ASTRAGALO FRATTURATO

Messaggioda wainwright » mer apr 09, 2008 19:31 pm

già, io sono ancora all'inizio. comunque i progressi sono stati notevoli e anche la fisioterapia sembra essere più veloce del previsto. bene visto che il callo osseo è stato molto lento a formarsi.
una cosa che mi chiedo è se è normale che senza scarpa faccia molta fatica a camminare, mi hanno detto che il piede ha bisogno del supporto della scarpa perchè deve ancora rinforzarsi, ma io uso tranquillamente scarpe che non hanno un grosso supporto anatomico.
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Messaggioda maxkalzone » gio apr 10, 2008 13:15 pm

salve giovani.
15gg fa avevo cominciato ad appoggiare il piede...questa settimana ho definitivamente abbandonato le stampelle, camminno quasi come una persona normale!
Ho recuperato molto velocemente la muscolatura e la mobilità grazie ad un intensa attività in piscina, cosa che consiglio a tutti voi che avete problemi con l'astragallo.
Certo la mattina appena svegliato vado via un'pò zoppo... però durante il giorno non ho alcun problema!

A breve ricomincerò ad andare sull'alpe e fra poche settimane credo(spero!) di poter riprendere la mia sana normale attività alpinistica... anche se il mio ortopedico mi ha detto di lasciar perdere gli sport traumatici!!

Coraggio giovani, portate pazienza e se volete recuperare in fretta andate in piscina! :wink:
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Messaggioda wainwright » sab apr 26, 2008 11:26 am

io invece ho notato che ormai la situazione è stabile, dopo le prime settimane in cui i miglioramenti erano enormi ora sembra che non ce ne siano più. continuo a fare esercizi e a camminare e sono abbastanza contento dei risultati se penso a tutte le complicazioni che può avere questo stupido ossicino, ma il piede non è certamente tornato come prima. mi è stato detto di considerare che anche la frattura del calcagno non facilita le cose e rimarrà comunque una caviglia rotta.
allora è questo che mi chiedo: quale importanza può avere la rottura del calcagno? si trattava di una frattura del corpo del calcagno ben composta, immaginando di avere solo quella che conseguenze può portare?
essendo una frattura composta di un osso non problematico come l'astragalo in 4-5 settimane dovrebbe essere risolta no?
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Messaggioda scafix » lun apr 28, 2008 20:06 pm

wainwright ha scritto:io invece ho notato che ormai la situazione è stabile, dopo le prime settimane in cui i miglioramenti erano enormi ora sembra che non ce ne siano più. continuo a fare esercizi e a camminare e sono abbastanza contento dei risultati se penso a tutte le complicazioni che può avere questo stupido ossicino, ma il piede non è certamente tornato come prima. mi è stato detto di considerare che anche la frattura del calcagno non facilita le cose e rimarrà comunque una caviglia rotta.
allora è questo che mi chiedo: quale importanza può avere la rottura del calcagno? si trattava di una frattura del corpo del calcagno ben composta, immaginando di avere solo quella che conseguenze può portare?
essendo una frattura composta di un osso non problematico come l'astragalo in 4-5 settimane dovrebbe essere risolta no?


Credo che la frattura del calcagno non sia significativa, nel senso che, se fosse stata solo quella, il piede sarebbe tornato perfette come prima.
La frattura dell'astragalo è quella complicata, dato che quest'osso è per il 70-80 % articolato con altre ossa, dunque quasi interamente rivestito di cartilagine.
In seguito alla frattura dell'astragalo è normale pedere dei gradi nel movimento dell'articolazione, ma non ti preoccupare perchè questo non ti cambia la vita, puoi fare tutto ciò che facevi prima.

