Nanga Parbat - ci risiamo!

[Eionedvx]

Grandi!!!! peccato uno sembra non ci sia arrivato.spero non sia il pakistano che se la merita davvero

Da quello che dicono dovrebbe essere Tamara

[monaco]

hanno usato le corde fisse
comunicano (il basco) anche quando petano
citando Twight...salgon pendii appena piu' ripidi di un campo scuola da sci

...eppure...BRAVI!

[il Duca]

citando Twight...

Avevo letto Twilight

[pablo75]

hanno usato le corde fisse
comunicano (il basco) anche quando petano
citando Twight...salgon pendii appena piu' ripidi di un campo scuola da sci

...eppure...BRAVI!

vero. peccato twight sul campo scuola da sci del nanga parbat si sia ritirato sotto la cima. e in estate. d'inverno non ci ha messo piede

[otttoz]

http://altoadige.gelocal.it/bolzano/cro ... hfaabzea-1

[monaco]

hanno usato le corde fisse
comunicano (il basco) anche quando petano
citando Twight...salgon pendii appena piu' ripidi di un campo scuola da sci

...eppure...BRAVI!

vero. peccato twight sul campo scuola da sci del nanga parbat si sia ritirato sotto la cima. e in estate. d'inverno non ci ha messo piede

sei una malalingua!
il Mark era in stile alpino sulla Messner (quella dei fratelli)...magari e' un filino piu' ripida di un campetto da sci
(nel racconto sfotte un pochino il buon altoatesino...che avra' anche usato uno stile non tutto alpino...ma gli ando' via su di una rota!!! )
piu' onorevole il tentativo (invernale) al pilastro del Nupse col cugggino Lowe

comunque qui, campetto o meno...il culo in cima ce lo hanno portato.

[il Duca]

E' già polemica

http://simonemoro.gazzetta.it/2016/02/2 ... lla-vetta/

Al di là delle cazzate: un applauso a Moro, che ha dimostrato di avere ancora i controcazzi! E con 4 ottomila in inverno è andato dove nessuno più.
Dispiace per Tamara, ad un passo da un risultato leggendario per l'alpinismo femminile. Ci racconterà poi lei cosa è successo, era davvero a poco dalla cima a quanto sembra.

Ora sono quasi arrivati alla tenda, staranno già sognando l'Italia però

[VECCHIO]

Bello, bravi e almeno per questa volta, così internazionale e mediatica, non guardiamo lo stile e l'etica.
Moro per me se lo merita tanto e se lo è guadagnato, perché la prima volta ci era andato d'estate con Lafaille e Ed Viesturs (il primo boy con tutti i 14 ottomila) a tentare una via nuova li vicino, ma lui era stanco e non aveva seguito gli altri due fino in vetta, poi con tutte le volte che ci aveva tentato d'inverno il suo "fondello" era enormemente pieno.
Mi dispiace per la sciatrice che proprio se lo meritava.
Bravi, questa è proprio una ambiziosa dimostrazione di grande determinazione!
Chissà i rupalini che si son ritirati, a vedere un tempo così buono si mangeranno le dita

[il Duca]

Chissà i rupalini che si son ritirati, a vedere un tempo così buono si mangeranno le dita

Penso anche quel morc de fam del Tomek
ed Elisabeth.
Quando erano lassù non era proprio così

[VECCHIO]

Mentre leggevo un po' le storie del passato, pensavo a ciò che accade oggi.

Mi piacerebbe sentire i commenti di quelli che 30 anni fa salivano gli 8000 d'inverno, magari al primo tentativo o per vie nuove.
Peccato che sia ormai morto quello che ne aveva saliti due in un inverno, trasferendosi a piedi da solo nella neve altissima, magari senza nemmeno esserci mai stato, quello che per aver i soldi puliva ciminiere e, se ricordo bene, in 6 anni li ha saliti tutti e 14 no ox, dimezzando dopo solo un mese il nostro mito che ne aveva impiegati 12 senza inverni.....ma questa è un'altra storia e di sicuro qualcosa sbaglio.

Non avendo l'equipaggiamento attuale come facevano?
Che cosa avevano nella testa e nel cuore che permetteva loro di salire gli 8000 d'inverno?

