Follia Normativa

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Messaggioda Falco5x » dom ago 30, 2009 20:16 pm

n!z4th ha scritto:E' coglionazzo perchè mio coetano (e quindi, conseguente al suo stato di età, discende che lo sia analogamente pure io) o coglionazzo perchè mi assomiglia (da cui discende ancora più immediatamente che lo sia io) :?:

spiegati checcazzo :!:

Come sei sospettoso!
L'essere coglionazzo e l'essere tuo coetaneo sono due caratteristiche statisticamente assolutamente tra loro indipendenti.
Chuck Norris ha contato fino a infinito. Due volte.
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Messaggioda gug » lun ago 31, 2009 9:38 am

Ad agosto sono andato a fare la diretta consiglio alla est della vetta occidentale in gs. Arrivati sotto la direttissima incontriamo due escursionisti che scendevano e che ci raccontano che era la prima volta che venivano in gs e che avevano salito per 100 m la direttissima. Non conoscevano nulla di quella via ne lunghezza ne difficolta' ne tracciato: noi andavamo a fare una via di cui avevo letto mille volte la relazione, sentito il parere di amici e forumisti, su una montagna che conoscevamo come le nostre tasche.
Se quei due si fossero fatti male la stampa se la sarebbe poi presa con gli alpinisti spericolati
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

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Messaggioda Paoloche » lun ago 31, 2009 10:17 am

trovato:

http://www.codacons.it/articolo.asp?idInfo=114959&id=


domanda: e' illegale sommergerli di commenti negativi?


se non lo e' perche' non farlo?
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Messaggioda cinetica » lun ago 31, 2009 10:43 am

gug ha scritto:Ad agosto sono andato a fare la diretta consiglio alla est della vetta occidentale in gs. Arrivati sotto la direttissima incontriamo due escursionisti che scendevano e che ci raccontano che era la prima volta che venivano in gs e che avevano salito per 100 m la direttissima. Non conoscevano nulla di quella via ne lunghezza ne difficolta' ne tracciato: noi andavamo a fare una via di cui avevo letto mille volte la relazione, sentito il parere di amici e forumisti, su una montagna che conoscevamo come le nostre tasche.
Se quei due si fossero fatti male la stampa se la sarebbe poi presa con gli alpinisti spericolati


cioè avresti voluto dargli na multa ?
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Messaggioda gug » lun ago 31, 2009 13:50 pm

cinetica ha scritto:
gug ha scritto:Ad agosto sono andato a fare la diretta consiglio alla est della vetta occidentale in gs. Arrivati sotto la direttissima incontriamo due escursionisti che scendevano e che ci raccontano che era la prima volta che venivano in gs e che avevano salito per 100 m la direttissima. Non conoscevano nulla di quella via ne lunghezza ne difficolta' ne tracciato: noi andavamo a fare una via di cui avevo letto mille volte la relazione, sentito il parere di amici e forumisti, su una montagna che conoscevamo come le nostre tasche.
Se quei due si fossero fatti male la stampa se la sarebbe poi presa con gli alpinisti spericolati


cioè avresti voluto dargli na multa ?


Intendo dire che un "patentino" agli alpinisti non eviterebbe problemi su sentieri in quota o fondovalle ad escursionisti non preparati: non parlo di escursionisti veri gente per cui ho il massimo rispetto e la più grande stima.
Mi ha stupito la differenza di approccio che ho riscontrato in questa occasione: io studio ogni via nei minimi particolari, leggendo guide, articoli e consultando il forum o internet, quei due erano lì, avevano provato a salire un percorso non difficile, ma delicato, senza neanche sapere il nome della via e alla prima loro visita in Gran Sasso.
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Messaggioda simo il 4 CG » lun ago 31, 2009 13:52 pm

Paoloche ha scritto:trovato:

http://www.codacons.it/articolo.asp?idInfo=114959&id=


domanda: e' illegale sommergerli di commenti negativi?


se non lo e' perche' non farlo?


che assurdità!
ma nel tempo delle "schedature", ci si può aspettare di tutto...
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Messaggioda n!z4th » lun ago 31, 2009 14:18 pm

Nel frattempo,
io aspetto che passi di moda parlarne sui media.