Tu che tipo di difficoltà hai ? Se sono le stesse che ho avuto io posso darti qualche consiglio, visto che ci son passato prima di te.
Ciao !
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Messaggioda wainwright » mar giu 24, 2008 9:53 am

sono nuovamente qui per un aggiornamento. mi sono malamente slogato lo stesso piede, per scrupolo sono andato a fare un controllo e si è visto che due rime di frattura si erano parzialmente riformate quindi mi hanno immobilizzato nuovamente il piede.
dalla lastra è pure apparso che il calcio nella gamba non è ancora a livelli ottimali e quindi dovrei usare un tutore alcuni giorni appena inizio a caricarci il peso. a quanto pare i legamenti ssono messi abbastanza bene, l'ortopedico ha infatti detto che devo accendere un cero :lol: perchè dovevano essere conciati molto male.
ci sono un pò di cose che mi frullano per la testa
-possibile che le due infrazioni si siano formate lentamente da quando ho fatto l'ultima lastra anzichè essere state causate dalla storta? questo spiegherebbe i dolori.
-è giusto utilizzare il tutore o sarebbe più saggio chiedere un gesso? cioè non mi pare che i tutori siano in grado di proteggere molto così ad occhio..
-se i legamenti sono messi abbastanza bene devo rassegnarmi ad avere una caviglia che si sloga in continuazione?
ovviamente sono tutte domande che farò ma qualsiasi parere o consiglio è benvenuto.
prima di questa nuova puntata della novella il fastidio principale erano i vari doloretti, i movimenti erano accettabili e non costituvano un problema nella vita di tutti i giorni.
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Messaggioda davide74ge » sab lug 05, 2008 0:35 am

Ciao a tutti, ragazzi. Non sono un climber come voi: ho raggiunto questo forum facendo ricerche sulla frattura dell'astragalo, di cui anch'io, ahimé, sono rimasto vittima. I miei sport sono (erano) la corsa e la pallavolo. Proprio un'atterraggio dopo un muro è stato fatale al mio astragalo sx.
Ho letto tutti gli interventi dalla creazione di questo topic, e l'ho trovato molto istruttivo e d'aiuto.
La mia frattura ha colpito la parte sinistra dell'astragalo, un pezzo del quale si è spostato, lussandosi in modo abbastanza evidente. Non avevo il piede a 90 gradi rispetto alla tibia, ma poco ci mancava... Mi hanno ridotto la frattura 6 ore circa dopo la caduta, e mi hanno operato (con chiodi riassorbibili) circa 10 ore dopo.
Un mese di gesso e dalle lastre si fatica a capire dov'era la frattura, quindi il medico sembra aver fatto un lavoro coi fiocchi. Tolto il gesso, bendatura elastica e inizio, 15 giorni fa, di mobilizzazione attiva blanda all'inizio, sempre più "incisiva" oggi.
Tra una settimana ho la prima RNM e, pur essendo agnostico, mi ritrovo a pregare... Se è incoraggiante, dovrei iniziare a caricare (a circa 2 mesi dall'incidente).
In ogni caso, lo stato della ricomposizione della frattura fa essere molto ottimista il chirurgo (primario al S. Martino di Genova).
A preoccuparmi adesso è la perfetta inutilità degli esercizi fatti finora sulla caviglia. Lo stesso chirurgo, all'ultima visita di controllo, mi ha fatto un c... così perché praticamente non ho mobilità verso l'alto, e poca verso il basso.
Credo si tratti della "levigazione" delle creste di cartilagine, di cui chacha0178 (mi pare) ha parlato in un suo post. Io faccio i miei esercizi in acqua regolarmente, con una crudeltà autolesionista che viene solo dalla gran voglia di guarire. Eppure non faccio un passo avanti. Fa un male veramente bastardo, non si capisce se è dolore d'osso o di tendini e legamenti, e su tutto prevale la paura di spaccare qualcosa. Il dolore si concentra soprattutto a sinistra, dove c'è stata frattura e dove, quindi, le creste sono maggiori. Ma il blocco e veramente potente verso l'alto. La caviglia è ancora abbastanza gonfia, dovrei finire la calciparina a giorni e porto calza elastica.
Insomma questa rigidità di tutto l'ambaradàn mi spaventa (oltre all'incognita necrosi ovviamente). Qualcuno ha dei consigli? Che devo fare, prendere il coraggio e devastarmi di dolore nei miei esercizi? Attendere la fisioterapia (col rischio che le creste si induriscano e faccia ancora più male?)? Devo aspettare che si sgonfi la caviglia e passi l'edema per attendermi miglioramenti e meno dolore?
Insomma cosa sapete e qual è la vostra esperienza sulla mobilizzazione attiva?
Infine ho visto che qualcuno ha fatto spesso cenno all'alimentazione relativamente all'articolazione e alla circolazione, ma senza entrare nel merito. A parte il calcio, di cui non credo di aver bisogno visto come s'è saldato l'osso, cosa intendevate? Con cosa è meglio nutrirsi?
Scusate la lunghezza.
Un saluto fraterno a tutti.
Davide
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Messaggioda fordmustang » sab lug 05, 2008 7:39 am

