funkazzista ha scritto:gug ha scritto:perchè in arrampicata, non solo esiste il concetto di "a vista", cosa che in sport simili non c'è, ma addirittura il lavorato viene considerato un pò una prestazione di serie B?
Mah... si... no... boh...
In realtà forse ci sono degli sport dove esiste solo l'a vista e il lavorato non ha senso... o dove per lo meno la differenza fra le due specialità non è molto definita: penso al surf da onda, al freeride, ...
Il lavorato prestazione di serie B?
Non direi proprio.
Non per tutti, per lo meno.
Un climber completo
(dovrei scrivere un Vero Climber?, ma mi trattengo) si fa rispettare in entrambe le specialità.
E' vero, esistono anche sport individuali solamente a vista, ma sono quelli in cui il terreno di gioco è intrinsecamente variabile, mentre in arrampicata il terreno sarebbe assolutamente ripetibile. In più quindi in questi sport non esiste una prevalenza di un aspetto sull'altro.
KIKKA-MO ha scritto:gug ha scritto:Io sono tendenzialmente d'accordo, anche se penso che si scalasse solo sul lavorato non crescerebbe automaticamente il livello a vista.
Però non hai risposto alla mia domanda: perchè in arrampicata, non solo esiste il concetto di "a vista", cosa che in sport simili non c'è, ma addirittura il lavorato viene considerato un pò una prestazione di serie B?
Non so se lo sia davvero....ad esempio le gare di velocità sono l'apoteosi del superlavorato, le gare lead esaltano l'avista mentre il boulder nelle gare è il trionfo del lavorato breve....quindi anche nelle gare vengono 'considerati' tutti gli aspetti.
Il climber medio che considera di piu l'avista secondo me lo fa ancora nell'ottica dell'alpinista 'se in via to.rovo un passaggii di x, passo o no?' Per rispondere a questa domanda devo ovviamente considerare il mio grado a vista.
ovviamente per l'arrampicatore sportivo puro questo discorso perde un po di senso, secondo me
Infatti secondo me il motivo principale per il predominio dell'avvista è proprio che l'arrampicata è figlia (neanche tanto emancipata) dell'alpinismo e in alpinismo si va su terreno sconosciuto. Per questo è così rinomata questa specialità, e per questo si arrampica da primi: se si trattasse solo della prestazione sportiva diventerebbe più importante il lavorato e le vie si potrebbero fare con la corda dall'alto.
Io tra l'altro sono il primo a voler aumentare soprattutto il mio livello a vista, o almeno flash, dato che mi interessa sapere che difficoltà sono in grado di fare su una via di più tiri, alpinistica o sportiva. Però quello su cui non concordo è l'atteggiamento di sufficienza verso il lavorato, che esiste è inutile negarlo: si arriva a un capovolgimento dei valori, che almeno dovrebbero essere parificati.
Questo scriveva anni fa un intenditore di questa specialità come Bibez.
E' opinione comune che chi martella a lungo una via si stia semplificando le cose: al contrario, chi lo fa, quella via se la sogna di notte e durante il giorno, se ci ripensa, gli sale un po' la frequenza cardiaca.