione di un sano rapporto con la montagna. Insomma, la montagna a qualcosa serve!

L'immagine
https://www.estockphoto.com/results.asp?txtkeys1=lumen

Il testo
"[album][/album]LUMEN - Museo della fotografia di montagna, Brunico, Trentino-Alto Adige, Italia
Ci troviamo a Brunico, un angolo incantato dove le montagne abbracciano il cielo, e in lontananza, come un miraggio, si scorge Merano. Oggi ha inizio il Wine Festival di Merano, uno degli eventi enogastronomici più prestigiosi d'Italia, che attira appassionati di vino da tutto il mondo. Situato nella pittoresca Merano, in Trentino-Alto Adige, il festival offre una selezione di vini pregiati, degustazioni guidate e incontri con produttori di fama internazionale. Merano, con il suo clima mite e i suoi paesaggi incantevoli, è il luogo ideale per un evento di tale portata. Merano è famosa per i suoi giardini, le terme e l'architettura in stile liberty, che contribuiscono a creare un'atmosfera unica e affascinante.

Il panorama mozzafiato aggiunge un tocco di magia all'esperienza del Wine Festival, rendendo ogni sorso di vino indimenticabile. Circondate dalle maestose Alpi, le colline della regione offrono un contrasto spettacolare con i vigneti e le cime innevate, creando un quadro perfetto per gli amanti della natura e del buon vino. Ricordate, godetevi ogni sorso con moderazione, per rendere l’esperienza ancor più piacevole."
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