salve a tutti i fratturati astagalli....
purtroppo mi sono fratturato pure io questo osso maledetto,non ho subito interventi chirurgici......sono stato 2 mesi con stivale gessato,ora è circa un mese che sono senza gesso e sto' praticando la fisioterapia,il piede è ancora gonfio e dolorante, uso ancora le stampelle,carico circa 30kg con molta fatica,volevo chiedere a quelli che ora camminano senza stampelle......quanto tempo devo aspettare ancora per poter abbandonare le stamp??
questa frattura è tremenda.......quanta pazienza....
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Messaggioda scafix » lun lug 07, 2008 11:42 am

davide74ge ha scritto:Ciao a tutti, ragazzi. Non sono un climber come voi: ho raggiunto questo forum facendo ricerche sulla frattura dell'astragalo, di cui anch'io, ahimé, sono rimasto vittima. I miei sport sono (erano) la corsa e la pallavolo. Proprio un'atterraggio dopo un muro è stato fatale al mio astragalo sx.
Ho letto tutti gli interventi dalla creazione di questo topic, e l'ho trovato molto istruttivo e d'aiuto.
La mia frattura ha colpito la parte sinistra dell'astragalo, un pezzo del quale si è spostato, lussandosi in modo abbastanza evidente. Non avevo il piede a 90 gradi rispetto alla tibia, ma poco ci mancava... Mi hanno ridotto la frattura 6 ore circa dopo la caduta, e mi hanno operato (con chiodi riassorbibili) circa 10 ore dopo.
Un mese di gesso e dalle lastre si fatica a capire dov'era la frattura, quindi il medico sembra aver fatto un lavoro coi fiocchi. Tolto il gesso, bendatura elastica e inizio, 15 giorni fa, di mobilizzazione attiva blanda all'inizio, sempre più "incisiva" oggi.
Tra una settimana ho la prima RNM e, pur essendo agnostico, mi ritrovo a pregare... Se è incoraggiante, dovrei iniziare a caricare (a circa 2 mesi dall'incidente).
In ogni caso, lo stato della ricomposizione della frattura fa essere molto ottimista il chirurgo (primario al S. Martino di Genova).
A preoccuparmi adesso è la perfetta inutilità degli esercizi fatti finora sulla caviglia. Lo stesso chirurgo, all'ultima visita di controllo, mi ha fatto un c... così perché praticamente non ho mobilità verso l'alto, e poca verso il basso.
Credo si tratti della "levigazione" delle creste di cartilagine, di cui chacha0178 (mi pare) ha parlato in un suo post. Io faccio i miei esercizi in acqua regolarmente, con una crudeltà autolesionista che viene solo dalla gran voglia di guarire. Eppure non faccio un passo avanti. Fa un male veramente bastardo, non si capisce se è dolore d'osso o di tendini e legamenti, e su tutto prevale la paura di spaccare qualcosa. Il dolore si concentra soprattutto a sinistra, dove c'è stata frattura e dove, quindi, le creste sono maggiori. Ma il blocco e veramente potente verso l'alto. La caviglia è ancora abbastanza gonfia, dovrei finire la calciparina a giorni e porto calza elastica.
Insomma questa rigidità di tutto l'ambaradàn mi spaventa (oltre all'incognita necrosi ovviamente). Qualcuno ha dei consigli? Che devo fare, prendere il coraggio e devastarmi di dolore nei miei esercizi? Attendere la fisioterapia (col rischio che le creste si induriscano e faccia ancora più male?)? Devo aspettare che si sgonfi la caviglia e passi l'edema per attendermi miglioramenti e meno dolore?
Insomma cosa sapete e qual è la vostra esperienza sulla mobilizzazione attiva?
Infine ho visto che qualcuno ha fatto spesso cenno all'alimentazione relativamente all'articolazione e alla circolazione, ma senza entrare nel merito. A parte il calcio, di cui non credo di aver bisogno visto come s'è saldato l'osso, cosa intendevate? Con cosa è meglio nutrirsi?
Scusate la lunghezza.
Un saluto fraterno a tutti.
Davide


