Soccorso alpino piemonte

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Soccorso alpino piemonte

Messaggioda vik92 » mar gen 05, 2016 12:47 pm

Ciao a tutti!
Ormai è ufficiale...soccorso alpino a pagamento in determinate tipologie di intervento...

http://torino.repubblica.it/cronaca/201 ... 130639365/
Ultima modifica di vik92 il mar gen 05, 2016 13:35 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Soccorso alpino piemonte

Messaggioda Lavaredo » mar gen 05, 2016 12:52 pm

Onestamente mi sembrano condivisibili le motivazioni. Giudicheremo poi l'applicazione.
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Re: Soccorso alpino piemonte

Messaggioda scairanner » mar gen 05, 2016 13:20 pm

vik92 ha scritto:Ciao a tutti!
Ormai è ufficiale...soccorso alpino a pagamento in base alla tipologia di intervento...

http://torino.repubblica.it/cronaca/201 ... 130639365/


Non è "in base" ma "esclusivamente in determinati casi".Il significato è piuttosto diverso; per il resto mi chiedo perché abbiano atteso tanto, mi auguro poi che effettivamente le norme vengano applicate
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Re: Soccorso alpino piemonte

Messaggioda vik92 » mar gen 05, 2016 13:42 pm

scairanner ha scritto:
vik92 ha scritto:Ciao a tutti!
Ormai è ufficiale...soccorso alpino a pagamento in base alla tipologia di intervento...

http://torino.repubblica.it/cronaca/201 ... 130639365/


Non è "in base" ma "esclusivamente in determinati casi".Il significato è piuttosto diverso; per il resto mi chiedo perché abbiano atteso tanto, mi auguro poi che effettivamente le norme vengano applicate


Ho corretto il post iniziale :wink:
Mi viene un dubbio, se uno si fa male gravemente, il soccorso non è pagamento anche nel caso di una persona NON tesserata CAI?
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Re: Soccorso alpino piemonte

Messaggioda scairanner » mar gen 05, 2016 16:39 pm

vik92 ha scritto:Mi viene un dubbio, se uno si fa male gravemente, il soccorso non è pagamento anche nel caso di una persona NON tesserata CAI?


Se l'intervento delle squadre o dell'elisoccorso si conclude con un ricovero in ospedale invece il costo non è addebitato in nessun caso. L'idea è quella di creare un effetto deterrente, più che una vera compartecipazione alle spese dell'elicottero.


D'altra parte, spero che se un tesserato chiama il Soccorso perchè si è attardato a guardare il tramonto e non arriva in tempo alla cena della sezione gli facciano pagare anche tutta la cena.
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Re: Soccorso alpino piemonte

Messaggioda espo » mar gen 05, 2016 16:56 pm

scairanner ha scritto:
vik92 ha scritto:Mi viene un dubbio, se uno si fa male gravemente, il soccorso non è pagamento anche nel caso di una persona NON tesserata CAI?


Se l'intervento delle squadre o dell'elisoccorso si conclude con un ricovero in ospedale invece il costo non è addebitato in nessun caso. L'idea è quella di creare un effetto deterrente, più che una vera compartecipazione alle spese dell'elicottero.


D'altra parte, spero che se un tesserato chiama il Soccorso perchè si è attardato a guardare il tramonto e non arriva in tempo alla cena della sezione gli facciano pagare anche tutta la cena.


si ma se ti si blocca una corda durante le doppie non serve l'ospedale. a meno che non aspetti così tanto da morire su.....

ci dimentichiamo sempre che il soccorso è nato da alpinisti per alpinisti e quello che ha fatto espldere il costo è l'uso del soccorso come normale ambulanza stra pagata.... e alla fine pagheremo noi per i turisti, i lavoratori, e tutte le altre categorie di persone che lo stato non è in grado di aiutare ma costringe il soccorso ad aiutarle. (considerazione puramente economico finanziaria, non sostengo che anche i non alopinisti non meritino il soccorso, ma nessuno manderà mai la fattura a un turista da hotel 3/4 stelle che si perde nel bosco. ne lo manderà a uno che scappa dal mondo.

lo manderà a noi se ci incrodiamo. proprio il motivo per cui è nato in primis il soccorso....
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Re: Soccorso alpino piemonte

Messaggioda espo » mar gen 05, 2016 16:58 pm

a per inciso io ero favorevole al pagamento totale del soccorso da parte di tutti già 25 anni fa.

assicurarsi o pagare. il motivo interessa poco. rega docet
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Re: Soccorso alpino piemonte

Messaggioda vik92 » mar gen 05, 2016 17:04 pm

scairanner ha scritto:
vik92 ha scritto:Mi viene un dubbio, se uno si fa male gravemente, il soccorso non è pagamento anche nel caso di una persona NON tesserata CAI?


