A vista vs (super)lavorato

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda dang » lun dic 28, 2015 20:02 pm

sö drèc ha scritto:
funkazzista ha scritto:
dang ha scritto:Funk, di grazia [...] facciamogli provare i 7b+ a vista e vediamo se la tua equazione sta ancora in piedi. :mrgreen:

Ma, ma... quale equazione?!?
Non voleva certo essere un'equazione, ma solo un esempio (magari malriuscito) per spiegare come la vedo io, non la legge universale!

Non capisco cosa contesti...
Se stai dicendo che hai fatto a vista dei tiri per te durissimi, al tuo limite assoluto, ti faccio sinceri complimenti, perché io non sono mai stato così bravo... però purtroppo io continuo a viverla allo stesso modo!
Ho premesso che alla fin fine sono un cagasotto, quindi quando vado su tiri per me duri (il dannato Grado) penso già che tanto a vista non li farò, e questo è sicuramente un aspetto su cui dovrei lavorare... uno dei tanti :lol:


finalmente discussioni serie :mrgreen: :D

Pure io non ho capito cosa "contesta" dang e vorrei capire....


Ma che ne so. 8O


Ieri mi stavo compiacendo dei miei soliti tirelli avvista dandomi delle solide pacche sulle spalle e dicendomi: "appero'..." 8)

Poi ho commesso l'errore di ripetere un tiro di placca che avevo chiuso (lavorato) nel mio periodo al top (capirai... :mrgreen: ).

Non mi schiodavo nemmeno sullo zoccolo. 8O
FIguriamoci sulla sezione chiave. :cry:

E li ho capito che il mio dire oggi "appero'..." e' solo legato al fatto che non mi ricordavo piu' cosa volesse dire scalare su un tiro duro.

f**a sono un cadavere.
Se scrivo ancora qualcosa quaddentro tagliatemi le dita. :twisted:

:lol:
dang
 
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda EvaK » lun dic 28, 2015 21:14 pm

ma volevo chiedere.
fino a quanti tentativi è lavorato e quando si "scivola" nel superlavorato?
poi:
se fai 2 tiri di scaldo, poi fai un giro a mettere su la corda, quel giro vale come tentativo o no? Secondo me no, soprattutto se uno sale già sapendo che non ci prova, ma va su solo a mettere i rinvii...

sono cose importanti.
sto diventando la segretaria del vero climber. :roll:
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda dang » lun dic 28, 2015 21:29 pm

Io non sono mai tornato più di tre volte di fila nella stessa falesia. Magari ci tornavo a distanza di mesi se non l'anno successivo.

Dimmi te se questo è lavorato o super lavorato.
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda scairanner » lun dic 28, 2015 22:16 pm

EvaK ha scritto:ma volevo chiedere.
fino a quanti tentativi è lavorato e quando si "scivola" nel superlavorato?
poi:
se fai 2 tiri di scaldo, poi fai un giro a mettere su la corda, quel giro vale come tentativo o no? Secondo me no, soprattutto se uno sale già sapendo che non ci prova, ma va su solo a mettere i rinvii...

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Ho un amico che prova il tiro a vista, se non riesce, mentre lo calo riprova il passo 73 volte finchè lo fa ad occhi chiusi.

Poi chiude la via al secondo giro.

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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda Eionedvx » lun dic 28, 2015 22:27 pm

scairanner ha scritto:
EvaK ha scritto:ma volevo chiedere.
fino a quanti tentativi è lavorato e quando si "scivola" nel superlavorato?
poi:
se fai 2 tiri di scaldo, poi fai un giro a mettere su la corda, quel giro vale come tentativo o no? Secondo me no, soprattutto se uno sale già sapendo che non ci prova, ma va su solo a mettere i rinvii...

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Ma, sotto sotto, anche lui sa che sono 74 i tentativi... Alla fine non è come provarla dall'alto? #-o
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda menestrello » lun dic 28, 2015 22:30 pm

EvaK ha scritto:ma volevo chiedere.
fino a quanti tentativi è lavorato e quando si "scivola" nel superlavorato?
poi:
se fai 2 tiri di scaldo, poi fai un giro a mettere su la corda, quel giro vale come tentativo o no? Secondo me no, soprattutto se uno sale già sapendo che non ci prova, ma va su solo a mettere i rinvii...

