Arrampicata in solitaria assicurata Lo stato dell'arte.

Consigli, tecniche, materiali e varie utilità.

Messaggioda BAT » sab nov 06, 2004 13:46 pm

Il nodo otto virtuale l'ho inventato io anche in relazione al mio sistema di autoassicurazione in solitaria in cui si sale e basta e non si percorre 3 volte ciascun tiro...
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Messaggioda gug » sab nov 06, 2004 23:39 pm

bepositive ha scritto:
mi pare quantomeno da irresponsabili parificare il portachiavi fatto con il cordino a una doppia su un gancio di ferro.




8O 8O 8O 8O
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Messaggioda gug » mer nov 10, 2004 15:08 pm

bepositive ha scritto:per quel che riguarda la doppia su skyhook, non ho capito se le faccine di gug sono verso la mia contestazione o alla pagina del sito di bat dove si descrivono insieme i 4000 delle alpi, il nodo x i portachiavi, come fare una doppia su cliff, la lista dei rifugi, le vie nuove, come costruire un ordigno nucleare....ah, no...questo no... :wink:


...le faccine erano per esprimere il mio stupore per una doppia su cliff.
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Messaggioda gug » mer nov 10, 2004 15:11 pm

Enzolino ha scritto:
gug ha scritto:
gug ha scritto:Ma nell'applicazione per solitarie il reverso funziona anche se si rinvia dopo la sosta? Se no, perchè?


...riporto questa domanda perchè mi interessa particolarmente
Ciao, scusa il ritardo nella risposta. Non mi connettevo da un po'.

La risposta e' si.
Il reverso si puo' usare con un principio analogo al grigri. La corda scorre in un senso e si blocca nell'altro. Il vantaggio del reverso e' che puoi usare corde sottili (ma allo stesso tempo meno robuste) che in caso di volo si strozzerebbero nell'attrezzo. Ma le corde grosse fanno un attrito bestiale.
Io ho usato il reverso come bloccante ventrale allorche' la corda si e' incastrata e son dovuto risalire con reverso, appunto, e prusik.

Ho provato il reverso con una corda da 8.5 mm in falesia e non son volato ma ho visto che, in caso di volo, verrei bloccato.

In aggiunta il reverso ha il vantaggio di poter mettere due corde per cui, in teoria, su un tiro relativamente facile, ci si potrebbe assicurare solo sulla sosta (potenziale volo con fattore di caduta 2), raggiungere la sosta successiva e recuperare la corda come se fosse una doppia.

In conclusione consiglierei il reverso solo per solitarie in cui ci si lega per pochi tiri e si vuole andare leggeri, oppure come attrezzo versatile da autosoccorso in caso di emergenza.

Per solitarie serie non c'e' dubbio che il soloist (io ce l'ho!
:D :wink: ) e il grigri modificato sono molto meglio.
Per il grigri uso corde da 10 mm ed in generale e' meglio del soloist perche':
- puo' essere usato anche come discensore e semplifica le operazioni di calata;
- e' piu' dinamico del soloist.

Tuttavia per corde da 8.5-9 mm il soloist e' molto meglio e lo preferisco quando vado su vie spittate.

Poi, spit o non spit una solitaria e' sempre una solitaria ... :wink:

Spero di essere stato chiaro

Ciao

Lorenzo


Ho comprato il reverso ed ho visto sulle istruzioni l'utilizzo come bloccante ventrale, l'utilizzo come autosicura da primo non c'è, ma immagino che sia la stessa modalità. Mi sembra però che in tutti e due i casi la corda non scorra da sola (come col croll e col gri gri modificato), ma bisogna ogni volta tirarla. E' così o mi sbaglio?
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Messaggioda Enzolino » mer nov 17, 2004 13:22 pm

gug ha scritto: Ho comprato il reverso ed ho visto sulle istruzioni l'utilizzo come bloccante ventrale, l'utilizzo come autosicura da primo non c'è, ma immagino che sia la stessa modalità. Mi sembra però che in tutti e due i casi la corda non scorra da sola (come col croll e col gri gri modificato), ma bisogna ogni volta tirarla. E' così o mi sbaglio?
Ho visto il sito della Petzl. Non sapevo che nelle istruzioni per l'uso avessero anche considerato il reverso come bloccante ventrale.
Reverso vs bloccante ventrale.
La differenza tra il metodo Petzl e quello da me inventato* e' che uso il pettorale e questo rende la salita ed il recupero della corda piu' facile. Comunque la corda bisogna recuperarla anche in funzione del peso della stessa sul bloccante un po' come accade col croll. Ovviamente come funzionalita' non sostituisce il croll o dressler su corde singole se non in casi di emergenza, ma e' utilissimo conoscerne l'uso nel caso, ad esempio, di salite in corda doppia per cui croll o dressler non funzionerebbero.

