IPER-SONDAGGIO

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Re: IPER-SONDAGGIO

Messaggioda scairanner » mer gen 17, 2018 12:30 pm

Credo che "ripristinare" un itinerario storico "bello" (anche se il termine è opinabile) come è stato fatto per la Casarotto a Lumignano, sia un'operazione condivisibile. Non tanto x mostrare alle generazioni future un eventuale celodurismo dei precursori di questa attività a metà strada tra avventura e sport, quanto per fissare quello che era lo stato dell'arte in quel momento di transizione molto importante per quello che ha comportato da lì in avanti nell'arrampicata. Che gli spit non sono sempre esistiti (c'è gente che esce dalle sale che pensa sia così e non sto scherzando).
Far sapere, anche con una targa come a Lumignano, da dove siamo partiti, alla peggio può non fotterti una mazza, ma per qualcuno magari sì e non cambia in negativo la tua giornata da dopolavorista della scalata (e se vuoi ripeterla senza rischiare esiste sempre la top rope).
-Come sarà la scalata di Adam Ondra nel 2030?
-Arrampicherò di certo. Spero di non scalare peggio di quanto non faccia ora...


-meno internet, più cabernet
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Re: IPER-SONDAGGIO

Messaggioda funkazzista » mer gen 17, 2018 13:00 pm

Fokozzone ha scritto:[...] mi sembra giusto sottolineare ancora una volta la differenza tra monotiri e vie, soprattutto in ambiente. Io faccio entrambe le cose e mentre in montagna sono sensibile all'aspetto storico, che considero un'attrattiva di una via, in falesia francamente me ne f@tto, perché la finalità della scalata in falesia comprende il fatto di non avere problemi di protezione [...]

Mah... sì e no, Fokozzone.
Come dici giustamente non tutto quello che è vecchio è anche storico, ma qualcosa di storico c'è!
Cosa facciamo, ad esempio, di tiri come Spit surf o Ombre blu? Di vie come il Diedro rosso?
O, se proprio vogliamo parlarne, se dovessi scegliere UN tiro, UNO, a Lumignano, da lasciare chiodato QUASI come in origine, tu quale sceglieresti?
Altrimenti cosa facciamo, dicevo? Prendiamo il decametro e richiodiamo tutto secondo le normative?
Si può fare, ma a me sembra un po' un peccato, perché un conto è dire: "bambini, questo tiro è stato salito tanto tanto tempo fa con solo 4 spit (o con solo i dadi, o solo ecc.)", e un altro è ripeterlo in condizioni SIMILI a quelle originali (che tanto lo sappiamo che le stesse condizioni non lo saranno mai più - ed evito anche di ripetere il discorso sulle rocce più o meno adatte a sopportare l'usura dovuta all'uso delle protezioni mobili).
Lasciati come in origine tanto non li fa nessuno? E chissenefrega! Che poi in fondo si parla di quanti tiri in tutta Italia? 20? 30? 50? Mica chissà che, eh!
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Re: IPER-SONDAGGIO

Messaggioda Fokozzone » mer gen 17, 2018 15:23 pm

funkazzista ha scritto: un conto è dire: "bambini, questo tiro è stato salito tanto tanto tempo fa con solo 4 spit (o con solo i dadi, o solo ecc.)", e un altro è ripeterlo in condizioni SIMILI a quelle originali (che tanto lo sappiamo che le stesse condizioni non lo saranno mai più ).
Lasciati come in origine tanto non li fa nessuno? E chissenefrega! Che poi in fondo si parla di quanti tiri in tutta Italia? 20? 30? 50? Mica chissà che, eh!


