brixia11 ha scritto: Per la sbandieratura del buon senso non mi riesce di farmi capire, mi spiace. ................
Se hai punti MOLTO opinabili sul saggio chilometrico scrivimi pure in MP oppure troviamoci anche di persona per discuterne in modo franco.
Credo però che alla fine si dica tutti la stessa cosa ma con parole diverse: nessuno deve alterare la disposizone delle attrezzature fisse in una via se queste sono posizionate correttamente.
Il problema nasce solo dalla determinazione di quel "correttamente": ovvio che non può valere tutto, a oltranza; ovvio che è illogico pretendere di lasciare intatti degli eccessi palesi in un luogo pubblico che è prorietà di tutti. E allora cosa vuol dire "correttamente"?......
C.
ciao c.,
forse sarò io che non capisco quello che dici, mi fa comunque piacere se, come affermi, stiamo dicendo tutti la stessa cosa ma con parole diverse : di certo non riesco però a capire come mai esce fuori, dopo km e km di topic appositamente e giustamente ?dedicati? a questi problemi di etica, chiodatura e sicurezza, questo tuo topic intitolato ?morto freeclimber 27enne? nel quale, anziché solo partecipazione per la disgrazia e, tutt?al più, un?asciutta e chiara dinamica - che invece qui non c'è - dell?incidente (dinamica che è sempre utile quale insegnamento ed esperienza, perché di errori ne facciamo tutti), qui si dibatte invece di imprese titaniche all?eiger, di mutti che fa l'eiger in 6 ore, di etica e correttezza della chiodatura in falesia, di vie sul campanile basso da non profanare (
), della necessità di aggiungere spit, di toglierne, ecc .
inoltre, mi sembra di non essere il primo ad aver osservato che hai messo decisamente troppa carne al fuoco (quasi quanta ce n?era al raduno magnereccio di ripa majala sabato scorso
) e farlo in un topic che hai voluto aprire con questo titolo e per questo tragico evento, occorso ad uno sfortunato giovane, mi è sembrato veramente da saggio tipico de ?Lo Scarpone? degli anni passati. Cerco di spiegarmi meglio. Il fatto che io non concordi con alcuni punti di quel tuo intervento, non sottende assolutamente alcun particolare intento polemico nei tuoi confronti, per carità, bensì riguarda semplicemente talune tue affermazioni a mio parere non condivisibili e, talora, inesatte : eccone qualcuna ?
Comunque non volevo paragonare il sabato pomeriggio di Molinari a Caionvico con l?impresa titanica del compianto Claudio Chiaudano sull?Eiger, non sono demente . Era solo per dire che quella di Caionvico è una verità che a poco a poco salterà fuori (se si vorrà) perché due dei tre protagonisti sono sopravvissuti incolumi, mentre la recente tragedia dell?Eiger non ha né sopravvissuti né testimoni diretti quindi nessuno saprà mai perché quei due fortissimi alpinisti sono morti. C?è anche chi la nord dell?Eiger l?ha fatta da solo slegato in 6 ore, poco tempo fa, polverizzando tutti i precedenti record (Andrea Mutti, Guida alpina di Brescia).
non posso non dissentire su questo tuo ?non voler paragonare? (e perchè a rischio di passare per demente ?) una morte da "impresa titanica? sull?Eiger , con una morte da sabato pomeriggio in falesia , per una cervicale rotta dopo qualche metro di volo : io le paragonerei tranquillamente ! e non penso per niente che sia questo il metro per misurare la perdita di una vita (molinaro o chiaudano che sia) : cosa si direbbe allora di un barbier, un comici, un lachenal, un casarotto, un gullich ? non penso proprio siano stati meno epici del povero chiaudano solo perché hanno salutato questo mondo in circostanze molto più banali.