[scairanner]

in 6 anni li ha saliti tutti e 14 no ox, dimezzando dopo solo un mese il nostro mito che ne aveva impiegati 12 senza inverni.....ma questa è un'altra storia e di sicuro qualcosa sbaglio....
Non avendo l'equipaggiamento attuale come facevano?

infatti sbagli, ma come al solito si vogliono fare paragoni tra due epoche diverse, allora andiamo a vedere i materiali di Hillary se vogliamo fare un paragone serio, perche 30 anni fa tutto sommato non erano poi così distanti da quelli attuali,
comunque per la cronaca Kukuczka dal 1979 al 1987, Messner dal 1970 al 1986, però dal '70 al '78 ne salì solo 4.
per le tue domande credo che ci siano numerosi libri dove c'è scritta la risposta, ma se vuoi la risposta vera, devi venire al Sengio

[VECCHIO]

in 6 anni li ha saliti tutti e 14 no ox, dimezzando dopo solo un mese il nostro mito che ne aveva impiegati 12 senza inverni.....ma questa è un'altra storia e di sicuro qualcosa sbaglio....
Non avendo l'equipaggiamento attuale come facevano?

infatti sbagli, ma come al solito si vogliono fare paragoni tra due epoche diverse, allora andiamo a vedere i materiali di Hillary se vogliamo fare un paragone serio, perche 30 anni fa tutto sommato non erano poi così distanti da quelli attuali,
comunque per la cronaca Kukuczka dal 1979 al 1987, Messner dal 1970 al 1986, però dal '70 al '78 ne salì solo 4.
per le tue domande credo che ci siano numerosi libri dove c'è scritta la risposta, ma se vuoi la risposta vera, devi venire al Sengio

Grazie, dai, non ho sbagliato poi di molto: 8 anzichè 6 per KuK e 16 anzichè 12 per Mes............... comunque ha dimezzato i tempi.
Quello che volevo dire è che mi piacerebbe leggere o sentire commenti anche di quelli che queste robe fantastiche le conoscono perché le hanno fatte o le fanno.............tutti che teste e che cuori!!!
Uno di quei tempi si sta organizzando per andare al K2 il prossimo inverno, magari Urubko..................

Penso proprio che un giro al Sengio mi serva per guarire bene magari sabato se non domenica vi vengo a trovare

[il Duca]

La cosa più bella è sentire Tamara che ci scherza su serenamente.
Sinceramente io sarei stato incazzato nero
Brava!

[VECCHIO]

Io non conosco il Nardi del Nanga, l'altro sì.
Nessun alpinista che conosca mi ha mai raccontato qualcosa di lui e non riesco a trovare niente di non giornalistico.
Sono alcuni anni che leggo sui giornali di lui al Nanga.
Va bene che noi italiani viviamo di localismi, la globalizzazione non "tira", ma di uno così strimpellato alla Moro si dovrebbe sapere qualcosa.
Qualcuno mi sa dire che cosa ha scalato in vita sua?
Che vie ha fatto?
Da dove viene alpinisticamente?
Insomma mi sapete dire "come nasce"?

[il Duca]

Ti ha scandalizzato che anche il baffo lo voglia convocare?

[Yota]

Buongiorno, in primis condivido la disquisizione del "" Vecchio"" chapeau !!!Ottima e ben fatta, , pura realtà dei fatti!
Allora, cominciamo a mettere i puntini sulle i, innanzitutto, il PRIMO che ha salito 4 ottomila in invernale è il
grandissimo Jerzy Kukuczka ( 3 PRIME INVERNALI e una SECONDA INVERNALE 3 giorni dopo la prima, che poi
non sia una prima, ma una seconda, a me personalmente non sminuisce niente , rimane un grande
capolavoro, da mettere sullo stesso piano, per favore, smettiamola con il fatto io ho fatto la prima e tu
solo la seconda ( MA CHI SE NE FREGA!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ) Vai in montagna SOLO per fare prime??? allora sei un citrullo!
Sei fai una seconda una terza, una quarta, non vale NIENTE? Allora leggiti i FALLITI del grande MOTTI, grande Persona
oltre grande alpinista che ho conosciuto, così impari qual cosa!!! Naturalmente senza nulla togliere a
Simone Moro, massimo rispetto a un grande alpinista Himalayano, ma continuare a leggere un pò
dappertutto che lui è il primo e unico ad aver salito 4 ottomila in invernale, e una mancanza di rispetto
a uno dei più grandi Alpinisti di tutti i tempi, che QUATTRO OTTOMILA INVERNALI li aveva saliti già
molti anni fa, poi se facciamo tifo da calcio bar, allora è inutile continuare la discussione. Saluti.

