Scema & più scemo

[funkazzista]

[...] è meglio che cambi sponsor?

Nonò, lo sponso è serissimo.
Anch'io ho appena rescisso il contratto coi cinesi del mercato, per firmare con TURKEY'S.
Non c'è abbigliamento migliore.
Gli unici capi che non mi piacciono sono i pantaloni in acetato, ma vabbè... pur di rappresentare un marchio così prestigioso sono disposto a qualche compromesso

[Pié]

[...] è meglio che cambi sponsor?

Nonò, lo sponso è serissimo.
Anch'io ho appena rescisso il contratto coi cinesi del mercato, per firmare con TURKEY'S.
Non c'è abbigliamento migliore.
Gli unici capi che non mi piacciono sono i pantaloni in acetato, ma vabbè... pur di rappresentare un marchio così prestigioso sono disposto a qualche compromesso

già.. un onore del quale anch'io sono estremamente orgoglioso

[KIKKA-MO]

per la spedizione forumistica al BIVACCO TACCHINO mi aggiungo anche io...nonostante il mio pochissimo amore per le placche zebrate...vabbè, però questa gita è imperdibile....

a parte gli scherzi, bravi Tacchino e consorte, avete affrontato la disavventura con il giusto spirito.

e io, da Pippon Principiante, imparo che...d'ora in poi in via mi porto sempre almeno una metallina....nun se sa mai!

[Il Profeta]

[Mork]

... Lasciato giù un bel po' di ghiere ...

scusa eh, ma lasciare dei cordini no?

[tacchinosfavillantdgloria]

... Lasciato giù un bel po' di ghiere ...

scusa eh, ma lasciare dei cordini no?

A rischio di prendermi ulteriori poderose perculate, devo confessare la mia ignoransa.

Come cazzeruola si fa a usare solo i cordini e non sacrificare la ghiera?

Sprovveduti saluti
TSdG

[Mork]

... Lasciato giù un bel po' di ghiere ...

scusa eh, ma lasciare dei cordini no?

A rischio di prendermi ulteriori poderose perculate, devo confessare la mia ignoransa.

Come cazzeruola si fa a usare solo i cordini e non sacrificare la ghiera?

Sprovveduti saluti
TSdG

beh dipenderebbe anche da che soste c'erano e da che materiale avevate...
comunque generalmente parlando avresti potuto fare una sosta fissa passando il kevlar direttamente nei chiodi...

[tacchinosfavillantdgloria]

Eh ma poi per calare come fai? Passi la corda direttamente nel cordino? Io sapevo che "corda su corda" non va bene e ci vuole sempre un moschettone/anello o comunque qualcosa di metallico per passarci dentro la doppia. O sbaglio?

Salud
TSdG

[Andrea Orlini]

Eh ma poi per calare come fai? Passi la corda direttamente nel cordino? Io sapevo che "corda su corda" non va bene e ci vuole sempre un moschettone/anello o comunque qualcosa di metallico per passarci dentro la doppia. O sbaglio?

Salud
TSdG

Sbagli...
mica devi farci una moulinete

[giudirel]

Comunque, caro mio, la tua disavventura, anche se diobbono la storia dei moschettoni a ghiera è ancora più da boccaloni che quella dell'"uomo frugivoro", mi ha provocato un fenomeno di escrezione e questo è quanto ho prodotto:

