L'estetica di un tiro

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

L'estetica di un tiro

Messaggioda wolf jak » mar mar 06, 2018 18:15 pm

Il tema ciclicamente si ripropone: l'ultima occasione è stata la proiezione del film "Silence", primo 9c al mondo :!:

La domanda è chiara e confusa al tempo stesso: cosa rende bello un tiro in falesia :?: :D

Forza forumisti, fate sentire la vostra voce :wink:
Se poi avrete voglia anche di citare dei tiri che per voi racchiudono ed esprimono il vostro ideale di bellezza, avrei piacere di aggiornare questo primo messaggio, così da avere una lista dei tiri più belli del forum :mrgreen:




ITALIA

Liguria

- Alba di Giada Rocca (7a) di Perti
- Rombo di Vento (6c) Rocca di Corno

Molise

- Queimada (7b) Frosolone: sequenza disegnata tra buconi e calcare ultracompatto

Sardegna

- Ha da venì baffone (7a) Jerzu, Palazzo d'Inverno
- Il gatto con gli stivali (7b+) Codula Fuili

Toscana

- Canna Tonante (7b+) Isola di Greppolungo
- Megera (7b+) Saratoga

Veneto

- Ombre lunghe (7a) Sipario delle Ombre: panorama da urlo
- Margherita (7a) Lumignano: storia
- gli antenati (?) al sas 'Cros de Not' ai Mesaroz di Bogo/Martin, sopra Cencenighe

FRANCIA

Céüse

- San Jhon's pecos (7b+): la colorazione è una cosa unica.. una striatura che tende al blu, la chiamano "la piccola Biographie"
- Cent Patates (7b+) sempre a Ceuse idem con linea su roccia fotonica
- Blocage Violent (7b+) idem, un sogno


Seynes

- Dinosaure (8a+): sembra la cresta di uno stegosauro


GRECIA

- DNA (7a) Kalymnos


SPAGNA

Siurana

- Migranya profunda (8b+)
- Mandragora (7b+): muro rosso/arancio da manuale :mrgreen:
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Re: L'estetica di un tiro

Messaggioda wolf jak » mar mar 06, 2018 18:20 pm

Ai miei occhi, ha un grande valore estetico quel tiro che intuisci già solo guardando la parete, ancor prima di aprire la guida, e non per il numero di smagnesate!

Chiamatela come vi pare (logica della parete, via ideale, salita naturale...), ma è un elemento secondo me importante, se non sostanziale, per decretare bello un tiro in falesia.

Da questo punto di vista, trovo che i tiri che seguono una fessura netta siano particolarmente estetici, e così i diedri.


Trovo poi altrettanto belli quei tiri su placche povere di appigli, che costringono a movimenti fantasiosi per utilizzare quel poco che la roccia offre al rocciatore :smt007


E quindi, per me:
-bellezza e naturalezza della linea
-fantasia richiesta per superare i passaggi dove l'occhio non intuisce la soluzione
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Re: L'estetica di un tiro

Messaggioda aculnaig » mar mar 06, 2018 18:25 pm

secondo me i movimenti e delle volte la lunghezza della via sono i parametri per farmi piacere una via.
se faccio dei movimenti semplici per quanto duri non mi diverto
a volte capita una via con dei bei movimenti ma troppo corta
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Re: L'estetica di un tiro

Messaggioda funkazzista » mar mar 06, 2018 18:27 pm

Non mi riesce = orrendo
Mi riesce = bello
Riesce a me e non al/alla/ai socio/socia/soci = bellissimo
:mrgreen:
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Re: L'estetica di un tiro

Messaggioda Achille_piè_veloce » mar mar 06, 2018 18:29 pm

Di recente ho letto qualcosa sul tema, ma non ricordo chi. Adesso cerco e riporto. Forse era Paleari.

Edit: Eccolo. Condivido. [La poesia citata è questa].

