da das » mer giu 04, 2008 14:24 pm
da stellalpina7 » mer giu 04, 2008 16:10 pm
da das » mer giu 04, 2008 16:27 pm
da VYGER » mer giu 04, 2008 16:38 pm
das ha scritto:esistono le centrali nucleari a fissione, quelle a fusione sono ormai passate di "moda". poi è vero che l'uranio è in esaurimento ma esiste sempre anche il plutonio.
comunque quello della centrali nucleari è un caso a parte, come dici tu si potrebbe fare qualcosa per il fotovoltaico oppure per l'eolico... però qui non si smuove quasi nulla
da das » mer giu 04, 2008 16:44 pm
VYGER ha scritto:das ha scritto:esistono le centrali nucleari a fissione, quelle a fusione sono ormai passate di "moda". poi è vero che l'uranio è in esaurimento ma esiste sempre anche il plutonio.
comunque quello della centrali nucleari è un caso a parte, come dici tu si potrebbe fare qualcosa per il fotovoltaico oppure per l'eolico... però qui non si smuove quasi nulla
In merito alla prima questione, frotte di studiosi stanno tentando di controllare i processi di fusione nucleare [atomi di isotopi dell'idrogeno fusi assieme a formare elio]. Se si riuscisse a controllare la reazione, avremmo energia illimitata e prodotti di scarto limitati [la fusione è il processo tramite il quale brucia il nostro sole]. Al momento è necessaria tutta l'energia prodotta dalla reazione per controllarla [tramite campi elettromagnetici, se ricordo bene]. Quindi il processo non è conveniente.
Sui reattori a fissione è un bel busillis...
Certo, solare termico e celle solari potrebbero dare un certo aiuto.
Una recente indagine del CAI, pubblicata non ricordo se sulla rivista o sullo scarpone, evidenziava come l'eolico fosse poco conveniente in Italia [ma non ho approfondito].
Già solo diffondendo le case passive si ridurrebbero in maniera sostanziale i consumi di petrolio in Italia.
Sullo sviluppo sostenibile, che cosa dire?
Alcuni autori [Latouche tra tutti] ritengono il concetto una contraddizione in termini: è impossibile continuare a crescere [in consumi, aumento della popolazione, produzione di scarti] in un mondo limitato.
Penso sarebbe ora di iniziare a pensare in termini di mantenimento di un instabile equilibro complessivo che consenta a noi di vivere e alla Terra di continuare ad esistere.
Anche se credo che trovare un simile equilibrio sia un bel problema, per quanto sia necessario risolverlo.
da beppe 53 » mer giu 04, 2008 21:35 pm
da das » mer giu 04, 2008 21:59 pm
beppe 53 ha scritto:Caro das, mi sembra che si parli di sviluppo sostenibile solo per applicarlo agli altri paesi: In Africa ed In America Latina, paesi che ho visitato per progertti di sviluppo rurale, si fa un gran parlare di sviluppo sostenibile, in realtà si parla di cose che devono fare gli altri, senza valutare che buona parte delle responsabilità di uno sviluppo squilibrato dipende dalla politica dei nostri paesi.
Purtroppo le innovazioni ci sono ma il criterio della loro applicazione è legato al profitto di grandi gruppi, non dalle esigenze collettive. Mi spiego con un esempio: basterebbe poco avere in casa una ciclette che produca energia per frigoriferi ed apparacchiature elettroniche, uniremmo sport, forma fisica e sviluppo sostenibile, producendo energia propria per il consumo; ma in questo caso, se non ci sono le grosse aziende che producono la ciclette-genera-energia noi non possiamo farlo da soli ed in più non pagheremmo le grosse aziende che ci forniscono energia.
In una parola è un problema di tutti, ma non essendo un problema per il mercato in quanto non genera profitti, il problema non esite!
Ed è quando che mi sento impotente che mi incazzo!
Ma non sò che altro fare!
Purtroppo.
ciao
beppe
da beppe 53 » gio giu 05, 2008 8:39 am
da das » gio giu 05, 2008 9:45 am
beppe 53 ha scritto:C'è che l'Italia è un paese particolare, a volte direi schizofrenico, paese di Santi e navigatori, ma anche di ladri e truffatori. A differenza di altri paesi europei (Danimarca, Olanda, Germania, Austria,..) manche un senso dello Stato come Servizio, della Cosa Pubblica. E non siamo stati sempre così : un tempo c'erano anche dei ricchi che erano contenti di pagare le tasse perchè così contribuivano al bene della nazione: trovali oggi se ci riesci. In molti paesi del Nord Europa nessuno si sogna di rubare allo Stato ed il senso civico è alto, quasi che la coscienza ambientale di far parte di un sistema li coinvolga anche nella gestione oculata delle risorse come bene per i nostri figli che verranno! Quà sembra di vivere nel West alla caccia degli indiani, pronti col fucile a difendersi....contro tutti e chiunque. Non è prprio questo il paese che vorrei... ancora spero, anche se tristemente penso che il nostro futuro è sempre legato alla capacità dei più deboli di sopportare.... ma fino a quando? D'accordo che abbiamo i politici che ci meritiamo, ma un tempo ne avevamo di migliori, spero ritornino!
ciao
beppe
da geremia vergoni » gio giu 05, 2008 11:09 am
da das » gio giu 05, 2008 11:14 am
geremia vergoni ha scritto:Ciao vorrei dare il mio appoggio per quanto, purtroppo, piccolo, in riferimento a questi argomenti.
In particolare per quanto riguarda le fonti di energia rinnovabile vorrei far presente che se consideriamo tutti i vari tipi di tecnologie x produrre energia l'Eolico è sicuramente fra i piu "puliti", senza controindicazioni.