Reverso vs soloist.
A. Mettere moschettone con ghiera attaccato all'imbrago;
B. Far passare la corda nel reverso in modo che la parte proveniente dalla sosta in basso sia nel lato in cui si vede il climber disegnato nel reverso;
C. Mettere un moschettone con ghiera nel pettorale;
D. Far passare la corda nel moschettone attaccato nel pettorale.

L'unico attrito durante la salita e' dato dallo scorrimento della corda nel moschettone attaccato al pettorale. L'attrito e' quindi insignificante. In caso di volo il proprio peso dovrebbe scaricarsi sul moschettone attaccato all'imbrago e la corda si dovrebbe strozzare nel reverso.

Son stato chiaro?

BAT, condivido i punti di B+, ma perche' non rispondi?

Ciao

Lorenzo

PS. Ma perche' la Petzl non si decide di brevettare un soloist decente? Mah ... :? :roll:

*Vedere nel mio sito web col libro delle mie invenzioni a sole 5 euro ... :wink:
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Messaggioda gug » mer nov 17, 2004 18:46 pm

Enzolino ha scritto:
gug ha scritto: Ho comprato il reverso ed ho visto sulle istruzioni l'utilizzo come bloccante ventrale, l'utilizzo come autosicura da primo non c'è, ma immagino che sia la stessa modalità. Mi sembra però che in tutti e due i casi la corda non scorra da sola (come col croll e col gri gri modificato), ma bisogna ogni volta tirarla. E' così o mi sbaglio?
Ho visto il sito della Petzl. Non sapevo che nelle istruzioni per l'uso avessero anche considerato il reverso come bloccante ventrale.
Reverso vs bloccante ventrale.
La differenza tra il metodo Petzl e quello da me inventato* e' che uso il pettorale e questo rende la salita ed il recupero della corda piu' facile. Comunque la corda bisogna recuperarla anche in funzione del peso della stessa sul bloccante un po' come accade col croll. Ovviamente come funzionalita' non sostituisce il croll o dressler su corde singole se non in casi di emergenza, ma e' utilissimo conoscerne l'uso nel caso, ad esempio, di salite in corda doppia per cui croll o dressler non funzionerebbero.

Reverso vs soloist.
A. Mettere moschettone con ghiera attaccato all'imbrago;
B. Far passare la corda nel reverso in modo che la parte proveniente dalla sosta in basso sia nel lato in cui si vede il climber disegnato nel reverso;
C. Mettere un moschettone con ghiera nel pettorale;
D. Far passare la corda nel moschettone attaccato nel pettorale.

L'unico attrito durante la salita e' dato dallo scorrimento della corda nel moschettone attaccato al pettorale. L'attrito e' quindi insignificante. In caso di volo il proprio peso dovrebbe scaricarsi sul moschettone attaccato all'imbrago e la corda si dovrebbe strozzare nel reverso.

Son stato chiaro?

BAT, condivido i punti di B+, ma perche' non rispondi?

Ciao

Lorenzo

PS. Ma perche' la Petzl non si decide di brevettare un soloist decente? Mah ... :? :roll:

*Vedere nel mio sito web col libro delle mie invenzioni a sole 5 euro ... :wink:


Grazie enzolino per le tue spiegazioni: proverò a vedere se ho capito.

Se al posto del pettorale utilizzo la bretella che uso per il croll va bene lo stesso? (immagino di sì).

Sul fatto della mancanza di un attrezzo petzl o comunque europeo per l'autosicura da primo me lo sono chiesto spesso anch'io.
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Messaggioda gug » mer nov 17, 2004 18:48 pm

Enzolino ha scritto:
La differenza tra il metodo Petzl e quello da me inventato* e' che uso il pettorale e questo rende la salita ed il recupero della corda piu' facile.
......

*Vedere nel mio sito web col libro delle mie invenzioni a sole 5 euro ... :wink:


e dove lo trovo questo sito web?
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Messaggioda Enzolino » gio nov 18, 2004 9:47 am

Gug! Sul libro a 5 euro ed il mio sito web scherzavo! :evil: :wink: :lol:

gug ha scritto: Grazie enzolino per le tue spiegazioni: proverò a vedere se ho capito.

Se al posto del pettorale utilizzo la bretella che uso per il croll va bene lo stesso? (immagino di sì).

