l'altro giorno nel passeggiare in valle ho percorso il sentiero alla sinistra idrografica,quello che sarebbe da preparare al passaggio delle persone disabili e ho appurato a malincuore che dovrebbero sradicare migliaia di sassi incastonati nel terreno con la ruspetta,non è un lavoro semplice da fare ma ho proseguito meditabondo.
preso da una crisi esistenziale mi sono fermato ,mi son seduto su un sasso accanto all'ultima macchia di neve rimasta della valle e mi son rollato una bella paglia.
finita la paglia,intanto che il mio sguardo spaziava dalle dimore degli dei fino alle lastronate dell'alkekengi mi sono sdraiato su una porzione di prato asciutto inondato dal sole,mi sono rannicchiato in quel ristretto angolo di luce in posizione ascetica e ho pensato a una cosa:
ma una persona,tipo uno come diceva prima robibz,che scala non dico da una vita ma non è neanche di primo pelo,che tocca il granito per la prima volta nella sua vita,che è la prima volta che viene in valle cosa potrà mai pensare
sto arrampicando oppure sto facendo un altro sport