steazzali ha scritto:il mondo dell'arrampicata è ancora molto piccolo. questo ci salva ancora per un po' .
ma arriverà il momento in cui verranno imposte regole un po' più restrittive . non è una cosa che mi auguro, è quello che percepisco, senza alcuna pretesa di avere la verità in tasca.
seguendo il tuo ragionamento non andrebbe multato nessuno se non mette il caso in moto. a chi fai male?
la sega delle spese mediche che gravano sulla collettività arriverà presto.
già oggi è parere diffuso che se scali con ragionevole frequenza e non hai un'assicurazione sei uno sprovveduto.
ci sono molti esempi di arrampicatori famosi che si sono fatti molto male per aver dimenticato un nodo, ho visto personalmente ad un tecnico del soccorso alpino e fortissimo arrampicatore sfilare una doppia e fiondarsi al suolo.
non so, ragiono ad alta voce dando una sbirciata a quello che potrebbe essere fra 10 anni il mondo verticale.
per esempio per me fra 5 anni scalare in falesia senza un casco sarà visto come oggi andare senza cinture in auto.
Ok, non avevo capito che parlassi di una proiezione, pensavo parlassi dello stato attuale.
Probabilmente , purtroppo, si andrà in quella direzione. Ma badate bene, anche alla luce degli esempi di Kinobi, si parla di 1 Falesia "normata" 2 di falesia (suppongo) finanziata dal comune … altrimenti non si capisce come avrebbero potuto tirare in ballo il comune, 3 un parco avventura.
Nessuno di questi esempi è una normale falesia che è stata chiodata da "ignoti" per scopi "ignoti" in cui nessuno ti ha detto di andarci e garantire che è tutto a posto.
Come dicevo, il giorno in cui incolperanno un chiodatore , che ha chiodato senza nessun finanziamento e norma, del fatto che un qualunque personaggio si è fatto male sulla sua via, vedremo righe di chiodatori che dagli anni 70 ad adesso hanno chiodato, passare a fil di flessibile , tutte le protezioni messe.
Perché nessuno può garantire , e quindi assumersi la responsabilità, di un lavoro anche fatto a opera d'arte, ma che rimane in balia della natura.