6-E la memoria?

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

6-E la memoria?

Messaggioda VECCHIO » mar set 12, 2017 16:06 pm

6-E la memoria?

Oggi mia sorella guardandomi ha esclamato: "mayday, mayday, l'abbiamo perso".
Mi sono preoccupato e provo a ragionarci.
Mi dicono sempre, specialmente mio figlio, che ormai sono "andato"!
E quando chiedo dove, allora mi sorridono, o mi dicono di guardare la carta d'identità: dire mancanza di rispetto o considerazione è dir poco.
Sì, un po' in giro sono "andato", ma mica così tanto da dire che sono "andato"! E poi quando "uno" prima studia, poi lavora non statalizzato/imboscato e infine, come adesso, è vecchio, non è che vada in giro così spesso e lontano, però ammetto che sono "andato" tante volte in giro per due giorni e qualcuna per tre giorni e una volta ho preso un po' più di un mese di aspettativa oltre alle ferie, ma solo una, e se non fosse perché sono ormai uno pigro e scoppiato, me la godrei alla grande.
Finalmente e ultimamente sono "andato" anche in Verdon dove non ero mai "andato": che bastonate, ma le placche e le fessure e i buchi e la cosiddetta "ariosità" sono robe uniche, mi ci vorrebbe un po' di esplosività, direi che me ne manca tantina.
Quando ho ripreso a scalare dopo 20 anni esatti di lavoro e famiglia, volevo ripetere la via con la "schiena di mulo", era stata la mia prima via, era stato l'inizio di un giugno di non dico quanti anni fa. Non lo dico qui perché ogni tanto mi sembra di poter essere considerato un fanatico e un po' mi vergogno, però poco, perché mi piace scalare.
Finalmente, dopo tre anni di ricerche di un socio, ci sono "andato" con "Tito" e non mi sono ricordato di nulla, nemmeno della "schiena" che avevo e ho salito ancora da primo, non ci credevo, proprio nulla, la discesa poi era una novità, ma anche i due tettini e il tiro in mezzo, confrontando le foto vecchie con quelle nuove ora è chiodatissimo, forse per i clienti delle guide locali.
Un inciso, sulla cengia sotto la schiena ho incontrato due altoatesini che mi han circa detto: uno di Bergamo ha sposato una nostra koncittadina molto forte, ma lui non è forte kome lei, lui kammina molto solo nella nefe .
Conclusione: bella, merita, c'ero "andato" troppi anni prima e da questa volta mi sono reso conto di essere "andato".
Io ricordo di non essere quasi mai "andato" in Grignetta, nonostante ne abbia una d'oro del 75, ma quando mi hanno portato sui Magnaghi ho scoperto che c'ero già "andato" qua e là, la Marinella spaziale per i suoi anni, ma anche una sul Sigaro e una a sinistra.
Già, c'ero "andato", o sono "andato?
Una piccola digressione. La prima volta è stata la Marinella nel 1933, poi la variante Messner alla Vinatzer nel 1969, ma dopo il Pesce nel 1981 si è cominciato a scalare spesso in placca, ma anche a bucare la roccia con frequenza. A me piace dire così, ma quando penso al Vittorio col Tizzoni e il Cattaneo che nel 33 salgono quel tiro in placca di sesto, esclamo: anticipatori infiniti!... Anche se in basso i tiri, pure difficili, adesso si saltano "grazie" a una variante, fino ad ora la loro via è stata rispettata e nessuno ha messo spit o altro bucandola.
Avevo la fissazione di salire ogni anno una via diversa sulle pareti che mi piacevano: e allora sulla Brenta Alta prima la splendida Detassis e poi il diedro Oggioni, c'era poco d'altro di bello. E qui mi è risorto il dubbio perché non trovo mai nessuno che ne parli. Io ricordo il diedro come una bella salita, un po' aerea e un po' gialla, ma una salita di gran classe. Un giorno incontro il socio paziente che mi aveva seguito e mi dice che per lui è stata la via più spaventosa che avesse fatto, e sì che con me ne ha ripetute. Quando io ribatto, mi dice che sono "andato", usa questa parola, lui ha vissuto quella via come un incubo, vedeva l'attacco che si allontanava nascondendosi sotto i piedi e pensava continuamente che se fosse caduto da quel giallo sarebbe arrivato sul ghiaione molto prima dell'attacco.
Se avesse salito una via sulla Ovest di Lavaredo avrebbe ridimensionato la sua opinione, o forse la chiodatura fantasma era la causa. Ecco non sono poi così "andato", o sì?
Al Velo ho scoperto di esserci già "andato" solo quando sono sceso dopo aver salito la Messner. E sul Sass Maor non mi sono ricordato del sentiero per andare agli attacchi in alto, quando sono "andato" a fare ancora una via, che però aveva le abalakoff nella roccia e mi ha disgustato, e nemmeno ricordavo le pecore o le capre che sotto gironzolano di qui e di là.
Ma la cosa che più mi ha scioccato in questi ultimi dieci anni di "saggezza" è non riconoscere nulla della Punta Rocca, e sì che ci ero salito tante volte, tante per me. Ma nemmeno ho ricordato il tratto per andare alla funivia, o la cengia con i posti comodi per dormire, o il tiro della cascatella della FISI.
