Tagli alla sanità...tanto per cambiare

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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda Luca A. » lun nov 16, 2015 13:15 pm

Sbob ha scritto:25 novembre?


Dal 25 novembre diventa obbligatorio anche in Italia come già è in Europa (dopo anni di rinvii) per gli ospedali pubblici mettere un limite massimo alle ore settimanali lavorabili per i medici (nonché un limite minimo per le ore di riposo tra un turno e l'altro).

In sostanza sarà impossibile essere operati da un chirurgo che sta in sala operatoria da 10 ore dopo aver fatto la notte precedente in pronto soccorso e dopo che la notte prima ancora aveva riposato tre ore essendo stato svegliato nel suo letto per correre in ospedale in quanto reperibile, e che la settimana precedente pur essendo ufficialmente in ferie per qualche giorno, aveva lavorato in reparto (senza timbrarsi) per tappare buchi vari.

Tutta la furbizia sta nel fatto che in Italia i medici degli ospedali pubblici sono inquadrati come "dirigenti" (e qui penso che la categoria dei medici e dei suoi sindacalisti abbia le sue colpe ...in lontani tempi di vacche grasse evidentemente gli andava bene essere "dirigenti"...) pertanto non sono vincolati ad orari ma solo a risultati. In pratica, un chirurgo che si fa il mazzo in ospedale è conteggiato, come pubblica amministrazione, tale e quale come un dirigente scaldapoltrone con ufficio in un palazzo ministeriale, senza tener conto che il livello di ingaggio e la necessità di riposo e lucidità è "leggermente diversa".

Ora non si sa bene cosa succederà. Probabilmente avremo le liste d'attesa che si impenneranno. Il fatto è che gli ospedali pubblici sono pesantemente sotto organico e ormai si reggono solo sulla buona volontà di qualcuno; per garantire orari umani ai medici si dovrebbe assumere una quantità di gente, ma non si può.

Come paziente sono preoccupato per la mia salute e per il possibile allungamento dei tempi di attesa.
Come marito di medico ospedaliero sono sollevato e spero cambi qualcosa davvero perché nel giro di alcuni anni ho visto mia moglie aumentare le sue ore lavorate in modo abnorme, ho visto la sua (=nostra) qualità della vita andare a picco e vedo giorno per giorno la sua salute psicofisica che si sta logorando e non potrebbe durare fino all'età della pensione. Negli ultimi 4-5 anni il peggioramento è stato drammatico.
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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda gug » lun nov 16, 2015 20:24 pm

Luca A. ha scritto:Ora non si sa bene cosa succederà. Probabilmente avremo le liste d'attesa che si impenneranno. Il fatto è che gli ospedali pubblici sono pesantemente sotto organico e ormai si reggono solo sulla buona volontà di qualcuno; per garantire orari umani ai medici si dovrebbe assumere una quantità di gente, ma non si può.


E questo "non si può" che diventa sempre più assurdo e di fatto è imposto dalle regole del liberismo e della globalizzazione.
Se, come dicevamo prima, la sanità pubblica è una priorità assoluta, allora non solo si può, ma si deve spendere nel miglioramento di questa istituzione e non farla languire.
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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » gio dic 17, 2015 21:15 pm

Può essere che abbia guardato male, ma sulla Repubblica di oggi non ho visto neanche un trafiletto sullo sciopero dei medici (che il manifesto giustamente mette in prima pagina). In compenso c'è un interessante articolo sulle buche nelle strade di Roma è un altro sui piumini invenduti per il troppo caldo.
Sarò anche troppo ingenuo per i miei quasi 50 ma 'ste cose continuano a lasciarmi perplesso.