Sul fatto della mancanza di un attrezzo petzl o comunque europeo per l'autosicura da primo me lo sono chiesto spesso anch'io.
ieri ho provato in palestra ... sotto gli occhi perplessi del gestore, non solo la corda scorre bene (9 mm) ma blocca pure! Quello che non mi piace e' che il bloccaggio della corda e' alquanto statico.

Ciao

Lorenzo
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Messaggioda gug » gio nov 18, 2004 15:09 pm

....per quello che voglio usarlo io (senza rischi di voli estremi) preferisco che blocchi molto piuttosto che scorra, come il machard o il prusik, di cui non sono mai riuscito a fidarmi.
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Messaggioda gug » gio nov 18, 2004 15:09 pm

Enzolino ha scritto:Gug! Sul libro a 5 euro ed il mio sito web scherzavo! :evil: :wink: :lol:




:oops: :oops: :oops:
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Messaggioda BAT » mer nov 24, 2004 18:18 pm

Ohhh my God!!!!
Sono stato via per una settimana, dal 15 al 23 ed ero senza Internet (un po' di purificazione ogni tanto ci vuole!) e quindi non ho visto i vari messaggi...
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Messaggioda BAT » mer nov 24, 2004 18:24 pm

bepositive ha scritto:
BAT ha scritto:Il nodo otto virtuale l'ho inventato io anche in relazione al mio sistema di autoassicurazione in solitaria in cui si sale e basta e non si percorre 3 volte ciascun tiro...


Vabbè :? :? il solito guastafeste lo faccio io....

1- (come detto da Roberto) il metodo è (abbastanza) valido sulle vie spittate.

2- tenendo presente che anche su queste, per recuperare tutto il materiale, dovresti passare direttamente elementi in cordino direttamente negli spit, la catena della sicurezza non è quella ideale (senza nemmeno andare ad essere capziosi)

3- se l'itinerario compie grosse deviazioni, o la corda sfrega su spuntoni, oppure si è rimasti appesi in alcuni punti di protezione il recupero del cordino è quantomeno problematico.

4- Se arrampicando la corda di recupero si impiglia o per qualche motivo va in tensione prima di quella di sicurezza.... lascio a te le conseguenze.

5- in definitiva lo ritengo un discreto metodo di assicurazione (piuttosto psicologico) in terreni o itinerari attrezzati o dove si ha ampiamente la padronanza del grado, non si vola, si prosegue in maniera pressochè rettilinea.


best regards (ma gnanca tanti :evil: )...



2- Sono d'accordo. Usando il Kevlar si rimedia un po'.

3- Per grosse deviazioni, dipende dalla corformazione della roccia. Poi, come ho già detto, su una via, non è che bisogna per forza percorrere tutti i tiri con il mio sistema: si può fare un misto. Usare il sistema classico, per esempio su tratti in strapiombo e sui traversi...

3bis- Per il resting, basta usare un rinvio direttamente all'ancoraggio e non caricare il nodo.

4- Non vi è alcuno scorrimento significativo, inquanto le corde vengono ancorate alla sosta da cui si è partiti...

5- Dipende molto dalla morfologia del terreno. Anche nei traversi è possibile usare il mio sistema.
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Messaggioda BAT » mer nov 24, 2004 18:26 pm

bepositive ha scritto:
BAT ha scritto:Ohhh my God!!!!
Sono stato via per una settimana, dal 15 al 23 ed ero senza Internet (un po' di purificazione ogni tanto ci vuole!) e quindi non ho visto i vari messaggi...


...peccato ti avessi interpellato il 30 gennaio (e quello lasciamo perdere...) il 6 novembre.... il 10 novembre.... :? :? comunque adesso hai tutto il tempo per rispondere 8) 8)


Ok, ma è che non guardo tutti i topic del forum, altrimenti passerei le ore al PC...

Insomma, mi si può anche richiamare mediante un messaggio privato o un'e-mail...
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Messaggioda BAT » mer nov 24, 2004 18:31 pm

bepositive ha scritto:
BAT ha scritto:Il nodo otto virtuale l'ho inventato io anche in relazione al mio sistema di autoassicurazione in solitaria in cui si sale e basta e non si percorre 3 volte ciascun tiro...


Vabbè :? :? il solito guastafeste lo faccio io....


in pratica quanto da te proposto va bene in una solitaria ideale => stato dell'arte => percorribile anche in free-solo. hai mai provato a volarci sopra? Non per fare polemica, ma questo continuo battage pubblicitario sul tuo sistema mi pare quantomeno da prendere con le pinze. io sostengo il sistema grigrimodificato/dissipatore. per esperienza e per esserci volato (ammetto, solo in falesia. in ambiente metterei un dissipatore anche su ogni protezione, ma come si vede dall'avatar, sono un topo)

best regards (ma gnanca tanti :evil: )...