Anche della Quixiote nulla, forse perché ci sono risalito d'inverno. La chiodatura è quasi fraudolenta e in alto fa passare in posti per me sbagliati. O forse perché l'anno prima ci ero già ripassato in alto al caldo, per smettere con una via "balena" che mi aveva "rotto los balotas", e quindi ci ero già "andato", e quella volta avevo seguito un po' deluso dove di solito si sale oggi, che se si vuole si può salire tutto in "ciapa e tira".
Salendo Olimpo sono "andato" per poco tempo su quella che per me è "La Via della parete", la amo molto, spero di tornarci ancora, è una creazione del genio di Vinatzer, ma ho trovato i due tiri chiodati come fossero da falesia.
Ci sono "andato" e se ci torno prometto che tolgo i chiodi che non uso, ma solo se sto scalando da primo. Per me, che ci sono "andato" anche più volte nel passato, è sempre fondamentale il rispetto dello spirito dei primi salitori, altrimenti si dovrebbe avere l'umiltà di rinunciare a salire. Da quando ho ripreso a scalare, ho sempre pensato di non essere capace di salire il pesce..... potrei dirmi: cliffettando e staffettando potresti salire.... potrei convincermi, ma non riesco, va contro la mia natura: forse sono proprio "andato".
Non ho mai salito il "Cappuccino" per la via del "Walter", perché mi ostinavo a salirla fuori stagione, mi dicevo che era brutta, faticosa e corta, a me piacciono quelle lunghe e belle, e così ero "andato" varie volte a dormire in cengia in autunno, pronto per salire e tutte le volte avevo preso neve in abbondanza. Va be che le previsioni erano diverse, ma ora mi sembra che dovrei dare ragione a chi mi dice "andato". Si scendeva dall'altra parte, non c'erano le doppie spittate, (non era ancora nata la foratura per spit, c'era solo quella per chiodi a pressione, quasi sempre di progressione, stile ideale dell'Armando o Bepi sul liscio strapiombante o altri), e si doveva portare tutto, ramponi e picca compresi, fin sulla cima: che faticacce!
Con la tecnologia attuale io bivacco comodo e caldo e senza grandi pesi, sei o sette etti, un chilo con le cianfrusaglie da viziato delle comodità. Devo dire che mi piace passare le notti in parete o sulle cime e, in più, posso evitare i rifugi dove non ci sono amici a gestirli. Prima per non bivaccare dormivo nei fienili in basso, perché tutto pesava molto di più, anche cinque volte il peso di adesso, e la fatica era parecchio "disincentivante". Comunque una volta agli inizi sono "andato" sulla Cassin al Badile, ma anche su quella alla Trieste, e ho preso due belle tempestate, con me però avevo un sacco da bivacco impermeabile da tre etti. I primi anni scalavamo con due corde da 40 metri, da 3,4 chili ciascuna, e io sulle vie lunghe mettevo nello zaino un cordino dell'otto da 40 metri perché non si sapeva mai, e avevo sempre il sacco da bivacco e il destrosio, con varie vitamine, sempre per lo stesso motivo. Con quelle idee ero già "andatto", quindi adesso mi sembra di essere stabile!
Una volta eravamo partiti all'alba dal parcheggio a Malga Ciapela, dopo poche ore di fienile, essendo arrivati di notte da casa, volevamo andare veloci per non dover bivaccare in cima e dover portare la frontale che era una pesante baracca sempre scarica. Così mentre tornavamo all'auto dopo una via che gira sotto un grande tetto, siamo passati la sera da "Nino e Agnese" (per me unici, amavo andare da loro). "Agnese" ci ha dato due bicchierozzi, contenenti del liquido profumato trasparente da bere, dicendo che faceva bene ai "putei". Un bacione e siamo ripartiti allegri, ma abbiamo dovuto sdraiarci per qualche ora sul sentiero sotto il rifugio, non riuscivamo più a connettere, io ero completamente "andato", ma anche "Azzù" non scherzava: avevamo paura di precipitare a valle, e sì che il sentiero "scorre" nel largo pianoro.
Qui da me ho ripetuto la Cassin alla Bagozza pochi anni fa con una bella ragazza, ma forse parente di un falegname, non ho visto sue sporgenze, e devo ammettere che sono proprio "andato", perché ci ero stato sia d'estate che d'inverno e lì attorno altre tre volte e il nulla mi ha riempito i ricordi.
Però andare ad Arco e ripetere senza saperlo delle vie che già ero "andato" a ripetere più volte negli ultimi anni è il peggio, perché mi accorgo di averle già salite sempre quando arrivo verso la loro fine.
Ora per evitare questo epiteto di "andato" prima di andare a salire una via in posti goderecci o bellocci, da altre parti ho sempre preferito evitare di andare, se ho dei dubbi, ma ammetto che mi interessa poco averne, guardo il mio libretto con l'elenco delle diapositive antiche, o le foto digitali di questi anni... di alcune vie però non ho le foto perché non avevo la "fotografatrice", ma "so" che ci sono "andato".
A proposito, non si dice che si sale, ora si dice che si ascende.
A me questo modo di dire va molto bene, perché ora sento che fra non molto per me sarà tutto "andato", ma so che ci vorrà ancora tanto tempo prima di saperlo con "sicurezza".....forse meglio dire solo: "prima di saperlo".
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Re: 6-E la memoria?

