Ciao,
mi rivolgo qui speranzoso di trovare qualcuno che abbia voglia di darmi lumi:
Sabato sono partito dalla toscana con tre amici per andare a tentare il Gran Pilastro in Val di Vizze (BZ). Lo conoscevamo di nome, sapevamo che è una gita che va fatta tardi, avevamo la relazione, ma non informazioni fresche (bravo mi direte voi, avevi a scrivere prima!); non avevamo nemmeno la cartina perchè non siamo riuscito a trovarla. Al parcheggio troviamo due simpatici signori di rientro con gli sci sullo zaino con le pelli ancora su che ci dicono che non hanno nemmeno messo gli sci per peggioramento meteo e che fino al rif. (2700, n.b. la macchina si lascia a 1700) si andava senza sci. Un po' demoralizzati partiamo cmq e facciamo la parte finale dell'avicinamento (più di 4 orette, ma un po' con calma) sotto una leggeta nevicata. Effettivamente, al massimo gli sci si potrebbereo mettere 200m sotto al posto invernale del Rif.; prima per lo più non è sciabile. Dopo dormita di circa 9 ore ci alziamo per constatare che il tempo era brutto come la sera prima e che il vento aveva spostato tanta neve dove voleva. Si parte che l'intento di andare a vedere. La traccia da fare in salita seguendo le indicazioni della guida era abbastanza evidente: si deve risalire il finaco di una costola fin dive si monta su una crestina affilata. Se non abbiamo sbagliato niente noi siamo arrivati in una conca alla base della crestina dopo non più di 600m di dislivello; in cresta non siamo andati per neve non troppo sicura e vento spaventoso, ma ci è sorto un dubbio: una gita abbastanza classica e di fama come dovrebbere essere questa possibile che abbia solo 600, al massimo massimo 800 metri di dislivello sciabili su uno sviluppo complessivo di 1800? L'ambiente è effettivamente bellissimo e selvaggio, ma scialpinisticamente continuo ad avere dei dubbi.
Vengo alla domanda e scusatemi se mi sono dilungato:
se qualcuno la conosce mi sa dire se abbiamo fatto qualche rrore grossolano?
Ciao a tutti.
P.S. Come sarà andata la giornata della Musa Solitaria?