Da circa un mese sto usando un prodotto della concorrenza che mi dicono piaccia alla gente. Regolarmente compro prodotti della concorrenza, siamo a circa 28 paia storicamente. Con questa scarpa, madre de dios, proprio non mi trovo. Ha raggiunto lo storico di un precedente prodotto! Eppur insisto, e dopo un 6/7 anni, i talloni sono diventati bianchi e serve un sacchetto per entrare, e si è rotta sul tirante. 3 numeri in meno.
Raccolgo i feedback della gente in falesia. Come credo facciano le altre ditte.
Quando mi parlano di un buon tallone, ci faccio caso se qualcuno le usa, come è ridotto il suo tendine d'Achille quando si toglie le scarpe. Se vedo che se le toglie già durante la calata dal tiro (lo vedo di frequente anche in indoor quando hanno ballerine o Velcro), guardo con enorme sospetto la calzatura.
Chiunque disegna scarpe da scalata dovrebbe fare un compromesso, tra il suo gusto personale ed il piede suo e del cliente che poi le compra.
Se i tuoi talloni sono bianchi da calli e duroni, o le devi calzare con il sacchetto di nylon, per me esageri. Non so nemmeno se sta cosa faccia bene.
"Costringere troppo" il piede, te lo ingessa, te lo blocca togliendo sensibilità. Le "puntine" dove carichi tutto il peso, sono rare. PS (ho degli 8b di placca)
Se non scali su placche sguainate su appoggi molto piccoli, una scarpa troppo piccola, è spesso uno svantaggio. Se lai la scarpa "impaccata" la prima volta che hai una puntina da caricare alta, e girarci il piede sopra (parecchie le trovi in Totoga), l'arto è così impaccato che non ci riesci e cadi.

Per cui... come produttori di scarpette (parlo al plurale) spesso ci richiedono prodotti iper-performanti. Io ho 47, ma sono ancora sulla parte bassa dell'onda, il che non dovrebbe essere alla mia età e con la mia carcassa. Il che significa che il grosso dell'acqua, è sotto. Per cui, non mi piacerebbe disegnare talloni che ti riducono il piede come la foto, che se vuoi, ti posto Domenica quando vado a scalare. Penso siano un danno per chi scala certi spettacoli crudi. Qualcuno lo fa, cappello. Vedo più gente con scarpe almeno una misura più grande del dovuto per scappare dal dolore, che gente con scarpe perfettamente aderenti.
Il tallone è una carcassa rigida sostanzialmente incomprimibile. Toccalo.
Per farlo performare, devi farlo stretto, e/o mettere una mostruosa pressione dove è comprimibile = tendine d'Achille. Significa male.
Ci sono molti sistemi per farlo che tiri molto, di norma il più diffuso è allungando il tirante. Infatti le scarpe che nomini te, hanno tiranti molto lunghi.
Il tallone performante inoltre migliora la precisione in punta. Ovvio, spingi il piede avanti, fai andare le dita a martello, e per cui stai più avanti.
Peccato che spesso per dei motivi mai risolti dal produttore più famoso italiano di gomma, la gomma abbia una migrazione sulla scarpa che fa si che si gira verso avanti. La suola intendo. Di questa cosa ne parlavamo a Finale con Gerry lunedì questo, mitico risuolatole di Lecco, dove tutti e due asserivamo che non capiamo come certa gente possa scalare con scarpe con la suola che scorda di 5 mm. Lo puoi vedere anche te: se vai a Finale in una vetrina di un noto negozio ci sono delle scarpe colorate. Guardando le prime due da destra sono fuori di 4/5 millimetri dal giro piedi. Vedo pochi con taglierino e carta vetrata rifinirsi le scarpe... = non credo usino le scarpe in maniera molto precisa oppure per citare il detto di un mito vostro del finalese (gelateria a Pietra Ligure): "La parte più importante delle scarpe, è sulle dita. Della mano!"
Per cui...
Non credo come Wild Climb mai faremo talloni che spingono così forte tanto renderti il tallone bianco. Ce ne faremo un ragione se chi ha bisogno di quel prodotto, non compra le nostre scarpe. Faremo talloni con tiranti più lunghi, ma mai da arrivare a quello che vedo in giro.
Ciao,
E[/quote
grazie della spiegazione