"La carne dell'orso

Mi sono imbattuto in questo modo di dire ne "Il sistema periodico" di Primo Levi, che per inciso resta uno dei libri più belli che abbia mai letto. Nel libro l'autore racconta episodi salienti della sua vita: molti di queste sono drammatici, guerra e lager nazisti, ma nel capitolo "Ferro" si tratta semplicemente di un' avventura di montagna vissuta con Sandro Delmastro (http://www.anpi.it/donne-e-uomini/sandro-delmastro/). Delmastro è il prototipo dell'eroe "giovane e bello", un filino scapestrato, quello che ti coinvolge, quasi tuo malgrado, nella mattana, quello dall'entusiasmo irresistibile e morirà partigiano poco dopo, aggiungendo un altro tassello alla sua perfezione eroica. Gli eroi, come quelli omerici, Che Guevara o Zapparoli (http://it.wikipedia.org/wiki/Ettore_Zapparoli) paiono condannati a dover morire, mantenere inalterata la loro figura perfetta.
La zona in cui si svolge l'avventura di Primo e Sandro mi è cara per vari motivi. In quel gruppo del Gran Paradiso, dai toponimi così evocativi come Tribolazione, Pazienza e appunto Paradiso, anche geograficamente e alpinisticamente caratterizzato da un understatement così piemontese, ho mosso i miei primi passi come alpinista. Durante l'adolescenza quel libretto telato e begiolino della guida dello Chabod era la mia bibbia. Quante salite ho fantasticato e quante meno ne ho realizzate in quello scontroso vallone in cui si svolge la storia della carne dell'orso!
Ma ho già divagato abbastanza.
La "carne dell'orso" è il disagio di una notte imprevista passata all'addiaccio. Credo che a molti alpinisti, soprattutto nei loro anni giovanili, entusiasti, inesperti ed un po' pasticcioni, in particolare nel primo autunno quando l'accorciarsi delle giornate ci sorprende, sia capitata questa avventura.
Posso assicurare che non si tratta di nulla di particolarmente divertente. Una notte che non finisce mai, passata a battere i denti e ad agitarsi, maledicendo la cazzata che si è fatta, fino al momento in cui le prime luci consentono di muoversi per cavarsi dagli impicci e scaldarsi un pochettino. Fino a quando il sole finalmente ci lambisce e lo si accoglie come selvaggi. Per tacere poi del predicozzo che in molte occasioni ci siamo beccati al nostro ritorno. Più che giustificato e a volte persino risparmiato da chi di dovere, nella consapevolezza che la tirata d'orecchi ce l'avevano già data i fatti.
Ma la vita è fatta di rielaborazione dei lutti, questo si sa, e nei ricordi le scorie della sofferenza, del disagio e della consapevolezza della propria balordaggine, vengono dilavate dal tempo e resta intatto il sapore dell'avventura, della libertà, della giovinezza... fino a giungere come Primo alla conclusione che sarebbe stato bello che ce ne fosse stata di più di quella carne così dura da masticare. Rimando alle sue pagine, come sempre magistrali e magistralmente romantiche, quasi epiche. Ed il pensiero corre al racconto della sua sorella in persecuzione Eliana Segre, bambina mano nella mano con suo papà, in fuga dalle leggi razziali, in una notte ventosa sulle montagne del Ticino. Una fuga finita male ma nel ricordo bellissima, romantica, una grande avventura. Sia Primo che Eliana erano ignari dell'orrore che li attendeva, erano giovani e inconsapevoli persino del motivo che li avrebbe gettati nelle fauci di quell'orrore. Erano ancora, come dire, integri, emotivamente vergini, e vivono la loro avventura come una sbornia di libertà. Dubito che, dopo aver vissuto quello che poi gli è toccato, un'esperienza alla fine così lieve avrebbe lasciato un'impronta così intensa.
Ma ho divagato ancora.
Da qualche giorno su un forum di montagna ho letto l'avventura di un bivacco all'addiaccio, disagevole ma innocuo, di un ragazzo che, se non giovanissimo, mi figuro abbastanza inesperto. E quasi contemporaneamente ho reincontrato, cosa che oramai avviene un po' occasionalmente, il commensale della prima volta che in vita mia ho assaggiato quella pietanza. Ci siamo ripromessi di tornare insieme a fare quella scalata in cui siamo incappati nell'inghippo. E scherzando ci siamo ripromessi di dormire ancora, come quella volta, a cavalcioni di un albero a metà di una ripida scarpata rocciosa, in maniche di camicia in novembre. Questa seconda parte del programma, ovviamente, rimarrà solo una chiacchiera, e magari anche la prima. Però non è detto, visto che a volte certi viaggi nel ricordo, come tornare a fare una via trentacinque anni dopo insieme con la figlia del compagno di allora, risultano divertenti. Passa il tempo ed è normale dare ogni tanto un'occhiata allo specchietto retrovisore, non necessariamente con nostalgia ma semplicemente con un po' di affetto per quello che siamo stati ed un po' siamo ancora: giovani, spensierati, in corsa nella notte di una montagna piena di vento.
E voi l'avete mai mangiata la carne dell'orso?"

[Mork]

...