Ma poi gli chiederei: cos'è che fa bella una via di arrampicata; la roccia perfetta? La varietà dei passaggi? La logicità della linea?
L'ambiente? Sì, certamente, tutto ciò fa sì che una via sia bella, ma ci sono vie di roccia brutta che sono sicuramente belle (il Cervino per esempio, della sua roccia tutto si può dire ma non che sia bella, eppure!) e ci sono vie in ambiente brutto che sono sicuramente belle, penso a certe vie moderne su roccia perfetta che non portano in cima a nessuna montagna ma che arrivano su spalle rocciose o terrazze insignificanti, eppure!
E allora, quando una via di roccia è bella?
Per me una via è bella quando ti dà un'emozione. Sognarla a lungo, conoscerne la storia, aspettare che sia in condizioni, allenarsi, desiderare, finalmente partire. L'avvicinamento, trovare la strada, oppure perdersi e tornare scornati, sono belle anche le sconfitte. La scoperta, la sorpresa improvvisa di un panorama oltre un colle, la scoperta di un appiglio nascosto, di un modo di fare un passaggio. L'esperienza: una via bella ci insegna sempre qualcosa di nuovo, imparare, migliorare. La fatica: una via è bella quando richiede fatica, quando non si concede facilmente. La difficoltà, la lunghezza, l'incertezza (se per ltaca volgi il tuo viaggio fa voti che ti sia lunga la via e colma di vicende e conoscenze...) l'esposizione, la paura, vincere la paura (non temere i Lestrigoni e i Ciclopi o Posidone incollerito: mai troverai tali mostri sulla via, se resta il tuo pensiero alto...) I'audacia e la tranquillità, la calma consapevolezza delle proprie forze (né Lestrìgoni né Ciclopi né Posicione asprigno incontrerai, se non li rechi dentro, nel tuo cuore, se non li drizza il cuore Innanzi a te..) I'astuzia del percorso, trovare il facile nel difficile, una via bella è un'opera d'ingegno, ti fa meravigliare, tremare di ammirazione per chi l'ha aperta.
E infine la dolcezza del ricordo ma anche la consapevolezza che non è stata importante la cima, né la vittoria, ma essere partito (Itaca t'ha donato il bel viaggio. Senza di lei non ti mettevi in via. Nulla ha da darti più...).
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Re: L'estetica di un tiro

Messaggioda coniglio » mar mar 06, 2018 19:25 pm

non esistono tiri brutti.
esistono solo climber troppo ottusi da non riuscire a goderne.




cmq per me tranne gli scavoni brutali
(mi viene in mente un 6c a Roccamorice)
è tutto meraviglioso
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Re: L'estetica di un tiro

Messaggioda wolf jak » mar mar 06, 2018 19:49 pm

coniglio ha scritto:non esistono tiri brutti


ma 'nfatti :wink:
però ce ne sono alcuni più belli di altri: perché? :smt024
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Re: L'estetica di un tiro

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mar mar 06, 2018 20:22 pm

funkazzista ha scritto:Non mi riesce = orrendo
Mi riesce = bello
Riesce a me e non al/alla/ai socio/socia/soci = bellissimo
:mrgreen:


=D>

Innegabili saluti
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Re: L'estetica di un tiro

Messaggioda scairanner » mar mar 06, 2018 22:58 pm

Di fondamentale importanza, per valutare esteticamente il tiro che stiamo per provare, conoscere i propri polli:

se il socio dice: provalo che è bellissimo = tiro orrendo
se il socio dice: mah, così così = tiro carino
se il socio dice: non farlo, una schifezza = tiro fantastico

sì jack, so che non sarai entusiasto del risultato, ma ne parleremo sabato, alla faccia di funk e dopo il (almeno) quarto giro di grappe :mrgreen:
-Come sarà la scalata di Adam Ondra nel 2030?
-Arrampicherò di certo. Spero di non scalare peggio di quanto non faccia ora...


-meno internet, più cabernet
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Re: L'estetica di un tiro

Messaggioda funkazzista » mer mar 07, 2018 9:47 am

bello da vedere
bello da scalare
bello da fare e rifare
bello da sognare
bello da ricordare
...
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Re: L'estetica di un tiro

Messaggioda wolf jak » mer mar 07, 2018 10:39 am

scairanner ha scritto:Di fondamentale importanza, per valutare esteticamente il tiro che stiamo per provare, conoscere i propri polli:

se il socio dice: provalo che è bellissimo = tiro orrendo
se il socio dice: mah, così così = tiro carino
se il socio dice: non farlo, una schifezza = tiro fantastico

sì jack, so che non sarai entusiasto del risultato, ma ne parleremo sabato, alla faccia di funk e dopo il (almeno) quarto giro di grappe :mrgreen:


hai provato a cambiare socio? :mrgreen: perché me pare proprio la descrizione dello stron*o™ :lol:

E cmq potevi sforzarti un pochino eh, che tiri belli ne conosci di sicuro :evil:
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Re: L'estetica di un tiro

Messaggioda gobbidimerda » mer mar 07, 2018 15:32 pm

Secondo me non è facile dare delle definizioni.
E' una questione di sensazioni ed emozioni e non sempre è facile capire perché si manifestino oppure no.
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Re: L'estetica di un tiro

Messaggioda funkazzista » mer mar 07, 2018 22:58 pm

Achille_piè_veloce, citando Paleari (?) ha scritto:... ci sono vie di roccia brutta che sono sicuramente belle...