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Io ho sempre contato tutti i giri, anche quelli vani per mettere su i rinvii, spazzolare prese, ripassare i movimenti.
Per me la soglia lavorato/superlavorato è 10 giri.
Così ho detto
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda EvaK » lun dic 28, 2015 22:44 pm

scairanner ha scritto:
EvaK ha scritto:ma volevo chiedere.
fino a quanti tentativi è lavorato e quando si "scivola" nel superlavorato?
poi:
se fai 2 tiri di scaldo, poi fai un giro a mettere su la corda, quel giro vale come tentativo o no? Secondo me no, soprattutto se uno sale già sapendo che non ci prova, ma va su solo a mettere i rinvii...

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Lo faceva sempre anche una mia amica.
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda scairanner » lun dic 28, 2015 23:16 pm

EvaK ha scritto:
scairanner ha scritto:
EvaK ha scritto:ma volevo chiedere.
fino a quanti tentativi è lavorato e quando si "scivola" nel superlavorato?
poi:
se fai 2 tiri di scaldo, poi fai un giro a mettere su la corda, quel giro vale come tentativo o no? Secondo me no, soprattutto se uno sale già sapendo che non ci prova, ma va su solo a mettere i rinvii...

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Ho un amico che prova il tiro a vista, se non riesce, mentre lo calo riprova il passo 73 volte finchè lo fa ad occhi chiusi.

Poi chiude la via al secondo giro.

:mrgreen:


Lo faceva sempre anche una mia amica.
Ammiro la costanza e la pazienza di queste persone, io dopo 5 tentativi mi rompo...


(ps: non era riferito a nessuno del foro, quindi Giacco vai tranqui che il tiro di oggi te lo do a vista :lol: )

Inoltre, in aggiunta ai dubbi di EvaK: ma se provi un tiro che è al momento superiore alle tue possibilità, così, tanto per... poi tra 6 mesi hai il level e lo chiudi in un numero di giri tra il lavorato e il superlavorato, i tentativi primitivi li conti?
So' problemi eh :roll: , che qui conta il curry culum.
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda funkazzista » lun dic 28, 2015 23:36 pm

EvaK ha scritto:fino a quanti tentativi è lavorato e quando si "scivola" nel superlavorato?

Quando diventa un'ossessione, allora é superlavorato.
EvaK ha scritto:se fai 2 tiri di scaldo, poi fai un giro a mettere su la corda, quel giro vale come tentativo o no?

Eccerto che vale!
Se no faccio un centinaio di giri "tanto per mettere su i rinvii" e poi ti stampo il tiro al primo tentativo!
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda VYGER » mar dic 29, 2015 0:02 am

funkazzista ha scritto:Eccerto che vale!
Se no faccio un centinaio di giri "tanto per mettere su i rinvii" e poi ti stampo il tiro al primo tentativo!


Condivido...
Così come quoto Callaghan quando sottolinea l'importanza della pazienza.
Bisogna stare su un tiro "Come una zanzara che morde il ferro."

Non cambia niente nel curriculum, né nell'equilibrio cosmico.
Ma ridimensiona l'ego.

E fa bene.
Dovessi impiegare 100 tentativi per fare un 8b [grado molto lontano dalle mie possibilità], non vado certo a strombazzare in giro: "Ho fatto l'ottobì".

Ormai è grado medio...

:mrgreen:

No: come una zanzara che morde il ferro, mordo i miei limiti. E questa è la ricompensa.
Ho detto.

Contano più la roccia tiepida - bianca, grigia e rossa - sotto le dita, il cielo in alto, il sole, i rami secchi degli alberi contro l'azzurro.
Questo porterò con me quando starò per andarmene, non "Ho fatto l'ottobì"...
"Ho fatto l'ottobì" finirà nella fogna, come tutto il resto di me.
Amen

:roll:

Mandimandi
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda Vigorone » mar dic 29, 2015 0:16 am

EvaK ha scritto:se fai 2 tiri di scaldo, poi fai un giro a mettere su la corda, quel giro vale come tentativo o no? Secondo me no, soprattutto se uno sale già sapendo che non ci prova, ma va su solo a mettere i rinvii...