Se l'intervento delle squadre o dell'elisoccorso si conclude con un ricovero in ospedale invece il costo non è addebitato in nessun caso. L'idea è quella di creare un effetto deterrente, più che una vera compartecipazione alle spese dell'elicottero.


D'altra parte, spero che se un tesserato chiama il Soccorso perchè si è attardato a guardare il tramonto e non arriva in tempo alla cena della sezione gli facciano pagare anche tutta la cena.

Il dubbio è sorto in quanto tempo fa mi avevano consigliato di iscrivermi al CAI solamente per essere assicurato in caso di grave incidente, in modo da non dover pagare il soccorso.
Invece a quanto pare è sempre stato gratuito (sempre in caso di gravi condizioni).
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Re: Soccorso alpino piemonte

Messaggioda espo » mar gen 05, 2016 18:51 pm

vik92 ha scritto:Il dubbio è sorto in quanto tempo fa mi avevano consigliato di iscrivermi al CAI solamente per essere assicurato in caso di grave incidente, in modo da non dover pagare il soccorso.
Invece a quanto pare è sempre stato gratuito (sempre in caso di gravi condizioni).


ni.

il soccorso non è mai stato gratutito. il fatto che uno non lo pagava di tasca propria non vuol dire che il soccorso non costa. non vuol dire che i soccorritori non ricevono rimborsi x le spese vive o che il materiale con cui ti salvano non si usura o rompe.

se uno era socio cai la stazione recuperava dei soldi tramite l'assicurazione. se non era socio cai invece i costi erano imputati al bilancio di stazione, formato da contributi pubblici per lo + e a volte privati. mica grossa roba.... a volte i soccorritori mettevano materiale del loro. sai magari per salvare te uno metteva 3 chiodi e un kevlar di tasca sua. che restavano là. o si toglieva il piumino per avvolgere un ferito pieno di sangue... piumino personale...

poi con l'arrivo del 118 e del elicottero son girati + soldini, giustissimo, ma anche lievitate in modo esponenziale le spese. centrali operative, operatività 24/24 ... mica è gratis qualcuno la paga. nella fattispecie tutti con le tasse. e soprattutto sono calati gli interventi ai soci cai assicurati... e han iniziato a partire alcune fatture...

ora tutti quelli che non si sono mai assicurati, non importa se tramite cai o altro modo, hanno portato al fatto che ora si paga in pieno. o meglio si paga come il soccodrso stradale. e non come ambulanza. alla fine ci rimette chi in montagna ci va sul serio. se ha una rogna non medica. mentre se uno ha una rogna medica, anche se fa la + grande cagata di sto mondo continua a farla franca. alla fine continueremo a pagare con le tasse le stronzate e pagheremo con bonifico eventuali inconvenienti.

tanto l'italiano mica si assicura..... 25 euro l'anno quando pantalone mi manda l'elicottero gratis? ma che son scemo?
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Re: Soccorso alpino piemonte

