Qua è come la penso io. E sarebbe uguale anche se non fossi parte in causa.
Sono Marco Simionato, il coautore, con Michele Chinello della guida di Rocca Pendice. Sono anche il grafico che l'ha costruita, come pure ho costruito la guida di Lumignano e diverse altre.
Costruire guide è una cosa che fa parte del mio lavoro di grafico e anche della mia vita di climber, quindi in qualche modo ci si potrebbe anche definire, per così dire, colleghi.
Quando mi è stato segnalato il tuo sito con i pdf delle guide del Pendice e di Lumignano da scaricare la prima cosa che mi sono chiesto è stata "ma perché una cosa del genere?". Poi sono entrato nel sito, ho visto e la mia domanda, beh, tale è rimasta.
Cioè, qualche flebile motivazione - soprattutto di tipo onanistico - la vedo anche, ma direi che è decisamente insufficiente a giustificare questo genere di operazione.
Avrei capito benissimo - e plaudito pure - ad un aggiornamento su web del materiale esistente su queste falesie, visto che dall'uscita delle guide sono stati aperti svariati tiri nuovi in entrambi i siti. Sicuramente questo avrebbe comportato da parte tua un certo lavoro di ricerca, nonché contatti vari con gli attrezzatori delle vie. In effetti, mettere in linea solo degli aggiornamenti, anche se più corretto, sarebbe stato forse meno pagante dal punto di vista "immagine", lavoricchiare alla buona su materiale di altri è decisamente meno impegnativo, soprattutto se si vuol fare la bella figura di rendere disponibili gratis le cose. Ah, a proposito di chi attrezza le vie, probabilmente non lo sapevi, o forse non ti importava, ma quando si produce una guida sarebbe buona norma almeno contattare chi ha chiodato le vie che verranno recensite. Questo è ancora più vero se del sito che si descrive si è solo un frequentatore, dato che le vie sono sì a disposizione di chiunque sia in grado di salirle ma c'è sempre qualcuno che ha lavorato per crearle ed è bene almeno parlarci prima di scrivere, se non altro per educazione.
Insomma l'operazione che hai compiuto, ammettiamolo, di sostanziale copia dalle guide esistenti (inclusi svariati errori, riportati pari pari), seppure con schizzi sostanzialmente tuoi e qualche effettivo aggiornamento (immagino dei settori che frequenti di più) mi lascia, ad essere buoni, decisamente perplesso. Non ultimo perché leggendo dal tuo sito e dal tuo profilo FB sembra che - almeno a parole - in qualche maniera siano di tuo interesse anche determinati temi di carattere etico generale.
Beh Eugenio, mi pare che di etico in quello che hai fatto non ci sia un granché. Anzi, mi sembra proprio tipico di una mentalità piuttosto attuale, superficiale e molto consumista.
Questo nonostante quel bel discorso su marketing, branding, delocalizzazione, eccetera presente al link "no logo e arrampicata" nel tuo sito. Forse pensavi ad un discorso stile "no logo" anche per le guide d'arrampicata? Fosse così, beh, peccato che mica fai la bella operazione fair & clean in contrasto, chessò, a Mondadori o qualche altra grossa casa editrice. Qua c'è gente come te, che oltretutto per costruire le guide da cui hai attinto a piene mani per la tua autoreferenziale operazione "ehi ragazzi! qui guide gratis per tutti!" s'è fatta un discreto culo, non solo davanti al PC ma anche con rilievi, foto, sopralluoghi ripetuti (prova, una volta, a farla sul serio una guida di arrampicata, da zero, poi mi racconti com'è).
Come ugualmente si sono fatti un discreto culo, e agratis, quelli che hanno lavorato, con le attrezzature e riattrezzature delle vie su cui tutti ci divertiamo. Lavori di chiodatura fatti peraltro il più delle volte di tasca propria, come è il caso, ad esempio, di Bicio, Minetto, Guerrini e diversi altri.