Secondo AGD si.
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda Vigorone » mar dic 29, 2015 0:20 am

VYGER ha scritto:Contano più la roccia tiepida - bianca, grigia e rossa - sotto le dita, il cielo in alto, il sole, i rami secchi degli alberi contro l'azzurro.
Questo porterò con me quando starò per andarmene, non "Ho fatto l'ottobì"...
"Ho fatto l'ottobì" finirà nella fogna, come tutto il resto di me.


Eh. Bello.
Io quel che mi porto dietro e' nell'ordine se sono stato bene con le persone, se ero sereno e se ho scalato bene. Bene nel senso che mi sono mosso bene, mi sono sentito armonico, ero concentrato e rilassato.
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda funkazzista » mar dic 29, 2015 0:27 am

VYGER ha scritto:Contano più la roccia tiepida - bianca, grigia e rossa - sotto le dita, il cielo in alto, il sole, i rami secchi degli alberi contro l'azzurro.
Questo porterò con me quando starò per andarmene, non "Ho fatto l'ottobì"...

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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda EvaK » mar dic 29, 2015 9:08 am

funkazzista ha scritto:
VYGER ha scritto:Contano più la roccia tiepida - bianca, grigia e rossa - sotto le dita, il cielo in alto, il sole, i rami secchi degli alberi contro l'azzurro.
Questo porterò con me quando starò per andarmene, non "Ho fatto l'ottobì"...

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si si vabè...
però ieri quando siamo dovuti venire via anzitempo (mio lavoro) era più dispiaciuto perchè al prossimo giro l'avrebbe chiusa, non perchè i rami secchi il blu il lago la compagnia....

poi sull'ego il discorso l'ha fatto anche a me quando sono scesa iper-inkazzed dal medesimo tiro perchè non riuscivo a scalare. Un po' come i fidanzati che quando lei non scala bene per un problema vanno lì e la consolano. Io mi becco i discorsi sulla negazione dell'ego :roll:
siamo troppo avanti.
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda VYGER » mar dic 29, 2015 9:30 am

EvaK ha scritto:si si vabè...
però ieri quando siamo dovuti venire via anzitempo (mio lavoro) era più dispiaciuto perchè al prossimo giro l'avrebbe chiusa, non perchè i rami secchi il blu il lago la compagnia....

poi sull'ego il discorso l'ha fatto anche a me quando sono scesa iper-inkazzed dal medesimo tiro perchè non riuscivo a scalare. Un po' come i fidanzati che quando lei non scala bene per un problema vanno lì e la consolano. Io mi becco i discorsi sulla negazione dell'ego :roll:
siamo troppo avanti.


Ahem...
Non ero dispiaciuto perché al prossimo giro avrei chiuso il tiro.
Mi spiaceva andare via da lì.

E continuo a ritenere che una sana ridimensionata a quei qaz di sistemi di rinforzo non possa che fare bene.
Il mondo e i deva se ne catafottono della nostra autostima e del nostro benessere.

La prima è inutile.
Il secondo è importante. Ma a quello dobbiamo badare noi. E non dipende dall'autostima...

Augh, ho parlato.

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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda gug » mar dic 29, 2015 12:14 pm

Sarò provocatorio, su un tema che da sempre mi interessa.

Io concordo pienamente su quanto ha detto Callaghan e anche Piedenero: ritengo che il lavorato sia la vera essenza della scalata, mentre penso che l'avvista sia meno importante: addirittura credo che se l'arrampicata fosse solo uno sport, la prestazione a vista sarebbe considerata un virtuosismo un po' fine a se stesso, poco legata al livello reale di un atleta: un pò come le gare di palleggi nel calcio, o i colpi dietro la schiena dei tennisti.
Io credo però che quello che di fatto rende l'opinione comune esattamente contraria è la discendenza dell'arrampicata dall'alpinismo e il fatto che la maggior parte degli arrampicatori scalano in falesia e anche sulle vie lunghe, dove il livello a vista ovviamente conta molto e influisce sulla possibilità di terminare la via se ci sono obbligatori: anche se anche in questo caso può non interessare se si passa a vista o meno, però ovviamente una relazione fra il livello a vista e la possibilità di riuscire esiste.