E tutto sarà risolto quel giorno.
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Messaggioda Paoloche » lun ago 31, 2009 15:22 pm

gli ho scritto:
presnazcodacons@tiscalinet.it


subject vostro comunicato stampa

Spett. Presidenza Codacons,


Leggo in:
http://www.codacons.it/articolo.asp?idInfo=114959&id=

e in

http://www.codacons.it/articolo.asp?idInfo=114986&id=

che la vostra organizzazione chiede una modifica della legge sullo sci
(LEGGE 363/2003) che " andrebbe estesa anche alle scalate"

A parte l'imprecisione del vostro comunicato ( prima parlate di scalate e poi di escursioni pericolose come se fossereo la stessa cosa), invocate una
ennesima "commissione di esperti" e chiedete norme e sanzioni. Ci mancava altro. L'Italia e' il paese delle norme e delle sanzioni ( che poi
non rispetta nessuno ma quello e' un altro-anchorche' correlato- discorso) . Che c'entrano poi i consumatori con tutto questo? Se ci si dovesse
riferire ai materiali per l'arrampicata e l'alpinismo questi fortunatamente sono prodotti in base a precise norme con la garanzia UIAA ( prima) e CE (poi)
tali da lasciare all'acquirente sufficienti garanzie. Io voglio poter essere LIBERO di andare in montagna secondo le mie capacita' e volonta', fermo
restanto ( ovvio) il codice penale tale per cui se danneggio qualcun altro col mio comportamento ne pago le conseguenze.
Gia' la succitata legge sullo sci in molti punti e' un'assurdita' ( la pericolosita' delle piste da sci e' soprattutto da mettere in relazione ai nuovi materiali, all'affollamento
e paradossalmente alla troppo buona preparazione dei tracciati che permette di raggiungere velocita' elevate anche agli incapaci) con le sue norme sulle precedenze
e ancor di piu' con l'introduzione dell'assurdo divieto agli scialpinisti a percorrele in salita anche per brevi tratti.
Di tutto abbiamo bisogno tranne che i politici
vengano a mettere bocca negli ultimi spazi di liberta' ( la montagna) di questo disgraziato paese.

Nel secondo articolo sfiorate il comico: " cordata si o no?". Io in una via di roccia ho deciso di
legarmi dove le relazioni a volte suggeriscono di andar slegati. La prossima volta invece di
decidere sulla base della mia preparazione tecnica e psicofisica mi portero' dietro la gazzetta ufficiale?
Possibile che il cittadino in Italia debba sempre venir "protetto" da se stesso
mentre poi non lo si protegge mai dagli altri?
Come consumatore mi sentirei tutelato se vi deste pena per altri obiettivi.
La lista sarebbe infinita ma, tanto per parlare di una cosa che mi riguarda, per esempio
tutelare chi come me ha pagato 4 voli My Air mai effettuati per il noto ritiro della licenza da parte dell'ENAC
(su questo fatto non vedo comunicati stampa) e che nessuno (ENAC in primis) dice se, come e quando
verra' rimborsato.


Ringraziandovi per l'attenzione
Cordiali Saluti


Si poteva far di meglio ma non ho avuto molto termpo...

P.
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Messaggioda simo il 4 CG » lun ago 31, 2009 15:27 pm

mi piace, scrivo anche io
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Messaggioda Omselvadegh » lun ago 31, 2009 15:56 pm

Paoloche ha scritto:gli ho scritto:
presnazcodacons@tiscalinet.it


subject vostro comunicato stampa

Spett. Presidenza Codacons,


Leggo in:
http://www.codacons.it/articolo.asp?idInfo=114959&id=

e in

http://www.codacons.it/articolo.asp?idInfo=114986&id=

che la vostra organizzazione chiede una modifica della legge sullo sci
(LEGGE 363/2003) che " andrebbe estesa anche alle scalate"

