A vista vs (super)lavorato

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda VYGER » mar dic 29, 2015 20:36 pm

Vigorone ha scritto:Io quel che mi porto dietro e' nell'ordine se sono stato bene con le persone, se ero sereno e se ho scalato bene. Bene nel senso che mi sono mosso bene, mi sono sentito armonico, ero concentrato e rilassato.


Classifica interessante.
Anche per me non è proprio la stessa cosa arrampicare con qualcuno piuttosto che con qualcun altro.
Ammetto però che, negli ultimi 5-6 anni, sono già felice se posso mettere le mani sulla roccia.

:mrgreen:
Non cesseremo di esplorare - E alla fine dell'esplorazione - Saremo al punto di partenza - Sapremo il luogo per la prima volta. T.S. Eliot
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda PIEDENERO » mar dic 29, 2015 21:48 pm

VYGER ha scritto:
Vigorone ha scritto:Io quel che mi porto dietro e' nell'ordine se sono stato bene con le persone, se ero sereno e se ho scalato bene. Bene nel senso che mi sono mosso bene, mi sono sentito armonico, ero concentrato e rilassato.


Classifica interessante.
Anche per me non è proprio la stessa cosa arrampicare con qualcuno piuttosto che con qualcun altro.
Ammetto però che, negli ultimi 5-6 anni, sono già felice se posso mettere le mani sulla roccia.

:mrgreen:

ecco bravo, torniamo con i piedi per terra.
allora mi aggrego anch'io al club dei "sono già felice se posso mettere le mani sulla roccia". nzomma dei " chi si accontenta gode".
quindi una classifica potrebbe essere:
son felice solo di riuscire ad andare a scalare
sono un po più felice se in buona compagnia
ancora più felice se riesco a chiudere qualche bel tirello a vista
ancora più felice se chiudo un bel tiro duro lavorato
ancora più felice se sono in compagnia di una simpaticata femmina che poi al ritorno ..dopo la birretta.... si fa la doccia insieme :P
ancora più felice se mentre torno in ottima compagnia alla radio annunciano che il governo è caduto
e che un ricco zio mi ha appena regalato 200.00 €
e che le guerre sono state abolite
e che il papa è veramente nullatenente
e che ondra non esiste
e che il grado è morto
:lol:

e allora potrei anche morire pure io :D

anzi
:mrgreen:
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda menestrello » mar dic 29, 2015 22:34 pm

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda EvaK » mer dic 30, 2015 12:12 pm

VYGER ha scritto:Ammetto però che, negli ultimi 5-6 anni, sono già felice se posso mettere le mani sulla roccia.

:mrgreen:



:smt056
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda ncianca » lun gen 04, 2016 17:22 pm

PIEDENERO ha scritto:e che il grado è morto
e allora potrei anche morire pure io :D

Ma tu sei IL GRADO, Piede... come la mettiamo? :smt080
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda funkazzista » ven feb 10, 2017 9:33 am

Articolo divertente (e, savasandìr, traduzione efficace :wink: ).
Tu quale sei?
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda crodaiolo » ven feb 10, 2017 9:48 am

concordo solo in parte.

peccato per la traduzione :mrgreen:

purtroppo é tradizione
ricorrere a personaggi
che non ne masticano...
ma voglion (sempre e solo) darla a bere :lol:

ehm :wink: bravo luca
inciampa piuttosto che tacere
e domanda piuttosto che aspettare
...
alla fine, è solamente un gioco
a cui a volte tendiamo a dare troppa importanza.
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda scairanner » ven feb 10, 2017 10:10 am

Non è importante sapere a quale categoria appartieni, l'importante è non chiudere il progetto, se ne parlava in un altro topic.

Comunque traduzione lacunosa :lol: 8)

Ps: per veri nerd, l'autore è quello che su uno dei primi Alp venne scambiato nella didascalia di una foto con Mauro Corona :mrgreen:
-Come sarà la scalata di Adam Ondra nel 2030?
-Arrampicherò di certo. Spero di non scalare peggio di quanto non faccia ora...


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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda Fokozzone » ven feb 10, 2017 13:22 pm

Interessante discussione.
Provo a proporre alcuni spunti scusandomi se riprenderò parzialmente alcuni concetti già espressi da altri.

