CUMBRE

[Laurin]

Ieri ho rivisto dopo diverso tempo, Cumbre.

E' sempre un bellissimo film. Pedrini che passa da un chiodo all'altro con due rinvii in mano è mitologico .....

[Luca A.]

Dico la verità: a me invece non aveva emozionato.
1- Pedrini la faceva troppo facile, sembrava che passeggiasse in scioltezza su una via di III°; se non si drammatizza un po', anche la grande impresa sembra banale e non emoziona.
2- Le riprese poco spettacolari (per lo standard tecnico a cui siamo abituati noi oggi, intendo!) facevano sembrare ancora di più che fosse il filmino di mio cuggino su una facile via normale durante le vacanze.

In sostanza: un film che non è riuscito a farmi sudare le palme delle mani come mi succede di solito quando guardo un film di montagna. Assenza di pathos e una sorta di ingenuità casereccia rendono poco emozionante anche la grande impresa... Laddove un po' di furbizia e buona tecnica cinematografica possono rendere suggestiva anche la Cresta Segantini in Grignetta...
Il tutto a prescindere dal reale valore della salita.
Naturalmente parlo per me.

[Vigorone]

Pedrini che sale sul compressore, mette gli occhiali da sole e fa brumm brumm e' impagabile.

L'ho cercato per anni solo per rivedere quella scena!

[Pié]

Dico la verità: a me invece non aveva emozionato.
1- Pedrini la faceva troppo facile, sembrava che passeggiasse in scioltezza su una via di III°; se non si drammatizza un po', anche la grande impresa sembra banale e non emoziona.
2- Le riprese poco spettacolari (per lo standard tecnico a cui siamo abituati noi oggi, intendo!) facevano sembrare ancora di più che fosse il filmino di mio cuggino su una facile via normale durante le vacanze.

In sostanza: un film che non è riuscito a farmi sudare le palme delle mani come mi succede di solito quando guardo un film di montagna. Assenza di pathos e una sorta di ingenuità casereccia rendono poco emozionante anche la grande impresa... Laddove un po' di furbizia e buona tecnica cinematografica possono rendere suggestiva anche la Cresta Segantini in Grignetta...
Il tutto a prescindere dal reale valore della salita.
Naturalmente parlo per me.

Forse non mi aveva fatto sudare le mani (non mi ricordo), ma mi aveva emozionato un sacco e secondo me è bellissimo. Proprio per la sua semplicità (era stato girato con pochissimi mezzi perché quelli avevano a disposizione), perché racconta di qualcosa di irripetibile che sembra ormai parte di un tempo lontanissimo quando la patagonia era ancora la Patagonia ed il cerro torre il Cerro Torre e racconta di una salita straordinaria.

[Danilo]

Ieri ho rivisto dopo diverso tempo, Cumbre.

E' sempre un bellissimo film. Pedrini che passa da un chiodo all'altro con due rinvii in mano è mitologico .....

dopo diverso tempi sì ma quanto ?
come ogni film che si rivede è importante per riuscire ad afferrare alcuni concetti della nostra vita..

[pablo75]

film che compiono 30 anni come cumbre , o 50 come l'integrale di peuterey o 20 come documentazione di un'inopportunità non si discutono.
sono pietre miliari della loro epoca, ma anche opere d'arte senza tempo.
vanno ammirati in ogni particolare. i mezzi di allora, l'impresa dei protagonisti e soprattutto l'impresa organizzativa, cinematografica e alpinistica compiuta da registi operatori del calibro di mariani, diemberger, konig
se si escludono i capolavori di edlinger e berhault, da opera vertical e metamorfosi fino a quelli moderni delle ultime cavalcate di patrick sui 4000, pochissimi altri "film di montagna" fanno sognare.
quasi tutti invece, specialmente oggi, tristemente appiattiti su effetti speciali, immancabili time laps, vorticosi cambi immagine, musiche assordanti, fanno cagare

[ProcioneFalesio]

Anche a me non erano sudate le mani a guardarlo, però mi è piaciuto e, ogni tanto, me lo riguardo volentieri.

Comunque sempre meglio del film su David Lama al Cerro Torre che su 98 minuti di film, si vede che arrampica un 18 minuti; oppure "Non così lontano" con Herve Barmasse, che su 38 minuti si vedono 4-5 minuti di scalata con la go pro, con cambio di scena ogni 4 secondi e non capisci più una sega..

[Luca A.]

Mah, sempre a titolo assolutamente epidermico e personale (senza discutere il valore), ho trovato favoloso ed emozionantissimo (l'ho rivisto non so quante volte) Au-delà des cimes della Destivelle tra i recenti, girato sicuramente con gran dispiego di mezzi tecnici; ma trovo ancora capace di emozionarmi un vecchissimo classicone come Etoiles et tempetes di Rebuffat, che certamente non aveva dalla sua i mezzi di oggi e nemmeno quelli degli anni 80 di Cumbre...
Tanto per dire che forse non è solo questione di strumenti più o meno evoluti ma anche di saperli usare con un po' di "mestiere"...
Poi comunque è questione anche di sensibilità personale di ogni spettatore, non voglio assolutamente sminuire Cumbre e poi non sono un esperto.

[ProcioneFalesio]

Au-dela des cimes..!! Bello!!! Li si che si vede un po' di arrampicata.