La tua frattura non sembra grave, inoltre il recupero sembra stia avvenendo molto bene.
I consigli che ti posso dare sono i seguenti :
- Ascolta le indicazioni del tuo ortopedico, in particolare carica quando lui ti da l'autorizzazione
- Nel fare movimentazione dell'articolazione non esagerare, il dolore dovrebbe essere raggiunto solo lievemente, non è vero quello che dicono i fisioterapisti, ovvero, che bisogna forzare, sopportare il dolore, ecc.; il dolore è il segnale emesso dal cervello per comunicare uno stato non ottimale per il corpo, quindi, riassumendo, quando fai esercizi fermati alla soglia del dolore, non andare oltre, potresti danneggiare l'articolazione.
- Continua con la fisioterapia per parecchio tempo, a casa, in piscina, ed in ogni momento in cui ne hai la possibilità, anche quando sei seduto alla scrivania.
-Non ti preoccupare della riduzione della mobilità, verso l'alto e verso il basso, la riacquisterai, magari totalmente. Il motivo per il quale si è ridotta è dovuto all'accorciamento muscolare e tendineo (nota il polpaccio, è ridotto di volume). In seguito, quando avrai recuperato di più potrai fare esercizi di allungamento seri che ti faranno riacquistare l'escursione articolare.
- Alterna agli esercizi con il riposo, non esagerare, io per farlo mi son prcurato una bella tendinite che ha impiegato parecchio tempo per andare via.

Spero di esserti di aiuto, comunque non ti preoccupare troppo, vedrai che tornerai a fare gli sport che facevi prima, ci vuole solo impegno e pazienza.
Ciao
scafix
 
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Messaggioda davide74ge » lun lug 07, 2008 20:05 pm

scafix ha scritto:- Ascolta le indicazioni del tuo ortopedico
- Non ti preoccupare della riduzione della mobilità, verso l'alto e verso il basso, la riacquisterai, magari totalmente. Il motivo per il quale si è ridotta è dovuto all'accorciamento muscolare e tendineo (nota il polpaccio, è ridotto di volume). In seguito, quando avrai recuperato di più potrai fare esercizi di allungamento seri che ti faranno riacquistare l'escursione articolare.


Grazie della tua risposta Scafix.
A guardare le radiografie del Pronto Soccorso tutti i medici fanno una faccia che non promette niente di buono. Spero che il mio sia un caso non grave, lo spero davvero...
Quanto al resto, è proprio per seguire le indicazioni del mio ortopedico che mi sto massacrando di esercizi... Si è arrabbiato l'ultima volta perchè non piegavo, e mi ha detto che devo guadagnare 30 gradi. Il rischio, mi ha detto, è che la cartilagine non si "plasmi" e mi resti il "piede da ballerina". E' che dalle sensazioni non mi è chiaro se è una questione di cartilagine o di tendini...
Al momento, per quanto sforzi, mi pare impossibile comunque recuperare 30 gradi. Mi sono accorto del polpaccio più piccolo, il tendine dietro ha delle specie di "palline" per tutta la sua lunghezza (sono ematomi?), e dietro i malleoli sono ancora un po' gonfio. Credo quindi che seguirò il tuo consiglio, anche perché sono stufo di farmi male. Farò gli esercizi con la tavola propiocettiva stando al limite del dolore. Ho smesso ieri la seleparina, quindi gli ematomi dovrebbero riassorbirsi... Insomma, spero di non restare col "piede a ballerina" solo perché non mi sono devastato nella fase post-gesso.
Che frattura del cavolo!
Grazie ancora, ciao.
Davide
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Messaggioda maxkalzone » gio lug 10, 2008 11:39 am

fordmustang ha scritto:salve a tutti i fratturati astagalli....
purtroppo mi sono fratturato pure io questo osso maledetto,non ho subito interventi chirurgici......sono stato 2 mesi con stivale gessato,ora è circa un mese che sono senza gesso e sto' praticando la fisioterapia,il piede è ancora gonfio e dolorante, uso ancora le stampelle,carico circa 30kg con molta fatica,volevo chiedere a quelli che ora camminano senza stampelle......quanto tempo devo aspettare ancora per poter abbandonare le stamp??
questa frattura è tremenda.......quanta pazienza....


ciao!
Anch'io mi sono rotto l'astragalo il 27 dicembre 2007 e non ho subito alcun intervento chirurgico (troppo delicato intervenire dicevano causa frattura sia della testa che del collo dell'atragalo)

Mi hanno fatto un gesso enorme e ho stampellato senza caricare per 3 mesi.
Ho cominciato a caricare a fine marzo e nel giro di 2-3 settimane stavo in piedi come una persona normale.