Sono d'accordo se parliamo di pochi tiri significativi, anch'io avevo ribadito che il concetto di "storico" in arrampcata sportiva doveva per forza essere limitato. Però guarda che il topic poneva la questione generale: "se devi richiodare un tiro...etc"
Del resto tra un po' se tu farai vedere ai bambini un tiro che una volta si faceva così, si metteranno a ridere, che è quello che faremmo noi se vedessimo una cordata sulla normale al bianco dai grand mulet con scarponi chiodati, alpenstock e mantello di lana. Certo Balmat e Paccard l'hanno fatta così, ma nessuno sente il bisogno di ripeterla nelle condizioni simili a quelle originali per capire il valore dell'impresa all'epoca.
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Re: IPER-SONDAGGIO

Messaggioda funkazzista » mer gen 17, 2018 16:10 pm

Fokozzone ha scritto:Sono d'accordo se parliamo di pochi tiri significativi, anch'io avevo ribadito che il concetto di "storico" in arrampcata sportiva doveva per forza essere limitato

Per forza, anche perché si parla di un periodo temporale ristretto (fine anni '70 - inizio '80).
Fokozzone ha scritto:guarda che il topic poneva la questione generale: "se devi richiodare un tiro...etc"

Si, ma -come d'abitudine peraltro :mrgreen:- siamo andati oltre.
Fokozzone ha scritto:Del resto tra un po' se tu farai vedere ai bambini un tiro che una volta si faceva così, si metteranno a ridere, che è quello che faremmo noi se vedessimo una cordata sulla normale al bianco dai grand mulet con scarponi chiodati, alpenstock e mantello di lana. Certo Balmat e Paccard l'hanno fatta così, ma nessuno sente il bisogno di ripeterla nelle condizioni simili a quelle originali per capire il valore dell'impresa all'epoca.

Ha ha! In effetti non c'è bisogno di ripetere i tiri anni '80 con i pantacollant fucsia e le Mariacher per capire (anche se sarebbe "istruttivo") :lol:
EDIT: però secondo me più che dei materiali (anche se è ben vero che gli spit etc. sono materiali) si dovrebbe parlare del "terreno", e quindi, ad esempio, dei rifugi, invece che del mantello di lana di Balmat e Paccard, altrimenti torniamo sempre al principio che si dovrebbe arrampicare scalzi, nudi e senza corda :wink:
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Re: IPER-SONDAGGIO

Messaggioda Danilo » mer gen 17, 2018 19:50 pm

Fokozzone ha scritto:.

Capisco i nostalgici, che si sentivano "qualcuno" quando facevano quello che riuscivano a fare assumendosi dei rischi....


messaggio strano
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Re: IPER-SONDAGGIO

Messaggioda Fokozzone » dom gen 21, 2018 20:14 pm

Purtroppo non è strano è molto umano.
Pensando a me stesso, anch'io, che non ho nessuna ambizione e che so di essere poco più che pippon e faccio le vie per gusto personale senza minimamente volermi paragonare agli altri, mi sono trovato a sottolineare che "quella via là l'ho fatta prima che aggiungessero i chiodi...."
Cioè nel mio piccolo di formica anch'io ci tenevo a quantificare correttamente la mia mini-impresa.

Quindi capisco chi sulla montagna ha investito tantissimo o quasi tutto e inevitabilmente va a parogonarsi con gli altri perché ha bisogno di essere "uno di quelli bravi". Ed è un fatto che certi personaggi (che ammiro, per carità) che hanno dato il meglio nell'epoca di transizione tra l'era alpinistica e quella sportiva si sono trovati in quella situazione che descrivevo. Erano bravi perché arrampicavano tantissimo, avevano un livello di sicurezza e di controllo clamoroso (pensa al lucido da scarpe di Boscacci: VII di aderenza stile -se cadi muori-) e potevano assumersi dei rischi. Solo che togliendo i rischi non riuscivano a fare quello che facevano gli sportivi bravi, e allora invettive contro lo spit, discorsi filosofici, semiologici, ecologici e c@zzi e m@zzi, che alla fine volevano dire una cosa sola: voglio continuare a giocare con le regole di prima, perché a quel gioco ero più bravo.
E fin qui nulla di male.
Però il discorso che hanno fatto alcuni di costoro (non faccio nomi perché sarebbe antipatico) non è stato: "continuo a giocare con le regole di prima", bensì "voglio che tutti continuino a giocare con le regole di prima" (sottinteso: perché così sarò ancora un big).
E questo discorso, per quanto umanamente comprensibile e anche abbastanza scusabile, è però basato sull'invidia, le gelosie, la vanità e cose simili, che non sono bellissime.
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