Sono invece molto più sulla linea ? peraltro un pelo più sintetica - di buzz, che ho quotato in precedenza, non perché io sia strenuo fautore di un aprioristico fatalismo, ma semplicemente perché il nostro tragico momento potrà verificarsi tanto sulla falesia di caionvico o di ciampino, quanto sulla fessura difficile dell?eiger, o più probabilmente e banalmente, sull?asfalto di una grigia e afosa autostrada, e nessuno dovrà mai avere il diritto di fare paragoni e misurare due esistenze a seconda che si siano interrotte durante un?epica impresa o per una cazzata (magari di altri)??..uno sguardo alla storia ci ricorda poi che sull?eiger sono morti anche parecchi esaltati ed incoscienti (nessun riferimento al bravo chiaudano), mentre paradossalmente molti dei più illustri personaggi del gotha dell?alpinismo mondiale, alcuni li ho nominati poco prima, sono scomparsi in falesia o camminando?l?ultimo di loro sul dom de mitschabel, e se non basta l?esempio dell?immenso Patrick??un po? è il caso, un po? la legge di Murphy, fate vobis
In ambiente ci sono vie classiche e famose (esempio: la normale del Campanil Basso, e mille altre) risalenti a molti decenni fa, aperte dal basso, con scarponi rigidi e attrezzi d?epoca: quelle vie sono veri monumenti della storia dell?alpinismo e sarebbe una profanazione trapanarle con uno stupido piantaspit . Vanno conservate come sono, al massimo sostituendo i ferri o i cordini deteriorati. Sino a che la natura non le farà crollare come fu nel 2003 per la Cimenée del Cervino. Su questo siamo tutti d?accordo, spero, perché è un caso limite .
Beh, innanzitutto si trapana con il trapano, mentre con il piantaspit (che io considero come un cane, perché non è affatto stupido mentre molto stupido può essere benissimo il suo padrone), gli spit si piantano a mano e con parecchia fatica (provare per credere).
Ti comunico poi che la profanazione che tu poni al condizionale, è già avvenuta da oltre un decennio, perché la normale al basso e mille altre superclassiche, dalla torre venezia alla cima madonna, brulicano di soste con anelloni cementati (collegati a brillanti catene e fittoni inox) grossi quanto la maniglia del portone di San Pietro, e che non somigliano per niente (grazie a dio) ai chiodi messi a fine ?800 da Nino Pooli, Carlo Garbari e Antonio Tavernaro. Considera inoltre che con uno ?stupido? piantaspit sono state aperte quasi tutte le vie che hanno segnato e stanno segnando la storia dell?alpinismo moderno e del futuro?..quanto alla cheminee (cimenèe?) e alla normale del cervino, lì di ferraglia ce n?è a pacchi e da molto tempo
Secondo me una buona regola, visto che c?è una quantità notevole di falesie dappertutto, e migliaia (tante migliaia) di vie, potrebbe essere quella di rispettare la destinazione d?uso originaria. In ogni caso anche in falesia può andar bene il discorso di clessidre, alberi, friends, nuts, e, perché no, anche chiodi togli e metti, prima di arrivare a piantare spit "nuovi". Buon senso: di quello non ce n?è mai troppo !
destinazione d?uso originaria di una falesia ?? il buon senso (effettivamente non ce n?è mai troppo) mi spinge a suggerirti che introdurre in una falesia frequentata, una ?buona regola? quale quella del metti e togli chiodi col martello (e in placca ? e su che difficoltà poi ?) in luogo di un solo fittone resinato che rimane lì per 40 anni, darebbe vita a vie che richiederebbero inizialmente un chiodo a lama, dopo 2 anni un chiodo a U, dopo 5 anni un bong, e dopo 10 ?un incastro di gomito su fessura offwide improteggibile?? sei ancora sicuro che questa sia una buona regola per rispettare la destinazione d?uso originaria di una falesia? io penso invece che la prima buona regola dovrebbe essere che, essendoci tante falesie VERGINI in giro, e migliaia (tante migliaia) di vie DA APRIRE, ci si potrebbe rivolgere in quella direzione, piuttosto che star sempre tutti lì pronti a giudicare ? ad ogni incidente - se le vie oggi esistenti sono chiodate in modo ?corretto? (ne avessimo avute, noi ?anziani?, così tante, così protette e così vicine a casa, di palestre di roccia !) e tutti lì ad aspettare l?esito di un?inchiesta che non ti dirà mai (faccio uno stupido esempio) se chi faceva sicura al povero giovane a Caionvico stava fumando, leggeva un giornaletto porno oppure guardava la gnocca seduta alla sua destra?.se arrampichi mi confermerai che ciò capita molto spesso, soprattutto in falesia
Ciao biemme