A maggio ho ricominciato ad andare in montagna. (il 3 maggio ho fatto addirittura una salita su ghiaccio di 2000 metri di dislivello!)

Ogni mattina quando mi alzo sono dolori... ma poi quando il piede si scalda cammino normalmente!
Non è più la caviglia di prima, è ancora molto delicata,spero che col tempo si irrobustica meglio!
Comunque non mi lamento assolutamente, i dottori erano stati molto pessimisti, mi avevano detto che era gia bello se avrei ripreso a camminare senza zoppicare...
Un grande in bocca al lupo, sia a te che a Davide74ge :wink:
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Messaggioda davide74ge » gio lug 10, 2008 11:56 am

maxkalzone ha scritto:
ciao!
Anch'io mi sono rotto l'astragalo il 27 dicembre 2007 e non ho subito alcun intervento chirurgico (troppo delicato intervenire dicevano causa frattura sia della testa che del collo dell'atragalo)

Mi hanno fatto un gesso enorme e ho stampellato senza caricare per 3 mesi.
Ho cominciato a caricare a fine marzo e nel giro di 2-3 settimane stavo in piedi come una persona normale.

A maggio ho ricominciato ad andare in montagna. (il 3 maggio ho fatto addirittura una salita su ghiaccio di 2000 metri di dislivello!)

Ogni mattina quando mi alzo sono dolori... ma poi quando il piede si scalda cammino normalmente!
Non è più la caviglia di prima, è ancora molto delicata,spero che col tempo si irrobustica meglio!
Comunque non mi lamento assolutamente, i dottori erano stati molto pessimisti, mi avevano detto che era gia bello se avrei ripreso a camminare senza zoppicare...
Un grande in bocca al lupo, sia a te che a Davide74ge :wink:



E la vascolarizzazione? Tutto ok? Probabilmente non essendoti lussato non hai avuto problemi...

Per me domani giornata epica: prima RNM... Me sto a caga' sotto...

Grazie per gli auguri, sei un amico.

Ciao.

D.
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Messaggioda maxkalzone » gio lug 10, 2008 14:08 pm

davide74ge ha scritto:
maxkalzone ha scritto:
ciao!
Anch'io mi sono rotto l'astragalo il 27 dicembre 2007 e non ho subito alcun intervento chirurgico (troppo delicato intervenire dicevano causa frattura sia della testa che del collo dell'atragalo)

Mi hanno fatto un gesso enorme e ho stampellato senza caricare per 3 mesi.
Ho cominciato a caricare a fine marzo e nel giro di 2-3 settimane stavo in piedi come una persona normale.

A maggio ho ricominciato ad andare in montagna. (il 3 maggio ho fatto addirittura una salita su ghiaccio di 2000 metri di dislivello!)

Ogni mattina quando mi alzo sono dolori... ma poi quando il piede si scalda cammino normalmente!
Non è più la caviglia di prima, è ancora molto delicata,spero che col tempo si irrobustica meglio!
Comunque non mi lamento assolutamente, i dottori erano stati molto pessimisti, mi avevano detto che era gia bello se avrei ripreso a camminare senza zoppicare...
Un grande in bocca al lupo, sia a te che a Davide74ge :wink:



E la vascolarizzazione? Tutto ok? Probabilmente non essendoti lussato non hai avuto problemi...

Per me domani giornata epica: prima RNM... Me sto a caga' sotto...

Grazie per gli auguri, sei un amico.

Ciao.

D.


mi avevano detto che il mio astragalo rischiava seriamente la necrosi...
ma ormai credo che il pericolo sia scampato...

o almeno spero! :? :? :? :? :?

:wink:
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Messaggioda davide74ge » gio lug 10, 2008 17:17 pm

maxkalzone ha scritto:mi avevano detto che il mio astragalo rischiava seriamente la necrosi...
ma ormai credo che il pericolo sia scampato...

o almeno spero! :? :? :? :? :?