[Mork]

Eh ma poi per calare come fai? Passi la corda direttamente nel cordino? Io sapevo che "corda su corda" non va bene e ci vuole sempre un moschettone/anello o comunque qualcosa di metallico per passarci dentro la doppia. O sbaglio?

Salud
TSdG

Quando scendi in doppia la corda mica scorre, sta ferma. Il problema è quando la corda scorre, tipo quando arrampichi da secondo o cali un compagno o ti cali in "bilancino" (madò se sono cajano ), che allora l'attrito "brucia" e "taglia" il cordino.
Al limite rompi il cordino recuperando la corda ma tanto l'hai già perso

[joecasello]

Minkia tacchino...però chapeau per il coraggio di raccontare.
Merce rara.

[tacchinosfavillantdgloria]

Eh ma poi per calare come fai? Passi la corda direttamente nel cordino? Io sapevo che "corda su corda" non va bene e ci vuole sempre un moschettone/anello o comunque qualcosa di metallico per passarci dentro la doppia. O sbaglio?

Salud
TSdG

Quando scendi in doppia la corda mica scorre, sta ferma. Il problema è quando la corda scorre, tipo quando arrampichi da secondo o cali un compagno o ti cali in "bilancino" (madò se sono cajano ), che allora l'attrito "brucia" e "taglia" il cordino.
Al limite rompi il cordino recuperando la corda ma tanto l'hai già perso

La preoccupazione era che al momento di recuperare la corda l'attrito potesse, oltre che danneggiare il cordino, surriscaldare troppo anche la corda. Nel dubbio ho preferito rimetterci qualche moschettone (perdita tollerabile nel bilancio complessivo dell'uscita). Comunque, un'altra occasione di apprendimento...

Cautelativi saluti
TSdG

[tacchinosfavillantdgloria]

@giudirel

Condivido l'apprezzamento per il sistema periodico.

Ma il discorso della "carne dell'orso" vale anche per noi frugivori ?

Amletici saluti
TSdG

[Mork]

Eh ma poi per calare come fai? Passi la corda direttamente nel cordino? Io sapevo che "corda su corda" non va bene e ci vuole sempre un moschettone/anello o comunque qualcosa di metallico per passarci dentro la doppia. O sbaglio?

Salud
TSdG

Quando scendi in doppia la corda mica scorre, sta ferma. Il problema è quando la corda scorre, tipo quando arrampichi da secondo o cali un compagno o ti cali in "bilancino" (madò se sono cajano ), che allora l'attrito "brucia" e "taglia" il cordino.
Al limite rompi il cordino recuperando la corda ma tanto l'hai già perso

La preoccupazione era che al momento di recuperare la corda l'attrito potesse, oltre che danneggiare il cordino, surriscaldare troppo anche la corda. Nel dubbio ho preferito rimetterci qualche moschettone (perdita tollerabile nel bilancio complessivo dell'uscita). Comunque, un'altra occasione di apprendimento...

Cautelativi saluti
TSdG

il fatto che la corda rompa il cordino in fase di recupero era una battuta

[giudirel]

Ma il discorso della "carne dell'orso" vale anche per noi frugivori ?

No.
Vieni condannato a diventare melariano.
Se sei melariano a vivere di sassi.
Se già mangio solo sassi a vivere d'aria.
E comunque complimenti.
(Intendo dire se mangi solo sassi)

[Danilo]

tacchino....
ora che finalmente l'eco del gong piano piano si sta disperdendo gradatamente nelle fitte nebbioline dei meandri del forum dove ogni poranima dagli irti dolci colli non può far a meno di rendersi immune da cotanta fisiologica necessità che ci fa star bene nel nostro vivere personale nell'immensità di questo universo terreno in cui dobbiamo selvaggemente sopravvivere....
ma te.... hai veramente bivaccato a 4/5 gradi sulle placche zebrate

[tacchinosfavillantdgloria]

Sulla temperatura non garantisco, erano gradi "percepiti" (anche se, mi pare, in linea con le temperature notturne del periodo).

Il resto è un fedele e affidabile resoconto.

Veritieri saluti
TSdG

[Drugo Lebowsky]

Il resto è un fedele e affidabile resoconto.

Veritieri saluti
TSdG

TU sai bene che sono ansioso di incontrarti al solito posto, vero?????