Messaggioda Spartaco » mar set 12, 2017 18:00 pm

scrive.abalakoff.
ascolta.si fa sera.
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Re: 6-E la memoria?

Messaggioda VECCHIO » mar set 12, 2017 22:41 pm

Ho scritto apposta "off" perché forare in quel modo la roccia è per me come un insulto alla genialità dell'inventore: Vitalij Michajlovic Abalakov, alpinista e ingegnare sovietico (Wiki insegna)
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Re: 6-E la memoria?

Messaggioda funkazzista » mer set 13, 2017 9:43 am

VECCHIO ha scritto:... ho incontrato due altoatesini che mi han circa detto...

non resiste.

:wink:
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Re: 6-E la memoria?

Messaggioda scairanner » mer set 13, 2017 9:49 am

VECCHIO parlando di una bella ragazza ha scritto:...non ho visto sue sporgenze...


Messaggio strano
-Come sarà la scalata di Adam Ondra nel 2030?
-Arrampicherò di certo. Spero di non scalare peggio di quanto non faccia ora...


-meno internet, più cabernet
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Re: 6-E la memoria?

Messaggioda grizzly » mer set 13, 2017 9:56 am

Sei più chiaro a voce.
Così com'è il testo necessita di un lavoro deciso per metterlo a posto.
Poi devi decidere! Se vuoi farti capire solo da chi sa già le cose e quindi comprende tra le righe, oppure vuoi comunicare con tutti...
Questo al di là del contenuto, condivisibile o meno.
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Re: 6-E la memoria?

Messaggioda il Duca » mer set 13, 2017 16:27 pm

grizzly ha scritto:Sei più chiaro a voce.


Questo mi rincuora :D
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Re: 6-E la memoria?

Messaggioda Peolo » mer set 13, 2017 17:55 pm

grizzly ha scritto:Sei più chiaro a voce.
Così com'è il testo necessita di un lavoro deciso per metterlo a posto.
Poi devi decidere! Se vuoi farti capire solo da chi sa già le cose e quindi comprende tra le righe, oppure vuoi comunicare con tutti...
Questo al di là del contenuto, condivisibile o meno.


A me sembra abbastanza chiaro che non gli interessi essere capito da tutti. Condivisibile o meno che sia...
(diversamente ha un grosso problema :lol: )
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Re: 6-E la memoria?

Messaggioda VECCHIO » mer set 13, 2017 19:12 pm

grizzly ha scritto:Sei più chiaro a voce.
Così com'è il testo necessita di un lavoro deciso per metterlo a posto.
Poi devi decidere! Se vuoi farti capire solo da chi sa già le cose e quindi comprende tra le righe, oppure vuoi comunicare con tutti...
Questo al di là del contenuto, condivisibile o meno.


Hai ragione, ma sono "andato"! #-o #-o #-o
E qui ho scritto al mio peggio. :D :D :D Mi figlio dice che non so scrivere in italiano e si vede! #-o #-o #-o

Cosa c'è da capire?
Che la figlia di un falegname sia piallata?
Che un bicchiere di grappa dopo la Messner Rentzler possa ubriacare?
Che il diedro Oggioni sia molto strapiombante?
Che in Rocca ci sia la cengia e ci si possa dormire comodamente slegati?
Che la Quixiote sia strachiodata e azzerabile e forse anche la Vinatzer?
Che il sacco da bivacco impermeabile serva per proteggersi dalla pioggia e non per dormire?
Domandate e rispondo, ma vi ricordo che sono "andato". #-o :roll: #-o :roll:
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Re: 6-E la memoria?

Messaggioda VECCHIO » gio set 14, 2017 9:48 am

funkazzista ha scritto:
VECCHIO ha scritto:... ho incontrato due altoatesini che mi han circa detto...

non resiste.

:wink:


Cerco solo di far ragionare gli amanti dei media, che per quieto vivere se ne stanno sempre appesi come pesci boccaloni e poi vengono mangiati. :D
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Re: 6-E la memoria?

Messaggioda Il Profeta » gio set 14, 2017 11:14 am

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Re: 6-E la memoria?

Messaggioda piazarol » lun set 18, 2017 18:22 pm

VECCHIO ha scritto:6-E la memoria?
...
A me questo modo di dire va molto bene, perché ora sento che fra non molto per me sarà tutto "andato", ma so che ci vorrà ancora tanto tempo prima di saperlo con "sicurezza".....forse meglio dire solo: "prima di saperlo".


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.... (e parlo con cognizione di causa \:D/ ) :roll:
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