:wink:



Sono felicissimo per te.

Ed è un ottimo viatico per me... Speriamo bene davvero.

Ciao.

D.
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Messaggioda fordmustang » gio lug 10, 2008 23:53 pm

volevo chiedere a tutti quelli fratturati,nessuno di voi a sofferto di algodistrofia?????.......in quanto tempo siete guariti???.....io a distanza di 40 gg che ho tolto il gesso ho ancora il piede gonfio e non riesco a caricare piu di 40kg....chi mi sa dare una risposta???
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Messaggioda wainwright » dom lug 20, 2008 9:42 am

io prima di questa volta non mi ero mai rotto nulla, poi per una stupidissima caduta ho riguadagnato il tempo perduto :lol: . devo dire che il dolore non era fortissimo fino a qundo non ho provato a muovere il piede, poi ho capito che qualcosa non andava. in pronto soccorso poi mi hanno tagliato la scarpa e fatto le lastre: fratture tarsali multiple e mi hanno spiegato tutti i guai del maledetto astragalo, per fortuna la frattura era praticamente composta, hanno riallineato manualmente le frstture e mi hanno fatto un gesso enorme che ho cambiato 3 volte per un totale di 3 mesi e mezzo. tolto il gesso ho portato un bendaggio rigido per un pò ma il recupero è stato abbastanza buono. sinceramente io pensavo che la cosa peggiore fosse la frattura nel calcagno invece è guarita senza nessun problema.
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Messaggioda il mago di napoli » dom lug 20, 2008 10:04 am

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Messaggioda Cr@zyHorse » dom lug 20, 2008 23:51 pm

dopo quasi 10 mesi dalla mia frattura sono quasi normale nel senso che se si tratta di camminare normalmente tutto ok non si nota nulla ma per le attivita sportive ho ancora problemi e molto dolore dopo averlo affaticato...
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Messaggioda davide74ge » lun lug 21, 2008 23:39 pm

A due mesi esatti dall'operazione la prima risonanza ha reso molto ottimista il chirurgo. Nell'edema generale l'osso risuona in modo uniforme, quindi sembra ben vascolarizzato. Questo ben sapendo che la prima RNM non fa tantissimo testo...
Tengo la calza anti-trombo, faccio mobilizzazione attiva, ossia lo muovo e faccio esercizi con una pedana propiocettiva in una conca di acqua calda e a secco con vari marchingegni infernali che mi sono inventato... Al momento l'escursione c'è ma è limitata. Il medico ha detto che ho fatto da solo un buon lavoro e mi ha dato il permesso di caricare la metà del mio peso (40/45 Kg). Seguirà una radiografia ai primi di agosto poi si vede.

Quello che mi lascia perplesso è che è poco propenso a farmi fare fisioterapia. Dice che gli esercizi che faccio da solo vanno benissimo e che caricando e camminandoci faccio fisioterapia da solo. Però l'escursione resta limitata... Aspetto ancora un po' poi ci vado per i fatti miei, mi sa. Vorrei recuperare il pieno movimento, sperando che l'astragalo resista dal punto di vista della vascolarizzazione...
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Messaggioda Cr@zyHorse » mer lug 23, 2008 18:08 pm

si anche perche la fisioterapia fatta bene prevede un certo impegno dunque sforzi ecc prenditela con calma tanto non si puo fare diversamente ci vuole tempo tempo tempo
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Messaggioda checco 1987 » dom ago 31, 2008 18:10 pm

3 luglio : rotto anche io l'astragalo ( e 2 legamenti della caviglia) causa schianto in falesia. non mi hannom operato.

tutto luglio col gesso,
agosto-settembre e metà ottobre col tutore tipo air-cast
poi spero mi diano il via per iniziare a camminare senza stampelle

inizialmente la caviglia era super bloccata, ora invece ha ripreso la totale mobilità in estensione verso il basso, mentre verso l'alto (= verso lo stinco) è sugli 85 gradi, ma pian piano sta migliorando..

per curiosità ho provato a premere col piede sulla bilancia e riesco a scaricare 40 kg senza sentire dolore...


sperèm

(certo che con tutto quello che ho letto è proprio un osso di merda eh) :?



cmq se può tirarvi su il morale anche Brenna si era rotto l'astragalo e mi pare ne sia uscito bene :!: :wink:
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