die ha scritto:
Eventualmente ogni tanto sostituendo la seduta boulder con del secco!
il giovedì
da coniglio » mar feb 10, 2015 14:45 pm
die ha scritto:
Eventualmente ogni tanto sostituendo la seduta boulder con del secco!
da die » mar feb 10, 2015 15:02 pm
coniglio ha scritto:die ha scritto:
Eventualmente ogni tanto sostituendo la seduta boulder con del secco!
il giovedì
da coniglio » mar feb 10, 2015 15:08 pm
die ha scritto:coniglio ha scritto:die ha scritto:
Eventualmente ogni tanto sostituendo la seduta boulder con del secco!
il giovedì
Comunque 2 sedute da lunedì al venerdì diciamo credi siano sono sufficienti?
Ho sempre avuto sta fissa del bisogna "allenare la continuità",per il fatto che arrivo sempre allo stesso punto ghisato,dici che il boulder in un certo qual modo possa aiutare anche in quello?
da die » mar feb 10, 2015 15:35 pm
da jack 00 » mar feb 10, 2015 16:54 pm
da coniglio » mar feb 10, 2015 17:24 pm
die ha scritto:Grazie coniglio!!! Credo proprio che ci proverò e ti terrò aggiornato sugli sviluppi!!!
Poi come dicevi se menestrello che è menestrello vuol dire la sua o buttar li delle idee ben ben ben venga!!!!!
da menestrello » mar feb 10, 2015 20:14 pm
da scairanner » mar feb 10, 2015 21:11 pm
da Q » mar feb 10, 2015 22:35 pm
da menestrello » mar feb 10, 2015 23:05 pm
da Danilo » mer feb 11, 2015 1:24 am
ProcioneFalesio ha scritto:Succede... ma poi passa!
Se invece non passa, forse hai raggiunto il tuo limite. Quindi accettalo, continua a divertirti nell'arrampicata e non rompere i cajani.
da ProcioneFalesio » mer feb 11, 2015 9:00 am
Danilo ha scritto: procione king of real life
da coniglio » mer feb 11, 2015 10:15 am
Danilo ha scritto:rassegnazione e umiltà ragazzi
rassegnazione...
da die » mer feb 11, 2015 10:17 am
menestrello ha scritto:Dimenticavo! Se fai sedute di allenamento serie è fondamentale lo scarico.
Ad esempio io facevo 3 settimane di carico e una di scarico in cui andavo a scalare con la corda solo 2 volte a settimana.
da die » mer feb 11, 2015 10:21 am
coniglio ha scritto:Danilo ha scritto:rassegnazione e umiltà ragazzi
rassegnazione...
ma che cavolo dici!?
io invece trovo che
il tentativo di migliorarsi attraverso la fatica e il sacrificio
sia una delle azioni più nobili che possa compiere l'essere umano.
indipendtemente se poi ce la si faccia o meno.
vi è vera sconfitta solo nella rinuncia.nell'abbandonare.
da tacchinosfavillantdgloria » mer feb 11, 2015 10:46 am
coniglio ha scritto:Danilo ha scritto:rassegnazione e umiltà ragazzi
rassegnazione...
ma che cavolo dici!?
io invece trovo che
il tentativo di migliorarsi attraverso la fatica e il sacrificio
sia una delle azioni più nobili che possa compiere l'essere umano.
indipendtemente se poi ce la si faccia o meno.
vi è vera sconfitta solo nella rinuncia.nell'abbandonare.
da coniglio » mer feb 11, 2015 11:19 am
tacchinosfavillantdgloria ha scritto:coniglio ha scritto:Danilo ha scritto:rassegnazione e umiltà ragazzi
rassegnazione...
ma che cavolo dici!?
io invece trovo che
il tentativo di migliorarsi attraverso la fatica e il sacrificio
sia una delle azioni più nobili che possa compiere l'essere umano.
indipendtemente se poi ce la si faccia o meno.
vi è vera sconfitta solo nella rinuncia.nell'abbandonare.
Da "ashramgita.com":
Non vi è alcun dubbio che il concetto chiave della mistica sia il “distacco”; samnyasin è colui che è distaccato dal mondo è colui che rinuncia alla via del mondo, ma la sua vera rinuncia è la rinuncia “all’io e al mio”.
Samnyasa significa “rinunciare, lasciar andare, mettere da parte, abbandonare, rinuncia al mondo”.
“Chi è adatto ad entrare nell’ordine sacro dei samnyasa? Soltanto colui che rinuncia completamente al mondo, non ha alcuna preoccupazione per l’indomani, né si chiede che cosa mangerà e di che si vestirà. È necessario che egli sia come l’uomo che si arrampica fino alla cima di un albero maestoso, lasciandosi poi cadere da quell’altezza senza preoccuparsi né delle sue membra né della sua vita.”
Samnyasin è colui che ha lasciato alle proprie spalle il mondo dei doveri ma anche dei desideri, o meglio di colui che persegue quel solo desiderio che consiste nell’aspirazione a conseguire una condizione di pace, beatitudine e perfetta coscienza di sé che è al di la del nascere e del morire.
La sua rinuncia lo rende atmayajnin, colui che sacrifica se stesso.
Egli diventa l’oblazione stessa del sacrificio cosmico che procede eternamente, cosciente di ciò, egli si dedica unicamente al servizio di Dio.
Misticheggianti saluti
TSdG
da ncianca » mer feb 11, 2015 11:29 am
Danilo ha scritto:rassegnazione e umiltà ragazzi
rassegnazione
da coniglio » mer feb 11, 2015 11:37 am
ncianca ha scritto:....
da funkazzista » mer feb 11, 2015 12:04 pm
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