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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda Kinobi » gio dic 17, 2015 22:03 pm

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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda scairanner » gio dic 17, 2015 22:10 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Può essere che abbia guardato male, ma sulla Repubblica di oggi non ho visto neanche un trafiletto sullo sciopero dei medici (che il manifesto giustamente mette in prima pagina). In compenso c'è un interessante articolo sulle buche nelle strade di Roma è un altro sui piumini invenduti per il troppo caldo.
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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » gio dic 17, 2015 22:12 pm

scairanner ha scritto:
tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Può essere che abbia guardato male, ma sulla Repubblica di oggi non ho visto neanche un trafiletto sullo sciopero dei medici (che il manifesto giustamente mette in prima pagina). In compenso c'è un interessante articolo sulle buche nelle strade di Roma è un altro sui piumini invenduti per il troppo caldo.
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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda espo » gio dic 17, 2015 22:36 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:
scairanner ha scritto:
tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Può essere che abbia guardato male, ma sulla Repubblica di oggi non ho visto neanche un trafiletto sullo sciopero dei medici (che il manifesto giustamente mette in prima pagina). In compenso c'è un interessante articolo sulle buche nelle strade di Roma è un altro sui piumini invenduti per il troppo caldo.
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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » gio dic 17, 2015 23:59 pm

Posto questo articolo dal sito del fatto quotidiano

Sciopero medici: oggi la protesta. E non è una consuetudine
di Ivan Cavicchi | 16 dicembre 2015

Ivan Cavicchi
Docente all'Università Tor Vergata di Roma, esperto di politiche sanitarie

Oggi i medici italiani scioperano. Per loro scioperare non è una consuetudine semmai è una rarità un po’ per la delicatezza della protesta sociale un po per la tradizionale natura accomodante e moderata di questa professione. Se oggi i medici scioperano vuol dire che non ne potevano più e che con la politica è rottura aperta o che il governo Renzi ha deciso di pagare un prezzo.

Il Bmj (British medical journal) ha passato in rassegna i dati di diversi scioperi medici negli ultimi 40 anni in diversi Paesi. Il tasso di mortalità rimane invariato. Anzi, in alcuni casi, si registrano persino miglioramenti (sciopero degli specializzandi in Spagna) ma in altri specialmente se lo sciopero include anche i servizi di emergenza, la probabilità di morte può salire fino al 67% (2010 in Sud Africa). Ma non è certamente il caso italiano.

Lo sciopero dei medici è una contraddizione, un ossimoro nel senso che esso è la manifestazione paradossale di un conflitto tra il diritto dei medici di protestare e scioperare come qualsiasi altro pubblico dipendente e il loro dovere di cura nei confronti dei malati. Questa contraddizione in genere è rimossa seguendo la raccomandazione del General Medical Council (Regno unito) che dice che i medici “non devono danneggiare i pazienti o metterli a rischio”) per cui durante lo sciopero si devono garantire comunque le prestazioni di emergenza ma non solo.

In genere, come è il caso di oggi, gli scioperi comportano la cancellazione diffusa di operazioni di visite e di trattamenti “non urgenti” per cui essi causano comunque una interruzione dei servizi. Ma il concetto di “non urgenza” in medicina è una questione molto controversa. Per un malato che soffre che sta male che sta facendo un trattamento terapeutico, tutto è relativamente urgente anche se non vi è rischio di vita imminente. Fino ad ora nessuno studio ha esplorato l’effetto dello sciopero dei medici sulle condizioni reali dei malati. Questo aspetto etico e morale accentua in modo pesante la responsabilità della politica, nel nostro caso del governo, che per questo genere di categorie dovrebbe prevenire il conflitto assicurando le necessarie interlocuzioni. Il governo Renzi, nei confronti dei medici sta facendo da tempo orecchio da mercante. Il 28 novembre a Roma si è svolta una manifestazione unitaria quindi con tutti i sindacati del settore sotto l’egida della Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini) alla quale non è seguito nessun riscontro politico. Questo vuole dire che il governo ha messo in conto questo sciopero e probabilmente non ha alcuna intenzione di modificare le sue politiche sanitarie, le stesse politiche che sono alla base di quella che ho definito “questione medica” e che spiegano i medici in rivolta. Di che si tratta?