Questo perché di fatto ci si confronta con il proprio limite in arrampicata, e si cerca di superarlo, solo con la pratica del lavorato, ma al contrario questa pratica è considerata quasi vergognosa e immorale nell'ambiente (soprattutto a livelli medi): io credo che sia per i motivi detti sopra e anche perché molti che la disprezzano temono anche l'ansia e il lavoro fisico e mentale prolungato che c'è dietro, che credo ci sia anche su un tiro a vista al limite, ma in modo più limitato nel tempo e quindi più sopportabile.
Molto interessante lo spunto dell'avere già una giustificazione per il fallimento nell'avvista: questa giustificazione non c'è nel lavorato e quando si continua a fallire nei giri finali di una via lo si fa per propri limiti difficili da negare o mascherare, soprattutto a se stessi, e questo non è sempre facile da accettare.
Ultima modifica di gug il mar dic 29, 2015 20:41 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda fedeclimber » mar dic 29, 2015 16:45 pm

Se dovessi riassumere metaforicamente direi che l A-Vista è l'interrogazione a sorpresa mentre il lavorato/superlavorato è l'esame che hai preparato (più o meno accuratamente).

Per quanto mi riguarda trovo il lavorato più snervante, frustrante e logorante eppure fondamentale per progredire ANCHE nell A-vista.

Fino all'anno scorso ho sempre fatto al massimo (nelle giornate di grazia) 2 giri sui tiri. Non ero in grado di gestire lo stress, se così vogliamo chiamarlo.
Spesso mi spingevo così al limite (a livello di impegno tecnico/mentale) che non avevo il coraggio ne la testa per provare di nuovo quelle emozioni, registrate dal cervello come negative e al limite della comfort zone.

La scalata a vista, così come l interrogazione a sorpresa, consistono nell'improvvisazione, nel frugare nel nostro bagaglio di movimenti e gesti quello che serve in quel momento e di applicarlo a livello di puro istinto, senza preparazione alcuna.
E continuando sul senso metaforico è naturale che questo ci porti ad essere un più incerti, meno fluidi, più rigidi e insicuri (almeno noi comuni mortali).

Lavorare i tiri invece consente di "prepararsi", aiuta ad ampliare il bagaglio da cui poi andremo ad attingere in modo inconscio. Ci insegna ad essere più fluidi e padroni della tecnica, del giusto grado di stretta. Di tutte quelle cose che poi ci si porta dietro a livello "irrazionale" quando le decisioni da prendere diventano fulminee e meno ragionate. Anche a contenere lo stress e gestire la tensione per un tempo più lungo.

Più il bagaglio è ricco e più ci si sentirà sicuri e leggeri ad affrontare una prova.

Personalmente ho visto salire il grado a vista proprio sforzandomi di lavorare i tiri più difficili e non provandone a vista di grado più alto.
It's easier to get stronger than it is to get better !
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda VYGER » mar dic 29, 2015 19:11 pm

fedeclimber ha scritto:Se dovessi riassumere

[...]

Personalmente ho visto salire il grado a vista proprio sforzandomi di lavorare i tiri più difficili e non provandone a vista di grado più alto.


:smt023

Quoto tutto.
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda VYGER » mar dic 29, 2015 19:11 pm

funkazzista ha scritto:VYGER
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda Cardiga » mar dic 29, 2015 19:51 pm

Io penso che dipenda dal tipo di scalata, sul trad per esempio do piu importanza alla scalata a vista che al lavorato... nell'arrampicata sportiva idem , preferisco scalare a vista ma allo stesso tempo lavoro le vie, con il lavorato si impara tanto. Si impara a scalare fluidi e concentrati, ma a differenza della scalata a vista non ci si impegna allo stesso modo.... io quando scalo a vista arrampico finché non mi si aprono le mani, io le vie da fare a vista le conservo mesi e solo quando penso di avere qualche probabilità di riuscita le provo. Nel lavorato le puoi provare anche se non hai ancora il livello.. perche tanto prima o poi sei certo che la via la chiuderai..
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