Da 1° o da 2° ... ?

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Messaggioda scheggia » gio ott 25, 2007 12:45 pm

beh il riscaldamento psicologico è fondamentale anche per me ... quest'anno ho ripreso ad arrampicare dopo 5 anni di nulla ... sono andato a fare dei boulder, nessun problema, boulder alti, corda dall'alto mi calo salgo li provo slegato ... tutto bene ... poi mi dico è ora di andare in falesia, ovviamente da solo perché in settimana è veramente dura trovare compagnia ... beh falesia "amica", la conoscevo molto bene, ma comunque mi sono sentito a disagio, fuori luogo assolutamente un pesce fuor d'acqua e sul tagliere di un cuoco giapponese per il susci ... già solo l'idea di salire, preparare una sosta e poi calarmi sulle soste delle vie per poi arrampicare con la corda dall'alto mi dava stress ... in pratica o poi passato quel primo giorno a tirare traversi come un deficente ... poi per fortuna sono arrivati altri ragazzi e mi sono aggregato ... ma da solo avrei veramente fatto fatica e non era la prima volta che mi trovavo da solo su quella falesia ... 8O
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Messaggioda scheggia » gio ott 25, 2007 12:52 pm

oltretutto ai piedi di quella falesia ho conosciuto due ragazzi, entrambi bravi ad arrampicare ... uno un giorno aveva la testa da un altra parte e faceva fatica, roba che l'ho visto tentennare su di un passaggio di 4/5 quando va sul 6c anche se ogni tanto vola, l'altro molto, molto bravo tecnicamente l'ho visto cadere sempre sullo stesso passaggio di un 7a, quando quel passaggio c'è l'ha, puo chiudere quella via in continuità, ma quando ci prova a farla tutta di filata puntualmente arriva su quel passaggio (non esattamente semplice) e tutte le volta cade ... ora è un po' che non li sento, ma sarei curioso di sapere se poi è riuscito a chiudere quella via che ha decisamente nelle sue possibilità! la testa, quanto conta la testa, anche per arrampicare con la corda dall'alto o da secondo!!! :wink:
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Messaggioda Long Mark multipower » gio ott 25, 2007 15:03 pm

scheggia ha scritto:oltretutto ai piedi di quella falesia ho conosciuto due ragazzi, entrambi bravi ad arrampicare ... uno un giorno aveva la testa da un altra parte e faceva fatica, roba che l'ho visto tentennare su di un passaggio di 4/5 quando va sul 6c anche se ogni tanto vola, l'altro molto, molto bravo tecnicamente l'ho visto cadere sempre sullo stesso passaggio di un 7a, quando quel passaggio c'è l'ha, puo chiudere quella via in continuità, ma quando ci prova a farla tutta di filata puntualmente arriva su quel passaggio (non esattamente semplice) e tutte le volta cade ... ora è un po' che non li sento, ma sarei curioso di sapere se poi è riuscito a chiudere quella via che ha decisamente nelle sue possibilità! la testa, quanto conta la testa, anche per arrampicare con la corda dall'alto o da secondo!!! :wink:


posso confermare, arrampicando da secondo, chiudo regolarmente senza molti probemi un 7a+ sulla strada Napoleonia a Trieste, da primo, la strizza mi fa stringere di più le prese, non capisco più miente e a meta sono acciaiato...è una via di continuita in strapiombo, 19 menti 22 monimenti di mani...la testa è la mia rovina...
Se non c'è una presa...basta immaginarla e fare finta che ci sia... ;-)
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Messaggioda Gigi64 » gio ott 25, 2007 15:20 pm

Io posso portare delle mie esperienze su gradi inferiori a quelli che citate, ma la cosa è relativa, ognuno di noi ha un livello diverso in base all'esperienza e a tanti altri fattori, posso dire che settimana l'altra ho fatto, anche se da secondo, un 6B in modo veramente eccellente, questo a detta dei miei compagni che sono decisamente più esperti di me, ma anch'io mi sentivo di arrampicare in modo molto tecnico, molto fluido, però c'è stato un particolare a metà tiro, prima del passaggio chiave, che mi ha fatto riflettere su quanto conti la testa.