Sul a-vista: è la modalità della scalata in montagna, quindi per ragioni storiche (nascita della disciplina arrampicatoria) e di attività (molti falesisti fanno anche vie) resta una prestazione fondamentale. Soprattutto è importante sapere che grado si fa abbastanza bene a vista, per affrontare l'obbligatorio in via. Grave errore sarebbe pensare di saper fare l'obbligatorio e poi scoprire di non essere capaci dopo 200 km di auto, 2,30 ore a piedi etc etc. per non parlare di scoprirlo 5 metri sopra l'ultima protezione, ehm ehm.
Strano che nessuno abbia spolverato l'argomento della "testa". Io trovo che le difficoltà psicologiche a vista siano molto maggiori che nel lavorato, inoltre l'arrampicata on sight richiede più esperienza e bagaglio tecnico acquisito.

Lavorato, non vedo cosa cambi il numero delle ripetizioni: 2, 10 o 20 sempre lavorato è. La vera differenza tra lavorato e superlavorato secondo me la si può stabilire in altri termini: lavorato è una via che posso chiudere adesso se ottimizzo i movimenti (magari la chiudo tra un mese o non la chiudo ma potrei). Superlavorato è una via che richiede un progetto: al momento è sopra il mio limite, però perfezionandola, raggiungendo una altissima velocità di esecuzione, con i piedi che vanno da soli al posto giusto, con una memorizzazione delle sensazioni che mi permette di gestire bene i passi aleatori e con un programma di allenamento, conto di riuscire a chiuderla tra tot tempo.
Da una parte è uno stile che richiede una motivazione altissima e una pazienza di ferro, dall'altra può essere una scusa subdola per non impegnarsi: se infatti qualcuno sta sempre su tiri troppo superiori al proprio livello, sa che tanto oggi non lo chiudo, tanto oggi... e così cazzeggia senza provare veramente.
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda EvaK » ven feb 10, 2017 13:53 pm

Fokozzone ha scritto: Superlavorato....Da una parte è uno stile che richiede una motivazione altissima e una pazienza di ferro, dall'altra può essere una scusa subdola per non impegnarsi: se infatti qualcuno sta sempre su tiri troppo superiori al proprio livello, sa che tanto oggi non lo chiudo, tanto oggi... e così cazzeggia senza provare veramente.


interessantissimo "Lato B" della questione, assolutamente non trascurabile.
Vedere il superlavorato non tanto come cosa noiosa e frustrante ma vederne il lato che al contrario ti allevia la frustrazione e mette a tuo agio. Trasformare i giri da tentativi a ginnastica aggira quell'ostacolo che è forse il più difficile dell'arrampicata sportiva.
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda mikesangui » ven feb 10, 2017 18:56 pm

Io adoro il lavorato, solo lì riesco davvero a esprimere il meglio di me e a migliorare.
L'a-vista da soddisfazione , ma difficilmente mi insegna qualcosa se non ha tentare , che anche quello è importante.

Ma in generale il mio primo giro è sempre a vista..e ci provo. Ma scegliendo tiri un po' al limite il più delle volte diventa un lavorato da giornata.
Poi ci sono tiri che vorrei lavorare a lungo ma difficilmente trovo un compagno che abbia voglia di tornare più volte nella stessa falesia di seguito.
Ormai i sueprlavoratisti sono cosa rara.
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda Danilo » ven feb 10, 2017 23:07 pm

scairanner ha scritto:
....Ps: per veri nerd, l'autore è quello che su uno dei primi Alp venne scambiato nella didascalia di una foto con Mauro Corona :mrgreen:

questo invertimento d'identità invece me lo ricordo "abbastanza",ci ero rimasto anche molto male.
falesia degli arapiles o qualcosa di simile in austrialia....
bei tempi,bei tempi
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda funkazzista » lun feb 13, 2017 9:47 am

mikesangui ha scritto:L'a-vista da soddisfazione , ma difficilmente mi insegna qualcosa se non ha tentare

Concordo con l'osservazione (ortografia a parte :mrgreen:).
Nell'arrampicata a vista si applica tutto quello che si è già imparato, e in questo senso è vero che è la summa dell'arrampicata.
Però, come già detto da altri in questo topic, per imparare bisogna lavorare... e lavorare stanca.
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda Steff » lun feb 13, 2017 14:01 pm

funkazzista ha scritto:
mikesangui ha scritto:L'a-vista da soddisfazione , ma difficilmente mi insegna qualcosa se non ha tentare

Concordo con l'osservazione (ortografia a parte :mrgreen:).
Nell'arrampicata a vista si applica tutto quello che si è già imparato, e in questo senso è vero che è la summa dell'arrampicata.

