Marc Andre leclerc

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Marc Andre leclerc

Messaggioda aculnaig » mer mar 14, 2018 10:32 am

Marc Andre Leclerc era un grandissimo alpinista e mi dispiace tantissimo sapere che lui è il compagno non sono sopravvissuti. Un brutto periodo per i forti alpinisti della nuova generazione, assieme a Kennedy credo si interrompano i sogni di chi come me legge Bonatti, Buhl, Casarotto e guarda al futuro per tenere accesa la fiamma dell'alpinismo eroico.
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Re: Marc Andre leclerc

Messaggioda il Duca » mer mar 14, 2018 10:40 am

Ma l'hanno ritrovato? Io ero rimasto che non si avevano più notizie...
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Re: Marc Andre leclerc

Messaggioda scairanner » mer mar 14, 2018 11:15 am

aculnaig ha scritto:...e guarda al futuro per tenere accesa la fiamma dell'alpinismo eroico.


Nell'alpinismo eroico il sacrificio umano non solo è previsto ma è addirittura auspicabile, ne è il suo nutrimento, non capisco perchè ti dispiaccia.

Detto questo.... ossignur :roll:
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Re: Marc Andre leclerc

Messaggioda Drugo Lebowsky » mer mar 14, 2018 11:28 am

scairanner ha scritto:Nell'alpinismo eroico il sacrificio umano non solo è previsto ma è addirittura auspicabile, ne è il suo nutrimento, non capisco perchè ti dispiaccia.

Detto questo.... ossignur :roll:


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Re: Marc Andre leclerc

Messaggioda scairanner » mer mar 14, 2018 12:11 pm

Drugo Lebowsky ha scritto:
scairanner ha scritto:Nell'alpinismo eroico il sacrificio umano non solo è previsto ma è addirittura auspicabile, ne è il suo nutrimento, non capisco perchè ti dispiaccia.

Detto questo.... ossignur :roll:


mapperpiacere
e mavvaffanculo a sto punto :twisted:
maddai, piantala, pentito chennonseialtro


Pentito di cosa?
Dai Drugo, dobbiamo ancora sentir parlare di alpinismo eroico? Ci manca solo "si deve osare, ce l'ha insegnato il duce" e non l'ha detto badoglio ma Comici.

E comunque non so che notizie abbia aculnaig ma in rete la più aggiornata che ho trovato dice che lo stanno ancora cercando.
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Re: Marc Andre leclerc

Messaggioda Pié » mer mar 14, 2018 12:29 pm

Leggendo sulla pagina del fondo per il finanziamento della loro ricerca, il padre di Marc André Leclerc li ha dati per persi ed ha spostato il fondo a favore della famiglia del compagno.

A parte questo scai, ironizzare sulla questione quando genitori han perso figli e un bimbo piccolo ha perso il padre mi sembra un po' di cattivo gusto, ma ovviamente, de gustibus. :?
evviva la burtleina!
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Re: Marc Andre leclerc

Messaggioda wolf jak » mer mar 14, 2018 12:36 pm

Dispiace per la scomparsa di questi 2 giovani alpinisti.


Serge, il padre di Marc-André Leclerc – l’alpinista scomparso con il compagno di scalata Georges “Ryan” Johnson dopo aver scalato una della Torri di Mendenhall in Alaska e di cui non si hanno notizie da lunedì scorso – con un lungo post pubblicato su Facebook ha dichiarato morto il figlio.
Di seguito le parole del padre:

«A tutti i nostri amici vicini e lontani che ci sostengono e pregano per Marc André, ho voluto fare questo annuncio a tutti voi prima che vi arrivasse dai notiziari. Purtroppo abbiamo perso 2 scalatori davvero grandi e io ho perso un figlio di cui sono molto orgoglioso. Grazie per il supporto in questo momento difficile. Il mio cuore è spezzato. Una parte di me se n’è andata con lui.

