Alcune regole riguardo a bombe,proiettili ed armi:
1) Tutte le bombe ed i proiettili inesplosi o inutilizzati, per quanto
arrugginiti e danneggiati possano apparire, contengono materiale esplosivo
che in genere ha mantenute intatte le sue proprietà. La presenza di ruggine e
corrosione all'esterno non dice nulla delle condizioni interne. Spolette,
meccanismi di ritardo e detonatori potrebbero essere in condizioni perfette
all'interno del proiettile. EVITARE ASSOLUTAMENTE DI SPOSTARLI. Non
"nasconderli" coprendoli con neve o sassi: qualcuno potrebbe urtarli senza
rendersene conto.
2) Proiettili di artiglieria non utilizzati e privi di spoletta
di innesco, sono sostanzialmente inerti, anche se carichi di
esplosivo ad alto potenziale. Esiste però la possibilità che fossero
caricati a gas asfissiante. Questi proiettili avevano pareti sottili che,
causa corrosione, potrebbero cedere all'urto o alla compressione. Chi li
maneggiava in guerra portava la maschera antigas, sempre e comunque! Anche i
proiettili di tipo shrapnell presentano un pericolo potenziale: essendo
caricati a polvere nera è possibile che questa si inneschi per semplice
sfregamento. NON TOCCARE proiettili di artiglieria anche se palesemente
privi di innesco!
3) I proiettili di artiglieria inesplosi sono nella maggioranza dei casi
difettosi e non esploderebbero nemmeno a prenderli a martellate ma
...potrebbero non essere affatto difettosi ma avere semplicemente colpito
la neve (o fango o sabbia o altro materiale morbido) con un basso angolo (in
pratica senza colpire di punta) ed avere la spoletta attivata. Aspettano solo
che qualcuno la tocchi per fare il loro sporco lavoro... Quindi TOCCATE IL MENO
POSSIBILE!
4) NON TOCCATE ASSOLUTAMENTE tubi metallici chiusi (non parlo di tubi di
stufa...). Potrebbero essere tubi a razzo tipo Bettica (probabilmente ormai
inoffensivi par il tipo di esplosivo e la tenuta non stagna del
contenitore) ma potrebbero anche essere tubi di gelatina esplosiva che
venivano usati per far saltare i reticolati. Questi sono ESTREMAMENTE
pericolosi e possono esplodere all'urto causa deperimento della gelatina.
5) NON TOCCATE e sopratutto NON CERCATE DI APRIRE scatole o casse di legno
o di metallo chiuse. Potrebbero contenere dinamite o simili ( molto usate
allora per lavori di scavo). La dinamite con il gelo tende a trasudare
nitroglicerina, che esplode al minimo urto. Vale la pena di ricordare che
proprio per questo qualche anno fa due alpinisti austriaci saltarono in
aria sul Cristallo (vicino allo Stelvio) e vennero letteralmente fatti a
brandelli. Il racconto di uno del soccorso alpino dice che il pezzo più grosso
trovato di uno dei due fosse un piede dentro uno scarpone...
Sarà anche una macabra esagerazione, ma se invece era una gamba intera fa
differenza?
6) La maggior parte delle bombe a mano inesplose sono tali
causa spegnimento della miccia o difetto del detonatore e sarebbero "quasi"
inerti. Personalmente ne ho lanciate un paio su un ghiaione senza conseguenze,
ma sapevo bene cosa stavo facendo.
Esistevano però dei tipi con funzionamento a percussione azionato dall'urto. Non
vorrete scoprirlo voi... Se non conoscete bene i modelli e le loro varianti,
consideratele molto pericolose.
Attenzione inoltre al fatto che le bombe Da lancio avevano le forme più
diverse: sferiche, cilindriche, ad ananas o a forma di limone,
lenticolari, lisce, segmentate, montate su aste (bombe da fucile) con o
senza alette, con manici di legno o tubi di cartone o ganci di fil di
ferro . Una varietà enorme, ed a complicare le cose c'erano anche bombe
"autocostruite" con materiali di scarto come latte e scatolette di ogni
foggia. Quando si tratta di massacrarsi, l'ingegno umano non ha limiti.
E' vero che i tipi più comuni potrebbero essere maneggiati senza rischi
immediati, ma volete forse sfidare la sorte tenendo in mano un oggetto capace di
essere letale a decine di metri di distanza?
7) L'unica cosa che mi sento di definire ragionevolmente sicura sono i
proiettili di fucile per armi leggere: si trovano spesso interi caricatori pieni
e persino nastri o caricatori di mitragliatrice con decine o centinaia di
colpi. Nessun problema a maneggiarli, magari per fargli una fotografia.
ATTENZIONE però ad una cosa: la detenzione è assolutamente PROIBITA, per
quanto inutilizzabili siano. E' di fatto impossibile riutilizzare un
proiettile trovato in montagna anche disponendo dell'arma per cui era
previsto. Ma la legge non va tanto per il sottile, quindi EVITATE!
Vi sembrerà strano, ma per la stessa ragione è vietato detenere anche i
bossoli già sparati ( si trovano a centinaia in certi posti). Infatti è
teoricamente possibile riutilizzarli sostituendo la capsula di innesco e
ricaricandoli (è una pratica comune e legale per chi fa tiro a segno).
Se volete raccogliere qualche bossolo di fucile usato, scegliete quelli
incrinati o deformati, oppure provvedete appena possibile a praticargli
un foro sul fianco usando un trapano (e siate ben sicuri che il bossolo
non contenga nulla prima di forare!!!)
Capita anche di trovare armi intere o parti di esse, come fucili, pistole
e... persino mitragliatrici.
Se trovate una mitragliatrice significa che siete in un posto "oltremodo
scomodo", a una quota molto elevata e avete un culo incredibile!