Personalmente cerco di non volare mai, nemmeno in falesia (che frequento poco ed è per questo che sono scarso!!!), quindi non ho provato a volare.
Ma sul tal nodo (come tutti gli altri) mi ci sono attaccato per fare doppie oppure scendere con il discensore speleo.
In ogni caso, come riportato sul libro e sul cd, tutti i nodi sono stati testati presso il laboratorio di Scienza e Tecnica delle Costruzioni dell'Università di Padova.
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Messaggioda BAT » mer nov 24, 2004 18:44 pm

bepositive ha scritto:
BAT ha scritto:Il nodo otto virtuale l'ho inventato io anche in relazione al mio sistema di autoassicurazione in solitaria in cui si sale e basta e non si percorre 3 volte ciascun tiro...


Vabbè :? :? il solito guastafeste lo faccio io....

Un consiglio personale: dal tuo sito almeno togli le indicazioni su come fare una doppia su cliff. io che non capisco niente di elettronica non mi metterei mai a fare il 99% di cose che proponi nell'apposita sezione... non vorrei mai però che qualche navigatore sprovveduto si mettesse a girare per le montagne con uno skyhook e due sassi per scendere i coni di neve pensando di avere in mano il segreto per andare ovunque.

best regards (ma gnanca tanti :evil: )...



Premetto dicendo che il soloist qualche decennio fa veniva usato (soprattutto dai francesi) in grotta per fare le solitarie, ma era una tecnica da suicidio, sempre secondo quanto mi hano detto gente col pelo sullo stomaco... eppure la tecnica girava, senza che nessuno la demonizzasse.
Così c'è gente che scende in grotta anche con corde da 8mm di diametro: un grosso rischio! Eppure si sa che si può fare e sta nella testa di ciascuno se correre simili rischi oppure no.
Nel mondo speleo, c'è più apertura a nuove tecniche (e di fatti è da lì che ho iniziato sfornare no) rispetto al mondo dell'alpinismo (tempo fa, un istruttore di alpinismo che teneva una libreria, quanto ho proprosto di mettere in vendita il mio solito libretto, mi dice: "ma c'è ancora qualcosa da inventare?"... Non ho avuto parole (come ora, poi!)

Comunque, una breve doppia (assicurata) su cliff l'ho fatta in montagna su una via nuova. Tutto stà nel saper usare la testa nell'adoperare i cliff.

Il discorso della tecnica dei due sassi non è da usare sempre, ma solo in quelle situazioni in cui non si è attrezzati adeguatamente per superare qualche breve tratto di neve dura. ma mi sembra chiaro il discorso...
Quando mi capita adopero questo sistema senza alcun problema.

Concludo dicendo che anche la tecnica da artif new age può diventare un bel sistema per suicidarsi, gli attrezzi ci sono, basta comprarli e incasinarsi su qualche via... eppure nessuno demonizza l'uso di tali attrezzi. E' la testa di ciascuno che deve essere in grado di decidere. Se la testa non c'è... beh... allora non per questo devo sentirmi obbligato ad auto-censurarmi!!!
Ognuno è libero di scegliere...
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Messaggioda nazareno » gio nov 25, 2004 17:42 pm

Ieri ho provato la mia prima solitaria in falesia su di un tiro di 5b (...si sono super scarsissimo :cry: :cry: ) e devo dire che non mi sono trovato affatto male con la tecnica del grigri modificato. Ho fatto uso di un rinvio con due moschettoni a ghiera collegati con dissipatore sul primo fix usato come punto di sosta e al quale ho legato la mia Beal 10.5 con nodo delle guide. Così sono salito "tranquillamente" sulla seconda protezione rinviando la corda, sulla terza, quarta e così via fino alla catena.
E' qui che ho avuto un dubbio amletico: la corda è collegata all'imbrago attraverso il grigri attaccato, a sua volta, con moschettone a ghiera al solo anello di servizio :!:
...scusate la paranoia, ma mi sono chiesto: "in caso di volo, l'anello di servizio regge tranquillamente???" (il dubbio mi è venuto anche perchè ho sempre sentito che da primi, non bisogna mai legarsi alla corda sull'anello di servizio ma sempre sui "due ponti" cintura - cosciali.
Vorrei sapere il vostro parere in merito.
Grazie mille, ciao ciao :D
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Messaggioda Roberto » gio nov 25, 2004 18:46 pm