dal basso della mia esperienza non sono d'accordo: arrampicare a vista insegna a leggere la roccia e a interpretarla.
Ho visto gggente che faceva il 7c superlavorato e che si appendeva sul 6b e che per me non sapeva arrampicare: facevano la summa ma non sapevano leggere :lol:
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda funkazzista » lun feb 13, 2017 14:08 pm

Steff ha scritto:Ho visto gggente che faceva il 7c superlavorato e che si appendeva sul 6b e che per me non sapeva arrampicare: facevano la summa ma non sapevano leggere :lol:

Ha ha, è verissimo! :lol:
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda scairanner » lun feb 13, 2017 14:16 pm

Steff ha scritto:
funkazzista ha scritto:
mikesangui ha scritto:L'a-vista da soddisfazione , ma difficilmente mi insegna qualcosa se non ha tentare

Concordo con l'osservazione (ortografia a parte :mrgreen:).
Nell'arrampicata a vista si applica tutto quello che si è già imparato, e in questo senso è vero che è la summa dell'arrampicata.

dal basso della mia esperienza non sono d'accordo: arrampicare a vista insegna a leggere la roccia e a interpretarla.
Ho visto gggente che faceva il 7c superlavorato e che si appendeva sul 6b e che per me non sapeva arrampicare: facevano la summa ma non sapevano leggere :lol:


però forse non faceva il 7c superlavorato, ma un 7c (e solo quello, ripetuto 800 volte e riprodotto sul pannello in garage) altrimenti è proprio una sega eh
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda Steff » lun feb 13, 2017 14:36 pm

no no, ci sono molti che hanno una ottima base atletica, bagaglio tecnico e propriocettivo, magari perchè hanno fatto ginnastica artistica o fanno tanta plastica, e su roccia se sono teleguidati fanno difficoltà molto alte, ma se li mandi allo sbaraglio 4 gradi sotto non ci capiscono nulla.
Viceversa spesso chi va molto a vista anche se è fuori allenamento trova soluzioni alternative che gli consentono di passare.
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda funkazzista » lun feb 13, 2017 14:45 pm

Steff ha scritto:arrampicare a vista insegna a leggere la roccia e a interpretarla

Si e no.
A me sembra che lettura e colpo d'occhio si acquisiscano col chilometraggio, in situazioni e in posti diversi.
Di sicuro non si acquisiscono facendo giri su giri come un criceto sugli stessi tiri, solo per poter dire di aver fatto un XY :wink:
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda Steff » lun feb 13, 2017 16:49 pm

funkazzista ha scritto:
Steff ha scritto:arrampicare a vista insegna a leggere la roccia e a interpretarla

Si e no.
A me sembra che lettura e colpo d'occhio si acquisiscano col chilometraggio, in situazioni e in posti diversi.

appunto, mi pare che diciamo la stessa cosa, no?
se ti piace arrampicare a vista, dopo un po' esaurisci i tiri per te fattibili nella "tua" falesia e, siccome ti piace arrampicare a vista invece che fare il criceto su tiri più duri, o ripetere sempre le stesse vie già fatte, te ne vai in giro per falesie per te nuove, sperimenti altri tipi di roccia, di arrampicata, di gradazione, di attrezzatura. E impari a leggere in tante lingue. No?
e spesso capita che torni nella "tua" falesia e liberi vie che prima non facevi.
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Re: A vista vs (super)lavorato

Messaggioda EvaK » lun feb 13, 2017 16:57 pm

Steff ha scritto:e spesso capita che torni nella "tua" falesia e liberi vie che prima non facevi.


....si e no.... :mrgreen:
se alleni l'avvista diventi bravo avvista. Non è detto (magari anche si, ma non è detto) che alzi il grado.
Per alzare il grado occorre lavorare.

Detto da una che odia lavorare i tiri, ma quel poco che sono riuscita a combinare è stato grazie a qualche lavorato, magari veloce.
Il superlavorato è ginnastica, serve pure lui, per scalare su una cosa specifica molto difficile per noi, dove serve uno sforzo massimale.

Come nella corsa, per migliorare il tempo non basta correre sempre la stessa distanza cercando di forzare di più, ma alternare allenamenti con ripetute. Beh, che lo dico a fare, tu che vai in bici lo saprai anche meglio di me come si migliora negli sport aerobici :wink:
In arrampicata è un po' la stessa cosa.
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