"""""«Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio»"""""

Jerzy Kukuczka, conosciuto affettuosamente come “Jurek”, è stato il secondo uomo al mondo ad aver conquistato le vette dei 14 Ottomila, finendo la sua “corsa” solo un mese dopo Reinhold Messner, nel 1987. Jurek fu uno dei più grandi alpinisti del mondo e un accanito sostenitore delle salite in stile alpino in Himalaya, senza l’uso di ossigeno e disdegnando le imponenti e goffe spedizioni che erano tipiche di quegli anni in Himalaya.
Nel breve tempo di otto anni, Kukuczka salì gli Ottomila della Terra rispettando le regole di un gioco che ancor oggi è poco conosciuto e compreso. Un confronto che gli impose di salire quelle vette con l’umiltà e il rispetto di non rincorrere una triste collezione di vie normali, ma vie nuove e prime invernali. Seguendo questo suo modo di essere, sui giganti di 8000 metri ha aperto sette vie nuove e compiuto ben quattro prime salite invernali! Dotato di una perseveranza senza eguali e di una capacità di adattamento unica, in molte di queste incredibili imprese ha avuto come compagni alcuni tra i più grandi nomi dell’alpinismo mondiale come Wojtek Kurtyka, Krzysztof Wielicki e Carlos Carsolio. Per una decina di volte costretto a bivacchi di fortuna oltre la zona della morte - alcune perfino nell’inverno Himalayano - Kukuczka ha vissuto la sua esistenza nella “gabbia” del sistema politico sovietico, che mandava in spedizione i propri alpinisti con mezzi tecnici e abbigliamento quasi primitivi, e con riserve alimentari molto scarse e razionate.
Capire dove sarebbe arrivato uno come Jurek se dotato degli stessi mezzi in uso agli occidentali in quegli anni, è oggi cosa impossibile, perché con tutta l’obiettività di questo mondo, è difficile poter immaginare qualcosa di più grande. Questa è la storia di un uomo che ha sì camminato sulla Terra, ma che aveva la testa tra gli dei.

[il Duca]

Kukuczka è certamente uno dei più grandi alpinisti di tutti i tempi (io lo metterei tra i primi 5) e leggere delle sue salite fa rabbrividire, in modo particolare per la fisicità indistruttibile che aveva. Una delle cose più incredibili è davvero il concatenamento invernale di Dhaulagiri e Cho Oyu, spostandosi da una montagna all'altra per passi altissimi, tracciando nella neve fonda, con la stessa tranquillità con cui io passo dal cesso al letto.

Tuttavia, seppure per qualche verso è ridicolo, il record delle quattro invernali di Moro consiste proprio nel riempire la casellina della "prima invernale" del tal ottomila. D'altronde questa è una fissa non certo nuova, se pensiamo che Carrel, salendo la cresta del Leone, a pochi metri dalla vetta, è tornato indietro vedendo che Whymper era già arrivato in cima. Può sembrare da citrulli, ma di questo si sta parlando.

Lancio invece una provocazione riguardo a questo

Kukuczka ha vissuto la sua esistenza nella “gabbia” del sistema politico sovietico, che mandava in spedizione i propri alpinisti con mezzi tecnici e abbigliamento quasi primitivi, e con riserve alimentari molto scarse e razionate.
Capire dove sarebbe arrivato uno come Jurek se dotato degli stessi mezzi in uso agli occidentali in quegli anni, è oggi cosa impossibile, perché con tutta l’obiettività di questo mondo, è difficile poter immaginare qualcosa di più grande.

E se fosse stata quella gabbia un motivo in più per Kukuczka per fare quello che ha fatto? E se fossero le condizioni in cui è cresciuto a renderlo quello che era?

[VECCHIO]

Ti ha scandalizzato che anche il baffo lo voglia convocare?

chi è il baffo?

ormai è quasi impossibile che mi scandalizzi

Dai non fare domande sull'ipotetico futuro o passato........ già ci sono le previsioni economiche degli esperti o dei politici

[il Duca]

Ti ha scandalizzato che anche il baffo lo voglia convocare?

chi è il baffo?

Dai non fare domande sull'ipotetico futuro o passato........ già ci sono le previsioni economiche degli esperti o dei politici

Poi dei giornalisti ci si può fidare ciecamente...

[VECCHIO]

Yota, prima grazie, poi bravo, hai scritto ben documentato e spiegando chiaramente la storia dei fatti

Però ti sei rovinato con le tue mani, la tua immagine pubblica d'ora in poi sarà sempre del rompiballe, borioso e denigratore.
Non si deve parlare così!
Bisogna inventare, possibilmente stravolgere la storia o meglio raccontare balle!
Non si possono dire fatti accaduti e documentati!

Ma se dire scemate ti scoccia, lasciale dire agli esperti del cucchero e usa la tecnica della burla buffonesca sfottitoria giocosa, così solo i pochi che sanno qualcosa e usano il cervello, magari facendo un po' di sana fatica, di solito riescono a intuire qualcosa e vanno a informarsi.

Che bella cosa è far casino