Esattamente questo!
bravissimo gug!
Era uscito pure su qualche scarpone vero?
Bravo ancora, non lo trovavo...
da n!z4th » mar set 01, 2009 21:08 pm
da gug » mer set 02, 2009 13:37 pm
Guglielmo Magri ha scritto:Spett. Presidenza Codacons,
Leggo in:
http://www.codacons.it/articolo.asp?idInfo=114959&id=
e in
http://www.codacons.it/articolo.asp?idInfo=114986&id=
che la vostra organizzazione chiede una modifica della legge sullo sci
(LEGGE 363/2003) che " andrebbe estesa anche alle scalate"
In particolare nel primo comunicato ventilate l'ipotesi di un "patentino per affrontare le vette più impegnative".
In proposito a ciò la prima cosa da obiettare è che in alpinismo ciò che conta non sono le vette, ma le vie per arrivarci (la cima della Marmolada è raggiungibile quasi in funivia dal versante Nord, mentre la parete sud è solcata dalle vie fra le più difficili delle Alpi).
Detto ciò l'idea del patentino non ha senso perchè dove esso esiste è per due motivi principali.
- Garantire che quando si porta un mezzo che può recar danno a cose e persone si sia in grado di farlo (auto, aerei, imbarcazioni).
- Provare la propria esperienza nelle attività in cui un terzo deve prestare la propria opera perchè possano essere effettuate (paracadutismo, sub..).
L'alpinismo non rientra in nessuno di questi due punti, e al contrario fin dalla sua nascita è caratterizzato dalla più assoluta libertà, dato che deriva dal riconoscimento da parte di uno stato democratico della libertà individuale di muoversi e effettuare attività, anche rischiose, se queste non causano danno ad altri o non coinvolgono terzi: una cordata alpinistica o un solitario non hanno bisogno di nessuno che dia loro supporto (anzi tutta l'evoluzione dell'alpinismo va verso la riduzione continua di attrezzatura e supporti) e nell'effettuazione della propria salita si assume i propri rischi senza però recar danno a nessun altro.
Per questo l'introduzione di un patentino è inutile e anche ingiusta.
Infine c'è un'altra considerazione: gli uomini del soccorso in Italia sono volontari non retribuiti e alpinisti essi stessi e quindi si tratta di un mutuo soccorso.
In ogni caso sentire questi commenti fa veramente cadere le braccia, perchè fa capire quanto in Italia la cultura della montagna sia poco diffusa, anche se il nostro è un paese di grandi tradizioni alpinistiche.
Concludo invitandovi a dedicare il vostro impegno ai molti problemi che affligono questo disastrato paese, piuttosto che cercare di occuparvi di questioni che evidentemente non conoscete affatto nel tentativo di rendere visibile la vostra associazione.
Saluti
Guglielmo Magri
da roby4061 » mer set 02, 2009 14:15 pm
da otttoz » sab ago 05, 2017 13:41 pm
-frollo- ha scritto:Forse non si sono resi conto che l'80% degli incidenti mortali di quest anno sulle alpi sono avvenuti su "normali" sentieri o nei boschi x chi raccoglieva funghi....
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