EvaK ha scritto:...ho voluto porre una domanda che riguardasse l'arrampicata in uno dei posti che sono stati la culla dell'arrampicata sportiva mondiale, in cui davvero penso di andare, ma ora viste le risposte credo che cercherò di dedicarvi una settimana in un altro momento dell'anno.
Non ha senso parlare del livello che abbiamo io e la mia amica (più brava di me in placca, tra l'altro). Semplicemente non penso che sia saggio e sensato andare lì considerando i gradi che chiudiamo nelle nostre falesie lombarde... penso che andare lì sia un po' come un viaggio "culturale" molto più ampio che andare e cercare di portarsi a casa il tiro o la via.
Non cercavo consigli su dove andare a scalare in Francia ad Agosto, conosco abbastanza bene il brianconnese, non sono mai stata a Ceuse, e non credo di avere il livello per andarci e divertirmi... nè tecnico nè mentale.
"Quei pazzi del Verdon" si, la traduzione italiana per Versante Sud, che ancora devo leggere e che farò senz'altro nei prossimi giorni.
Tornando alle note tecniche: l'esposizione fortissima è una cosa che mi piace davvero molto, non credo che mi ponga problemi. Caso mai mi mette un po' di ansia calarmi per fare una via.... tendo ad aver sempre bisogno di sturiarmi un'ipotetica scappatoia. Anche una via più facile cui "aggrapparsi". Qui mi sa che non è tanto facile.
Bella lì, EvaK. Però adesso non esagerare. Da quello che leggo sul forum, direi che il livello che hai è più che sufficiente per rendere "saggio e sensato andare lì"...
Ah, una noticina riguardo a Ceuse. Ci sono appena stato per due o tre giorni. Col mio modestissimo livello, ho sofferto a andare in catena alle rare vie di 5c/6a che si riesce a scovare, tra un Ondra che tentava Biographie e un Megos che si lavorava un progetto di 9...? Beh, è uno dei posti più belli che abbia mai visto, e vale il viaggio anche per gli scarsi come me. E rispetto al Verdon, è molto meno ingaggioso.
E' cosa buona e giusta, quando si pensa a questi santuari dell'arrampicata, tenere le orecchie basse e usare ricche dosi di modestia. Ma è anche cosa buona e giusta non lasciarsi intimidire dalla fama creata dai "forti", e andare comunque a metterci il naso (e le mani, e i piedi). C'è sempre qualcosa da fare e imparare, specialmente se l'obiettivo non è (solo) quello di "portarsi a casa il tiro o la via", ma (anche) quello di "fare un viaggio "culturale" molto più ampio".
Vai in Verdon e vai a Ceuse.