Forse sarà il mio imprinting da sassista e (poi) falesista, ma non condivido.
Se la roccia è brutta non riesco a farmi piacere una via (se non guardandola da lontano e senza metterci le mani :mrgreen: )

PS
Grazie per la poesia di Kavafis, molto bella.
Mi spiace non sapere il Greco per poterla gustare meglio...
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Re: L'estetica di un tiro

Messaggioda gug » gio mar 08, 2018 15:54 pm

A me piacciono i tiri in placca verticale o leggermente strapiombante, oppure quelli che hanno dei punti particolarmente esposti per via di spigoli o cambi di orientamento della roccia. Mi piace che non ci siano terrazzini o tratti molto più facili che spezzano il ritmo e anche l'esposizione. Su calcare, sicuramente anche i colori, o perlomeno la varietà di colori: roccia che passa dal rosso al grigio o al bianco mi attira.
Su granito sicuramente le fessure da fare in dulfer.
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

Traguardi Effimeri
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Re: L'estetica di un tiro

Messaggioda teo89 » gio mar 08, 2018 17:13 pm

Spesso sono attratto dai tiri lineari, con la parete aggettante e senza interruzioni...poi guardo anche molto il colore, tiri di roccia con sfumature, colate ecc. o tiri particolari perchè ad esempio seguono una canna o porzioni di roccia estetica a buchi. Sennò per la storia del tiro.
Faccio qualche esempio:
- Ombre lunghe (7a) Sipario delle Ombre
- Margherita (7a) Lumignano
- DNA (7a) Kalymnos
- Queimada (7b) Frosolone
- San Jhon's pecos (7b+) a Ceuse
- Cent Patates (7b+) sempre a Ceuse
- Blocage Violent (7b+) idem
- Mandragora (7b+) a Siurana
- Dinosaure (8a+) Seynes
- God's Own Stone (8b+) Red River Gorge ..ho messo questo perchè è il primo che mi veniva in mente, ma ce ne sono tanti altri
- Migranya profunda (8b+) a Siurana

basta va la :mrgreen:
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Re: L'estetica di un tiro

Messaggioda wolf jak » gio mar 08, 2018 17:57 pm

teo89 ha scritto:Spesso sono attratto dai tiri lineari, con la parete aggettante e senza interruzioni...poi guardo anche molto il colore, tiri di roccia con sfumature, colate ecc. o tiri particolari perchè ad esempio seguono una canna o porzioni di roccia estetica a buchi. Sennò per la storia del tiro.
Faccio qualche esempio:
- Ombre lunghe (7a) Sipario delle Ombre
- Margherita (7a) Lumignano
- DNA (7a) Kalymnos
- Queimada (7b) Frosolone
- San Jhon's pecos (7b+) a Ceuse
- Cent Patates (7b+) sempre a Ceuse
- Blocage Violent (7b+) idem
- Mandragora (7b+) a Siurana
- Dinosaure (8a+) Seynes
- God's Own Stone (8b+) Red River Gorge ..ho messo questo perchè è il primo che mi veniva in mente, ma ce ne sono tanti altri
- Migranya profunda (8b+) a Siurana

basta va la :mrgreen:


Grazie per la lista, solo una curiosità: le hai provate tutte? Le consigli? così le sparo in cima al topic visto che siamo in 4 gatti :D
Apprezzo anch'io le sfumature del calcare, anche se non avevo mai riflettuto sul fatto che potessero influenzare l'estetica di un tiro. Ne facevo più un discorso generale di ambiente, roccia...
Perché secondo me ci può essere anche un tiro così così su roccia stellare, o un tiro splendido su una parete grigia uniforme. Però è vero di solito che il tiro è considerato bello quando lo è anche la roccia

@gug: le fessure da dulfer sono belle assai, ma quelle da incastro...se hai la mano giusta...goduria! :D
e sugli spigoli non posso che quotarti :smt007
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Re: L'estetica di un tiro