Messaggioda scairanner » mar gen 05, 2016 22:45 pm

Ma diamo i numeri, dato che ci siamo:
Il 2013, invece, era stato segnato da un totale di 7.093 missioni di soccorso, di cui il 68% svolte in territorio montano ed impervio, un 13% dedicato alla ricerca di persone scomparse, un 12% che ha interessato le piste da sci, e la rimanente parte suddivisa fra interventi di protezione civile, valanga, forra, grotta, evacuazione impianti a fune.
Per portare a termine queste operazioni di recupero sono stati impiegati 22.683 tecnici di soccorso, cinque Unità cinofile da valanga, 53 Unità cinofile da ricerca in superficie, 14 Unità cinofile da ricerca molecolare per un totale di 157.435 ore/uomo quantificate in 23.920 giornate lavorative. L'impiego del mezzo aereo è stato per 2.160 casi (pari all'88,6%) di elicotteri delle basi operative dislocate nelle varie regioni italiane. Per il 3,4% è stato impiegato il mezzo dell'Union Alpin Dolomit che ha interessato l'area dell'Alto Adige, in 35 casi è stato usato l'elicottero della Protezione civile. Anche lo scorso anno la caduta-scivolata, assommata su ogni tipo di terreno, ha raggiunto la quota di 2.689 casi, pari al 49% del totale. E, analogamente, anche i motivi che hanno causato infortuni sono riconducibili alla sfera dell'incapacità (perdita di orientamento, ritardo, sfinimento, maltempo): 1.752 casi pari al 26% del valore globale. Mentre i malori da soli hanno interessato 860 infortunati, pari al 13,1% dei casi. Ma è sempre l'escursionismo, con il 34%, ad essere la prima causa degli incidenti. Segue l'alpinismo (5,1%), che distanzia di poco i cercatori di funghi (4,8%), e poi «una nutrita serie di altre attività che rimarcano quanto sia variegato e diverso l'attività di soccorso in montagna ed in grotta», sottolineano gli esperti del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. Nel 33,2% degli infortunati si è trattato di feriti leggeri, nel 20,3% di feriti gravi, il 6,6% di feriti in imminente pericolo di vita, e i deceduti sono stati il 5,7%. Le persone illese, invece, hanno raggiunto la soglia del 34,5% ed i dispersi sono stati 40 con una percentuale al di sotto dello 0,6%. Rispetto all'anno precedente, però, nel 2013 si è registrato un lieve incremento dei soci del Club alpino italiano negli incidenti (543) pari all'8,2%.
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Re: Soccorso alpino piemonte

Messaggioda espo » mer gen 06, 2016 22:22 pm

scairanner ha scritto:Ma diamo i numeri, dato che ci siamo:
Il 2013,...........................


son gli stessi numeri da anni e anni + o meno. soprattutto come % di cause e tipologia.


alla fine quello per cui è nato il soccorso è minimale
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Re: Soccorso alpino piemonte

Messaggioda pippopotamo » lun apr 11, 2016 18:38 pm

I numeri sono di difficile lettura.

Per definizione ciò che sta sopra I 600 metri è montagna, ma dei soccorsi sopra tale quota ben pochi hanno i connotati del soccorso in montagna come i più lo immaginano, vale a dire dove non si arriva con mezzi motorizzati.
Posso però testimoniare che negli anni sono stati sempre in crescita i numeri di interventi di soccorso in aree non raggiungibili con mezzi motorizzati, per persone illese la cui richiesta di soccorso è risultata a volte immotivata, o dovuta ad autentica dabbenaggine dei chiamanti.

Lo scopo non è quello di fare cassa perché quegli interventi rappresentano uno zero virgola del totale, il recupero economico non inciderebbe granché in termini di risparmio.
Il problema è un'altro. C'è infatti un crescente numero di escursionisti che s'improvvisano alpinisti contando sul fatto che, se qualcosa va storto, si chiama l'elicottero che tanto è gratis. Questa deriva richiede un deterrente altrimenti si incentiva l'irresponsabilità.

A prescindere da quelli che sono i costi, le operazioni di soccorso con gli elicotteri comportano comunque dei rischi, che sarebbe meglio evitare se non sono proprio necessario, ma occorre anche tenere conto che comportamenti impropri finiscono per sottrarre una risorsa che diventa indisponibile per situazioni che possono avere una maggiore urgenza.
C'è quindi anche la necessità di garantire un uso razionale dei mezzi, la qual cosa è ardua quando si ha a che fare con l'irrazionalità di certi utenti.

Alcune regioni hanno cominciato ad introdurre dei ticket salati per quei casi che sono palesemente frutto di irresponsabili imprudenze. C'è un dibattito acceso sul fatto che gli strumenti siano adeguati, proporzionati e coerenti con l'obbiettivo. I dubbi al riguardo sono tanti, tranne che sull'opportunità di prendere delle misure per cercare di contenere il fenomeno.
Cammina piano, ma pensa velocemente
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