A parte l'imprecisione del vostro comunicato ( prima parlate di scalate e poi di escursioni pericolose come se fossereo la stessa cosa), invocate una
ennesima "commissione di esperti" e chiedete norme e sanzioni. Ci mancava altro. L'Italia e' il paese delle norme e delle sanzioni ( che poi
non rispetta nessuno ma quello e' un altro-anchorche' correlato- discorso) . Che c'entrano poi i consumatori con tutto questo? Se ci si dovesse
riferire ai materiali per l'arrampicata e l'alpinismo questi fortunatamente sono prodotti in base a precise norme con la garanzia UIAA ( prima) e CE (poi)
tali da lasciare all'acquirente sufficienti garanzie. Io voglio poter essere LIBERO di andare in montagna secondo le mie capacita' e volonta', fermo
restanto ( ovvio) il codice penale tale per cui se danneggio qualcun altro col mio comportamento ne pago le conseguenze.
Gia' la succitata legge sullo sci in molti punti e' un'assurdita' ( la pericolosita' delle piste da sci e' soprattutto da mettere in relazione ai nuovi materiali, all'affollamento
e paradossalmente alla troppo buona preparazione dei tracciati che permette di raggiungere velocita' elevate anche agli incapaci) con le sue norme sulle precedenze
e ancor di piu' con l'introduzione dell'assurdo divieto agli scialpinisti a percorrele in salita anche per brevi tratti.
Di tutto abbiamo bisogno tranne che i politici
vengano a mettere bocca negli ultimi spazi di liberta' ( la montagna) di questo disgraziato paese.

Nel secondo articolo sfiorate il comico: " cordata si o no?". Io in una via di roccia ho deciso di
legarmi dove le relazioni a volte suggeriscono di andar slegati. La prossima volta invece di
decidere sulla base della mia preparazione tecnica e psicofisica mi portero' dietro la gazzetta ufficiale?
Possibile che il cittadino in Italia debba sempre venir "protetto" da se stesso
mentre poi non lo si protegge mai dagli altri?
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(su questo fatto non vedo comunicati stampa) e che nessuno (ENAC in primis) dice se, come e quando
verra' rimborsato.


Ringraziandovi per l'attenzione
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complimenti. piace pure a moi :wink:
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Messaggioda mandella » lun ago 31, 2009 16:08 pm

Paoloche ha scritto:gli ho scritto:
presnazcodacons@tiscalinet.it


subject vostro comunicato stampa

Spett. Presidenza Codacons,


Leggo in:
http://www.codacons.it/articolo.asp?idInfo=114959&id=

e in

http://www.codacons.it/articolo.asp?idInfo=114986&id=

che la vostra organizzazione chiede una modifica della legge sullo sci
(LEGGE 363/2003) che " andrebbe estesa anche alle scalate"

A parte l'imprecisione del vostro comunicato ( prima parlate di scalate e poi di escursioni pericolose come se fossereo la stessa cosa), invocate una
ennesima "commissione di esperti" e chiedete norme e sanzioni. Ci mancava altro. L'Italia e' il paese delle norme e delle sanzioni ( che poi
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Gia' la succitata legge sullo sci in molti punti e' un'assurdita' ( la pericolosita' delle piste da sci e' soprattutto da mettere in relazione ai nuovi materiali, all'affollamento
e paradossalmente alla troppo buona preparazione dei tracciati che permette di raggiungere velocita' elevate anche agli incapaci) con le sue norme sulle precedenze
e ancor di piu' con l'introduzione dell'assurdo divieto agli scialpinisti a percorrele in salita anche per brevi tratti.
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Nel secondo articolo sfiorate il comico: " cordata si o no?". Io in una via di roccia ho deciso di
legarmi dove le relazioni a volte suggeriscono di andar slegati. La prossima volta invece di
decidere sulla base della mia preparazione tecnica e psicofisica mi portero' dietro la gazzetta ufficiale?
Possibile che il cittadino in Italia debba sempre venir "protetto" da se stesso
mentre poi non lo si protegge mai dagli altri?
Come consumatore mi sentirei tutelato se vi deste pena per altri obiettivi.
La lista sarebbe infinita ma, tanto per parlare di una cosa che mi riguarda, per esempio
tutelare chi come me ha pagato 4 voli My Air mai effettuati per il noto ritiro della licenza da parte dell'ENAC
(su questo fatto non vedo comunicati stampa) e che nessuno (ENAC in primis) dice se, come e quando
verra' rimborsato.