I medici da parecchi anni sono nel bel mezzo di una mutazione professionale in peggio vale a dire che il loro status, il loro ruolo ma alla fine anche la loro funzione, per svariate ragioni, stanno cambiando. E’ di fatto un professione in via di ridimensionamento perché:

– altre professioni erodono la loro leadership
– le aziende sanitarie nei fatti annullano la loro autonomia di giudizio e di scelta
– limiti economici imposti al sistema sono forti limiti alle loro azioni
– la loro formazione è macroscopicamente difforme rispetto alle necessità del tempo
– i malati li portano continuamente in tribunale
– i medici sono manifestamente inadeguati nei confronti del cambiamento sociale (basti vedere i loro codici deontologici)
– ormai i medici per difendersi dai rischi legali adottano comportamenti opportunistici (medicina difensiva) creando assurdi costi inutili.

Insomma “questione medica” significa un groviglio di problemi che si sono affacciati negli ultimi decenni e che alla fine ci fanno correre il rischio di avere in luogo di un “medico” un “non medico”, cioè un medico senza quelle caratteristiche di capacità, abilità, sensibilità, libertà senza le quali nessun malato può ritenersi ben curato.

Oggi il governo Renzi sembra del tutto impassibile, inerte,indifferente nei confronti di questo sciopero. Colpisce infatti l’assenza più totale di una sua qualsiasi iniziativa politica, cioè il niente di niente. E’ questo il dato politico più preoccupante. Ormai è chiaro che il suo intento non è affrontare la “questione medica” per risolverla in avanti cioè sviluppando una figura di medico più adeguata al nostro tempo e più responsabile, ma è quello di avere un medico che per contenere la spesa sanitaria funzioni come una lavatrice, cioè un medico che in barba alle necessità reali legate alla singolarità di ogni malato, sia eterodiretto da standard, linee guida, protocolli, algoritmi. Cioè che funzioni come un computer a basso costo. Con il governo Renzi, cioè con i provvedimenti adottati recentemente sulla questione “appropriatezza” siamo alla “medicina amministrata” per la quale un medico che ragioni come si diceva una volta in “scienza e coscienza” è di fatto un ostacolo. Ma questo sciopero è proprio per difendere e ricontestualizzare il principio di “scienza e coscienza”. Dentro questo groviglio di problemi vi sono naturalmente contratti bloccati da anni, organici ormai ridotti al lumicino, condizioni di lavoro sempre più esauste, precariato dilagante, sottooccupazione e sfruttamento.

Tutto questo ci fa capire che questo sciopero non è stato deciso alla leggera. Ai medici, come le sberle, questo governo lo ha tirato letteralmente fuori dalle loro mani. I medici vi assicuro ne avrebbero fatto volentieri a meno. Ma questo carica il governo e il suo ministro della Salute di una responsabilità politica senza precedenti. La sua indifferenza fa spavento.

La “questione medica” non è una questione corporativa, non è un problema di una categoria, ma una questione sociale e politica di primaria grandezza che riguarda tutti noi e le nostre reali possibilità di cura. Per questo ho scritto un ebook, La questione medica, che è scaricabile gratuitamente sul Quotidianosanità.it.

di Ivan Cavicchi | 16 dicembre 2015

Salud
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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » dom gen 17, 2016 11:42 am

Dal sito del sole24ore:

Sempre meno, sempre meno pagati, sempre più vecchi. Il Servizio sanitario nazionale continua a perdere pezzi. Nel 2014 ha lasciato per strada in soli dodici mesi 7mila dipendenti. E quasi altrettanti si stima che possa averne persi soltanto nei primi nove mesi mesi del 2015. Un record. Dal 2007 al 2014 il taglio totale è stato di 19mila unità. Altro record. Intanto la spesa totale è calata di 350 mln (lo 0,9% in meno) e rispetto al 2007 è salita di un misero 0,3%: in pratica una fortissima perdita secca in termini di potere d'acquisto. Proprio quando è iniziata ed è esplosa la grande crisi. Ma c'è una nota “rosa”: le donne nel Ssn continuano a crescere e sono arrivate a rappresentare il 65% della forza di lavoro totale (434.705 su 663.793 dipendenti), solo nella scuola e nella polizia penitenziaria sono di più. E sicuramente hanno le retribuzioni sotto la media. Un popolo che invecchia, quello del Ssn: ha un'età media di 49,7 anni, 51,7 per gli uomini e 48,7 per le donne. Dal 2001 l'età media è cresciuta di sei anni (7 anni per le donne).