La nostra famiglia apprezza tutte le vostre preghiere e vorremmo chiedervi un po’ di privacy mentre affrontiamo questi devastanti momenti. Marc-André era un uomo meraviglioso e pieno d’amore e ha lasciato un segno in molte persone. Sarà ricordato e amato per sempre. So che è con il nostro Signore e io un giorno sarò di nuovo con lui».

https://www.montagna.tv/cms/120420/dich ... in-alaska/
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Re: Marc Andre leclerc

Messaggioda il Duca » mer mar 14, 2018 12:39 pm

Mi spiace...
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Re: Marc Andre leclerc

Messaggioda scairanner » mer mar 14, 2018 13:21 pm

Hai pienamente ragione Piè, mi dispiace per la scomparsa di Leclerc come anche che in casi simili si inneggi a valori di cui si ignora il significato. A questo era rivolta la mia ironia.
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Re: Marc Andre leclerc

Messaggioda arteriolupin » lun mar 19, 2018 0:46 am

Absit iniuria verbis

Però

Davanti ad un lutto è cosa buona evitare i commenti ad usum delphini.

Le battute sull'alpinismo eroico, sui tempi di Comici et similia, credimi, mi sono note, così come mi è estremamente nota la storia al cui interno l'alpinismo cosiddetto eroico si è sviluppato.

Gianluca può aver peccato nell'utilizzo di quel termine, pensando probabilmente ad un alpinismo tradizionale, alpinismo esplorativo, se preferisci...
Non dico di no.

Di fronte alla ormai pressoché certa scomparsa di due giovani, però, sarebbe cosa buona evitare inutili e sterili polemicuzze da bar sport di quart'ordine.
Un ricordo ed un pensiero alle famiglie sarebbero ben meno fuori luogo.

Buona serata a tutti.
...Se tuti i bechi gavesse un lampion... Gesummaria che iluminasiòn!

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Re: Marc Andre leclerc

Messaggioda aculnaig » lun mar 19, 2018 10:10 am

arteriolupin ha scritto:Absit iniuria verbis

Però

Davanti ad un lutto è cosa buona evitare i commenti ad usum delphini.

Le battute sull'alpinismo eroico, sui tempi di Comici et similia, credimi, mi sono note, così come mi è estremamente nota la storia al cui interno l'alpinismo cosiddetto eroico si è sviluppato.

Gianluca può aver peccato nell'utilizzo di quel termine, pensando probabilmente ad un alpinismo tradizionale, alpinismo esplorativo, se preferisci...
Non dico di no.

Di fronte alla ormai pressoché certa scomparsa di due giovani, però, sarebbe cosa buona evitare inutili e sterili polemicuzze da bar sport di quart'ordine.
Un ricordo ed un pensiero alle famiglie sarebbero ben meno fuori luogo.

Buona serata a tutti.


sta qui la differenza: cercare di capire anziché insultare e denigrare. se mi avesse chiesto avrei risposto e la cosa sarebbe finita li.
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Re: Marc Andre leclerc

Messaggioda Fokozzone » dom apr 29, 2018 16:08 pm

Tutto il mio sostegno a scairanner. Ha detto una sacrosanta verità e tutti addosso per senso di politicamente corretto.

Chiaro che la vicenda personale di Leclerc meriti rispetto, ma qui nessuno degli intervenuti conosce personalmente il Leclerc e nessuno ne parla come amico.
In questo forum se ne parla come modello di alpinista e alfiere di un certo tipo di alpinismo ed è in questo senso che l'intervento di scairanner è pienamente legittimo.
Rinforzo il suo intervento con una successiva riflessione.
Per fare alpinismo di un certo tipo e di un certo livello occorre una grande preparazione, occorrono mezzi e tempo. Insomma, è una cosa quasi da professionisti. Ora per giustificare la sua professione lo specialista deve stare sulla breccia dello stato dell'arte.
Mentre per uno sportivo far salire il grado è dura ma rischia al massimo un'infortunio muscolare, per un alpinista esplorativo, fare imprese pari o superiori a quelle già fatte implica un rischio della vita altissimo. Quindi quel tipo di attività o resta nel solco del già fatto, del già detto, oppure vedrà un avvicendarsi molto veloce di protagonisti che scompaiono dopo qualche exploit.
Ergo, nei fatti e tutto sommato anche negli auspici, l'alpinismo eroico è morto.
E meglio che muoia l'alpinismo eroico, piuttosto che tanti bravi ragazzi, neh...
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Re: Marc Andre leclerc