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Condivido l'idea di scrivere al codacons, ma avrei portato argomentazioni diverse: avrei evidenziato la completa ignoranza alpinistica di chi ha lanciato la proposta del patentino.
Per esempio avrei fatto notare il fatto che una salita può variare come difficoltà dalla normale del Gran Paradiso alla nord delle Grandes Jorasses (e oltre...), come sarebbe possibile creare un patentino che valga per tutto?

E di esempi me ne verrebbero a centinaia.

ciao
marco
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Messaggioda Paoloche » lun ago 31, 2009 16:56 pm

mandella ha scritto:
Condivido l'idea di scrivere al codacons, ma avrei portato argomentazioni diverse: avrei evidenziato la completa ignoranza alpinistica di chi ha lanciato la proposta del patentino.
Per esempio avrei fatto notare il fatto che una salita può variare come difficoltà dalla normale del Gran Paradiso alla nord delle Grandes Jorasses (e oltre...), come sarebbe possibile creare un patentino che valga per tutto?

E di esempi me ne verrebbero a centinaia.

ciao
marco


concordo con il punto di vista diverso ( non pretendevo di riassumere tutto
e come detto andavo di fretta).
Punti di vista vari possono essere spediti indipendentemente.
Cosi' si ampliano le motivazioni contrarie.

P.
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Messaggioda n!z4th » lun ago 31, 2009 16:58 pm

E soprattutto che muoiono anche gli espertissimi aimhè. :roll:
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Messaggioda retarius » lun ago 31, 2009 19:00 pm

STOP ALLO STATO BABYSITTER!!!

Quanti anni per Messner per aver fatto l'Everest da solo e senza ossigeno?
E Buhl per il Nanga in solitaria sotto la buffera?
E Bonnatti per l'arete de Peuterey da solo a 54 anni?

Cretini... :twisted:
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Messaggioda il Duca » lun ago 31, 2009 19:37 pm

Vi appoggio in pieno :!:
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"nel muoversi in montagna guardate alle capre prima che alle scimmie" crodaiolo
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Messaggioda berzius » lun ago 31, 2009 21:55 pm

Mi par la solita situazione nella quale, cavalcando l'onda dell'emozione suscitata dai media, ognuno si senta libero di pontificare ("libero"?, "Pontificare"?, com'è che 'sti termini mi son venuti così spontanei oggi? mah... :smt003 )

Evoca scenari da incubo: pattuglie di "ronde" a presidiare gli attacchi... in alto adige landschutzen rigorosamente in costume tirolese pretenderanno (in tedesco!) referenze scritte (in tedesco!) per l'accesso alle vie...
In alta val seriana, lo stesso... ma con dichiarazioni rese in bergamasco! e a chi - nonostante tutto accede ma poi si incroda (incauti!) sara AM in persona ad effettuare il recupero... delle mortali spoglie.
Nelle più rinomate località alpine - da Cervinia a Cortina - la questione potrebbe essere risolta acquistando apposito pacchetto vacanze dotato di "pass" per determinate vie (prezzi variabili: ma salire con Alemanno costa di più o di meno che con Barmasse?).

Naturalmente, essendo federalisticizzati, i vari accrediti non saranno trasferibili e una volta abilitati a salire la Hasse Brandler alla Grande, non sarà automatico ottenere il pass per la via delle Guide al Crozzon... e neppure il megaPASS Valle di Sarca potrà essere scambiato con Finale o Traversella...
Al massimo, si potrà creare una scheda - punti che consenta di risalire le graduatorie - accessi contingentati: mi pare il minimo, e ce lo venderanno come tutela dell'ambiente!
'notte, và... :D
?per alta che sia una montagna, un sentiero vi si trova (proverbio afgano).
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Messaggioda Andrea Orlini » mar set 01, 2009 9:56 am

"Raglio d'asino non sale in cielo" dicevano una volta...
Il dato riportato nell'articolo è tratto dal consuntivo dell'attività del cnsas nel 2007, ma deve essere letto nei dovuti modi; se così non si facesse, ci porterebbe fuori strada (come a qualcuno infatti è successo...).

Nel 2007, su un totale di 6672 persone soccorse (soccorse, ma non solo in montagna!), 446 sono stati i morti. Ma non c'è scritto in nessuna parte che tutti questi sono morti in montagna, nè tantomeno la causa della morte. O meglio, lo sappiamo noi del cnsas, ma non vengono menzionate mai nelle relazioni di attività rese pubbliche.