Siccome pesa almeno una quindicina di chili non credo intendiate caricarvela in
spalla...
Per fucili, pistole e simili, la raccomandazione è quella di considerarli sempre
come carichi e pronti a sparare, quindi pericolosi per gli altri ma sopratutto
per voi stessi. Infatti non è improbabile che un sistema arma/munizione in
cattive condizioni possa esplodere fra le mani al tentativo di sparo.
Potete anche raccoglierli, ma in questo caso dovete ASSOLUTAMENTE presentarvi
immediatamente al rientro alla più vicina stazione dei Carabinieri. Anzi, meglio
farvi precedere da una telefonata appena siete in grado di farla. E' possibile
richiedere la smilitarizzazione e inertizzazione dell'arma (vengono praticati
dei fori in punti strategici per renderla totalmente inutilizzabile). Potreste
conservarla come cimelio senza problemi.
9) Da ultimo un tipo di oggetto molto raro da trovare e probabilmente non letale
ma veramente molto pericoloso.
Detonatori e spolette (per proiettili di artiglieria o per lavori di mina)
servono a provocare lo scoppio dell'intera carica.
Prima dell'uso venivano conservati a debita distanza dagli esplosivi. Contengono
uno o pochi grammi di esplosivo molto sensibile agli urti o al calore, non
abbastanza da uccidere se vi salta fra le mani, ma sicuramente sufficente per
farvi saltare un paio di dita o fregarvi un occhio con una scheggia. I
detonatori da mina sono tipicamente cilindretti di ottone lunghi qualche
centimetro, riempiti in parte dell' esplosivo ed aperti da un lato per
l'inserimento della miccia. Le spolette per proiettili di artiglieria si trovano
in genere in cassette di legno, quindi rientrano nella categoria NON APRIRE.
Per riassumere:
Evitate di toccare qualsiasi cosa assomigli a bombe o proiettili o non sappiate
cosa sia, non cercate di aprire scatole e contenitori.
L'esplosivo si conserva perfettamente in proiettili e bombe sigillati, senza
perdere efficacia ma casomai diventando più instabile. Tenetene sempre conto.
D'altra parte, trovarsi faccia a faccia con un ordigno che non è esploso 90 anni
fa non è di per sé pericoloso ed è sciocco farsi prendere da timori inutili.
Sarebbe stupido cacciarsi nei pericoli solo per passare molto lontani da una
bomba. Evitate solo di smuoverla inutilmente, di perquoterla o di faci cadere
sopra qualcosa inavvertitamente. Se invece è possibile, sedetevi di fianco e
fatevi una foto ricordo...
Visto che mi è capitato personalmente, vi descrivo un caso vissuto e come ci
siamo comportati.
Passaggio obbligato in ripido canalino fra roccette non arrampicabili perchè
troppo marce e molto instabili.
Fondo misto di sassi, sabbia e terricio fangoso, decisamente franosi. Passo
prima io e provoco uno smottamento. Dal materiale incoerente salta fuori il
fondo di un proiettile di artiglieria calibro 75. Il mio socio non può passare
senza smuoverlo o fargli cadere sopra altri sassi. Con delicatezza (moooolta
delicatezza) ha rimosso sassi e terriccio tutto attorno fino a liberarlo
completamente, rinforzando anche la sua base di appoggio. A questo punto l'ha
sollevato e spostato in una posizione più protetta, ma visibile, fra le rocce.
Tutto qui. Importante era liberarlo completamente per poterlo spostare senza
movimenti bruschi o ulteriori smottamenti e cadute di sassi o dello stesso
proiettile.
A questo punto qualcuno potrebbe chiedersi se non si debba denunciare a una
qualche autorità la presenza di ordigni inesplosi.
Premesso che nel caso l'autorità giusta sono i carabinieri, la risposta è si e
no. In genere i militari addetti alle bonifiche, guide, rifugisti e alpinisti
locali, sanno benissimo quali sono le zone dove è possibile o probabile
incontrare ordigni inesplosi. Se non lo hanno già fatto loro è perchè non ne
vale la pena. I costi, ed anche i rischi, di una bonifica sono elevati. Pensate
a questo prima di decidere il da farsi: è probabile o possibile che altri
passino di li e si trovino in situazione di pericolo? E' possibile che l'ordigno
cada per cause naturali verso una zona frequentata? Se ritenete di no, lasciate
perdere.
L'unico caso in cui provvederei ad una segnalazione è quello di un ordigno in
prossimità di zone o sentieri frequentati e facilmente raggiungibili anche da
bambini o ragazzini senza controllo, il che in alta quota è abbastanza
improbabile. Quelli non si sa mai cosa possano inventarsi per farsi male.... Ho
una foto che feci negli anni '70 ad un amico allora undicenne (io ne avevo 14),
mentre reggeva in mano una bomba a mano modello Carbone. Raggio di azione delle
scheggie mortali fino a 100 metri. Vabbè, forse quella era da denunciare... Mi
sa che la bomba è ancora li sulle Rese di Scorluzzo.
Un paio di anni fa trovai il gestore di un rifugio incazzato come una iena:
qualcuno aveva segnalato ai carabinieri la presenza di un proiettile inesploso
non lontano dalla via di accesso al ghiacciaio per la cima più frequentata della
zona. Ne era seguita un'ordinanza che vietava l'accesso all'intero lato della
valle (anche se il pericolo era zero). Chi era pratico della zona semplicemente
la ignorava, ma qualche alpinista di fuori aveva rinunciato e c'era allarme fra
gli escursionisti. Una cosa assurda. Con lo stesso criterio tutte le montagne
dallo Stelvio all'Adamello dovrebbero essere vietate...