L’amaro Conto annuale e le denunce dei sindacati

Dal conto annuale 2014 della Ragioneria dello Stato arrivano altre amare conferme del calo occupazionale, con tutti i riflessi sull'assistenza, denunciati dai sindacati di settore. Numeri da brivido, che certamente il mancato turno over ha accentuato in questo quasi decennio di purghe al Ssn in modo drammatico, soprattutto al Sud e nelle regioni sotto schiaffo per i debiti. Anche se non va dimenticato un altro fenomeno: i cosiddetti inidonei, quotati dalla Bocconi in oltre 70mila. Tra i quali i medici sono minoranza.

Un esercito pubblico in ritirata

Il totale dei dipendenti pubblici nel 2014 era di 3,253 mln unità: 20mila meno che nel 2013. Nel Ssn erano 663mila, l'1% in meno (7mila) contro una media dello 0,6% tra tutte le amministrazioni. Il calo per l'Ssn è stato del 2,7% (5,1% per tutta la Pa) dal 2007. Da notare che i l Ssn è il secondo tra tutta la Pa (dopo la scuola) col 21,79% di tutti i dipendenti pubblici.

Lavoro flessibile in calo, boom di incarichi libero professionali e consulenze

Su 79.923 unità di personale a tempo determinato e in formazione lavoro impegnate nella Pa, il Ssn ne contava 28.722: praticamente un terzo del totale, quasi mille in più del 2013, ma il 21% meno che otto anni prima. Record invece nel Ssn per gli incarichi libero professionali, di studio, ricerca e consulenza: sono stati 13.152 con una crescita del 69% dal 2007. Un boom.

Crollano i costi: 1,3 mld meno del 2008

Il totale del costo del personale nel Ssn è stato di 39,129 mld, come detto 350 mln in meno del 2013.e circa 900 mln meno del 2013. Se poi si fa il raffronto col 2008, il costo è sceso di circa 1,3 mld. La retribuzione media annua lorda per dipendente è di 38.573 euro, 100 in meno dell'anno prima, praticamente alla pari di quella del 2009 e 3mila euro in più che nel 2007. Per comprare meno. Almeno per gli stipendi non al top.

Domenicali saluti
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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda gug » dom gen 17, 2016 15:14 pm

...e quindi di fatto, per quanto tutti i governi affermino il contrario, stanno smantellando il Servizio Sanitario Nazionale, senza che nessuno si levi a difendere quella che è la conquista più alta della nostra società. :(
E del resto fra i "Ce lo chiede l'Europa", la campagna feroce sulla presunta "Malasanità" e i "Abbiamo vissuto al di sopra dei nostri mezzi", questo è il risultato....
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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda rocciaforever » dom gen 17, 2016 17:22 pm

....sanità allo sfascio, anche nelle regioni autonome....

si preannunciano tempi duri per i cittadini/pazienti (che ora si chiameranno sempre più spesso clienti...) :roll:
"Il segreto del successo è la perseveranza verso lo scopo" B.D.


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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » dom gen 17, 2016 20:59 pm

D'altra parte la sanità, come altri servizi pubblici e "beni comuni" (vedi acqua) è uno dei terreni di caccia ancora non completamente conquistati dal capitale speculativo. C'è un bel malloppo, che mette sicuramente l'acquolina in bocca a molti.

Vedremo se l'opinione pubblica saprà fare adeguata resistenza, o se saremo defraudati senza colpo ferire.

Speranzosi (ma anche scettici) saluti
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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda Kinobi » dom gen 17, 2016 22:39 pm

Negli ultimi 4-5 anni il peggioramento è stato drammatico.


Ot
Questo vale per tutti gli italiani. Con poche e non numerose eccezioni che confermano la regola.
E
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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda Sbob » lun gen 18, 2016 20:05 pm

La questione e' se il calo e' proporzionale al calo dell'economia italiana, oppure se e' decisamente maggiore.
Nel primo caso e' mera accettazione della realta' dei fatti, nel secondo e' smantellamento voluto.
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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » gio ott 13, 2016 8:41 am

Oggi alla rassegna stampa parlavano di un ulteriore taglio di un miliardo e mezzo... :?

