Non capisco le ragioni di chi protesta. Per interrare qualche chilometro di tubo prevedono di trapiantare alcuni ulivi, che poi verranno rimessi al loro posto o nelle vicinanze.
Gli ulivi sono già stati pesantemente potati per poter sopravvivere al trapianto, e dovevano essere trapiantati entro marzo per minimizzare i rischi per le piante. Ora grazie alle proteste tutto è fermo, forse ricominceranno ad ottobre.
Non sono un botanico, ma temo che il risultato di questo casino sarà la morte di diverse piante.