Ci muoviamo io e kala in questa nuvolosa mattina del 2 giugno confortati da previsioni meteo non pessime, per scrollarci di dosso qualche ragnatela invernale che ancora lega le nostre giunture.
Raggiungiamo in auto il basso lago artificiale di Valle nei pressi del quale alle 8.15 lasciamo la macchina a quota 810 m circa. Salendo per le scorciatoie del ripido bosco raggiungiamo in breve a quota 1502 m la Ciasa del Conte, un?antica costruzione di tronchi ormai tarlati che presenta un tratto di nobiltà da vecchia signora cortese.
![Immagine](http://img375.imageshack.us/img375/4225/ciasadelconte.jpg)
Ciasa del Conte
Proseguiamo per stradina ora in lieve discesa fino alla Casera de l?Acqua 1429 m, dalla quale si gode un?ottima veduta sulla catena Duranno-Cima dei Preti
![Immagine](http://img248.imageshack.us/img248/7531/acquau.jpg)
Alla Casera de L'acqua
![Immagine](http://img266.imageshack.us/img266/3126/acqua1.jpg)
Veduta Duranno-Cima dei Preti dalla Casera de l'Acqua
Nei pressi, una buona sorgente rende ragione del nome della casera.
![Immagine](http://img24.imageshack.us/img24/6986/sorgentef.jpg)
Sorgente presso la Casera de l'Acqua
Proseguiamo per sentiero fino alla Casera de Cassan a quota 1494 m
![Immagine](http://img715.imageshack.us/img715/1195/caseradecassan.jpg)
Casera de Cassan
Da questo punto in poi la traccia diviene abbastanza labile, i segni rossi che la marcano si fanno radi e inizia la parte più avventurosa del tragitto.
Ci portiamo sul letto di un torrente, il Ru Bianco, dove incontrando un bivio optiamo per il ramo di destra, che appare più ripido e diretto nella direzione della nostra meta. Presto la traccia diviene labile e scoscesa. Dopo un buon tratto in salita confluiamo in un nuovo sentiero meglio marcato e lo seguiamo fino a un nuovo bivio assai poco visibile. Qui optiamo per il meno marcato ramo di destra, per il semplice motivo che sale deciso in direzione del canalino che, intuiamo, ci porterà in cresta. Intanto la vegetazione ad alto fusto è stata sostituita dai mughi, e compaiono prime chiazze di neve.
![Immagine](http://img706.imageshack.us/img706/1270/versolacroda.jpg)
Tragitto di avvicinamento tra i mughi
Alla fine dei mughi usciamo allo scoperto nella zona delle Buse de Cuz, da cui parte il canale che conduce alla Forcella del Cavalet, situata sullo spartiacque tra la Val Piave dove ci troviamo e la val Rite affluente della Val Boite.
![Immagine](http://img63.imageshack.us/img63/7298/versoforcelladalcavalet.jpg)
Verso al Forcella del Cavalet
Giunti in forcella pieghiamo a destra affrontando direttamente la cresta
![Immagine](http://img413.imageshack.us/img413/4583/versolacima.jpg)
Lungo la cresta verso la cima
e dopo un altro po? siamo in cima
![Immagine](http://img514.imageshack.us/img514/7895/autoscattoincima.jpg)
Autoscatto in vetta
Verso sud-ovest ecco l?alta dorsale da cui svetta il Sassolungo di Cibiana
![Immagine](http://img704.imageshack.us/img704/6753/sassolungo.jpg)
Veduta del Sassolungo di Cibiana
Verso Nord ecco l?ampio scenario del Centro Cadore
![Immagine](http://img155.imageshack.us/img155/6110/vistalagocadore.jpg)
Veduta verso il lago di Centro Cadore
mentre verso nord-ovest ecco, al di là del vicino e più basso Monte Rite, la valle del Boite condurre alle lontane Tofane cortinesi, sorvegliata sulla destra dall?arcigno Antelao e sulla sinistra dal solare Pelmo.
![Immagine](http://img689.imageshack.us/img689/8907/vistavalboite.jpg)
Veduta verso la Val Boite
Sono appena le 11.00, ce la siamo cavata in meno di 4 ore e quindi come prima gita (quasi) della stagione possiamo ritenerci soddisfatti.
In un barattolo nascosto tra i sassi che reggono la modesta croce di vetta troviamo un piccolo notes con i nomi dei percorritori degli ultimi 3 anni. Veniamo così a sapere che i visitatori annuali di questa cima si possono contare con una sola mano, e questa scoperta ci rallegra assai perché ci fa capire che qui nel centro del centro del prestigioso Cadore sopravvivono ancora indenni luoghi trascurati dallo sfruttamento turistico, che riescono a regalare l?emozione della solitudine e della scoperta a chi abbia sufficiente fantasia per venirli a scovare.