Messaggioda paolocar88 » dom apr 29, 2018 20:10 pm

mah... ognuno vive la propria vita come crede e trova la felicità come gli pare e piace
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Re: Marc Andre leclerc

Messaggioda Fokozzone » lun apr 30, 2018 23:10 pm

paolocar88 ha scritto:mah... ognuno vive la propria vita come crede e trova la felicità come gli pare e piace

Seguendo questo ragionamento e applicando la logica, Leclerc è morto felice facendo quello che gli piaceva.
Ergo che stiamo qui a piangere a fare? Un bel battimani per Leclerc e avanti col prossimo eroe.
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Re: Marc Andre leclerc

Messaggioda aculnaig » mer mag 02, 2018 9:43 am

fokozzone caro mio, questo è un forum dove le persone discutono, esprimono dei pareri e su questi si confrontano.
se scairanner avesse provato a discuterne, impostare un discorso, il post avrebbe preso una piega completamente diversa.
magari mi avrebbe cmq fanculizzato, ma almeno avrei capito il perché e anche il tuo intervento avrebbe avuto più senso...
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Re: Marc Andre leclerc

Messaggioda aculnaig » mer mag 02, 2018 10:27 am

aggiungo che NO, non avevo capito cosa scairanner intendesse nei suoi telegrafici post.
non l'ho capito perché esprimono con pochissime parole un concetto che non condivido, e fokozzone non ha rafforzato il concetto ma, per quanto mi riguarda, l'ha proprio espresso.

non sono d'accordo perché ritengo che la storia alpinistica di leclerc (che non conosco personalmente ma di cui seguivo le imprese e ho letto le interviste e articoli che parlavano di lui, così come di altri giovani alpinisti...alcuni scomparsi) non seguisse la logica espressa da fokozzone.
anche se non nego che l'alpinismo di oggi e di ieri abbia in seno un po' di narcisismo (così come ripeteva Roberto parlando di se o espresse molto bene rob tanto tempo fa) è principalmente una proiezione se stessi per se stessi.
quindi se avessi ragione io lo "stare sulla breccia dello stato dell'arte" non è solamente una questione di narcisismo e/o professionismo (nel primo caso sicuramente farà piacere essere il migliore e sentirsi ammirati e nel secondo farsi pagare per fare quello che ci piace di più sarebbe il sogno di molti) bensì il desiderio di provare se stessi in un'avventura più grande che proietti un'immagine ingrandita di se stessi.
ergo è slegato dalla logica del rischio, non perché non esista, ma perché lo si accetta
quindi personalmente non giudico la scelta perché è molto lontana dal mio animo (per questo per me è eroico) ma ammiro le imprese e so benissimo che nessuno riuscirebbe a frenare queste persone rinchiudendoli nella sfera dei sportivi.
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Re: Marc Andre leclerc

Messaggioda Fokozzone » mer mag 02, 2018 18:44 pm

aculnaig ha scritto:aggiungo che NO, non avevo capito cosa scairanner intendesse nei suoi telegrafici post.
non l'ho capito perché esprimono con pochissime parole un concetto che non condivido, e fokozzone non ha rafforzato il concetto ma, per quanto mi riguarda, l'ha proprio espresso.

non sono d'accordo perché ritengo che la storia alpinistica di leclerc (che non conosco personalmente ma di cui seguivo le imprese e ho letto le interviste e articoli che parlavano di lui, così come di altri giovani alpinisti...alcuni scomparsi) non seguisse la logica espressa da fokozzone.
anche se non nego che l'alpinismo di oggi e di ieri abbia in seno un po' di narcisismo (così come ripeteva Roberto parlando di se o espresse molto bene rob tanto tempo fa) è principalmente una proiezione se stessi per se stessi.
quindi se avessi ragione io lo "stare sulla breccia dello stato dell'arte" non è solamente una questione di narcisismo e/o professionismo (nel primo caso sicuramente farà piacere essere il migliore e sentirsi ammirati e nel secondo farsi pagare per fare quello che ci piace di più sarebbe il sogno di molti) bensì il desiderio di provare se stessi in un'avventura più grande che proietti un'immagine ingrandita di se stessi.
ergo è slegato dalla logica del rischio, non perché non esista, ma perché lo si accetta
quindi personalmente non giudico la scelta perché è molto lontana dal mio animo (per questo per me è eroico) ma ammiro le imprese e so benissimo che nessuno riuscirebbe a frenare queste persone rinchiudendoli nella sfera dei sportivi.