nazareno ha scritto:Ieri ho provato la mia prima solitaria in falesia su di un tiro di 5b (...si sono super scarsissimo :cry: :cry: ) e devo dire che non mi sono trovato affatto male con la tecnica del grigri modificato. Ho fatto uso di un rinvio con due moschettoni a ghiera collegati con dissipatore sul primo fix usato come punto di sosta e al quale ho legato la mia Beal 10.5 con nodo delle guide. Così sono salito "tranquillamente" sulla seconda protezione rinviando la corda, sulla terza, quarta e così via fino alla catena.
E' qui che ho avuto un dubbio amletico: la corda è collegata all'imbrago attraverso il grigri attaccato, a sua volta, con moschettone a ghiera al solo anello di servizio :!:
...scusate la paranoia, ma mi sono chiesto: "in caso di volo, l'anello di servizio regge tranquillamente???" (il dubbio mi è venuto anche perchè ho sempre sentito che da primi, non bisogna mai legarsi alla corda sull'anello di servizio ma sempre sui "due ponti" cintura - cosciali.
Vorrei sapere il vostro parere in merito.
Grazie mille, ciao ciao :D
L'anello di servizio ha una tenuta superiore a quella delle fettucce dei rinvii, se ti fidi del rinvio non vedo perché non ti devi fidare dell'anello di servizio.
A parte questo, è meglio mettere il moschettone in modo da passare dove passa l'anello (mi capisci vero?), non per motivi di sicurezza, ma perché il grigri è più "tirato" e sta meglio in posizione.
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Messaggioda nazareno » gio nov 25, 2004 19:10 pm

Roberto ha scritto:
nazareno ha scritto:Ieri ho provato la mia prima solitaria in falesia su di un tiro di 5b (...si sono super scarsissimo :cry: :cry: ) e devo dire che non mi sono trovato affatto male con la tecnica del grigri modificato. Ho fatto uso di un rinvio con due moschettoni a ghiera collegati con dissipatore sul primo fix usato come punto di sosta e al quale ho legato la mia Beal 10.5 con nodo delle guide. Così sono salito "tranquillamente" sulla seconda protezione rinviando la corda, sulla terza, quarta e così via fino alla catena.
E' qui che ho avuto un dubbio amletico: la corda è collegata all'imbrago attraverso il grigri attaccato, a sua volta, con moschettone a ghiera al solo anello di servizio :!:
...scusate la paranoia, ma mi sono chiesto: "in caso di volo, l'anello di servizio regge tranquillamente???" (il dubbio mi è venuto anche perchè ho sempre sentito che da primi, non bisogna mai legarsi alla corda sull'anello di servizio ma sempre sui "due ponti" cintura - cosciali.
Vorrei sapere il vostro parere in merito.
Grazie mille, ciao ciao :D
L'anello di servizio ha una tenuta superiore a quella delle fettucce dei rinvii, se ti fidi del rinvio non vedo perché non ti devi fidare dell'anello di servizio.
A parte questo, è meglio mettere il moschettone in modo da passare dove passa l'anello (mi capisci vero?), non per motivi di sicurezza, ma perché il grigri è più "tirato" e sta meglio in posizione.



..non mi sembra che sia meglio posizionato... provo a spiegarmi: se il moschettone lo faccio passare sui due ponti si posiziona perpendicolare al mio corpo e il grigri ad esso collegato farebbe uscire la corda lateralmente. Se invece collego il moschettone all'anello di servizio esso si posiziona parallelamente al mio corpo e il grigri perpendicolarmente facendo uscire in questo modo la corda davanti. Correggimi se sbaglio non so se sono riuscito a spiegarmi..

p.s.: premesso che ho forato il grigri intaccando solo la parte in plastica (vedi linea rossa)

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Messaggioda Roberto » gio nov 25, 2004 19:34 pm

Il grigri, messo su i "due ponti" dell'imbrago, resta laterale al corpo dello scalatore, con l'aletta per allentare la corda all'inteno, verso il corpo, io l'ho sempre usato così, non ho avuto mai problemi particolari.
Il mio grigri, ha il buco dove passa il cordino che lo tiene fermo all'imbrago leggero alto, sul risvolto in metallo, dove esce la corda, senza bucare dalla parte dove c'è la cerniera. E' un modo alternativo, fiìunziona lo stesso, ma eviti di bucare vicino ad una zona vitale.
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tempi a tiro

Messaggioda Barolo » gio ago 11, 2005 11:04 am

Avevo paura ad aprire un nuovo topic su autoassicurazione e solitarie quindi approfitto di questo:
non sono certo uno che va in montagna con il cronometro ma facendo alcune prove per progettini futuri ho visto che viaggio alla media di mezz'oretta a tiro,(25/30 metri, max 6a, spit e catene), e voi? così giusto per sapere..... :lol: :lol:
'Arvezze!!
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