Reiterati saluti
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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » ven gen 20, 2017 11:18 am

Da quotidiano sanità:

"Il SSN perde 10.000 dipendenti in un anno. In calo anche i costi. Sale età media e cresce il lavoro precario. Ecco i numeri del conto annuale 2015"

Ah, poi contestualmente ci dicono che aumenteranno i LEA, che si garantiranno più e migliori prestazioni, che si dimezzeranno le liste di attesa... :^o

Come si scriveva una volta nelle botteghe, "per i miracoli ci stiamo attrezzando".

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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda Achille_piè_veloce » ven gen 20, 2017 12:44 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Da quotidiano sanità:

"Il SSN perde 10.000 dipendenti in un anno. In calo anche i costi. Sale età media e cresce il lavoro precario. Ecco i numeri del conto annuale 2015"

Ah, poi contestualmente ci dicono che aumenteranno i LEA, che si garantiranno più e migliori prestazioni, che si dimezzeranno le liste di attesa... :^o

Come si scriveva una volta nelle botteghe, "per i miracoli ci stiamo attrezzando".

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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda Steff » ven gen 20, 2017 14:29 pm

stavo per chiederlo anch'io (ma si sa che io sono gnucca)
uot's LEA?

io c'ho una sassicurazione sanitaria a prova di tagli e ritagli!!!! venghino signori venghino .... :roll:
e forse a molti è sfuggito ma so che i contratti nazionali di alcune categorie già da anni hanno cominciato ad inserire polizze sanitarie integrative.
purtroppo è quello verso cui ci stiamo avviando, ma secondo me era inevitabile che andasse a finire così. Il sistema sanitario nazionale gratuito o quasi poteva reggere solo se gestito (e usato) con trasparenza, professionalità, capacità e onestà. Tutte doti che in Italia non abbondano. :(
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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » ven gen 20, 2017 14:44 pm

Steff ha scritto:stavo per chiederlo anch'io (ma si sa che io sono gnucca)
uot's LEA?

io c'ho una sassicurazione sanitaria a prova di tagli e ritagli!!!! venghino signori venghino .... :roll:
e forse a molti è sfuggito ma so che i contratti nazionali di alcune categorie già da anni hanno cominciato ad inserire polizze sanitarie integrative.
purtroppo è quello verso cui ci stiamo avviando, ma secondo me era inevitabile che andasse a finire così. Il sistema sanitario nazionale gratuito o quasi poteva reggere solo se gestito (e usato) con trasparenza, professionalità, capacità e onestà. Tutte doti che in Italia non abbondano. :(


Mah se evitiamo i soliti luoghi comuni da bar della Padania secondo me è meglio :wink:

Se vedi i dati, il servizio sanitario nazionale è senza dubbio più efficiente e cost-effective dei sistemi basati su assicurazioni private. Basta che vai a spulciare quanto spendono gli USA per la sanità rispetto al PiL, e quante persone sono scoperte di assistenza.

In Italia spendiamo relativamente poco, in percentuale al pil, rispetto alle principali nazioni occidentali. E il livello di assistenza in Italia non è assolutamente scarso - naturalmente ci sono disparità sul territorio nazionale, ma nel complesso è così.

Il problema è che se si continua a tagliare, il sistema, che in molti casi va avanti, nonostante le carenze, perché gli operatori si fanno un mazzo tanto, prima o poi rischierà di implodere.

Nazionalsanitari saluti
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PS i LEA sono i livelli essenziali di assistenza, le prestazioni che devono essere garantite dal SSN
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Re: Tagli alla sanità...tanto per cambiare

Messaggioda Achille_piè_veloce » ven gen 20, 2017 15:08 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:
Steff ha scritto:PS i LEA sono i livelli essenziali di assistenza, le prestazioni che devono essere garantite dal SSN


Grazie, così ho capito la frase che avevi scritto prima.
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