Qualche tempo fa passando x Ferentillo nota meta arrampicatoria trovo al bar un volantino stampato che rendeva noto alla "cittadinanza" il possibile progetto per l'impianto di aerogeneratori (turbine eoliche). Si faceva riferimento al loro "grave" impatto visivo e ambientale in genere, che sicuramente avrebbero prodotto in val Nerina... mah!? non commento.
Credo che il cosiddetto impatto visivo e ambientale dei generatori eolici non andrebbe nemmeno valutato, producono energia pura al 100%, consideriamo piuttosto l'impatto ambientale di quella che è attualmente la maggior fonte di energia, il petrolio x l'appunto.
Un'impatto subdolo che non te lo vedi direttamente "davanti agli occhi" ma i cui effetti sono importanti.
Ieri invece, passando sotto la Paganella di Trento notavo i 5 o 6 bei ripetitori che hanno messo in cima, belli alti è. Si si ma certo, quelli ormai fanno parte dell'ambiente.. ne potrebbero richiedere l'usocapione, e poi non producono impatti.. di tipo eletromagnetico x esempio, no.
Scusate ma certe volte penso che ci sia anche troppa democrazia, non c'è spazio x le idee di tutti, certe cose vanno fatte xchè devono essere fatte e basta.
da ste_car » sab giu 07, 2008 18:06 pm
da das » sab giu 07, 2008 19:01 pm
da VYGER » sab giu 07, 2008 19:34 pm
da gug » mar giu 10, 2008 12:30 pm
da das » mar giu 10, 2008 12:41 pm
gug ha scritto:A mio parere, nella accezione comune, "sviluppo sostenibile" è un ossimoro, dato che per sviluppo noi di solito intendiamo crescita materiale e ciò non sarà mai sostenibile.
da gug » mar giu 10, 2008 14:02 pm
das ha scritto:gug ha scritto:A mio parere, nella accezione comune, "sviluppo sostenibile" è un ossimoro, dato che per sviluppo noi di solito intendiamo crescita materiale e ciò non sarà mai sostenibile.
perchè non sarà mai sostenibile per l'ambiente?
da gug » lun giu 16, 2008 12:04 pm
da das » lun giu 16, 2008 13:42 pm
gug ha scritto:das ha scritto:gug ha scritto:A mio parere, nella accezione comune, "sviluppo sostenibile" è un ossimoro, dato che per sviluppo noi di solito intendiamo crescita materiale e ciò non sarà mai sostenibile.
perchè non sarà mai sostenibile per l'ambiente?
Perchè noi intendiamo con "sviluppo" soprattutto la crescita materiale di consumi e la crescita non deve essere semplice, ma esponenziale.
E' chiaro che una simile logica non è sostenibile da nessun sistema naturale, dotato di risorse e capacità di rigenerazione finite.
Lo "sviluppo sostenibile" reale dovrebbe considerare lo sviluppo di altri tipi di caratteristiche (culturali, di condizioni di vita, di felicità in generale), ma non essere legato alla crescita dei consumi.
E' il vecchio paradosso del PIL che considera qualsiasi aspetto quantitativo, ma lascia fuori le cose che sono davvero importanti: solo che per noi, a tutt'oggi, "sviluppo" è sinonimo di "crescita esponenziale del PIL".
da gug » lun giu 16, 2008 14:15 pm
das ha scritto:gug ha scritto:das ha scritto:gug ha scritto:A mio parere, nella accezione comune, "sviluppo sostenibile" è un ossimoro, dato che per sviluppo noi di solito intendiamo crescita materiale e ciò non sarà mai sostenibile.
perchè non sarà mai sostenibile per l'ambiente?
Perchè noi intendiamo con "sviluppo" soprattutto la crescita materiale di consumi e la crescita non deve essere semplice, ma esponenziale.
E' chiaro che una simile logica non è sostenibile da nessun sistema naturale, dotato di risorse e capacità di rigenerazione finite.
Lo "sviluppo sostenibile" reale dovrebbe considerare lo sviluppo di altri tipi di caratteristiche (culturali, di condizioni di vita, di felicità in generale), ma non essere legato alla crescita dei consumi.
E' il vecchio paradosso del PIL che considera qualsiasi aspetto quantitativo, ma lascia fuori le cose che sono davvero importanti: solo che per noi, a tutt'oggi, "sviluppo" è sinonimo di "crescita esponenziale del PIL".
ti faccio un esempio per quanto concerne l'agricoltura. abbiamo 1000metri quadri da coltivare a mais che ci danno una resa X che soddisfa un numero di abitanti Y. se gli abitanti aumentano di una quantità Z in modo da avere numero totale di abitanti Y+Z la quantità di terra X non ci basterà più no? allora che si farà? si cercherà nuova terra oppure, se questa manca in quanto è una risorsa finita, si cercherà di migliorare il nostro raccolto mediante impiego di fertilizzanti, concimi, ogm o altri escamotage. impiego di concimi e di tutte queste cose portano a maggior inquinamento della terra, parte di questi vengono portati nelle falde, nei fiumi e nei mari causando quel fenomeno di eutrofizzazione che noi tutti sappiamo cos'è. bene questo non è sviluppo sostenibile giusto? allora cerchiamo di studiare un concime che non possa essere traslocato per più di 40cm di profondità e che venga "distrutto" dagli agenti naturali dopo 1 anno di vita in modo tale da non avere residui. così facendo che succede? aumenta la produzione, aumentano i soldi (crescita materiale) la gente sta meglio perchè si soddisfa con il mangiare, e la nostra risorsa limitata non influenza più, per il momento, lo sviluppo. ho parlato di agricoltura per fare l'esempio più semplice ma il ragionamento potrebbe anche farsi per qualsiasi altro settore.
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