Sono d'accordo che non esista solo lo sport, ci mancherebbe! E sono d'accordo che l'alpinismo entri in un'altra dimensione in cui, a ragion veduta, si accetti anche una certa dose di rischio.
Detto questo, sottolineo che il limite di questa dimensione non sta nell'attività alpinistica, ma nell'impresa alpinistica, che non può crescere senza che cresca anche il rischio. Per questo lo sport ha più possibilità di progresso, perché può diventare più estremo senza aumentare il rischio.
Necessariamente, ciò che va a scomparire non è l'alpinismo, ma l'alpinista-eroe.
Quanto a "il desiderio di provare se stessi in un'avventura più grande che proietti un'immagine ingrandita di se stessi", concetto che esprimi molto bene e sinteticamente, ci rimanda al grande tema de "i falliti" del Motti, coloro che, perdenti nella vita di tutti i giorni, cercano un riscatto nel magico mondo delle montagne. Purtroppo la maggior parte di costoro non è finita molto bene.
Se poi persino un genio come Ueli Steck (che diceva "non voglio gareggiare per i record altrimenti morirei") ha terminato prematuramente la sua corsa, mi sembra un segno che l'alpinismo non solo eroico alla Gervasutti, ma anche post-eroico, abbia segnato i suoi limiti.
Insomma, tornando al povero Leclerc, preso a simbolo del discorso generale, di sicuro voleva vivere e facendo alpinismo si sentiva più vivo. Ma se per capire che sei vivo hai bisogno di vedere la morte con la falce dietro l'angolo, forse non hai qualcosa più degli altri, ma qualcosa di meno.
Un giovane sfortunato.
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Re: Marc Andre leclerc

Messaggioda aculnaig » gio mag 03, 2018 10:21 am

Fokozzone ha scritto:...sottolineo che il limite di questa dimensione non sta nell'attività alpinistica, ma nell'impresa alpinistica... Ma se per capire che sei vivo hai bisogno di vedere la morte con la falce dietro l'angolo, forse non hai qualcosa più degli altri, ma qualcosa di meno.
Un giovane sfortunato.
Riposi in pace.


Indubbio, ma il motore dell'alpinismo come attività/sport viene alimentato, più di altre attività sportive, dall'impresa.
non dico tutti ma una percentuale enorme di chi pratica attività alpinistica viene mosso dalle gesta di chi compie una salita eccezionale.
non dico che le morti degli alpinisti servono ad alimentare la nostra passione, perché come detto sopra leclerc era mosso da un demone diverso e sono sicuro che se questi fosse vissuto nel 1930 avrebbe immaginato e salito montagne difficili con o senza sponsor e notorietà.
certo l'era in cui ha praticato l'impesa alpinistica rischia di offuscare la sua figura, perché riprendendo quanto sopra scritto devo per forza fermarmi e chiedermi se "le morti degli alpinisti servono ad alimentare gli sponsor, e quindi lo sport".
ecco di questo io sono convinto, magari non sei d'accordo: ma lo sport è il problema non l'impresa.
questa c'era e c'è sempre stata anche all'oscuro di molti, sia che avesse esito positivo o negativo.
poi alcuni l'anno raccolta e trasmessa nell'immaginario collettivo...e venduta. poi il resto. Ma non voglio sembrare un fantozziano impiegato seduto nel sottoscala che brama contro il padrone :D

cmq separerei la questione impresa/sport dalle motivazioni che spingono gli alpinisti a rischiare la vita.
Io mi limito ad osservare le loro imprese, leggerle e magari sognarle ma sicuramente non li giudico.
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Re: Marc Andre leclerc

Messaggioda il Duca » gio apr 11, 2019 13:43 pm

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