Il cnsas interviene molte volte in casi di suicidio (8 casi di questi successi nella mia stazione concorrono al numero di 446...); concorre in incidenti sul lavoro, sia nei boschi che non; ogniqualvolta interviene l'elisoccorso con il concorso di una sq cnsas questo fa statistica, anche se si tratta di un incidente stradale in montagna, ecc.

Poi va da se che sono compresi i fungaioli, i parapendisti, le attività invernali in pista (infarti vari anche qua...), insomma un sacco di situazioni che nulla hanno a che vedere con l'alpinismo così come comunemente inteso, ma che creano ugualmente numeri, numeri che possono venir letti come meglio si crede...

Un tanto per precisazione, anche se nel ns uditorio credo (spero) sia superflua, mentre non lo è, evidentemente, per il Codacons.

andrea
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Messaggioda Paoloche » mar set 01, 2009 18:07 pm

(mail a codacons)

.... ovviamente ( non che non me l'aspettassi) finora nessuna risposta ( ne' mai me ne aspetto....).


Domanda: da qualche parte si e' detto che e' stato scritto a codacons anche da parte del CAI ( presumo centrale).
Esiste un link?


P.
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Messaggioda n!z4th » mar set 01, 2009 19:58 pm

So che il CAI quando questa cosa era emersa (mi pare) anche la stagione scorsa si era altrochè esposto, dicendo, fieramente, che non era d'accordo e precisando come la cosa andasse contro, in primis, allo spirito con cui nasce il cai e con cui si gode della montagna, in secondo luogo di come fosse di totale inutilità visto che escursionisti, come anche guide e alpinisti di fama mondiale fossero morti in montagna...un fiero no insomma.
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Messaggioda gug » mar set 01, 2009 20:42 pm

Paoloche ha scritto:(mail a codacons)

.... ovviamente ( non che non me l'aspettassi) finora nessuna risposta ( ne' mai me ne aspetto....).


Domanda: da qualche parte si e' detto che e' stato scritto a codacons anche da parte del CAI ( presumo centrale).
Esiste un link?


P.


Ecco il comunicato stampa del CAI

"COMUNICATO STAMPA
20 gennaio 2009
Sicurezza in montagna
Il Club Alpino Italiano non dà nessuna patente di alpinism.
Nell?articolo apparso oggi a pagina 14 e 15 de Il Giornale a firma di Cristiano Gatti dal titolo ?Alpinisti della domenica. Serve una patente per bloccare la valanga? l?autore propone a guisa di provocazione di munire di patente di idoneità gli alpinisti identificando la nostra associazione come capace di individuare gli ipotetici certificatori. Nel ringraziare Gatti per l?autorevolezza che ci riconosce siamo a sottolineare che l?idea di una patente obbligatoria per gli alpinisti non rientra in alcun modo nella filosofia e nella missione del Club Alpino Italiano. Ciò non significa sostenere che si possa andar per montagne in totale leggerezza. Capiamo lo spirito provocatorio ma riteniamo che proporre di irreggimentare la frequentazione della montagna con patenti e patentini non porti assolutamente a nulla e non risolva il problema, si pensi solo alla difficoltà del controllo sui ?patentati?. Le tentazioni di questo tipo sono antiche, a titolo d?esempio già 130 anni fa, in occasione della tragedia Marinelli sul Monte Rosa ci fu un dibattito in parlamento su proposte di limitazioni nella frequentazione della montagna.
La montagna è un ambiente severo e come tale va rispettato. Sul fronte della sicurezza il CAI da sempre svolge attività di formazione e prevenzione su tutto il territorio nazionale attraverso le proprie scuole, attività a cui tutti possono accedere. La montagna è e resta per noi un luogo di libera frequentazione senza alcun obbligo di patente rilasciata da
chicchessia.
Vogliamo inoltre sottolineare che non c?è alcuna emergenza nazionale per quanto riguarda il numero dei morti. Il trend è in aumento ma il dato rientra in una fascia di assoluta normalità.
Gli incidenti di questi ultimi giorni sulle montagne non devono far cadere nell?equivoco della montagna assassina. La montagna non uccide nessuno, il rischio e il pericolo sono e saranno sempre due componenti insite nell?alpinismo."
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