Collateralmente: mi sembra come minimo un po' di cattivo gusto anche il discorsetto "copyright/copyleft" presente nelle pagine relative alla guida del Pendice da scaricare, considerando che, sebbene i disegni presenti siano fatti da te, il grosso delle informazioni è ricavato di peso dal lavoro di altri, senza che nemmeno ti sia preso la briga di contattarli preventivamente, questi "altri", giusto per sapere se magari fossero d'accordo o meno. Atteggiamento che considero - come minimo - parecchio superficiale e - in generale - sicuro indice di scarsa professionalità.
Ad ogni modo, per metterlo in chiaro, il mio profondo disappunto nei confronti di questa tua operazione non è legato tanto ad una qualche questione di soldi ma soprattutto a quella che trovo una netta mancanza di correttezza.
Come saprai, o comunque dovresti sapere facendo il grafico, considerando tirature e diffusione, con questo genere di guide non è che i guadagni siano poi sto granché, né in termini assoluti né tantomeno in rapporto all'impegno richiesto e alle ore lavorate.
Come già argomentato anche da Bicio, il motore principale nella realizzazione di queste guide da parte mia/nostra sta soprattutto nel contribuire a tenere viva e far conoscere l'anima di una falesia, anima che è data non solo da chi frequenta quel determinato luogo, dalle vie che ci sono o dalle realizzazioni che vi vengono compiute ma soprattutto dalla storia di quel posto, dalle storie e dal lavoro di quelli che nel tempo quel sito di arrampicata lo hanno creato, ripulendo e chiodando, con dispendio di energie, tempo e denaro, costruendo quello che poi diventa a tutti gli effetti un parco giochi gratis a disposizione di chiunque.
Certo nel farla, una guida, alla fine, c'è anche una dose di soddisfazione personale per il lavoro fatto ma, come per il denaro, non è certamente la molla primaria.
Quello che è importante - e non solo per me - è che una guida di arrampicata non sia solo un arido elenco di tracciati e gradi ad uso di inconsapevoli consumatori di appigli.
Insomma, tornando sui parchi giochi gratis, di cui peraltro continuo felicemente ad usufruire da oltre trent'anni, diciamo che da parte mia l'impegno messo nella lavorazione delle guide, fatte in un determinato modo, è anche una maniera di ripagare il lavoro di tutti quelli che, in Pendice, a Lumignano come altrove, nel corso degli anni mi hanno dato la possibilità di giocare sulla pietra.
Considerando le premesse di partenza però non sono del tutto sicuro se il concetto qua esposto ti possa essere comprensibile.
Capisci però forse perché, al di là dell'aspetto strettamente etico e di correttezza, anche professionale, io possa trovare queste tue guide gratis concettualmente fastidiose, così legate come trovo siano ad una deplorevole - e malauguratamente molto diffusa - mentalità (mi ripeto) superficiale, egotista e "di consumo".
In quest'ottica mi trova piuttosto d'accordo il proponimento di Bicio di schiodare le vie da lui attrezzate/riattrezzate in Pendice fino al ritiro dei pdf dal tuo sito, così come ha annunciato nella mail a te e su FB.
Una soluzione sicuramente sgradevole ma anche - credo - un modo forte per far riflettere. Anche se effettivamente ho qualche dubbio sul numero di quanti saranno in grado di capire le motivazioni di base, non ultimo a causa della diffusa abitudine all'utilizzo di questi parchi giochi verticali senza mai pensare a chi li ha creati, come e a quale costo (non solo economico). Utilizzatori spesso inconsapevoli, però sempre pronti al lamento se magari uno spit non è messo dove si preferirebbe oppure se una sosta non viene ritenuta sufficientemente sicura, dando tutto per scontato se non addirittura dovuto.
A mio parere operazioni come la tua perpetuano questo atteggiamento, che è sbagliato e non sono giustificabili punto.
Al pari di Michele ti invito quindi a rimuovere quanto prima dal tuo sito le due guide gratis da te prodotte scopiazzando il mio/nostro lavoro.
Confido di essere stato sufficientemente chiaro nell'argomentare la mia posizione e che tu ne tragga le dovute conclusioni.
Questa lettera viene inviata contestualmente anche a Michele Chinello, Andrea Minetto e anche a Francesco Cappellari di Idea Montagna, che - relativamente all'argomento - potranno diffonderla o farne comunque l'uso che meglio credono.