Messaggioda teo89 » gio mar 08, 2018 18:33 pm

wolf jak ha scritto:
teo89 ha scritto:Spesso sono attratto dai tiri lineari, con la parete aggettante e senza interruzioni...poi guardo anche molto il colore, tiri di roccia con sfumature, colate ecc. o tiri particolari perchè ad esempio seguono una canna o porzioni di roccia estetica a buchi. Sennò per la storia del tiro.
Faccio qualche esempio:
- Ombre lunghe (7a) Sipario delle Ombre fatta, panorama da urlo
- Margherita (7a) Lumignano fatta..storia
- DNA (7a) Kalymnos provata, probabilmente la più famosa di kaly
- Queimada (7b) Frosolone vista ma tornerò a provarla, sequenza disegnata tra buconi e calcare ultracompatto
- San Jhon's pecos (7b+) a Ceuse quattro anni che la guardo, prima o poi avrò i ceci di provarla, la colorazione è una cosa unica.. una striatura che tende al blu, la chiamano "la piccola Biographie"
- Cent Patates (7b+) sempre a Ceuse idem con linea su roccia fotonica
- Blocage Violent (7b+) idem provata ques'estate, un sogno
- Mandragora (7b+) a Siurana vista, mi tocca tornare..muro rosso/arancio da manuale :mrgreen:
- Dinosaure (8a+) Seynes guardate le foto su internet, sembra la cresta di uno stegosauro
- God's Own Stone (8b+) Red River Gorge ..ho messo questo perchè è il primo che mi veniva in mente, ma ce ne sono tanti altri
- Migranya profunda (8b+) a Siurana

basta va la :mrgreen:


Grazie per la lista, solo una curiosità: le hai provate tutte? Le consigli? così le sparo in cima al topic visto che siamo in 4 gatti :D
Apprezzo anch'io le sfumature del calcare, anche se non avevo mai riflettuto sul fatto che potessero influenzare l'estetica di un tiro. Ne facevo più un discorso generale di ambiente, roccia...
Perché secondo me ci può essere anche un tiro così così su roccia stellare, o un tiro splendido su una parete grigia uniforme. Però è vero di solito che il tiro è considerato bello quando lo è anche la roccia

@gug: le fessure da dulfer sono belle assai, ma quelle da incastro...se hai la mano giusta...goduria! :D
e sugli spigoli non posso che quotarti :smt007


A parte quelle di grado 8 le altre le ho tutte provate/viste e sicuramente le consiglio tutte (ho aggiornato sopra con dei commenti), poi sono gusti...io sono un falesista ebbasta quindi i miei canoni sono particolari :D
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Re: L'estetica di un tiro

Messaggioda wolf jak » gio mar 08, 2018 18:52 pm

Ho aggiornato, anche se non trovo particolarmente affascinante Dinosaure, ma parlando di estetica direi che è piuttosto normale :D
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Re: L'estetica di un tiro

Messaggioda teo89 » ven mar 09, 2018 10:22 am

Visto che mi diverto butto ancora carne sul fuoco anche abbassando il grado (tutte vie fatte) :lol:

El tiempo se ha reído de los que no han venido (6c) Siurana al settore Can Marges de dalt.. roccia rossa in leggero strapiombo su tacche, buchi e fessura fisica finale!! figata
Raggi infrarossi (6c) Rio Vitoschio.. placca aggettante su roccia bianca in posizione molto esposta sulla gola
Yersinia Pestis (6c) Moai..lunga su buchi naturali e diedro finale
9a (6c) Misja Pec.. sempre placca aggettante fisica fra buchi e fessure
Anonima I (6c) Monte Amiata settore Sasso di Dante.. Sequenza di buchi in leggero strapiombo facilmente leggibile
Gerakina (6c) Vrachokipos Atene.. lungo strapiombo resistenza/movimento su roccia bellissima
Sotto il Segno del Cancro (6c) Furlo.. placca tecnica su calcare grigio
Zagreb (6c) Ceuse.. forse il mio 6c preferito di sempre
Dominator (6c) Pizzoferrato.. chiusure su liste in leggero strapiombo e boulderino finale
Ivan Drago L1 (6c) Carbonaia settore Grotta di Polifemo.. continuità in strapiombo su tacche e piatte
La cura della fessura (6c) Massone Abissi.. forse leggermente unta se siete dei fighetti, ma gran linea di resistenza e pompa su presone generose
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Re: L'estetica di un tiro

Messaggioda scairanner » ven mar 09, 2018 10:40 am

Urca, mi sa che non abbiamo lo stesso criterio di bellezza!
Per me 9a a Misja è in assoluto la via più brutta di Misja e una delle peggiori mai fatte :lol:
-Come sarà la scalata di Adam Ondra nel 2030?
-Arrampicherò di certo. Spero di non scalare peggio di quanto non faccia ora...


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