da tacchinosfavillantdgloria » gio ott 11, 2012 9:40 am
da fondei » gio ott 11, 2012 13:56 pm
tacchinosfavillantdgloria ha scritto:mi sono, perdindirindina, recentemente autodiagnosticato un incipiente morbo di dupuytren alla mano destra.
guardicchiando sul web ci sono alcuni articoli che parlano di un'aumentata incidenza di questa patologia fra i climber. qualcosina dice anche "un movimento di troppo".
per ora non mi dà problemi funzionali, ma temo che prima o poi dovrò affrontare il problema.
qualcun altro ha avuto esperienze in materia?
senescenti saluti
TSdG
da lingerie » gio ott 11, 2012 17:00 pm
da bondagnente » ven ott 12, 2012 7:29 am
fondei ha scritto:tacchinosfavillantdgloria ha scritto:mi sono, perdindirindina, recentemente autodiagnosticato un incipiente morbo di dupuytren alla mano destra.
guardicchiando sul web ci sono alcuni articoli che parlano di un'aumentata incidenza di questa patologia fra i climber. qualcosina dice anche "un movimento di troppo".
per ora non mi dà problemi funzionali, ma temo che prima o poi dovrò affrontare il problema.
qualcun altro ha avuto esperienze in materia?
senescenti saluti
TSdG
DAL SITO FISIOMANO:
Il Morbo di Dupuytren è una patologia caratterizzata dalla flessione progressiva e permanente di una o più dita conseguente all?ispessimento e retrazione del tessuto fibroso posto tra la pelle e i tendini del palmo della mano (aponeurosi palmare).
La causa precisa della malattia resta ignota. Nell?80% dei casi riguarda il sesso maschile con un?insorgenza dopo i 40 anni. Esiste un?associazione tra M. di Dupuytren e abuso di alcool. Può esserci una predisposizione familiare, così come può essere favorita o aggravata da traumi ripetuti sul palmo della mano (lavoro o hobby).
La malattia non provoca dolore e si presenta sotto forma di uno o più noduli sul palmo della mano, più frequentemente alla base di IV e V dito. Ha un?evoluzione lenta. Solitamente il paziente si accorge della malattia quando non è più in grado di appoggiare completamente il palmo della mano su una superficie piana.
Non esistono attualmente terapie conservative efficaci per il Morbo di Dupuytren.
L?intervento chirurgico è volto a correggere l?atteggiamento in flessione delle dita e a ripristinare un completo scorrimento tendineo.
Un decorso post-operatorio seguito da una fisioterapia immediata, che abbia come obiettivi il mantenimento del movimento di flesso-estensione delle dita, il controllo dell?edema e della retrazione cicatriziale, conduce a risultati funzionali di gran lunga migliori sia per i tempi che per qualità e aiuta a prevenire complicanze quali l?algodistrofia o l?eccessiva formazione di aderenze cicatriziali.
da Franz the Stampede » ven ott 12, 2012 9:48 am
da matteo81 » ven ott 12, 2012 10:24 am
Franz the Stampede ha scritto:Il non riuscire ad appiattire la mano è per forza un sintomo del morbo o può essere dovuto a "normale" invecchiamento da climber?
da tacchinosfavillantdgloria » sab ott 13, 2012 17:34 pm
matteo81 ha scritto:Franz the Stampede ha scritto:Il non riuscire ad appiattire la mano è per forza un sintomo del morbo o può essere dovuto a "normale" invecchiamento da climber?
appena i climber iniziano a darci dentro ci si accorge subito di "sti problemi" da qui a dire che è una patologia allora il 100% degli stessi dovrebbe smetterla subito
... bello leggere sopra la combinazione morbo+alcool+uso sostenuto delle mani per lavoro e hobby ... via tutti ad uccidersi di alcool e seghe
da spillo56 » sab ott 13, 2012 21:55 pm
da FranzVR » ven ott 19, 2012 14:27 pm
da giorgiolx » ven ott 19, 2012 14:40 pm
tacchinosfavillantdgloria ha scritto:mi sono, perdindirindina, recentemente autodiagnosticato un incipiente morbo di dupuytren alla mano destra.