Sono arrivato sotto abbastanza bene ma con fatica, ho trovato un punto di riposo prima del passaggio chiave, ma sinceramente non capivo dove dovevo andare, non vedevo le prese, pensavo che la mia esperienza su quel tiro fosse finita lì, allora mi sono fermato un attimo sfruttando quel punto di riposo, poi sento uno dei mie compagni che da sotto mi urla "c***o Gigi respira!", così ho capito che stavo sbagliando, non stavo respirando, è vero, ma non mi stavo nemmeno concentrando bene, stavo arrampicando di più col fisico che con la testa, così ho iniziato a concentrarmi sul respiro, ho chiuso un attimo gli occhi e in quell'attimo ho pensato solo al mio respiro, senza più pensare a dove dovevo o non dovevo passare, ho staccato per un attimo la mente da tutto, poi ho sciolto bene un braccio per volta, dopo di che, rimanendo sempre concentrato sulla respirazione, ho riaperto gli occhi e ho guardato verso l'alto, è stato come se mi fossi resettato mentalmente, non so se mi capite, ho visto chiaramente dove dovevo andare, ho visto quello che prima non riuscivo a vedere, ho continuato ad arrampicare bene, anzi, più bene di prima e ho chiuso il tiro.

Questa esperienza tra l'altro mi ha dato molta fiducia per i progressi che sto facendo, non perchè ho chiuso un tiro per me (attualmente) al limite, ma perchè ho imparato una cosa importantissima su come superare momenti di difficoltà, questo mi potrà servire su vie più difficili, o anche al di fuori del discorso arrampicata, e ripensandoci è stata tutta una questione di testa...
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Messaggioda SCOTT » sab ott 27, 2007 13:38 pm

Io trovo che in arrampicata sportiva ogni giorno è una storia a sè, c'è la giornata in cui ti senti al 100% e sali rilassato senza timori e scali bene ... la giornata in cui proprio non va e ci si sente pesanti, rigidi nei movimenti, poco motivati...insomma si scala di merda...

La differenza tra le due situazioni ritengo si avverta particolarmente nell'arrampicata da primo a vista...
...come vi comportate in quelle giornate in cui la testa è da un'altra parte? :?:
(tentate una reazione o assecondate la sensazione scalando su difficoltà inferiori ... o smettendo di scalare per quel giorno ... insistete da 1° o fate giri da 2° ) :?

____________________________________________________________________________________________

Ci sono molti fattori che influiscono nella riuscita di un tiro quando si è al limite (non importa la difficoltà, il limite è pur sempre il limite, qualunque esso sia) tra i tanti uno di questi è, secondo me, chi assicura...; cioè, quanta fiducia riponete in colui che tiene la vostra corda, quanta energia vi arriva attraverso la corda stessa...

Quanto influisce per voi CHI vi assicura nella riuscita della prestazione da 1° di cordata? :?: ... :?

...e quanto influisce da 2°? :?: ... :?

Grazie :wink:

Scott.
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Messaggioda Giampo » sab ott 27, 2007 13:53 pm

Tato ha scritto:
SCOTT ha scritto:Come si "migliora" l'autostima :?:

:? Scott.

Valorizzando in modo onesto i propri successi ...

... non mortificandosi per un fallimento, concedendosi tempo, senza ostinarsi su un obiettivo che per quanto alla portata non arriva ...

... dandosi obiettivi intermedi per il raggiungimento dell'obiettivo fallito

Ultimo, ma primo per importanza: NON PRENDERSI MAI TROPPO SUL SERIO! :)

Questa è la mia personalissima ricetta. ;)


Mi ero segnato questa parte del topic perchè vostri due post mi avevano stimolato ad una replica una volta tanto "seria".
Sono passati un pò di giorni ma la replica "quasi seria" sarebbe l'invito, se ne ravvisate l'opportunità, a dare un'occhiata al lavoro che ha fatto Alessandro Lamberti Bocconi ("Jolly") con il suo libro "Jollypower"
(certo è una spesa).

La parte che riguarda l'approccio mentale, le motivazioni a me che non sono 'propriamente' un climber ( :evil: ) ha interessato comunque molto.
Voi che invece climbers lo siete, secondo la mia personale opinione, potreste veramente giovarvene!

Ma ... per caso lo avete già letto?

Statemi bbene!
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Messaggioda SCOTT » sab ott 27, 2007 14:00 pm

:D Che piacere leggerti Giampo :!: :wink:

Le mie risposte sono 2 NO!

1 NO non l'ho mai letto, visto che lo consigli penso ci darò uno sguardo...

2 NO non sono un climber ... ti ringrazio comunque per la dritta... :wink:

:lol: Scott.
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Messaggioda Giampo » sab ott 27, 2007 14:17 pm

SCOTT ha scritto:
2 NO non sono un climber ...


:oops:



nell'accezione giampieriana: climber=uno che mentre arrampica si diverte 8) :wink:


(io invece, quando ci provo, non ho mica capito bene perchè lo faccio. E, in falesia, raramente mi diverto davvero)

Ciao Manlio
Stacco e vado a pranzo
(e chissà che oggi, essendo una bella giornata...) :smt039
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