TSdG
Io poi avevo il fegato ammalato. Sapevo di avere il fegato ammalato, perchè
avevo appunto letto un annuncio di pillole brevettate nel quale si
specificavano minutamente i vari sintomi dai quali il lettore poteva
arguire d?avere il fegato malato. Io li avevo tutti.
È strano, ma non mi avviene mai di leggere un annuncio di specialità
brevettate, senza sentirmi tratto alla conclusione d?essere affetto dalla
peculiare malattia ? nella sua forma più virulenta ? che forma il
soggetto dell?annuncio. A ogni modo, la diagnosi par che corrisponda
sempre esattamente a tutte le mie particolari sensazioni.
Ricordo d?esser andato un giorno al British Museum a leggere il
trattamento di un piccolo malanno del quale avevo qualche leggero
attacco ? credo che fosse la febbre del fieno. Mi feci dare il libro, e lessi
tutto quello che dovevo leggere; e poi, in un momento d?oblio, voltai
oziosamente le pagine e cominciai a studiare indolentemente le malattie
in generale. Non ricordo più il primo morbo nel quale m?immersi ? so
che era un pauroso flagello devastatore ? e prima che avessi dato
un?occhiata a una metà della lista dei «sintomi premonitori», ero già
bell?e convinto di esserne affetto.
Rimasi per un po? agghiacciato d?orrore; e poi, nell?incuranza della
disperazione, mi misi a voltare le altre pagine. Arrivai al tifo ? ne lessi i
sintomi ? scopersi d?averlo (dovevo averlo da mesi senza saperlo) ?
mi domandai che altro avessi; incontrai il ballo di San Vito ? trovai,
come m?aspettavo, d?avere anche quello, ? cominciai a interessarmi al
mio caso, e risoluto d?andare fino in fondo, cominciai per ordine
alfabetico ? lessi della malaria e appresi che ne ero affetto e che la fase
acuta sarebbe cominciata fra una quindicina circa. Mi consolai trovando
che l?albuminuria l?avevo soltanto in forma attenuata, e che quindi, per
quel che mi riguardava, sarei potuto vivere ancora anni e anni. Avevo il
colera con gravi complicazioni; e sembra che con la difterite ci fossi
nato. Percorsi faticosamente e coscienziosamente tutte quante le lettere
dell?alfabeto, e potei concludere che l?unica malattia che non avessi era
il ginocchio della lavandaia.
A questo sulle prime mi sentii un po? offeso; mi sembrava che la cosa
implicasse una specie di dispregio. Perchè non avevo il ginocchio della
lavandaia? Perchè questa oltraggiosa distinzione? Dopo un poco, però,
prevalsero dei sentimenti meno esclusivi. Pensai che avevo tutte le
malattie note in farmacologia, e divenni meno egoista, e risolsi di fare a
meno del ginocchio della lavandaia.
Pareva che la gotta, nella sua fase più maligna, mi avesse invaso senza
che me ne fossi accorto; e che avessi sofferto di zona fin dall?infanzia.
Non v?erano altre malattie dopo la zona; e così conclusi che non avevo
altro.
da guido6677 » ven ott 19, 2012 14:57 pm
giorgiolx ha scritto:....
da yena » lun gen 21, 2013 0:04 am
da PARETI » mer feb 27, 2013 22:06 pm
tacchinosfavillantdgloria ha scritto:mi sono, perdindirindina, recentemente autodiagnosticato un incipiente morbo di dupuytren alla mano destra.
guardicchiando sul web ci sono alcuni articoli che parlano di un'aumentata incidenza di questa patologia fra i climber. qualcosina dice anche "un movimento di troppo".
per ora non mi dà problemi funzionali, ma temo che prima o poi dovrò affrontare il problema.
qualcun altro ha avuto esperienze in materia?
senescenti saluti
TSdG
Il Forum è uno spazio dincontro virtuale, aperto a tutti, che consente la circolazione e gli scambi di opinioni, idee, informazioni, esperienze sul mondo della montagna, dellalpinismo, dellarrampicata e dellescursionismo.
La deliberata inosservanza di quanto riportato nel REGOLAMENTO comporterà l'immediato bannaggio (cancellazione) dal forum, a discrezione degli amministratori del forum. Sarà esclusivo ed insindacabile compito degli amministratori stabilire quando questi limiti vengano oltrepassati ed intervenire di conseguenza.